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Originalmente inviata da Tepes

ED INFINE ARRIVA LA SERA

Delicato è il mio passo,
in ciò che ormai mi è familiare
il vento ed il gelo
che fin a quel momento erano estranei
si presentano
senza molti complimenti
rigandomi il volto di solitudine,
ed improvvisamente
uno squarcio arancione
illumina il cielo fin li incolore.
Un enorme palla infuocata,
discende per dire addio al giorno
imponente ed immensa
inonda la valle con il suo calore
arrogante della sua reale bellezza,
si sofferma..per cercarmi tra la gente.
Sorride, benevola,
per dar spazio alla sera.
Ed infine arriva la sera
che capovolge la luce,
proprio come fa un lettore
che gira la pagina di un libro
appena finita
per una nuova,
con tutti i suoi misteri
ancora celati
tra le migliaia di parole,
fra le molteplici ore,
che lo separano dalla pagina successiva,
da un nuovo giorno.
E dunque arriva la sera,
e nascono nuove luci,
mentre quella madre si spegne,
e porta con se mille domande
a cui nessuno da una risposta.
E continua silenziosa la sera
con i suoi rumori,
ampliati da quella triste oscurità,
che rimbombano come colpi di cannone,
nel mio cuore, troppo distante;
nessuna abitudine può adattare
questa malinconia,
nessuna circostanza può decidere
questa mera illusione,
nessuna sera può placare
questa solitudine.
Ma come ogni volta
arriva la sera, e con se la notte,
ed ogni notte la luna mi sussurra il tuo nome,
che sia nascosta da nuvole o da stelle,
che sia grande o piccola,
che sia bianca, gialla o rossa,
lei mi sussurra solo una cosa,
il tuo nome…
ed arriva finalmente la sera,
mi lascio avvolgere
e scompaio.

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Veramente bella Tepes, anche se c'è sempre un velo di tristezza, ma pure di desiderio da appagare

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Originalmente inviata da Tepes

LA SPORCA DOZZINA

Apro gli occhi
nel silenzio generale
e mi accorgo a malincuore
di essere solo.
La temperatura più dolce
lascia comunque spazio a piccoli brividi
che si attenuano ad ogni mio passo,
accompagnato senza invadenza
dalle onde del mare.
Assaporo con rimpianto
i momenti appena vissuti,
freschi dipinti in un momento di follia,
e troppo ancora avidamente cercati
per essere già velocemente passati.
Strano è questo destino beffardo
che prima raccoglie persone sconosciute
come fosse un braccio meccanico
in una teca piena di pupazzi,
prive di alcun vincolo,
in contrasto tra loro anche solo per essere
di un’altra città o di un’altra cultura,
e che poi le unisce sotto un unico ideale
quasi fossimo tutti fatti dello stesso sangue.
Tutto questo è la sporca dozzina,
pezzi di puzzle,
di varie forme e colori,
che collocati in altre circostanze
possono anche trovare il loro equilibrio,
sovrapporsi con altri
o avere difficoltà nel conseguire il verso giusto,
ma se messe a fianco, unite in un unico contesto
i pezzi combaciano, trovano la loro forma,
s’incastrano,
quasi provenissero
dallo stesso cartoncino;
perfetti perché imperfetti
con le loro punte smussate
ed il colore alle volte sbiadito
ma che insieme
incastrate
formano un'unica parola, SPORCA..
La mia corsa finisce qui,
le risate sembrano ormai sbiadite
e con loro anche le sensazioni
che sembrano essere figlie di un magnifico sogno.
Qualunque sia il vostro destino
o qualunque sia la vostra strada,
buona vita sporca dozzina,
addio,
o forse solo arrivederci …

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Quanta tristezza, dolore e delusione in questo tuo scritto, ma anche la voglia infinita di trovare il tuo luogo di serenità e tornare a sorridere, ma con un sorriso vero, maturo e sereno. Te lo auguro di vero cuore.. Tepes