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Graffio
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Posted - 26 February 2008 : 15:38:59
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Mi è piaciuta moltissimo la ricetta Acssia e son sicuro che ci andrai in Perù prima o poi..è naturale .. La passione che nutro per questi luoghi e per il mistero sono cose che in qualche modo ho assorbito ed acquisito credo ancor prima della nascita .. Prima dell’adolescenza sfogliavo già libri di storia e che trattavano di questi grandi popoli. Visitavo questi luoghi già da piccolissimo -…Bhè.. dai volere è potere...-ma la prima volta che visitai il Perù lo feci quasi a 19 anni Nn avevo ancora preso la maturità al liceo classico e prima della chiamata al servizio miltare svolgevo ,allora, oltre al lavoro nei campi con mio nonno e le stagioni invernali ed estive al wwf dei lavori serali che mi permettevano di guadagnare qualcosina da poter mettere da parte destinandoli però esclusivamente ad interessi di viaggio(una cassa extra). Feci le pulizie e l’operaio in piccole aziende meccaniche Contemporaneamente al liceo frequentai per la prima volta anche un corso di ‘barman’ Di lì a due mesi mi assumettero nei locali allora (alcuni ancora oggi) un pò più in “”voga”” di Milano. C’è stato un periodo in cui uno di questi proprietari si fissò col farmi lavorare vestito e truccato da Edward mani di forbice per dare più "“tono”"al club (non ti dico il caldo che ho dovuto sopportare sotto a quella tuta e a quel trucco!!,ai tempi portavo i capelli fino a metà schiena, avevo più lacca in testa io di quella che una parrucchiera ordina in fornitura per un anno) accettai ma mi feci aumentare la retribuzione. Con quei soldi mi pagai il primo viaggio in Perù (era il 1991 c’era ancora la lira ma nn fù comunque un viaggi economico-) Proprio in quel periodo una mia ex compagna di classe scrisse una dedica sul mio diario (da qualche parte dovrei tenerlo conservato ancora anche se nn lo cerco da tempo) bene o male scrisse.. “se desideri intensamente qualcosa è naturale che nelle tue mani già ce l’abbia”
Un bacione Acssia
vado a salutare un po di brava gente nel monferrato
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Ell'era così fragile e piccina che, più che amor, di lei pietà sentia; d'angioletto parea la sua testina così diafana ell'era e così pia. Le orazioni dicea sera e mattina. Di notte avea paura e non dormia, piacevanle le bacche di uva spina, le chicche, e mi dicea 'dolcezza mia'. Ella era piena di delicatezze, piangea di tutto e sorridea di tutto, vivea di zuccherini e di carezze: eppur quel fior sì frale e delicato ha la mia forte gioventù distrutto, ha la saldezza del mio cor spezzato.
IGINO UGO TARCHETTI / Ell'era così Fragile e Piccina/
Tra tutte le produzioni di qualità della provincia di Alessandria, sicuramente quella vitivinicola merita un riconoscimento particolare. Il vino è uno dei prodotti più rappresentativi di questo territorio, per la qualità delle terre da cui proviene, per la tradizione storica che lo accompagna nei secoli, per l’impegno e la qualificazione raggiunti da tanti Vitivinicoltori. Andar per vigne è uno degli itinerari più interessanti, diversificati e piacevoli che il territorio offre, scoprire gli uomini e le donne del vino, le cantine e i prodotti è uno dei modi di calarsi più intensamente alla ricerca degli angoli nascosti e preziosi in tutte le zone della provincia. Intorno al mondo del vino si creano eventi e occasioni di festa che si richiamano a tradizioni antiche e che premiano il lavoro costante e appassionato in vigna e in cantina, anno dopo anno.
I VITIGNI AUTOCTONI DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA
BARBERA Secondo la tradizione, il Barbera nasce nel Monferrato come “frutto spontaneo” Monferrato: di questo vitigno, eccetto una citazione in un documento risalente al XVII sec., non esiste alcun riferimento storico. A dispetto di ciò, senza alcun dubbio, il vino prodotto dalle sue uve è ciò che meglio rappresenta la terra e la gente del Monferrato: rustico, chiuso, silenzioso, forte. Ricco di corpo, di acidità e di tannici, da giovane piacevolmente pungente, è vino a buon invecchiamento: il suo colore, da rosso rubino intenso, si trasforma con gli anni, in rosso granato così come il sapore ed il profumo, particolarmente intensi, vinosi e fruttati, si attenuano e si armonizzano piacevolmente. Il Barbera, inoltre, è un vino robusto, per una cucina degna dello stesso aggettivo: esso si sposa alla perfezione con carni rosse, tajarin, stufati, rosticciata e gli altri tipici piatti monferrini. Sei sono i vini, prodotti nella provincia di Alessandria, derivanti da uve di Barbera: Barbera del Monferrato (D.O.C.) Colli Tortonesi Barbera (D.O.C.) Barbera d’Asti (D.O.C.) Piemonte Barbera (D.O.C.) Gabiano (D.O.C.) Rubino di Cantavenna (D.O.C.) DOLCETTO La prima citazione, in zona piemontese, della coltivazione di questo tipicissimo vitigno risale al 1593; da allora, esso prospera su un’ampia parte del territorio della provincia alessandrina dando i risultati migliori nelle aree dell’acquese e dell’ovadese. Nel vino dato da questo vitigno nulla ricorda il sapore gradevolmente ed intensamente dolce delle uve con le quali è prodotto se non il nome: Dolcetto. Di colore rosso rubino, con riflessi violacei, a volte molto intensi e con un profumo fragrante e fruttato, il Dolcetto è, infatti, un vino secco per eccellenza: sono proprio il sapore ammandorlato ed un gradevole retrogusto amarognolo a renderlo adatto a tutti i tipi di piatti e per tutto il pasto, anche se il sodalizio enogastronomico perfetto si realizza con le carni bianche e primi piatti piuttosto gustosi come il risotto ai funghi o ai tartufi. Quattro sono i vini, prodotti nella provincia di Alessandria, derivati dalle uve di Dolcetto: Dolcetto d’Acqui (D.O.C.) Dolcetto d’Ovada (D.O.C.) Monferrato Dolcetto (D.O.C.) Colli Tortonesi Dolcetto (D.O.C.) GRIGNOLINO Il “Barbesino”, come si diceva in tempi passati, è un vitigno di origine casalese: la prima citazione della sua coltivazione si trova nei documenti del XIII secolo nell’Archivio Capitolare del Duomo di Casale Monferrato nei quali lo si definisce “bonis plantis”. In realtà, il vino Grignolino, di colore rubino chiaro, di profumo delicato e poco intenso, leggermente erbaceo e di sapore giustamente tannico, amarognolo e vivace, è famoso per il suo carattere anarchico, talmente incostante da annata ad annata, da renderlo giudicato, ricercato, lodato, amato, difeso, troppo spesso incompreso. Vino certamente non facile che, però, nell’800, si conquistò il favore dei re e della nobiltà sabauda, possiede pregi difficilmente riscontrabili in altri vini rossi, soprattutto per quanto concerne gli abbinamenti enogastronomici: oltre ad esaltare i sapori di cibi grassi è, infatti, capace di affiancare con raffinatezza piatti a base di pesce e si rivela assai piacevole in estate se degustato fresco a temperatura di cantina. Due sono i vini, derivati dalle uve di Grignolino, prodotti nella provincia di Alessandria: Grignolino del Monferrato Casalese (D.O.C.) Piemonte Grignolino (D.O.C.) CORTESE La prima citazione storica del Cortese (in dialetto “courteisa”, al femminile), tradizionale vitigno bianco piemontese, risale al 1630 ed è riferita alle terre di Montaldeo. Sin da tempi remoti, infatti, le uve di Cortese hanno trovato il loro habitat ideale nella provincia alessandrina, in particolare nelle zone del tortonese, dell’acquese e nei dintorni di Novi Ligure (Gavi può essere, a buon diritto, considerata la patria di questo vitigno). Il tipo di vino derivato dal vitigno Cortese possiede un sapore asciutto, fresco, leggermente ammandorlato ed un profumo delicato, leggero, persistente, di giusta acidità fissa: queste caratteristiche lo rendono insuperabile con il pesce, le carni bianche, i piatti di pasta e verdure, le minestre, i formaggi, la focaccia novese, gli antipasti e come aperitivo. Dal vitigno Cortese derivano cinque vini, quattro dei quali prodotti esclusivamente nella provincia di Alessandria: Gavi o Cortese di Gavi (D.O.C.G.) Colli Tortonesi Cortese (D.O.C.) Cortese dell’Alto Monferrato (D.O.C.) Monferrato Casalese Cortese (D.O.C.) Piemonte Cortese (D.O.C.) MOSCATO Il moscato è una delle varietà più antiche e coltivate: proveniente dall’Asia Minore, fu diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo dai marinai greci e fenici. Le uve di Moscato, denominate Apiciae da Catone, Apianae da Columella e Plinio, in quanto erano predilette dalle api per il loro dolce aroma, danno un vino unico in tutto il mondo che in Piemonte ha trovato la propria zona d’elezione nel Monferrato, in particolare sui terreni dell’acquese . Gioioso, dolce al punto giusto, di alcolicità tollerata da tutti, di sapore e aroma muschiato è vino da rinfreschi e da dessert: se il sodalizio con i dolci classici della tradizione piemontese (panna cotta, crostate di frutta, paste a base di ricotta) e gli insaccati è perfetto, provocatorio ma affascinante è l’abbinamento, consigliato da alcuni chef, con le ostriche. Quattro sono i vini, prodotti nella provincia alessandrina, derivati da uve di Moscato Bianco: Asti o Asti Spumante (D.O.C.G.) Moscato d’Asti (D.O.C.G.) Piemonte Moscato Passito (D.O.C.) Piemonte Moscato (D.O.C.) BRACHETTO E’ un vitigno a bacca nera che ha cominciato a far parlare di sé nella prima metà del ‘900 anche se è certamente di insediamento antico nelle zone dell’astigiano e dell’alessandrino. Il Brachetto, infatti, fa parte di quelle varietà di uve a sapore aromatico che si diffusero in Piemonte a partire dal XV sec. d.C. per produrre vini dolci e liquorosi, ricercati dalle mense raffinate soprattutto verso la fine del secolo scorso. Dolce, morbido, il vino di Brachetto ha un colore rosso rubino chiaro, talvolta rosato ed un profumo muschiato in cui si colgono, tra i sentori di frutta matura, suadenti ed intense note di rosa bulgara e di viola che conquistano gli amanti dei vini delicatamente aromatici. Per le sue caratteristiche è un vino da gustare giovane, quando esprime tutta la fragranza dell’uva: ogni variante di Brachetto si armonizza alla perfezione con la frutta secca o poco acida, specialmente con pesche e fragole, con i salumi e con la pasticceria secca piemontese. Nella variante spumante è, talvolta, proposto come aperitivo. Due sono i vini, prodotti nella provincia di Alessandria, derivanti da uve di Brachetto: Brachetto d’Acqui o Acqui (D.O.C.G.) Piemonte Brachetto (D.O.C.) TIMORASSO Vitigno raro: vitigno autoctono che cresce sulle colline che fanno capo alle Valli Curone, Grue, Ossona, Borbera e Lemme. Timorasso al 100%.
Che ne sapete se un qualsiasi uccello che taglia le strade dell’aria non sia in realtà un immenso mondo di delizie raccchiuso dai vostri cinque sensi?
(Blake)
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acssia
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Posted - 28 February 2008 : 03:01:24
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ahhhhhhhhhhhhhhhhh graffioooo....ora capisco il tutto
bhè dai ti confesso che anch'io sto lavorando come na dannata in un ristorante per fare 4 soldini e andare a visitare il sud america speriamo che vada nei migliorri dei modi cmq sai?ora capisco il perchè della tua firmaimmagino somiglierai anche a quel bel figliolo di johnny depp....e poi caro graffio un'altra cosaio sono una grande amante di vinoun goccetto di nero d'avola me lo farei volentieri adessoma credimi quasi ogni giorno a casa portano sempre bottiglioni di vino rosso di casaanzi...proprio rosso non è....sembra nero ed è bello concentrato che macchia ancheuna vera bontàposso offrirtene un goccio???intando bevo alla tua salute...questo bel bicchiere di vino è per te(felice che ti sia piaciuta la ricetta)
un beso
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Graffio
Utente Master
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Posted - 16 March 2008 : 12:05:04
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Sei deliziosa Acssia .. Come questo sorso di pura espressione del vino siciliano Apprezzo enormemente questo vino , ..grazie di cuore
Lo gusterò mentre mi preparo ad assaporare un piccolo viaggio tra avventura Intimità e relax in Corsica
Adoro queste sortite “fuoristagione”la brezza di fine marzo regala a quest’isola un fragore ibrido particolare
Te ne mando un soffio cosicchè anche tu lo possa assaporare..
CUCINA CORSA
‘l'Ile de Beauté’come la chiamano in francia.La Corsica ha avuto una storia abbastanza movimentata ed è impossibile negare le sue influenze italiane. Il dialetto locale è, infatti, un linguaggio molto vicino all'italiano... La cucina, quindi, utilizza sia le tradizioni francesi che quelle italiane, ma è in ogni modo unica... Gli ingredienti più utilizzati, gli piatti più comuni sono:
• Il brocciu. Si tratta di un formaggio fatto a partire del latte di pecora. Si trova sopratutto all'inizio dell'estate ed è un po' simile alla ricotta. Ovviamente, ha le sue particolarità ma non saprei come descriverle. Si utilizza sia nei dolci (torte al brocciu) che nei piatti salati (lasagne al brocciu e alla menta)...
• I salumi. La Corsica offre una grande scelta di salumi di tutti i tipi. Della pancetta, della coppa, del Prizuttu (cosce di maiale), del Lonzu (filetto di maiale affumicato). La carne dei maiali corsi è molto tenera, perché sono allevati all'interno delle terre e questo li rende in un certo modo "selvaggi"
• Il cinghiale. Si utilizza tantissimo, si fanno dei "ragout" (non nel senso del ragù italiano ma nel senso di piatti a base di cinghiale marinato al lungo...)
• Le verdure "mediterranee", vale a dire le melanzane, le zucchine, i pomodori...[7b] • La castagna. E' molto utilizzata nei dolci, sia sotto forma di farina, sia intera... E' spesso mischiata con del miele.
• I liquori... Un’infinita di liquori a base d’erbe aromatiche dell'isola...
[b]- O Pescador di l'onda O Pescador di l'onda, ven'à pescà più in quà Ven'à pescà u miò anellu Ven'à pescà u miò anellu chi m'hè cadutu in mar
- L'anellu hè già pescatu L'anellu hè già pescatu, cosa mi vole dà?
- Ti derrò centu scudi Ti derrò centu scudi e borse à riccamà
- Nùn vogliu centu scudi Nùn vogliu centu scudi, nè borse à riccamà Vogliu un basgiu d'amore Vogliu un basgiu d'amore, che quellu pagherà
Sulla toia bella barca, la più bella si ne va
--------- - O Pescator dell'onda O Pescator dell'onda, vieni a pescare più in quà Vieni a pescare il mio anello Vieni a pescare il mio anello che mi è caduto in mare
- L'anello è già pescato L'anello è già pescato, cosa mi vuole dare?
- Ti darò cento scudi Ti darò cento scudi e borse da ricamare
- Non voglio cento scudi Non voglio cento scudi, ne borse da ricamare Voglio un bacio d'amore Voglio un bacio d'amore, che quello pagherà
Sulla tua bella barca, la più bella se ne va
[b](Poesia Popolare)
Che ne sapete se un qualsiasi uccello che taglia le strade dell’aria non sia in realtà un immenso mondo di delizie raccchiuso dai vostri cinque sensi?
(Blake)
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acssia
Admin
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Posted - 16 March 2008 : 21:35:25
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acssia
Admin
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Posted - 16 July 2008 : 02:18:51
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graaaaafiooooooo unne seeeeeeeeeee??? sei partito in perù senza di miaaaa aaaa??????
mi abbandonasti rivoglio leggere ancora le cose che posti perchè sono stupendeeee...vabbuò prima o poi ti prendo ... un besitoooooooooooo
Il cielo ripete fedelmente ogni mio suono e una nuvola lassù echeggia le mie parole con dolcezza. Se mi azzittisco, tutt'intorno è il suono del mio villaggio.
(Dai Navajo)
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Graffio
Utente Master
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Posted - 03 August 2008 : 00:47:12
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Un bacione anche a te cara Accsia,mi sei mancata molto non vedevo l'ora di tornare a salutarti
Ho avuto un pò da fare ma in perù non ci sono stato
quello rimane esclusivamente per te e per me
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Essere donna è un gran passo, fare impazzire, eroismo.
E io dinnanzi al miracolo di mani, schiena, spalle e di un collo di donna con devozione di servo la vita tutta riverisco.
Ma per quanto la notte m'incateni con un anello d'angoscia, più forte è al mondo l'aspirazione ad evadere e la passione attira alle rotture.
Boris Pasternak
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Crocchette di pollo alla Požarskij (Ricetta Russa)
Ingredienti
90 g di mollica di pane raffermo, 1 dl di panna liquida, 900 g di petti di pollo disossati, 150 g di burro ammorbidito, 1 tuorlo d'uovo, 1 cucchiaio di vodka, sale, 100 g di pangrattato
Preparazione
Tagliate la mollica in sei pezzi, immergeteli nella panna liquida per un quarto d'ora poi strizzateli bene. Macinate i petti di pollo in due volte, la seconda insieme alla mollica. Aggiungete sessanta grammi di burro ammorbidito, il tuorlo, la vodka e il sale. Mescolate bene e con le mani inumidite formate dodici crocchette di forma ovale. Passatele nel pangrattato e appiattitele leggermente a uno spessore di tre centimetri. Mette tre cucchiai di burro in una padella grande e fate dorare da entrambe le parti le crocchette di pollo. Servitele su un piatto riscaldato
Una Fantasticheria memorabile
Mentre camminavo fra i fuochi dell' Inferno, deliziato da quei godimenti del genio che agli Angeli appaiono come tormento e insania, raccolsi alcuni dei loro Proverbi; pensando che così come i detti che s'usano in una nazione ne designano il carattere, allo stesso modo i Proverbi dell' Inferno renderanno palese la natura della sapienza Infernale meglio di una qualsiasi descrizione di edifici o abbigliamenti.
Quando me ne tornai a casa, sull'abisso dei cinque sensi, dove uno scosceso pendio minaccia il mondo presente, vidi un Diavolo possente ravvolto in nuvole nere che si librava sui fianchi della roccia: con fuochi corrosivi scriveva la frase seguente, che ora le menti degli uomini percepiscono, e sulla terra la leggono:
Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi? - William Blake –
-Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza
-Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sè o dell'Anima dell'uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo
-La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno, sogna. Chi guarda all'interno, apre gli occhi
-Poiche' l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto cio' che teme e disprezza in se stesso
(C.G.Jung )
Ammiro chi resiste.Chi ha fatto del dolore carne,sudore,sangue.Ed ha dimostrato senza Troppe storie,che è possibile vivere,e vivere in piedi ,anche nei momenti peggiori
(Luis Sepùlveda)
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acssia
Admin
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Posted - 04 August 2008 : 12:21:24
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bentornato graffio
Tieni stretto ciò che è buono, anche se è un pugno di terra. Tieni stretto ciò in cui credi, anche se è un albero solitario. Tieni stretto ciò che devi fare, anche se è molto lontano da quì. Tieni stretta la vita, anche se è più facile lasciarsi andare. Tieni stretta la mia mano, anche quando mi sono allontanato da te.
(Saggezza Apache)
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