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Posted - 08 July 2007 : 14:01:40
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BUONO IL RISOTTO AL TARTUFO...ODDIO CHE FAME!!!!!!!!
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acssia
Admin
39178 Posts
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Posted - 09 July 2007 : 09:48:52
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oddio mo schiatto dalla fame..!!!! adoro gli spaghetti mare e monti
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Graffio
Utente Master
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Posted - 13 August 2007 : 13:21:36
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Benvenuto, straniero, in questi posti, Dove la gioia si posa su ogni ramo Ed il pallore fugge da ogni viso; Ciò che non seminammo, non mietiamo.
Come la rosa l'Innocenza sboccia In gota a ogni fanciulla; L'Onore sulle loro ciglia trama, Il gioiello salute adorna il loro collo.
William Blake
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Oltre 1000 anni fa, quando ci si preoccupò di censire le varietà di tè esistenti, se ne contarono più di 2000. Dato sorprendente che stupisce chi tra noi credeva che i tè fossero tutti uguali. Il censimento non poteva che avvenire in Cina, che a lungo la fece da padrona non solo sulla produzione, ma anche sul commercio della deliziosa bevanda. Questo fintanto che non sopraggiunsero gli inglesi, che dalla fine del '700 ne importarono modeste quantità per tentare una coltivazione in India. Dall'incrocio con sementi cinesi e ceppi locali hanno avuto origine le immense piantagioni dello Sri Lanka, da dove provengono la gran parte della "bustine" che oggi consumiamo. La vicenda ha toni piuttosto romanzeschi, e si vuole che fu l'allora ambasciatore britannico in Cina, Lord McCartney, a contrabbandare in gran segreto alcune piante nel 1794. Poi, l'abitudine tutta "british", con il tè progressivamente assimilato dalla cultura dei fedeli della "Union jack", e con un rituale proprio profondamente diverso da quello orientale. Una moda, quella inglese, che ha origini "alte", legate al mondo dell'aristocrazia e delle classi maggiormente abbienti. Fu infatti Caterina, consorte di Carlo I la prima ad innamorarsi della bevanda che già aveva la fama di alimento euforizante, sebbene siano stati gli olandesi i primi a scoprirne le qualità, importando per la prima volta in Europa piante di Camelie da tè nel 1610. Ma la diffusione del tè parla senz'altro la lingua inglese, dove nel 1706 nacque la prima caffetteria specializzata nella preparazione del tè, ad opera di quel Twining sul cui nome poggia una delle case produttrici più celebri del mondo (nella foto un "Lady Gray" in infusione). Ancora oggi quella londinese è una tappa obbligata del "cammino" del tè: sia che provenga da Ceylon che dallo Sri Lanka, passa prima in rassegna per le mani degli esperti inglesi, incaricati della vendita all'asta delle foglie.
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IL TÈ, LA CAMELIA DEI SAPORI
La pianta : Largamente coltivate in tutto il mondo, le varie specie di tè esistenti sono derivanti da un'ibridazione di due piante asiatiche, la Camellia Sinensis, originaria della Cina sud occidentale (nelle zone del Tibet, Yunnan, Kweichkow, Hunan e Sichuan) e la Camenllia Assamica, proveniente dall'India nord orientale. Questi arbusti [***]sempreverdi[/***] raggiungono dimensioni ragguardevoli, fino a sei metri di altezza per la Sinensis ed oltre dieci per la Assamica, anche se comunemente la loro altezza viene limitata a circa un metro e mezzo, permettendo una lavorazione e una raccolta più agile. Il tè necessita di un clima fresco e umido durante la notte, avvicendandosi con il forte caldo diurno, e di un terreno leggero e ben drenato; condizioni rintracciabili solo negli altopiani montuosi delle zone tropiacali e subtropicali, ad altezze generalmente comprese tra i 1.200 ed i 2.500 metri. Curiosità : Esperimenti di coltivazione si stanno tentando anche sulla nostra penisola, precisamente nel lucchese, dove la tenacia di alcuni appassionati ha trasformato un'ardita scommessa in realtà, ospitando una pregievole piantagione. I motivi dell'impresa vanno ricercati nella stessa [***]natura[/***] : grazie alla'umidità della zona ed alle trasformazioni climatiche del pianeta, il terreno presenta infatti alcune analogie con i terreni soffici e friabili delle aree tropicali. Il fenomeno non ha potuto non incuriosire perfino i nipponici, che ogni anno inviano una delegazione di esperti per monitorare e studiare le piantine toscane di Sant'Andrea in Compito. ________________________________________
-Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo,è l’uomo che appartiene alla Terra. Questo sappiamo.Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso.Quello che accade alla Terra,accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita,in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama la fa a se stesso.
-"Poiché l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto ciò che teme e disprezza in se stesso."
-Non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla. E' sol questione di fortuna trovarne una degna di essere sedotta. (Kierkegaard -Diario Di Un Seduttore-)
Chi ama davvero ama il mondo intero, non soltanto un individuo particolare (Fromm)
-Ammiro chi resiste,chi ha fatto del verbo resistere carne,sudore,sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere,e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori. (Luis Sepùlveda)
Una fantasticheria memorabile:
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non sia in realtà un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?
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acssia
Admin
39178 Posts
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Posted - 13 August 2007 : 19:14:07
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trovo tutto quanto a dir poco meraviglioso!!!leggerò con calma dopo..ma vedendo queste bellissime immagini,dicono tutto
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Graffio
Utente Master
1470 Posts
Status: offline |
Posted - 25 August 2007 : 17:26:00
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Uscii in giardino e a lungo pensai a lei nel buio. La mia commozione fu un mancamento,un varco Un breve rovesciamento del mio piacere libertino “Amica mia”. “Tacete.”Disse, non contenendo l’eccezionale piena del cuore “Desideravate arrecarmi una carezza!”
Giacomo Casanova /Storia Della Mia vita/
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La cucina veneziana è legata al secolo di maggior splendore di Venezia: il Settecento. E' in quel periodo che vengono creati nuovi piatti adatti allo stile di vita sontuoso della città che assapora i piaceri della tavola e prende il nome di Serenissima. Da grandi commercianti e navigatori quali erano, i veneziani, compresero che il cereale giallo venuto dall'America verso la metà del 1500 era l'ideale per la polenta che sposarono con gli "osei" (uccelli) e il baccalà.
Un piatto molto apprezzato è, appunto, il Baccalà mantecato alla veneziana a base di baccalà tritato finemente, aglio, olio e prezzemolo. Altri piatti gustosi e tipici sono il "Fegato mantecato alla Veneziana" (fegato, cipolla e prezzemolo), la Polenta e "osei" (uccellini come le allodole-Alauda Arvensis- o i tordi-Turdus philomelos o iliacus- cucinati e accompagnati da polenta e sugo), "la Panada" (antipasto a base di pane raffermo, parmigiano reggiano, cannella e brodo) e "la Faraona al vino rosso" (con faraona, funghi, luganiga - un tipo di salsiccia - cotta nel vino rosso). Per quanto riguarda i dolci, tipica , è la "Crema fritta alla Veneziana", crema rappresa tagliata a rombi e poi fritta nell'olio. Di grande importanza è anche la produzione vinicola da cui provengono vini raffinati come il Cabernet Barricato, il Buschino, il Raboso, il Merlot e il Pinot grigio che si accompagnano ai migliori piatti della cucina veneziana.
CREMA FRITTA ALLLA VENEZIANA
Ingredienti
200 gr di farina, 180 gr di zucchero semolato, 5 uova, 1 limone, pane grattugiato, 1 lt di latte, olio per friggere.
Mettere in una casseruola tutti i tuorli, unire lo zucchero e mescolare bene, aggiungere quindi la farina, la scorza del limone grattugiata e , poco alla volta, il latte. Mettere la casseruola sul fuoco e sempre mescolando lasciarvelo sino a che la crema sarà rappresa ed accennerà a bollire. Toglierla dal fuoco e versarla sul tavolo di marmo già unto di olio, stenderla bene e quando sarà fredda tagliarla a rombi, passare il composto nell'albume sbattuto, poi nel pane; friggerlo in molto olio, poi servirle.
-Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo,è l’uomo che appartiene alla Terra. Questo sappiamo.Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso.Quello che accade alla Terra,accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita,in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama la fa a se stesso.
-"Poiché l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto ciò che teme e disprezza in se stesso."
-Non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla. E' sol questione di fortuna trovarne una degna di essere sedotta. (Kierkegaard -Diario Di Un Seduttore-)
Chi ama davvero ama il mondo intero, non soltanto un individuo particolare (Fromm)
-Ammiro chi resiste,chi ha fatto del verbo resistere carne,sudore,sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere,e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori. (Luis Sepùlveda)
Una fantasticheria memorabile:
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non sia in realtà un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?
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Hathor
Utente Master
6213 Posts
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Posted - 25 August 2007 : 17:29:26
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E' buonissima!
La mia nonna me la faceva sempre quand'ero piccola. Che dolci ricordi...
Grazie Graffio per questa ricetta che sa d'infanzia.
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perlanera
Utente Master
2791 Posts
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Posted - 25 August 2007 : 18:13:33
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a parte la bellezza delle img che tu posti..caro Graffio, la tua ricetta della crema fritta mi pare molto buona...non la conosco..uno di questi giorni provo a cucinarla...vediamo che ne viene fuori...
ciao
Quando qualcuno sembra lento, e' lento in una certa direzione, e non lo e' perche' manca di vita ma perche' sta facendo qualcos'altro. E cio' che sta facendo E' cio' che ha bisogno di fare. Puo' essere qualcosa Di cui non e' conscio. Ma noi siamo inconsapevoli Di molte realta' della nostra vita. In quell'uomo c' e' la stessa vita Che e' in ogni cosa.
(Kahlil Gibran)
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