Vivo letteralmente così. Un giorno sono tanto felice da toccare il cielo con un dito e quello dopo mi spengo e mi sembra di toccare con mano lenorme abisso che ho dentro. Un giorno sono speranza, quello dopo realtà. Un giorno sono forte tanto da ingoiare le lacrime, il giorno dopo sono il tramonto piú malinconico che conosco. Un giorno mi sembra di avere tutto, quello dopo non ho niente. Un giorno non sento le ferite, quello dopo sono fatta di cicatrici ancora aperte. Vivo letteralmente così, non so perchè."
:( |
Avete presente quando dite sto bene, "bene", "bene dai" beh, il 99% delle volte non è così, per il semplice fatto che tu non sai come stai, però ti viene da dire "bene" perché dietro al "sto male" non cè poi un motivo, poi ovviamente alcune volte il motivo cè però il motivo vero sono semplicemente i troppi pensieri, le troppe paranoie che ci facciamo.
:( |
Solo qualche parola, come un diario, una piccola poesia, può lenire il male di questa terra, nullaltro serve, che si riduce poi alla bassezza dellumanità, la falsità, la viltà, lassoluta inaffidabilità, lassolutà indegnità, ignobiltà, meschinità, lassoluta inutilità di ogni serietà, di ogni valore, persino di ogni più piccola interazione, come del resto era sempre stato, e risaputo, per tutto il resto della storia, su questa terra.
Ester |
Quanta tristezza, ingiustizia continua, ed a volte, come essere stati colpiti, straziati, feriti inutilmente... innocenti uccisi inutilmente... mai chi lo meriterebbe... sempre unassurdità in tutti e ovunque... quando è linnocente a subire il male è inutile, anzi, dannoso. E solo perdita.
Ester |
Sto male.. così male da non riuscire a venirne fuori!
:( |
QUAL E LA COSA CHE TI FA SENTIRE MEGLIO QUANDO SEI DI CATTVO UMORE?
Credo proprio scrivere o disegnare.
lei |
Pochi capiranno
il significato di queste parole,
quei pochi che ci sono passati
almeno una volta,
solitamente anime sensibili
profondamente empatiche,
escluse per essere diverse
da tutto ciò che è uguale,
pochi capiranno
il peso di sentirsi esclusi,
le parole che rimbombano,
le paure, le inadeguatezze,
che ti porti dietro a vita.
Pochi capiranno
il non vedersi mai abbastanza,
il sentirsi sempre di troppo,
l’aver paura del gruppo
invece di fare squadra.
Pochi capiranno
la paura dei posti affollati,
di stare sotto gli occhi di tutti,
di avere qualcosa fuori posto,
di essere tu fuori posto.
E sono quei pochi
che combattono tutt’ora
con le parole di ieri.
capire |
Perché tutti non capiscono niente... perché? perché? perché? Chi dice che perché una cosa la fanno tutti vuol dire che va bene e fa bene, chi dimentica ciò che ha visto fino a ieri, e tutte le esperienze... chi dice che quello che dice una tale persona è senzaltro la verità, è la bocca della bontà e della via del bene... ma dove è la scientificità in questo... tu dici, ma almeno dallesperienza... no, nemmeno dallesperienza... e uninfinità di assurdità di questo tipo... è impossibile... è tutto soverchiante... e non cè angolo in cui ti volti che non sia così...
Ghi |
Bé non intendo leggere, come ho detto. Altrimenti non la finirei più di perder tempo a rispondere. E cmq bella pretesa, appunto, di cancellare i pensieri degli altri.
Her |
Dicevo che non dovevo leggere perché si leggono st..te, ma a volte persino nelle notizie in cui non ti aspetti... ma dico, bisogno di comunicare? Eppoi, comunicare per avere una risposta quindi, altrimenti si comunica al muro così sei sicuro che non ti risponde se non vuoi una risposta, altrimenti comunicare alle persone per sentirsi dire qualcosa di voluto, preteso e coercitato? E con questo dove sarebbe la soddisfazione? Se so chenonè reale