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maxmillian
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Posted - 29 September 2016 : 00:00:47
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Depressione
Ti son seduto sopra tenebrosa ossessione Ti penetro graffiando sabbie vischiose Non so più riempire il giorno, né l’ora Non distraggo che vuoto e inettitudine
L’edera vitale s’avvinghia all’olmo La mia all’anima s’avviticchia e torce Nel diramare arterie ormai non cresce Recise o secche da non passar linfa
Scorre volta sprecandosi nel verbo Come acqua ad rafforzare deserto Respiro nel sacchetto dei ricordi Sì forte dal lacerarlo nel vuotar l’aria
Non per forza nel movimento rapido Causa è l’asprezza acida e sofferta Dalla mente mia di depressione offesa In profondità catrama e in superficie
Anche oggi ti rivedo amante mare amico Mentre stendi la tua coltre sulla rena Baci valve di vibranti conchiglie ma timorose Impazienti, della tua spuma innamorate
Sta sera la tua flemma e la tranquilla luce Dell’astro che ti rischiara e apparire fa la sfera Di lacrime sideree, incassata d’orafo l’arte M’immagina la tranquillità cercata
Cedimi posto un attimo sull’onda Non deturperò nell’appoggio piega Solo con te nell’infinito spaziare fremo Rasserenerei l’abietta turpe, del capo servo
E con te agile e vaporoso crocale Scambiamoci l’ali ch’io possa alzarmi Rivedere spazzi d’infinito seppur tempesta Questo mare me l’occlude a sutura
Maxmillian
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 29 September 2016 : 04:07:45
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Bella! Ti rispondo come sempre: quando accadono cose brutte non è colpa nostra, magari non accadessero, ma accadono e non è colpa di nessuno..
Le tue poesie hanno una grande facilità di linguaggio, complimenti! Ciao Max..
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Carla
Utente Master
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Posted - 29 September 2016 : 09:07:49
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Hai donato molto caro Maxmillian e ancor molto hai da donare,i momenti di depressione prendono a tutti, ma bisogna reagire, cotinua ad osservare il mondo, sogna e facci sognare con le tue parole ed emozioni. Tutte belle come sempre... Un abbraccio
La vita è un eterno Restare in bilico sul tetto del mondo. Ci sarà sempre chi cercherà di farti cadere... Non importa, nonostante le ferite Rialzati sempre e mantieni il tuo equilibrio! Carla |
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Fein
Moderatore
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Posted - 29 September 2016 : 10:40:38
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le tue poesie caro Max pare riempiano il cuore di amara nostalgia ho notato che da un po di tempo i tuoi scritti son diversi se pur meravigliosi... però è anche vero che si scrive solo con l'animo del momento in cui ci si trova cmq sempre complimenti per te ciao buona giornata
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maxmillian
Utente Master
2849 Posts
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Posted - 29 September 2016 : 12:08:10
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Care perle, osservate sempre con elegante sagacia e io vi........ amo R
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian
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maxmillian
Utente Master
2849 Posts
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Posted - 05 October 2016 : 23:11:25
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Sognando la morte
Mi sento nel vento e nel suo respiro cammino. Sono ombra che galleggia soave, senza paura. L’aria raggiunge la gola, sa di sudore contadino. Rimango freddo e dal freddo sottraggo l’anima scura.
Non ho velleità di paradiso, penso alla sorte. In disparte ragiona la mente ormai persa, stare solo ora voglio, intizito, nera e mesta la morte. Appare, mi aspetta, annulla la traccia di pace tersa.
Certo l’amore consuma i cancelli del prato. Le mani si uniscono a preghiera, pensano al senno fuggito. Solo il corpo capisce, sussulta, rimane disteso, sudato. Traccia di frontiera tra l’essere o il trapasso, l’ho udito.
Come un vestito di rara fattura, presento il conto. So di essere terra, mi vedo ormai pronto al giacere. Un domani vi prego accanto a me colei che canto, insieme vicini se pur in fossa vorrei con piacere.
Ora le mani nervose si muovono, massaggiano il cuore. Sembra un volo, arrivano alla bocca, riconosciuta, bruciante. Con storni di creta, sorvoli il mare mi svergini con pudore. Di primavera, di erba cipollina profumi il seno ansimante.
Si fermano un attimo volando nel tempo, dal petto risalgono come ali di dorata colomba. Colore del grano, per anni ho sognato quel lampo. Una vita ho cercato, ora la porto nel ricordo di tomba.
Ricucio pensiero, ritorna passione, attraverso scogliere Un treno di limpide acque sento sicuro il contatto. Di nuovo le mani sul petto, bramo solo piacere. Concludo il viaggio, risorgo febbrile riconosco il tuo tatto. Mandorlo in fiore scuoto i suoi rami, cadono petali. Ladro mi sento d’inverno, colpito a rubare stelle. Nell’ombra, con passi furtivi, sfiorando morbide ali. Silenzioso profumo di miele, ora sento, sfiori la pelle.
Vieni con me, nel mio monte, nel mio fiume. Non so perché ti chiamo ma sento che ormai cedo. Mi spoglio di tutto, son nudo, mi spengo, son lume. Candela ormai consumata non ho paura, la luce ora vedo.
A te penso, donna che per me sei melograno. Sei forte tu, sei dura, lotti per me assassino. Certo non voluto, non pensato, sai che ti amo. A piedi nudi, freddo, rimango concluso, supino.
Maxmillian
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
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maxmillian
Utente Master
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Posted - 05 October 2016 : 23:15:28
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Dormo il risveglio
Dormo o son morto, sogno: sono aquilone. Mi libro nell’etere enorme, leggero. Taglio la seta totalmente felice, con molta passione. Credo di essere libero, mi sembro sincero.
Solo, da sempre credo, ho imparato a volare. Un istante di chimera diviene vento. Senza te sono disperso fumo, ancestrale. Sorreggo anima ma cede il corpo, sono l’intento.
Fluttuante l’inconscio di pietra sprofonda. Risolve l‘enigma di feto da poco impostato. Anima umana trasuda contraria, rotonda, la speme risponde con genesi, sonno incontrastato.
L’incubo non stagna nello spazio del rem profondo ma paga l’umano che si aggrappa tardivo, pietre bianche di scoglio sostiene un mondo, fragile interno di occhio stordito ma vivo.
La vite rapprende, l’uva scossa da panico trema. Come mosto per l’acino non sembra passiva. Si strazia piacevole, non ansima ma è strema di cosa mai detta, sincera ma al tino fuggitiva.
Ripenso al ratto che rompe la spiga. Nel campo dorato da luce lunata, nel vomere antico che traccia la riga, nel fossato la tinca in frega** di sicuro agitata. La pelle a tamburo ripercuote la storia. Ritorno di colpo al sveglio immaturo, non so più se piango o pensieri di gloria. Sto con me stesso e rimango sveglio allo scuro.
Maxmillian,
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