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 PALESTINA.
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janet
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Posted - 23 August 2003 :  19:54:53  Vedi Profilo Send janet a Private Message  Rispondi quotando



CHI HA DIRITTO ALLA PALESTINA?

Fr. Labib Kobti

Feb 2, 2000



Forse vorrete leggere la mia risposta in merito alla questione della giustizia in Medioriente.

Sapete quanti popoli al mondo lottano per la loro indipendenza e cercano la loro storia e la loro terra?

Sapete che Hertzl, il fondatore di Israele, nell'aprile del 1903 studio', assieme al segretario delle colonie britanniche, la possibilita' di creare una patria ebraica in Uganda? Il luogo che fu tentato di offrire ai sionisti, l'odierno Kenya, era composto di circa 6.000 miglia quadrate. Ma i delegati russi al Sesto Congresso Sionista, tenutosi a Basilea nell'agosto nel 1903, si opposero al progetto "Uganda" e considerarono la Palestina, che certamente avrebbe avuto un impatto maggiore tra i loro correligionari a causa delle reminiscenze bibliche.

Sapete che circa il 95% degli ebrei russi, polacchi e tedeschi sono ebrei convertiti dell'antico impero Khazar (una grande potenza quasi dimenticata dell'Europa dell'est, che, nel 740 d.C si converti' al giudaismo. Khazaria, un conglomerato di tribu' turche di stirpe ariana, fu espugnata da Gengis Khan, ma i khazari emigrarono in Polonia, dove formarono il nucleo originario del giudaismo occidentale ashkenazita). Leggi notizie storiche su cio' in un libro di autore ebraico: www.christusrex.org/www2/koestler

Dunque, questi ebrei non sono quelli del Vecchio Testamento: come possono affermare che "Dio ha dato loro la Palestina"? Leggi www.al-bushra.org/Promisedland/0promised.htm

Sapete che nel 1897 le statistiche dell'Impero Ottomano ci dicono che nella provincia della Palestina risiedevano 563.000 persone, delle quali 529.000 arabi palestinesi (musulmani e cristiani) e 21.500 ebrei? (McCarthy, La popolazione della Palestina, p.10).

E sapete ancora che l'immigrazione piu' massiccia di ebrei in Palestina comincio' dopo la Prima Guerra Mondiale fino a toccare il 20% della popolazione nell'anno 1936 (che possedeva il 5% della terra)?

Dopo tutto cio', credete ancora che gli ebrei abbiano diritto alla terra dei palestinesi piu' dei palestinesi stessi?





janet


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janet
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Posted - 23 August 2003 :  20:11:40  Vedi Profilo Send janet a Private Message  Rispondi quotando



I CRISTIANI OCCIDENTALI DOVREBBERO VERGOGNARSI!

Padre Labib Kobti

Sono devastato da cio' che sta accadendo nel luogo piu' santo per la cristianita'. La Basilica della Nativita', Betlemme, luogo di nascita del nostro Signore, Gesu' Cristo.



I cristiani del mondo hanno perso la dignita' ed il coraggio morale che ci vuole per difendere i loro luoghi santi. Difendere non significa inviare un esercito, significa denunciare cio' che e' giusto, vero e sacrosanto per la chiesa e per la gente assediata in quella chiesa, senza cibo, acqua, elettricita', e fare pressione sui governi, sugli USA e su Israele. Lo scandalo va avanti da troppo. E' ingiusto. Esso chiama la gente di coscienza.

Sfortunatamente, i cristiani del mondo sono stati ingannati da Israele ancora una volta.


Come possono, i palestinesi cristiani, tollerare di vivere sotto una cosi' brutale e violenta occupazione? Questa situazione puo' creare conseguenze catastrofiche per i cristiani della Terra Santa. I palestinesi cristiani stanno emigrando in massa e questo e' il preciso desiderio di Israele.

Israele vuole spingere i palestinesi cristiani fuori dalla Terra Santa perche' il suo desiderio ed il suo fine ultimo e' liberare la terra da tutti i cristiani. Solo in questo modo avra' l'opportunita' di dire al mondo che la guerra in Palestina e' una guerra contro il "terrorismo" e fare dei nostri amati fratelli palestinesi musulmani l'obiettivo di questa guerra. La stessa guerra che gli USA stanno combattendo in Afghanistan.

Eppure, molti cristiani americani ed occidentali sono inconsapevolmente bombardati da bugie che essi accettano come verita' sacra - e cioe' che Israele sta combattendo contro i palestinesi musulmani la stessa guerra che si e' combattuta contro i Talebani. Essi ignorano che il problema e' L'OCCUPAZIONE ISRAELIANA e che questa non e' una guerra contro il terrorismo, ma e' resistenza contro l'occupazione. E la resistenza palestinese e' cristiana e musulmana.


Musa George, il giovane palestinese cristiano ucciso l'anno scorso, da una pallottola israeliana, mentre era sul sagrato della Chiesa della Nativita'


I cristiani palestinesi della Terra Santa che da secoli vivono in armonia con i musulmani si sentono abbandonati e soli. Sono adirati contro i cristiani occidentali, specie contro i cristiani americani.



La Basilica e' fortemente danneggiata e cio' ha devastato tutti i palestinesi, cristiani e musulmani
I loro fratelli di sangue musulmani possono fare ben poco per consolarli e difenderli. I musulmani del Qatar e del mondo arabo si sono offerti di riparare le distruzioni che Israele ha arrecato al luogo piu' santo della cristianita', la Basilica di Betlemme.

In quella Chiesa, i palestinesi cristiani e musulmani dividono lo stesso cibo, la stessa acqua e difendono il luogo dall'aggressione israeliana. Non sono terroristi: e' il loro diritto, secondo la legge internazionale, difendere la citta' dagli occupanti. I palestinesi lottano da 35 anni contro il male e la frustrazione dell'occupazione israeliana. E' UN DIRITTO, NON UN CRIMINE. Il fatto che i cristiani del mondo non riescono a vedere questa realta' e ad esercitare pressioni per salvare i religiosi, la gente e coloro che lottano per difendere i loro luoghi sacri, ne' ad esercitare pressioni affinche' Israele permetta il passaggio di viveri, acqua e medicine per gli assediati fa infuriare i cristiani del Medioriente. Questa indifferenza e' certamente basata su un certo razzismo ed odio contro gli arabi, non importa a quale religione appartengano.


I palestinesi cristiani sono irritati perche' sentono di essere stati abbandonati nelle grinfie di un'occupazione feroce semplicemente perche' sono cristiani arabi. Questo e' cio' che sento durante l'esercizio della mia missione pastorale. Se fossimo italiani, inglesi, irlandesi, americani, tedeschi, francesi accadrebbe la stessa cosa? Immaginate se fosse assediata Notre Dame de Paris, o il Vaticano o San Patrizio a New York. Immaginate se un gruppo di ebrei fosse assediato da giorni in una sinagoga, privato di cibo, acqua, elettricita', e fatto bersaglio di tiri mortali da parte di cecchini? Sarebbe tollerato e accettato o il mondo correrebbe immediatamente in soccorso di quegli ebrei assediati in un luogo di preghiera dove si erano rifugiati per scampare all'assassinio degli occupanti?

Perche' accade cio' al nostro popolo palestinese? Perche' l'occidente ci odia cosi' tanto? Cosa hanno fatto i palestinesi al mondo per meritare tutto cio'? Chi siamo, per il mondo? E noi, palestinesi cristiani, non siamo forse i primi cristiani, coloro che hanno tradotto la Bibbia, che hanno creato il monachesimo e i primi missionari?

Durante la sua visita nel marzo 2000, il Papa si disse fiero dei cristiani palestinesi, della loro storia e li ringrazio' per cio' che avevano dato al mondo, benedicendo l'armonia tra cristiani e musulmani di Terra Santa. Come possiamo ricordare, oggi, con orgoglio, quelle parole? Come possiamo ricordare i discorsi dei cardinali, dei vescovi, dei sacerdoti cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti? Essi ci sembrano oggi vuote parole prive di azione e significato.

E' una vergogna.

Gli occidentali ritengono che uccidere gli arabi, cristiani e musulmani, sia una cosa buona per il mondo. Il nostro popolo lo dice e lo ripete. Ed io, come prete cattolico arabo, capisco la loro frustrazione dopo mesi di distruzioni e massacri da parte di Israele. Cosa si aspetta? Un olocausto arabo?
I cristiani palestinesi che scappano dalla Terra Santa, mi dicono:
Quando Sharon fece la sua provocazione nella spianata delle Moschee, i musulmani palestinesi non furono lasciati soli, poiche' tutto il mondo musulmano insorse con fierezza per difendere quel luogo santo, sicche' Sharon dovette ritirarsi immediatamente di fronte a tanta condanna.
E i cristiani, invece, cosa hanno fatto per il luogo per noi piu' santo sulla terra, il luogo di nascita di Gesu'? Nulla.

Mai nella storia, prima d'oggi, la Basilica della Nativita' era stata attaccata in questo modo. Persino quando i persiani conquistarono Betlemme, nel 622, rispettarono assolutamente la santita' di quel luogo poiche' vi videro dei mosaici che raffiguravano i magi provenienti dalla Persia.

Nel 1948, il 20%dei palestinesi della Terra Santa era composto da cristiani; oggi, a causa dell'occupazione israeliana e della sua incredibile violenza, miseria e discriminazione, quel numero e' sceso all'1,8%. Le statistiche indicano che, tra pochi anni, la Terra Santa sara' un museo cristiano senza pietre viventi. E cosa sara' la Terra Santa senza i palestinesi cristiani? Senza i palestinesi, gli abitanti originari di questa terra, discendenti dai Cananei, Gebusiti, Aramei e Filistei? Cosa e' la Terra Santa senza i suoi veri figli?

Sono stato mandato negli Stati Uniti per servire la comunita' cristiana arabo-americana dal mio superiore, il Patriarca Latino di Gerusalemme, Michel Sabbah. Sono pastore in California da 10 anni. Sono testimone del fatto che la comunita' arabo-cristiana di San Francisco continua a crescere con gli emigrati da Ramallah, Bir-Zeit, Gifna, Betlemme, Gerusalemme, Taybeh, che vengono qui per sfuggire alla miseria dell'occupazione sionista. Oggi ci sono piu' palestinesi cristiani di Ramallah a San Francisco che nella stessa Ramallah.

Mi vergogno dei cristiani del mondo!



Scene di devastazione e lutto a Betlemme


Padre Labib Kobti

San Francisco

LabibKobti@aol.com : scrivete un e-mail di sostegno a padre Labib. Anche in italiano!



janet


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Posted - 24 August 2003 :  00:07:48  Vedi Profilo Send janet a Private Message  Rispondi quotando


QUATTROMILA ANNI DI VITA EBRAICA IN PALESTINA



cronologia degli eventi principali


Periodo biblico: secoli XVII - VI a.e.v.

Periodo persiano ed ellenistico: 538 - 142 a.e.v.

Periodo romano: 63 a.e.v - 313 e.v.

Dominazione bizantina: 313 - 636

Dominazione araba: 636 - 1099

Dominazione crociata: 1099 - 1291

Dominazione mamelucca: 1291 - 1516

Dominazione ottomana: 1517 - 1917

Dominazione britannica: 1917-1948

Stato d'Israele: 1948-1960

Stato d'Israele: 1961-1970

Stato d'Israele: 1971-1980

Stato d'Israele: 1981-1990

Stato d'Israele: 1991-oggi

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Posted - 24 August 2003 :  00:14:01  Vedi Profilo Send janet a Private Message  Rispondi quotando


Periodo biblico: secoli XVII - VI a.e.v.


XIX-XVIII secolo ca.
Secondo la tradizione, i patriarchi del popolo ebraico Abramo, Isacco e Giacobbe (Israele), depositari della fede monoteista, si insediano in Erez Israel (Terra di Israele). Carestie costringono le tribu' dei Figli di Israele a migrare in Egitto.

XVI-XV secolo
Spedizioni egizie in Terra d'Israele

XIII secolo ca.
Secondo la tradizione, Mose' guida i Figli d'Israele fuori dall'Egitto (esodo). Quarant'anni di peregrinazioni nel deserto. Nel Sinai i Figli d'Israele ricevono la Torah (Legge) compresi i dieci comandamenti.

XIII-XII secolo ca.
Il popolo d'Israele si insedia nella Terra d'Israele (Canaan). Le dodici tribu'.

1220 ca.
Stele egizia del faraone Merenptah: prima menzione extra-biblica di Israele.

1190 ca.
Invasione dei "popoli del mare" indoeuropei: stanziamento dei Filistei lungo la piana costiera (fino al VII secolo a.e.v.)

1020 ca.
Viene istituita la monarchia. Saul e' il primo re d'Israele.

1000-961 ca.
Regno di re Davide. Gerusalemme diventa capitale del regno.

961-922 ca.
Regno di re Salomone. Viene costruito il Primo Tempio, centro spirituale e nazionale del popolo ebraico, sulla sommita' del Monte Moriah, a Gerusalemme.

922 ca.
Divisione in due regni: Giuda a sud e Israele a nord.

842
Rivolta di Ieu.
L'assiro Salmanassar III invade Siria e Terra d'Israele.

Prima meta' VIII sec.
Rinascita dei regni di Israele, sotto Geroboamo II, e di Giuda, sotto Ozia.

722-720
Il regno d'Israele invaso e distrutto dagli Assiri: dieci tribu' perdute in esilio.

701
L'imperatore assiro Sennacherib assedia Gerusalemme.

586
Il regno di Giuda conquistato dai babilonesi di Nabuccodonosor.
Distruzione del Primo Tempio.
Molti ebrei trascinati in esilio a Babilonia.


Periodo persiano ed ellenistico: 538 - 142 a.e.v.


538
Editto di Ciro che permette a molti ebrei di tornare dall'esilio in Terra d'Israele.

520-515
Ricostruzione del Tempio di Gerusalemme (Secondo Tempio).

445-425
Nehemia ricostruisce il Tempio.

410 ca
"Scisma" samaritano.

400 ca.
Esdra introduce la Legge come carta costituzionale d'Israele.

332
Conquista di Alessandro il Grande: inizio dominazione ellenistica.

323-301
Guerre tra i successori di Alessandro Magno

168-160
Rivolta dei Maccabei contro i divieti alla pratica dell'ebraismo.
Profanazione del Tempio, trasformato in tempio a Zeus Olimpo.

142-129
Autonomia ebraica sotto la dinastia degli Asmonei.

129-63
Indipendenza ebraica sotto la monarchia Asmonea.

63
Gerusalemme conquistata dal generale romano Pompeo.

Periodo romano: 63 a.e.v - 313 e.v.


37 a.e.v. - 4 e.v.
Erode il Grande, vassallo di Roma, governa la Terra d'Israele.
Ampia ristrutturazione del Secondo Tempio.
La Terra d'Israele a ovest del Giordano conta ca. 2.500.000 abitanti, di cui 2.000.000 ebrei.

6 e.v.
La Giudea viene annessa dai Romani.

7/4 a.e.v-30/33 e.v. ca.
Vita e predicazione di Gesu' di Nazareth.

66-73
Rivolta ebraica contro la dominazione romana.

70
Assedio e conquista romana di Gerusalemme.
Distruzione del Secondo Tempio ad opera delle legioni di Tito (sui bassorilievi dell'Arco di Tito, a Roma, sono rappresentati gli arredi sacri del Tempio ebraico portati in trionfo dai vincitori).
Deportazione di molti ebrei (Diaspora ebraica).

73
A Masada, nel deserto di Giudea, cade l'ultima roccaforte della resistenza ebraica. Quasi mille combattenti ebrei con le famiglie si tolgono la vita pur di non cadere schiavi dei romani. La vicenda e' narrata dal testimone Joseph Ben Mattatia (Giuseppe Flavio).
La popolazione ebraica, che toccava i 2.000.000 di individui all'inizio della rivolta, nonostante le perdite e le deportazioni resta piuttosto consistente.

II secolo
Il Sinedrio, massima autorita' giudiziaria del popolo ebraico e simbolo della sua autonomia, viene trasferito nella localita' di Yavne (presso l'odierna Tel Aviv) la quale diventa punto di riferimento per tutti gli ebrei della Diaspora.

132-135
Nuova rivolta ebraica contro Roma, guidata da Simone Bar Kokhba.
Sconfitti i rivoltosi, l'imperatore Adriano cerca invano di cancellare ogni traccia di presenza ebraica: trasforma radicalmente Gerusalemme, le cambia il nome in Aelia Capitolina, ne vieta l'ingresso agli ebrei. Anche il nome della Terra d'Israele viene cambiato in Palestina, termine derivato da Filistei, popolo indoeuropeo che aveva abitato la fascia costiera tra il XII e il VII secolo a.e.v.

III secolo
Il centro spirituale della vita ebraica si sposta in Galilea (Bet Shean, Sefforis presso Nazareth, e poi a Tiberiade). In Galilea si costruiscono molte sinagoghe (importanti resti archeologici a Cafarnao).
A Gerusalemme si registra di nuovo una presenza ebraica.

210 ca.
Viene completata la codificazione della Legge Orale ebraica (Mishnah), voluta da rabbi Jehuda HaNassì, patriarca della comunita' ebraica in Terra d'Israele, guida riconosciuta sia dalle autorita' romane che dalla comunita' ebraiche della Diaspora. Nata dopo la distruzione del Tempio, la carica di Nassì, guida della popolazione ebraica e presidente del Sinedrio, verra' mantenuta ancora per due secoli, finche' non sara' abolita dalle autorita' bizantine.

Dominazione bizantina: 313 - 636


IV secolo
Lo storico Eusebio, vescovo di Cesarea, descrive le comunita' ebraiche presenti nel paese. Scrive per esempio che "in Terra Santa vi e' una grande citta' abitata solo da ebrei che in aramaico si chiama Lod".

313
Editto di tolleranza di Costantino: liberta' di culto ai cristiani.

326
Elena, madre di Costantino, si reca in Terra d'Israele e stabilisce numerosi luoghi di culto cristiani.

330
Costantino consacra Costantinopoli (Bisanzio) nuova capitale dell'Impero.

351
Nuova rivolta antiromana, repressa nel sangue dal generale Gallus che fa distruggere Lidda (Lod) e Sefforis (Galilea).

361-63
L'imperatore Giuliano l'Apostata dimostra una certa benevolenza nei confronti della popolazione ebraica e manifesta persino l'intenzione, mai realizzata, di far ricostruire il Tempio a Gerusalemme.

380
Teodosio proclama il cristianesimo religione di stato.

390 ca.
Viene completato il commento alla Mishnah (Talmud di Gerusalemme).

399
Quattro anni dopo la divisione dell'Impero Romano, l'imperatore d'occidente Onorio vieta in Italia la raccolta delle offerte che gli ebrei inviavano ogni anno al Sinedrio di Tiberiade.

V secolo
Su pressioni della Chiesa, gli ebrei in Terra d'Israele vengono privati di ogni autonomia e del diritto di occupare incarichi pubblici, vengono distrutte molte sinagoghe e ne viene impedita la costruzione di nuove.

425
L'imperatore d'oriente Teodosio II abolisce il gran Sinedrio, ultimo vestigio di indipendenza ebraica, e vieta nuovamente agli ebrei di risiedere a Gerusalemme. Piu' tardi, grazie a controlli meno stretti, riprendera' la costruzione di sinagoghe (Tiberiade, Bet Shean, Nirim, Bet Alfa).

438
Viene permesso il rientro degli ebrei a Gerusalemme.

VI secolo
Tiberiade si afferma come il principale centro di studio e di vita ebraica del paese. La personalita' piu' in vista e' Zeutta, ebreo fuggito dalla Persia (suo padre, Mar Zutra, agli inizi del secolo aveva tentato di fondare un piccolo regno ebraico sulle rive del Tigri ma era stato sconfitto e giustiziato dai persiani nel 520).
La situazione in Terra d'Israele migliora, si contano fino a quaranta comunita' ebraiche diverse soprattutto lungo la costa e in Galilea. Sinagoghe vengono costruite o ampliate a Havat, Gerico, Askelon, Gaza nonche' la sinagoga di Bet Alfa (famosa per i pavimenti a mosaico) edificata da semplici agricoltori ebrei di Galilea, distrutta nel secolo successivo e rinvenuta nel 1928 dai membri del kibbutz Hefziba.

527-565
Giustiniano vara drastiche misure antiebraiche.

614
I persiani, che hanno attaccato l'impero bizantino nel 603, giungono in Terra d'Israele accolti come liberatori dagli ebrei che nei tre anni successivi possono tornare a vivere a Gerusalemme.

617
I persiani ritirano il permesso e reprimono nel sangue le proteste ebraiche.

622
Egira (trasferimento) di Maometto dalla Mecca a Medina.

624
Maometto fa sterminare le tribu' ebraiche a Medina perche' rifiutano di convertirsi alla nuova fede.

629
Tornano i bizantini in Terra d'Israele con l'imperatore Heraclius.
Su pressioni della Chiesa, gli ebrei sono banditi da Gerusalemme tra processi e uccisioni.

630
Maometto conquista La Mecca e impone agli abitanti la nuova religione islamica.

632
Maometto muore a Medina.

634
Il califfo Omar inizia l'espansione araba.



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Posted - 24 August 2003 :  00:28:19  Vedi Profilo Send janet a Private Message  Rispondi quotando
Dominazione araba: 636 - 1099


638
Gli arabi guidati dal califfo Omar conquistano Gerusalemme e fissano la loro capitale a Lidda (Lod).
A settanta famiglie ebree viene concesso il diritto di risiedere a Gerusalemme, nonostante l'opposizione di Sefrenius, capo della comunita' cristiana.
Agli ebrei vengono applicate le limitazioni prescritte dall'islam per il "popoli del Libro" (ebrei e cristiani), tipiche della condizione di "dhimmi".
Viene costruita una sinagoga a Hebron, davanti alla grotta di Machpelah dove la tradizione venera le tombe dei patriarchi.

661
Assassinio del califfo Alì: scisma sciita all'interno dell'islam.

661
Nell'islam il califfato e' appannaggio della dinastia Ommayyade, che governa da Damasco.
Periodo di relativa tranquillita' per gli ebrei in Terra d'Israele, che vengono raggiunti da alcuni ebrei cacciati da altre parti del mondi musulmano.

688-691
Sul luogo del primo e del secondo Tempio viene edificata la Cupola della Roccia dal califfo Abd el-Malik e, poco distante, la Moschea di Al-Aqsa.

715
Nella piana di Lod il califfo Abd el-Malik fonda la citta' di Ramle, unica citta' fondata dagli arabi in Terra d'Israele, e ne fa la nuova capitale.

VIII secolo
Il centro della vita ebraica si sposta da Tiberiade a Gerusalemme, che conosce un periodo di fioritura.
Gli ebrei ricevono dalle autorita' musulmane l'incarico di "guardiani delle Mura e della moschea della Roccia".

748
Un devastante terremoto colpisce la Galilea. Le cronache di Michele il Siriano riferiscono di trenta sinagoghe distrutte.

762
Il califfo al-Mansur sposta la residenza a Bagdad. Inizia il governo della dinastia Abasside.
I rapporti fra musulmani e non musulmani si deteriorano. Molti ebrei si trovano costretti a lasciare la Terra d'Israele.

807
Il califfo di Bagdad Haroun ar Rashid impone per la prima volta il marchio giallo che gli ebrei sono costretti ad indossare.

IX secolo
Gli Abassidi, che governano da Bagdad, trascurano le provincie occidentali del loro dominio. Tribu' di beduini iniziano a penetrare in Terra d'Israele non piu' solo per compiere scorrerie, ma anche per insediarsi stabilmente. La popolazione locale tende a concentrarsi nelle citta' maggiori, meglio difese.

X secolo
Continua il processo di urbanizzazione della comunita' ebraica in Terra d'Israele. Lo storico Yahya ibn Said Atantaki riferisce di una comunita' ebraica ad Ashkelon. Il geografo arabo Muqaddasi parla di comunita' ebraiche ad Acco e sul lago di Hule, nell'estremo nord del paese. Tiberiade rimane il centro principale della vita spirituale e lettararia ebraica.

973
Sale al potere la dinastia dei Fatimidi, che governa dal Cairo.
Forti tasse imposte ai non musulmani mettono in difficolta' anche la comunita' ebraica in Terra d'Israele.

975
Breve invasione della Terra d'Israele e di Gerusalemme ad opera dell'imperatore bizantino Giovanni Zimisce.

1009-1010
Il califfo fatimida Al-Hakim fa distruggere sinagoghe e chiese (tra cui quella del Santo Sepolcro) e caccia nuovamente la comunita' ebraica da Gerusalemme.
Ebrei giungono dall'Iraq e si stabiliscono a Tiberiade e a Ramle.

Dominazione crociata: 1099 - 1291


1071-1079
I turchi della dinastia dei Selgiucchidi si impadroniscono della Terra d'Israele e pongono fine alla dominazione araba.

1096
Prima Crociata.

1099
Invasione dei crociati della Terra d'Israele e conquista di Gerusalemme. Nasce il Regno Latino di Gerusalemme.
Massacri di ebrei e musulmani.
Benche' Albert di Aache nel suo "Libro di viaggi" scriva che "gli ebrei difesero la citta' di Haifa con grande coraggio, ad onta e imbarazzo dei crociati", alla fine le comunita' ebraiche di Haifa, Hebron e Gerusalemme vengono annientate. Nel quartiere ebraico di Gerusalemme i crociati insediano alcune tribu' di arabi cristiani fatte venire da oltre il Giordano.
Sopravviveranno le comunita' ebraiche di Ashkeoln, Gaza, Rafiah e del Sinai, che riescono a mantenere rapporti con l'Egitto. Si hanno notizie dell'esistenza della comunita' ebraica di Katia (Negev settentrionale) e di El Arish (Sinai settentrionale) fino almeno al XV secolo.

1140
Nonostante il divieto dei crociati, Judah Halevi, il poeta ebreo-spagnolo che aveva scritto "il mio cuore e' in oriente benche' io sia nel lontano occidente", cerca di raggiungere Gerusalemme dal Cairo ma perde la vita verso la fine del viaggio.

1167-72
Il pellegrino ebreo-spagnolo Beniamino da Tudela visita la Terra d'Israele e trova duecento ebrei che, nonostante il divieto, "vivono in un angolo della citta' di Gerusalemme, sotto la Torre di Davide". Incontra poi comunita' ebraiche ad Acco, Tiberiade, Cesarea, Giaffa, Ramle, Ashkelon e in varie localita' rurali di Galilea. Ma la popolazione ebraica e' molto diminuita, decimata da traversie belliche e difficolta' economiche.

1165
Maimonide (Rambam), insigne medico, giurista, filosofo e talmudista nato a Cordoba, si trasferisce in Terra d'Israele con la famiglia e vive per un certo periodo ad Acco prima di diventare medico alla corte del Saladino, al Cairo.

1171
Sale al potere in Egitto il curdo Salah Al-Din (Saladino), che pone fine alla dinastia Fatimida.

1187
Saladino sconfigge l'esercito crociato a Hittin, presso Tiberiade, e conquista Gerusalemme. L'islam torna ad essere la forza dominate e gli ebrei riacquistano una certa liberta'.
Molti ebrei giungono a Gerusalemme da Inghilterra, Francia e nord Africa.

1204
Maimonide muore al Cairo. Come tanti altri ebrei nel corso dei secoli, Maimonide aveva espresso il desiderio di essere sepolto in Terra d'Israele. La sua tomba, a Tiberiade, e' ancora oggi meta di pellegrinaggi.

1211
Trecento rabbini da Francia e Inghilterra si stabiliscono in Terra d'Israele (Ramle, Acco, Gerusalemme) con le famiglie per rinvigorire le comunita' locali decimate dalle guerre crociate. Poco dopo, altri gruppi di ebrei cacciati dai paesi europei si stabiliranno in Terra d'Israele.

1217
L'Ordine dei Francescani fonda la Provincia Francescana di Terra Santa e rivendica la custodia dei Luoghi Santi cristiani.

1244
Invasione dei tartari. Gli ebrei vengono cacciati da Gerusalemme.

1250
Con l'avvento della dinastia dei Mamelucchi, casta di ex-schiavi guerrieri di origine turca ora saliti al potere in Egitto, agli ebrei viene concesso di rientrare a Gerusalemme.

1257
Il rabbino Yehiel, di Parigi, fonda una importante yeshiva' (scuola religiosa) ad Acco.

1267
Dalla Spagna giunge in Terra d'Israele il famoso commentatore biblico Nachmanide (Ramban), che si ferma per un periodo a Gerusalemme, ne riorganizza la piccola comunita' ebraica e vi fonda una singaoga che per secoli sara' l'unica della citta'. Successivamente si stabilira' ad Acco, dove vivra' fino alla morte (1270).

1265-70
Con le conquiste di Haifa, Cesarea e Ashkelon, la Terra d'Israele torna quasi interamente sotto controllo musulmano.

1291
San Giovanni d'Acri (Acco), ultimo baluardo del regno crociato, viene conquistata dal sultano d'Egitto.

Dominazione mamelucca: 1291 - 1516


XIV secolo
Carestie, epidemie e terremoti in Terra d'Israele.
La popolazione e' decimata dalla peste nera e passa da 250.000 a 150.000 abitanti (nella parte a ovest del Giordano).
Inizia a svilupparsi il centro ebraico di Zfat (Safed), in Galilea.

1335
Un monaco, Giacomo da Verona, visita la Terra d'Israele e nel suo "Liber peregrinationis" parla di un'antica comunita' ebraica ai piedi del Monte Sion (Gerusalemme).

XV secolo
Continua l'immigrazione di ebrei dall'Europa, anche se trovano sempre piu' difficolta' a insediarsi a Gerusalemme.

1428
I frati francescani (per la Chiesa "Custodi di Terra Santa"), che hanno fondato un monastero sul Monte Sion dove, secondo la tradizione, si trova la tomba del re Davide, fanno appello al Papa perche' impedisca agli ebrei di acquistare alcune case sul monte. Il Papa chiede alle repubbliche marinare di boicottare i viaggi degli ebrei verso la Terra d'Israele.

1438
Un rabbino italiano, Elia da Ferrara, si stabilisce a Gerusalemme e diviene il capo della comunita' ebraica (150 famiglie).

1440
I governanti Mamelucchi impongono una pesante tassa agli ebrei di Gerusalemme e molti di loro si trovano costretti ad abbandonare la citta'. Piu' tardi le misure restrittive si allenteranno e la comunita' ebraica gerosolimitana salira' a 300 faliglie.

1453
Costantinopoli e' conquistata dai turchi ottomani di Maometto II. Fine dell'Impero Romano d'Oriente.

1481
Meshoullam da Volterra visita la Terra d'Israele e riferisce di ebrei proprietari di case e terre a Gaza e a Hebron, oltre che a Gerusalemme.

1488
Viaggio a Gerusalemme del rabbino italiano Ovadia da Bertinoro.

1491
Martin Kabtanik, un pellegrino boemo, scrive nel suo "Viaggio a Gerusalemme": "A Gerusalemme vi sono molti cristiani, ma vi sono anche molti ebrei che i musulmani perseguitano in vari modi. Gli ebrei che vivono qui sono considerati santi dagli ebrei degli altri paesi perche', nonostante tutte le miserie loro inflitte, si rifiutano di lasciare la Terra".

1492
Gli ebrei vengono espulsi dalla Spagna cattolica.

Dominazione ottomana: 1517 - 1917


1512-20
Sotto la guida di Selim I i turchi ottomani conquistano Armenia, Kurdistan, Siria, Arabia ed Egitto.

1517
Gerusalemme e la Terra d'Israele cadono sotto il dominio dei turchi ottomani che durera' 400 anni esatti.

XVI secolo
Il nuovo governo sembra piu' tollerante verso la vita ebraica. Tendono ad emergere le quattro "citta' sante" ebraiche: Gerusalemme, Safed, Tiberiade e Hebron. A Gerusalemme vengono edificate famose sinagoghe sefardite ad opera di ebrei esuli dalla Spagna (verranno vandalizzate durante l'occupazione giordana 1948-67 e successivamente restaurate dall'amministrazione israeliana).
Safed ospita la comunita' piu' numerosa: ca. 15.000 ebrei, molti dei quali fuggiti dalla Spagna. Il rabbino Josef Caro, l'autore dello "Shulhan Aruch", scrive: "Dopo mille e cinquecento anni di esilio e persecuzioni, l'Eterno ha ricondotto gli ebrei dalla schiavitu', da tutti gli angoli della terra, al paese della gloria, alla citta' di Safed". A Safed, che diviene il principale centro del misticismo ebraico, vivono e operano famosi studiosi e cabalisti come Isaac Luria (Ari), Moses Cordovero e Chaim Vital.

1518
Massacro di ebrei a Hebron.

1540
Si riforma la comunita' ebraica di Hebron.

1547
Un dottore francese, Pierre Belon, visita la Galilea e scrive: "Oggi gli ebrei vivono nei villaggi attorno al lago di Tiberiade e hanno ricostruito tutte quelle localita', hanno avviato il commercio del pesce e hanno ridato fertilita' alla terra che era stata abbandonata".

1561
Josef Nassi, duca di Nasso, nativo del Portogallo, avendo raggiunto importanti funzioni alla corte del sultano turco Solimano, gli sottopone l'idea di dare rifugio ai numerosi ebrei che vivono da marrani (convertiti a forza) sotto la minaccia dell'Inquisizione cattolica. Nassi ottiene dal Sultano la giurisdizione sulla regione di Tiberiade, dove introduce la coltivazione del baco da seta per dare lavoro agli ebrei immigrati e dove spera di creare una regione autonoma ebraica. La guerra scoppiata tra Venezia e Turchia causera' il fallimento del progetto.

1563
A Safed viene aperta una stamperia ebraica, la prima stamperia della storia fuori d'Europa.

1564
Pubblicazione del codice "Shulhan Aruch", un'opera destinata a diventare la piu' diffusa guida alle pratiche religiose ebraiche.

XVII secolo
Inizia il lungo periodo di decadenza della terra palestinese dovuta al dominio turco, lasciato nelle mani di funzionari dispotici e corrotti. Oppressa da tasse e balzelli, la Terra d'Israele viene lasciata andare in rovina coi suoi centri agricoli, i boschi, i sistemi d'irrigazione. A cio' si aggiunge una serie di calamita' naturali, siccita' ed epidemie che falcidiano la popolazione. Gli ebrei, per i quali le condizioni di vita si vanno facendo particolarmente dure, sono sempre meno numerosi e tendono sempre piu' a concentrarsi nelle citta'.
Il pellegrino George Dandys, figlio dell'arcivescovo di York, scrive: "Nella loro terra gli ebrei vivono come stranieri, odiati da coloro presso i quali risiedono, esposti a ogni oppressione e privazione che sopportano con incredibile pazienza".

1656
Un monaco francescano tedesco, Ignazio von Rheifender, scrive che "a Gerusalemme vivono molti ebrei che sono venuti da tutte le parti del mondo per attendere la venuta del Messia". Alcuni anni dopo Judah il Pio, un influente hassid (movimento mistico ebraico sorto in Europa orientale), si trasferisce dalla Polonia a Gerusalemme con un gruppo di discepoli e rispettive famiglie.

XVIII secolo
Continua il processo di decadimento economico e culturale dell'Impero Ottomano e delle sue provincie. Le comunita' ebraiche in Terra d'Israele tendono ad organizzarsi in modo autonomo. Nella prima meta' del secolo Haim Abulafia, nato a Hebron, poi diventato rabbino di Smirne, si stabilisce a Tiberiade su invito dello sceicco Dahir Al-Omar e si dedica al rilancio della tradizione ebraica della citta'.

1740
La Francia ottiene dagli Ottomani un certo controllo sui Luoghi Santi cristiani.

1774
Caterina di Russia sconfigge gli Ottomani e ottiene la tutela su alcuni privilegi per i cristiani ortodossi.

1777
A Safed giungono centinaia di nuovi immigrati, discepoli del Gaon di Vilna. Vengono edificate nuove sinagoghe.

1799
Rapida incursione di Napoleone. Le cronache ricordano un certo Haim Farhi, ebreo di Acco, che guida con successo la difesa della citta' contro l'assedio dell'armata napoleonica.

Prima meta' XIX secolo
Con il crescente impoverimento dell'Impero Ottomano le tasse diventano sempre piu' pesanti, l'esercito turco non riesce a fermare le scorrerie beduine, gli abitanti dei villaggi si rifugiano nelle citta' e sulle alture, abbandonando campi e coltivazioni. Dei 93 centri abitati che si contavano nella piana costiera nell'antichita', non ne restano che 21.
In questo periodo la popolazione complessiva nella Terra d'Israele a ovest del Giordano tocca uno dei livelli piu' bassi della sua storia, antichita' compresa: non piu' di 275.000 abitanti (di cui 7.000 ebrei e 22.000 cristiani).

1806
Chateubriand visita la Palestina e scrive: "Avanzammo nella pianura (costiera) di Sharon di cui le Scritture lodano la bellezza. Il suolo offre da ogni parte solo cardi ed erbe secche, misti a rachitiche coltivazioni. Qua e la' apparivano dei villaggi in rovina. In Giudea, passando di solitudine in solitudine, la spazio si estende senza limiti davanti a noi".
Mark Twain visitera' la Terra d'Israele nel 1867 e la descrive così: "Un paese desolato la cui terra e' abbastanza ricca, ma interamente abbandonata ai rovi, una immensa distesa triste e silenziosa". Ancora nel 1918 lo storico Arnold Toynbee, in una relazione per il Foreign Office, scrivera': "E' una landa desolata, ma che sarebbe in grado di sostenere una vasta popolazione se irrigata e coltivata scientificamente". Nel 1939 la Commissione Peel notera' nel proprio rapporto: "La maggior parte delle terre su cui oggi crescono gli aranceti era formata da dune di sabbia o paludi o non era coltivabile quando fu acquistata dagli ebrei".

1831-1840
Breve occupazione egiziana della Terra d'Israele sotto Ibrahim Pasha, agli ordini del vicere' d'Egitto.
Prosegue il processo di concentrazione delle terre considerate non piu' coltivabili nelle mani di pochi proprietari terrieri assenteisti.

1840
False accuse di omicidio rituale scatenano un pogrom antiebraico a Damasco.

1844
A Gerusalemme (15.000 abitanti ca.) gli ebrei costituiscono la maggiore comunita' (7.000 persone) rispetto a musulmani (5.000) e cristiani (3.000).

Seconda meta' XIX secolo - prima meta' XX secolo
Si apre una nuova era nella vita degli ebrei in Terra d'Israele. Mutate condizioni locali e internazionali rendono possibile una svolta e una vera e propria rinascita economica e sociale, prima lenta e sporadica poi sempre piu' massiccia e organizzata. Ebrei del posto ed ebrei immigrati fondano nuovi villaggi, citta', istituzioni politiche e culturali. E' l'inizio del moderno sionismo.

1854
Il filantropo ebreo britannico Moses Montefiore fonda a Gerusalemme l'Ospedale Ebraico.

1861
Costruzione dei primi quartieri all'esterno delle mura della Citta' Vecchia di Gerusalemme (Mishkenot Sha'ananim).

1862
Moses Hess pubblica in Germania il libro "Roma e Gerusalemme", nel quale propugna un risorgimento nazionale ebraico.

1870
Nasce la scuola agricola Mikve' Israel, presso Giaffa.
A Gerusalemme gli ebrei sono maggioranza assoluta (11.000 su 21.500 abitanti ca.).

1878
Un gruppo di ebrei, che vivevano da generazioni nell'antico quartiere ebraico di Gerusalemme ormai sovraffollato, fonda il villaggio di Petah Tikvah, il primo durevole insediamento agricolo ebraico dell'era contemporanea.

1882
Leon Pinsker, medico di Odessa, pubblica a Berlino il libro "Autoemancipazione" nel quale propone una rinascita nazionale ebraica sulle sponde del Giordano come soluzione al problema dell'antisemitismo.
Nasce a Kharkov il movimento degli "Amanti di Sion" che propugna il ritorno degli ebrei in Terra d'Israele. Alcuni membri del gruppo fondano il centro agricolo di Rishon LeZion, presso l'odierna Tel Aviv.

1882-1903
Prima alia' (ondata di immigrazione ebraica), soprattutto dalla Russia dove si stanno verificando sanguinosi pogrom (scoppi di violenza antiebraica istigati dalle autorita'), dalla Romania e dallo Yemen (ca. 35.000 immigrati).

1887
Il barone Edmond de Rothschild contribuisce alla fondazione del villaggio agricolo di Zichron Yaacov, in Galilea.

1889
Nasce il Comitato per la Lingua Ebraica, presieduto da Eliezer Ben Yehuda.

1890
La Terra d'Israele a ovest del Giordano conta 532.000 abitanti (di cui 43.000 ebrei e 57.000 cristiani).

1894
Il processo Dreyfus, a Parigi, e le manifestazioni di antisemitismo che lo accompagnano inducono il giornalista ebreo viennese Theodor Herzl a concepire un sionismo politico che traduca in progetto concreto l'antica aspirazione sionista degli ebrei, offrendo una soluzione alla questione ebraica.

1896
Theodor Herzl pubblica a Vienna "Der Judenstaat" (Lo Stato ebraico). Il libro ha un'enorme risonanza tra le comunita' ebraiche, soprattutto in Europa orientale.

1897
Nasce l'Organizzazione Mondiale Sionistica che, nel primo Congresso a Basilea, decide di "creare per il popolo ebraico una patria pubblicamente e legalmente garantita in Terra d'Israele".
(1 maggio) La rivista "Civilta' Cattolica" scrive: "Secondo le sacre pagine, il popolo giudaico deve sempre sussistere disperso e vagabondo. Ricostruire una Gerusalemme che sia centro di un risorto regno ebraico e' contrario alla predizione del medesimo Cristo".

1901
Nasce il Fondo Nazionale Ebraico (KKL) con l'obiettivo di raccogliere fondi in tutto il mondo per riscattare la Terra d'Israele.
Herzl viene ricevuto dal Sultano a Costantinopoli e chiede invano una sede nazionale per gli ebrei in Palestina.

1904-18
Seconda alia', soprattutto da Russia e Polonia: ca. 40.000 immigrati. Gli immigrati ebrei si insediano in terreni acquistati a caro prezzo coi soldi del Fondo Nazionale Ebraico da proprietari terrieri arabi spesso assenteisti. Lo stesso si ripetera' nei decenni successivi.
In Terra d'Israele nascono le piu' importanti organizzazioni politiche e i giornali ebraici.

1904
Herzl viene ricevuto da papa Pio X il quale si dimostra ostile alle aspirazioni sioniste degli ebrei.

1905
Il VII Congresso Sionista respinge la proposta britannica di creare uno stato ebraico in territorio ugandese.
Popolazione di Gerusalemme: 60.000 abitanti, di cui 40.000 ebrei.

1906
A Giaffa viene creata la prima scuola superiore ebraica.
A Gerusalemme viene fondata la scuola d'arte Bezalel.

1909
Nasce il primo kibbutz (villaggio collettivistico) a Degania, sulle rive del Lago di Tiberiade.
Sulle dune sabbiose a nord di Giaffa nasce Tel Aviv, prima moderna citta' interamente ebraica.

1914
Tra il 1870 e la prima guerra mondiale la popolazione araba delle Terra d'Israele e' aumentata del 70% (da 350.000 a 600.000) sia per aumento demografico (+20 per mille, il piu' alto tasso di incremento della regione), sia per immigrazione di arabi dai paesi circostanti attratti dallo sviluppo economico innescato dal movimento sionista. La popolazione ebraica conta 94.000 persone.
Scoppia la prima guerra mondiale. La Gran Bretagna dichiara guerra all'Impero Ottomano.
Violenze antiebraiche in Palestina.

1915
I turchi espellono quasi 20.000 ebrei dalla Palestina verso l'Egitto.
Viene formato un corpo di soldati ebrei di Palestina che combatte con gli inglesi contro i turchi.
Scambio di corrispondenza tra l'alto commissario britannico in Egitto McMahon e lo sceriffo della Mecca Hussein: la Gran Bretagna riconosce le aspirazioni indipendentiste arabe sulla Penisola Arabica e sulla Mezzaluna Fertile.

1916
Accordi segreti franco-britannici Sykes-Picot per la spartizione dei territori ottomani in zone di influenza francese e britannica.
Rivolta araba contro i Turchi, guidata da Hussein, sceriffo della Mecca, alleato della Gran Bretagna (T. E. Lawrence d'Arabia).



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Posted - 24 August 2003 :  00:41:41  Vedi Profilo Send janet a Private Message  Rispondi quotando
Dominazione britannica: 1917-1948


1917
Lo sceriffo della Mecca Hussein si proclama sovrano di tutta la nazione araba.
(2 novembre) Il generale inglese Allenby entra a Gerusalemme ponendo fine a quattrocento anni di dominazione turco-ottomana.
(2 novembre) La Gran Bretagna rende pubblica la Dichiarazione Balfour (dal nome del ministro degli esteri britannico) con la quale promette la creazione di "un focolare nazionale ebraico in Palestina".

1918
Fine della prima guerra mondiale.
Una delegazione sionista guidata da Chaim Weizmann incontra i piu' importanti leader del nazionalismo arabo per proporre uno stato arabo federato con uno stato ebraico in Palestina. Rifiuto da parte araba.

1919
(3 gennaio) Un accordo fra l'emiro Feisal, leader del nazionalismo arabo, e Chaim Weizmann, presidente dell'Organizzazione Sionista, per l'applicazione congiunta della Dichiarazione Balfour stabilisce il reciproco riconoscimento dei diritti nazionali di ebrei e arabi.
(18 gennaio) Inizia la Conferenza di pace di Versailles. L'emiro Feisal chiede un unico stato sovrano per tutte le popolazioni arabe a sud della linea Alessandredda-Diarbekir. La Conferenza assegna alla Francia i Mandati su Siria e Libano, alla Gran Bretagna quelli su Iraq e Palestina (inclusa la Transgiordania).
(marzo) In una lettera personale Feisal riconosce la legittimita' delle aspirazioni sioniste e scrive: "I nostri due movimenti si completano a vicenda. Quello ebraico e' un movimento nazionale e non imperialista, come quello arabo. C'e' posto per entrambi".

1919-23
Terza alia', soprattutto dalla Polonia: ca. 35.000 immigrati. Cresce la popolazione ebraica nei villaggi agricoli. Si intensifica lo sforzo per dissodare le terre e bonificare le paludi acquistate dal Fondo Nazionale.

1920
(marzo) Il Congresso panarabo di Damasco proclama l'indipendenza dell'Iraq sotto re Abdallah e della Siria sotto re Feisal (figli dello sceriffo Hussein della Mecca). Feisal proclama l'annessione della Palestina alla Siria.
La Conferenza interalleata di Sanremo sancisce i Mandati di Francia e Gran Bretagna sul Medio Oriente e converte la Dichiarazione Balfour in trattato internazionale.
Viene fondata la Histadrut (confederazione generale del lavoro).
(aprile) Violenze antiebraiche nella Palestina Mandataria. Nasce la Haganah (organizzazione di autodifesa ebraica).
Viene istituito il Vaad Leumi (Consiglio Nazionale) per amministrare la vita della comunita' ebraica (Yishuv) nella Palestina britannica.

1921
Fondazione del primo moshav (villaggio cooperativo) a Nahalal.
Feisal e' cacciato da Damasco dai francesi e viene insediato dagli inglesi in Iraq.
Accordo franco-britannico che fissa i confini fra Libano, Siria e Palestina.
L'emiro Abdallah si impossessa della Transgiordania e vi si insedia come governatore a nome della Gran Bretagna.
(maggio) Nuove violenze antiebraiche nella Palestina Mandataria.
Amin el Husseini diventa muftì di Gerusalemme.

1922
Con il "Libro Bianco Churchill" la Gran Bretagna separa la Transgiordania dalla Palestina occidentale e vieta agli ebrei di stabilirsi sulle terre ad est del Giordano.
La Societa' della Nazioni ratifica la Dichiarazione Balfour come parte integrante del Mandato britannico sulla Palestina e da' incarico alla Gran Bretagna di "facilitare l'immigrazione e l'insediamento degli ebrei nel paese".
La popolazione della Palestina Mandataria (a ovest del Giordano) e' di 752.000, di cui 84.000 ebrei e 71.000 cristiani.
Viene creata l'Agenzia Ebraica che rappresenta la comunita' dell'Yishuv di fronte alla potenza Mandataria.

1924
Viene fondato a Haifa il primo istituto tecnico in Terra d'Israele (Technion).

1925
Il siriano Izz al-din Qassam, che si e' stabilito da poco nella Palestina Mandataria, forma un'associazione armata con cellule segrete.
Viene fondata l'Universita' Ebraica di Gerusalemme, sul Monte Scopus.

1924-28
Quarta alia', soprattutto dalla Polonia: ca. 62.000 immigrati. Cresce la popolazione ebraica nelle citta'.

1926
Prima traduzione in arabo del celebre falso antisemita "Protocolli dei Savi Anziani di Sion". Altre innumerevoli edizioni in arabo si succedono fino ai giorni nostri.

1929
(agosto) Scatenate da una disputa per limitare il diritto di culto degli ebrei al Muro Occidentale di Gerusalemme e alla Tomba dei Patriarchi a Hebron, si scatenano violenze antiebraiche nella Palestina Mandataria che colpiscono soprattutto le comunita' ebraiche ortodosse (non sioniste). Viene cancellata la secolare comunita' ebraica di Hebron.

1931
A Gerusalemme nasce il Partito arabo per l'indipendenza, che chiede l'unione della Palestina alla Siria.
Al 17° Congresso Sionista Chaim Weizman dice: "Le relazioni tra ebrei e arabi dovranno essere improntate alla piu' assoluta parita'. Gli ebrei di Palestina non vogliono essere dominati ne' dominare nessuno".
La popolazione della Palestina Mandataria conta 1.033.000 abitanti (di cui 175.000 ebrei e 89.000 cristiani).

1933
Adolf Hitler sale al potere in Germania.
Disordini antiebraici a Jaffa, Haifa e Nablus.

1932
Il rappresentante sionista a Ginevra Victor Jacobson formula la prima proposta di spartizione della Palestina Mandataria tra ebrei e arabi, ma non viene ascoltato.

1933-39
Quinta alia', soprattutto dalla Germania: ca. 250.000 immigrati.

1936
Musicisti ebrei fondano l'Orchestra Sinfonica Palestinese.
Dirigenti sionisti si incontrano a piu' riprese con dirigenti nazionalisti arabi e propongono di costituire una federazione fra Palestina Mandataria e Transgiordania, sotto la sovranita' di Abdallah. La proposta viene rifiutata.
Il gran muftì di Gersualemme Amin el Husseini, alleato della Germania nazista, proclama lo sciopero generale e l'insurrezione contro ebrei e inglesi. Violenze e scontri dureranno fino al 1939. Il siriano Qassam viene ucciso dagli inglesi a Jenin.
Il comandante dell'insurrezione Fawzi el Kawakij nel 1941 guidera', insieme ad Amin el Husseini, il colpo di stato filonazista di Rascid Alì in Iraq, e nel 1948 sara' a capo delle truppe arabe irregolari contro Israele.
Estremisti palestinesi scatenano anche il terrore interno, con l'uccisione di arabi moderati (tra i 4 e gli 8.000): l'intera classe dirigente palestinese e' decimata nella lotta fratricida.

1937
In meno di vent'anni la popolazione della Palestina Mandataria nel suo complesso e' piu' che raddoppiata e conta 1.435.000 abitanti di cui 411.000 ebrei
). Anche la componente non ebraica della popolazione ha conosciuto un incremento del 2-3% annuo, uno dei piu' rapidi nel mondo di allora. Il rapporto della Commissione britannica Peel rileva che la Palestina e' diventata terra d'immigrazione araba per via dello sviluppo indotto dalle attivita' ebraiche, tanto e' vero che l'incremento e' piu' marcato nelle regioni a forte densita' di popolazione ebraica.
La Commissione Peel raccomanda la spartizione del paese in due stati, ebraico e arabo. La proposta e' accettata come base di discussione dal Congresso Sionista e rifiutata dalla controparte araba.

1938
La Gran Bretagna respinge la proposta Peel e propone un negoziato tra le parti (Conferenza di St. James): gli ebrei accettano il negoziato, gli arabi lo rifiutano.
La Conferenza di Evian sul problema dei profughi (che diviene drammatico con l'aumento delle persecuzioni naziste) non trova alcuna soluzione: gli ebrei d'Europa sono abbandonati al loro destino.

1939
Londra pubblica un Libro Bianco che di fatto revoca la Dichiarazione Balfour e limita drasticamente l'immigrazione ebraica. Benche' il Libro Bianco venga dichiarato illegittimo dalla Commissione della Societa' delle Nazioni, le disposizioni in esso contenute verranno rigidamente applicate dalla potenza Mandataria per tutto il periodo della Shoa' (genocidio nazista) e oltre, fino allo scadere del Mandato.

1939-48
Gli ebrei organizzano l'immigrazione "clandestina" (alia' bet): ca. 12.000 immigrati "illegali" tra il 1939 e il 1945, altri 39.000 tra il 1946 e il 1948.

1939-45
Seconda guerra mondiale.
L'ideologia nazista decreta lo sterminio sistematico di tutti gli ebrei, gli zingari, gli omosessuali. Tra il 1941 e il 1945 in Europa si consuma la Shoa', con l'uccisione a sangue freddo, in condizioni disumane, di sei milioni di ebrei (piu' di meta' della popolazione ebraica europea), compreso 1 milione e mezzo di bambini.
Con la sola eccezione della Transgiordania, gli arabi si schierano al fianco della Germania nazista.

1940-41
Nascono il movimento clandestino ebraico Lehi e il Palmach, unita' d'elite dell'Hagana.
Piu' di 20.000 ebrei di Palestina si arruolano volontari per combattere con gli alleati contro la Germania nazista (Brigata Ebraica).

1941
Il muftì di Gerusalemme Amin el Husseini invoca "il diritto degli arabi di risolvere il problema degli elementi ebraici nei territori arabi nella stessa maniera nella quale la questione ebraica si sta risolvendo nei territori dell'Asse" italo-tedesco. Per tutti gli anni Quaranta si moltiplicano tumulti antiebraici nel mondo arabo (Iraq, Algeria, Libia, Siria, Aden, Egitto) con morti e distruzioni.

1942
(maggio) Conferenza dell'Hotel Biltmore (New York): il movimento sionista per la prima volta chiede ufficialmente la costituzione di un "commonwealth indipendente ebraico" in Palestina, integrato con gli stati democratici, che apra le porte ai profughi ebrei. La Conferenza ribadisce che "il popolo ebraico, impegnato nell'opera di rinascita nazionale, vede con favore lo sviluppo economico e nazionale dei popoli e degli stati arabi" ed e' pronto "a cooperare pienamente con i propri vicini".

1945
La popolazione della Palestina Mandataria conta 1.800.000 abitanti (di cui 554.000 ebrei).
(22 marzo) Nasce la Lega Araba, sotto il patrocinio della Gran Bretagna.
Alcuni importanti criminali di guerra nazisti trovano rifugio nei paesi arabi.

1946
Viene fondato l'Alto Comitato Arabo di Palestina, sotto la presidenza del muftì Amin el Husseini.
Popolazione di Gerusalemme: 160.000 abitanti, di cui 100.000 ebrei.

1947
La Palestina Mandataria (a ovest del Giordano) conta 1.970.000 abitanti (di cui 630.000 ebrei e 143.000 cristiani).
(2 aprile) La Gran Bretagna rimette all'Onu il problema della Palestina. Viene nominata la Commissione UNSCOP che propone la spartizione. Ben Gurion, presidente dell'Agenzia Ebraica, e Chaim Weizmnn, presidente dell'Organizzazione Sionista, affermano davanti all'UNSCOP che "gli interessi storici e le aspirazioni degli ebrei e degli arabi sono complementari".
(19 settembre) La Lega Araba delibera di invadere i territori che la Gran Bretagna lascera' alla fine del Mandato.
(ottobre) In un incontro a Londra Abba Eban propone una soluzione concordata al segretario della Lega Araba Abdul Rahman Azzam Pascia', che la rifiuta. Anche Golda Meir incontrera' due volte in segreto il re di Transiordania Abdullah per tentare invano di prevenire il suo coinvolgimento nelle ostilita'.
(29 novembre) Con 33 sì, 13 no e 10 astensioni (tra cui la Gran Bretagna), l'Onu delibera la fine del Mandato e la creazione in Palestina di due stati indipendenti, arabo ed ebraico, legati da unione economica, doganale e monetaria. Gerusalemme dovrebbe diventare un corpus separato sotto controllo internazionale per 10 anni, poi un referendum fra gli abitanti decidera' della sua sistemazione definitiva (Risoluzione 181). Il piano di spartizione viene accettato da parte ebraica e rifiutato da parte araba.
(5 dicembre) L'Agenzia Ebraica invia un messaggio alla Lega Araba: "Gli ebrei tornano in Palestina non per desiderio di conquista, ma per ritrovare una patria nella sola terra dove possono trovarla".
(8 dicembre) La Lega Araba conferma la decisione di ricorrere alla guerra per impedire l'applicazione delle risoluzione Onu 181.
A Qumran vengono trovati i manoscritti del Mar Morto

Autunno 1947-primavera 1948
Si intensificano le violenze nella Palestina Mandataria, mentre gli inglesi ritirano gradualmente le loro forze. Attacchi a villaggi e quartieri ebraici, compresi attentati dinamitardi e attacchi a mezzi sanitari.
I quartieri ebraici di Gerusalemme vengono stretti d'assedio e i convogli che cercano di raggiungerli dalla costa sono sistematicamente attaccati a partire dai villaggi arabi circostanti.
Notabili e classe dirigente palestinese abbandonano il paese prima dello scoppio vero e proprio della guerra arabo-isareliana.

1948
(gennaio/febbraio) Inizia l'invasione araba della Palestina assegnata agli ebrei, con truppe irregolari da oltre confine.
(16 marzo) L'Onu dichiara che il progetto di spartizione non si potra' applicare a causa del rifiuto arabo.
(aprile) Estremisti dell'Irgun attaccano Deir Yassin, uno dei villaggi arabi che cingono d'assedio Gerusalemme, uccidendo anche molti civili. L'azione e' condannata da tutte le organizzazioni ebraiche.



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Posted - 24 August 2003 :  00:48:08  Vedi Profilo Send janet a Private Message  Rispondi quotando
Stato d'Israele: 1948 -1960


1948
(14 maggio) Proclamazione d'indipendenza dello Stato d'Israele "in virtu' del nostro diritto storico e naturale e della risoluzione dell'Assemblea generale della Nazioni Unite". La dichiarazione recita, fra l'altro: "Tendiamo una mano di pace e di buon vicinato a tutti gli stati e ai loro popoli intorno a noi e facciamo loro appello per creare legami di cooperazione e di aiuto reciproco col popolo ebraico sovrano stabilitosi nella propria terra".
(15 maggio) Israele attaccato dagli eserciti di cinque stati arabi. Il segretario della Lega Araba Azzam Pascia' annuncia "una guerra di sterminio e di massacro della quale si parlera' come dei massacri dei mongoli e delle crociate".
Nasce Tzahal (Forze di Difesa Israeliane).
Inizia la guerra d'indipendenza d'Israele o prima guerra arabo-israeliana (maggio 1948 - gennaio 1949).
Ha inizio il dramma dei profughi arabi di Palestina: talvolta istigati dalla propaganda araba (come in Galilea), altre volte espulsi (come a Lod, sulla strada per Gerusalemme), ma per lo piu' semplicemente in fuga di fronte all'infuriare dei combattimenti, circa 700mila arabi palestinesi sfollano di alcuni chilometri verso zone sotto controllo arabo. Le autorita' arabe li rinchiuderanno per decenni in campi-profughi, molti all'interno della stessa Palestina.
(dicembre) Risoluzione Onu 194, che prevede la possibilita' di un ritorno dei "profughi" (arabi ed ebrei), purche' in tempi brevi e in modo pacifico, o di compensazioni economiche nel quadro di un processo di "riconciliazione" tra israeliani e arabi. Votano contro Egitto, Iraq, Libano, Arabia Saudita, Siria e Yemen. Viene creata l'UNRWA, agenzia Onu di assistenza dei profughi palestinesi.

1949
(gennaio) Cessa la prima guerra arabo-israeliana, costata allo Stato d'Israele 6.000 morti (su 600.000 abitanti).
Accordi d'armistizio firmati a Rodi tra Israele ed Egitto (febbraio), Libano (marzo), Transiordania (aprile) e Siria (luglio). L'Iraq non firma nessun armistizio. Su insistenza degli stati arabi, che non intendono riconoscere l'esistenza di Israele, gli accordi specificano che la linea di cessate il fuoco (Linea Verde) "e' una linea d'armistizio che non deve in alcun modo essere considerata un confine di stato in senso politico o territoriale e non pregiudica i diritti, le aspirazioni e le posizioni delle parti riguardo all'assetto futuro del contenzioso".
Con l'armistizio, Israele si ritira da alcune aree egiziane e libanesi.
L'Egitto occupa la striscia di Gaza. La Transgiordania occupa la Cisgiordania. In queste aree non nasce lo stato arabo di Palestina.
Gerusalemme resta divisa tra Israele e Giordania. La Giordania vieta agli ebrei (non solo israeliani) l'accesso ai loro luoghi santi. Tombe e sinagoghe ebraiche vengono profanate e saccheggiate.
Gli armistizi prevedono l'avvio di negoziati che iniziano a Losanna sotto gli auspici dell'Onu, ma si arenano subito perche' le delegazioni arabe si rifiutano di incontrare direttamente gli israeliani.
Mentre 160.000 arabi palestinesi restano in Israele e diventano cittadini israeliani, tutte le comunita' ebraiche nei territori che finiscono sotto controllo arabo vengono cancellate senza eccezioni, sia quelle recenti, come alcuni kibbutz, sia quelle secolari, come il quartiere ebraico di Gerusalemme vecchia (17.000 gli ebrei cacciati dalle zone della Palestina occupate dagli arabi).
In Israele viene eletta la prima Knesset (parlamento).
Israele diventa il 59esimo stato membro delle Nazioni Unite.

1948-52
Israele cancella tutte le disposizioni del Libro Bianco che limitavano l'immigrazione ebraica.
Immigrazione in massa di centinaia di migliaia di ebrei dall'Europa (scampati alla Shoa') e dall'Asia e nord Africa.
In pochi anni 850mila ebrei sono costretti a fuggire da paesi arabi dove vivevano da secoli, abbandonando le loro proprieta'. Piu' di 600.000 profughi ebrei dai paesi arabi si riversano in Israele. Gli immigrati vengono temporaneamente ospitati in accampamenti di fortuna (ma'abarot). La popolazione dello stato di Israele raddoppia nel giro di tre anni. Viene varato un rigido programma di austerita' economica, con razionamento dei beni di prima necessita'.

1950
La Knesset proclama Gerusalemme capitale d'Israele e approva la Legge del Ritorno, che permette a ogni ebreo di stabilirsi in Israele.
Amman annette ufficialmente la Cisgiordania alla Transgiordania: nasce il Regno Hashemita di Giordania che, unico tra gli stati arabi, concede la cittadinanza ai palestinesi residenti.

1951
Indipendenza della Libia

1948-54
Israele compie svariati tentativi di dare soluzione al problema dei profughi arabo-palestinesi: propone il rimpatrio di 100mila persone (Losanna, aprile 1948), avvia apposite trattative con Giordania (1951) ed Egitto (fine 1952), partecipa alla apposita conferenza Onu di Parigi con Egitto, Giordania, Libano, Siria (novembre 1951), avanza proposte a Giordania ed Egitto (21 agosto 1954). Tutti i tentativi incontrano il rifiuto da parte araba di risolvere il problema in modo concordato. Israele avvia comunque un programma di ricongiungimenti famigliari che, nel corso degli anni successivi, portera' al rientro in Israele di circa 70mila profughi palestinesi.

1951
(20 luglio) Re Abdallah di Giordania viene assassinato nella moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme, dal palestinese Moussa Husaini a causa delle sue aperture verso Israele per un trattato di non aggressione (che avrebbe anche dovuto dare sistemazione al problema dei profughi). Gli succede il nipote Hussein.
(1 settembre) Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu riconferma il diritto di navigazione attraverso il Canale di Suez anche da e per Israele.
La Knesset istituisce il Giorno della Memoria della Shoa'.
Israele avvia le bonifiche nella valle di Hula (estremo nord del paese).

1952
Presa del potere in Egitto da parte dei Liberi Ufficiali guidati da Nasser.
Israele partecipa per la prima volta ai giochi olimpici (Helsinki).

1953
A Gerusalemme viene fondato lo Yad VaShem, il memoriale e archivio storico della Shoa'.

1954
Con la protezione egiziana, nascono i primi gruppi di fedayin che lanciano centinaia di incursioni, attentati e atti di sabotaggio contro militari e civili israeliani.
Gli archeologi scoprono la necropoli di Bet Shearim (Galiela).
Inizia la guerra d'indipendenza in Algeria.

1955
Primo accordo militare Urss-Egitto che segna l'ingresso dell'Unione Sovietica (e della guerra fredda) nell'area.
Primi segni di ripresa economica in Israele.
(luglio) Il ministro israeliano David Ben Gurion dichiara: "Se vi e' un qualunque statista arabo disposto a parlare con me per migliorare le nostre relazioni, sono pronto a incontrarlo in qualunque luogo e momento".

1956
Si intensificano gli attacchi di feddayin palestinesi ai confini d'Israele, in particolare dalla striscia di Gaza sotto controllo egiziano.
L'Egitto nazionalizza il Canale di Suez e blocca la navigazione da e per Israele nello stretto di Tiran (Golfo di Eilat).
(ottobre) Con un'azione congiunta, alla quale si associa Israele, Francia e Gran Bretagna attaccano l'Egitto. Ultimatum degli Stati Uniti. Israele, che ha occupato il Sinai, accetta di ritirarsi purche' il confine fra i due paesi venga smilitarizzato e presidiato dall'Onu (UNEF) e sia garantita la navigazione da e per Israele nello stretto di Tiran e nel Canale di Suez: la violazione di questi principi costituira' il casus belli nel 1967.
Ebrei vengono cacciati dall'Egitto.
Indipendenza di Tunisia e Marocco.

1957
Israele si ritira completamente dai territori egiziani e della striscia di Gaza.
Si concludono i lavori di bonifica nella Valle di Hula.

1958
Israele celebra il decimo anniversario dell'indipendenza. La popolazione raggiunge i 2 milioni di abitanti.
Viene fondato il Mashav, ente per la cooperazione di Israele con i paesi in via di sviluppo. Negli anni successivi il Mashav portera' in Israele migliaia di giovani dei paesi in via di sviluppo per corsi di qualificazione professionali di ogni tipo.
Viene inaugurato il nuovo campus di Givat Ram dell'Universita' di Gerusalemme.
Crisi e scontri civili in Libano.
Colpo di stato in Iraq con uccisione di re Feisal e svolta filosovietica.

1959
L'Urss vieta l'emigrazione dei cittadini ebrei.
Nasce l'organizzazione armata palestinese Al Fatah ("qualunque trattativa che non si basi sul diritto di annientare Israele sara' considerata alla stregua di un tradimento").



janet


Un cuore non può bastare per due.
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