Sono nato sulla nuda roccia Come un ruscello montano Ho vissuto col sole in faccia Sicuro di non andar lontano Ho patito la siccità dei monti Ed il tuonare delle tempeste I miei errori nessuno li conti Non sono abituato alle feste E’ solo questo, e perciò erro Ma nel mio cuor so chi sono Ebbi sempre volontà di ferro Or ha come di ferro il suono Anche il mio cuore, di spada? No: per fortuna di campana Perciò è facile tenerlo a bada Non sente la fiamma lontana E’ un po’ refrattario al calore Ma non si rifiuta già d’amare Sol a scaldarlo ci voglion ore Vuol sol qualcuno cui badare Che sia paziente e di più vero In cambio darà la sua anima Uno spirito come un maniero Duro e saldo come mai prima Un diamante non lo sarà mai Ma campana di torre suonerà A morto confortando molti lai A festa perché torni la felicita