quote:

---

Originalmente inviata da Straluna

[size=3]



La riflessione è questa:
storie come questa descritta da questi libri rispecchia l'esperienze di molte persone
come mai però i protagonisti di queste storie non ammetterebbero mai (nel reale) di aver vissuto una storia sentimentale virtuale?

Paura di essere derisi? perché lo strumento internet è definito come un labirinto artificioso di inganni e di imbrogli?
e allora perchè sempre più persone dichiarano (sempre virtualmente) che in queste storie riescono ad essere loro stesse, quanta paura c'è in un mondo reale nello svelarsi per quello che realmente siamo? quella di essere troppo aperti, troppo sensibili, sovraesposti e spaventati dalle nostre debolezze e fragilità regalando così quel nostro profondo patrimonio emozionale ad uno/a sconosciuto via email?

---

Io credo che la risposta l'abbia già scritta tu nelle ultime righe.
Anche io ho avuto rapporti epistolari via internet e non nego di aver fatto incontri molto interessanti che, fossero stati verificati nella realtà, forse si sarebbero evoluti in un rapporto affettivo.
Lasciandoli rilegati nella virtualità, invece, come li possiamo chiamare?
Sapremo mai quanto di tutto quello che ci è stato detto corrisponde a verità ?
E anche nel caso che il rapporto virtuale sia basato sulla completa sincerità emozionale, sapremo mai se non si frantumerebbe poi contro l'impatto con la realtà ?
Quindi possiamo dedurre che la maggior parte di questi rapporti nati in internet lì restano relegati.
E allora... possiamo forse credere che siano rapporti d'amore?

Per quanto mi riguarda ho avuto diversi contatti interessanti e molto gratificanti dal lato umano, ma non li ho mai considerati di più di quello.
Però nel caso vi fosse stato un interesse vero, sono seguiti degli incontri nella realtà dove poi, l'amicizia, è diventata vera.
In un paio di casi l'incontro ha confermato le aspettative e ne è nato un rapporto affettivo e vero, in un caso è durato nel tempo.
E allora possiamo dire che internet è un'opportunità, come un'altra, per incontrare amici o la persona del cuore.
Ma può solo essere l'inizio.
Altro, sinceramente, non lo saprei accettare perchè lo definirei solo pia illusione.
Siamo dotati di cinque sensi, ognuno dei quali necessita di vivere e alimentarsi in un rapporto a due. La mente non basta.
Forse potrà appagare la fantasia o i sogni, ma continuerà a farci vivere davanti ad una tastiera inventandoci un uomo ( o una donna) che non sapremo mai se corrisponde a quanto di lui ci siamo creati mentalmente.
L'amore non è solo anima, ma contatto, sguardo, quotidianità... è fatto anche di cose banali come bere un caffè insieme, tenersi per mano, fare l'amore...

E' la nostra paura di svelarci e di soffrire che ci fa scambiare l'illusione per la realtà.

Complimenti per il post, Straluna... pensa che ne volevo aprire uno io sul tema