Se io fossi il Signore del Tempo lo fermerei in quell’attimo, per conservare la sua freschezza, che come rugiada del mattino, bagna i petali del mio cuore.
Grazie Fiore sento il tuo entusiasmo per quello che ho scritto, ch'è bello!! spero che questa vena di scrivere non mi abbandoni...io non avevo mai scritto prima d'ora, quindi spero non sia una ispirazione passeggera. Vedremo...
"E muri invalicabili innalzasti al cielo per uccidere un sogno"
caro ANTARES non è facile promuovere dei complimenti per regalarteli ma debbo dire che oltre a essere bravo nell'esporre le tue opere sei RICCO dentro e questa è una grazie per pochi intimi.io ti posso seguire ma solo da lontano....."la ricchezza che porti dentro è infinita e mai quantificata perche' sai donarla agli altri senza chiedere....ognuno di noi puo' lasciare una finestra aperta affinche' i tesori che ci doni possano entrarvi,la mia è apertissima..."
lupo solitario
Carissimo Lupo quello che mi hai scritto lo conserverò tra le cose più belle ricevute. Spero di entrare sempre nelle Vostre finestre con altri scritti, se essi continueranno a nascere in me. Non sono un poeta e nemmeno uno scrittore...non sono niente...ma sento il bisogno di trasmettere queste emozioni e sentimenti che invadono la mia anima. Grazie davvero a tutti
"E muri invalicabili innalzasti al cielo per uccidere un sogno"
Voglio donarti una scatola bianca, tutta dipinta, finemente, con i colori dell’anima.. e dentro, voglio mettervi cento, mille lettere, colme di infinito amore e voglia di te.. Voglio scriverle di nuovo, perché esse, ridotte in cenere un giorno d’agosto, possano rinascere ancora, come l'araba Fenice. Le riscriverò ad una ad una, con la stessa infinita gioia e con lo stesso amore di quando le scrissi per te, in quel tempo lontano, nell’attesa di rivederti ancora. Ritroverò nel profondo dell’ anima , tutti quei giorni trascorsi insieme e tutte quelle magiche notti con te a guardare il cielo pieno di stelle. Rinasceranno ancora dalle mie mani e dalla mia mente che ricorda tutto di te: il primo giorno che t’incontrai e tutti gli altri a venire fino all’ultimo giorno del tuo incomprensibile addio. E così, potrai scorrerle ancora, come le pagine di un romanzo d’amore, come quel libro che scrivemmo insieme quando la vita era nostra e il cielo, il mare, il vento, i fiori di campo, con i loro mille colori , sembravano gioire di noi, dei nostri sorrisi e degli abbracci, che fondevano insieme i nostri corpi. Riempirò quella bianca scatola e ci metterò dentro le mie lettere che tu leggevi sempre tra i fiori e le ginestre del tuo giardino nell’attesa di rivedermi ancora. E quando ogni parola mia d’amore sarà tornata a rivivere come un tempo, disperderò al vento quella grigia cenere che gelosamente avevi conservato insieme alle tue cose più care, come ultimo anello che ti legava a me. Potrai rileggerle ancora per tutto il tempo in cui io non ti vedrò e ti faranno compagnia come allora, alleviando l’attesa del mio ritorno, perché tu sai che tornerò sempre come un fiume che cerca il suo mare. (Antares)
"E muri invalicabili innalzasti al cielo per uccidere un sogno"