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bret52
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Posted - 21 January 2014 :  00:15:51  Vedi Profilo Send bret52 a Private Message
Che vita

Prendere o lasciare, folle esistenza fatta di laconiche storie di vita aspersa
di una patina di vaghi supposizioni e di buffi e conclamati eventi, di attimi
dileggiati e riempiti di frivole e illusorie vicende, vita e non vita, che fare.

Uomini terrificanti che nel loro malevolo concetto di realtà cercano di sfuggire a quel sentore di morte che ci accompagna impassibile nel tempo
a noi concesso, siamo come concime per una terra senza anima e senza vita, solo effimere poltiglie di carne cosparse dell'atavica polvere grigia, e il suo veloce dissolvere non lascia alcuna traccia del nostro diafano varco.

Inventammo l'amore per esaltare l'odio, rubammo la luce per sfuggire
al buio, rapimmo il fuoco per reggere al freddo, ma perché accogliemmo la vita per giungere forse alla morte, essendo costei l'unica ipotesi per giungere alla certezza, e fugare dubbi e verità nascoste, forse la vita altri non è che la conseguenza del trapasso, ma non lo sapremo mai, siamo solo sbuffi.

Quando son nato qualcuno ha gioito, ma io non potevo capire, ho visto la vita e ne ho paura, mi son sentito insicuro e nel volteggiare il mio capo ero solo, stringevo i miei pugni e invocavo forza e voglia di vivere, adesso no, qualcosa è cambiato ho smesso di amarmi, odio ciò che mi appartiene e non vorrei esserci, perdonami mio Signore ma son un codardo, non ho scelta devo attendere, spesso ho cercato la tua effige e nello scrutarla ero più solo che mai, perché dunque non mi aiuti a capire che senso ha il dover esserci a tutti i costi, non arrabbiarti se oso porti domande, ma son solo e confuso, ingurgito pasticche di tanti colori, offuscanti ma inutili, le eterne domande nei momenti di lucida conoscenza portano nel fosco.

Quante e quante volte ho piegato le mie fragili ginocchia, ho stretto il mio capo nelle mani e con qualche lacrima ho cercato mille pretesti per essere
forte ma ogni volta ho perso qualcosa dal mio cuore e mai poi mai ho teso
i pugni verso di te mio Signore ma adesso sono stanco, davvero ti prego fa
di me quel che vuoi ma fa presto, non permettere che sporchi la vita di chi mi ama,di chi mi vuole forte e abile, e Tu sai mio Signore che non posso.

Ho fatto il mio tempo e ti sono grato, mi hai fatto dono della vita, adesso devo restituirtela mio Dio, non ha più senso sono oltraggiato e afflitto
continuare e come perpetrare un folle disegno ideato dal non volere più.

Raffaele Feola


feola raffaele
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bret52
Utente Master

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Posted - 21 January 2014 :  00:17:49  Vedi Profilo Send bret52 a Private Message
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Originalmente inviata da bret52

Che vita

Prendere o lasciare, folle esistenza fatta di laconiche storie di vita aspersa
di una patina di vaghi supposizioni e di buffi e conclamati eventi, di attimi
dileggiati e riempiti di frivole e illusorie vicende, vita e non vita, che fare.

Uomini terrificanti che nel loro malevolo concetto di realtà cercano di sfuggire a quel sentore di morte che ci accompagna impassibile nel tempo
a noi concesso, siamo come concime per una terra senza anima e senza vita, solo effimere poltiglie di carne cosparse dell'atavica polvere grigia, e il suo veloce dissolvere non lascia alcuna traccia del nostro diafano varco.

Inventammo l'amore per esaltare l'odio, rubammo la luce per sfuggire
al buio, rapimmo il fuoco per reggere al freddo, ma perché accogliemmo la vita per giungere forse alla morte, essendo costei l'unica ipotesi per giungere alla certezza, e fugare dubbi e verità nascoste, forse la vita altri non è che la conseguenza del trapasso, ma non lo sapremo mai, siamo solo sbuffi.

Quando son nato qualcuno ha gioito, ma io non potevo capire, ho visto la vita e ne ho paura, mi son sentito insicuro e nel volteggiare il mio capo ero solo, stringevo i miei pugni e invocavo forza e voglia di vivere, adesso no, qualcosa è cambiato ho smesso di amarmi, odio ciò che mi appartiene e non vorrei esserci, perdonami mio Signore ma son un codardo, non ho scelta devo attendere, spesso ho cercato la tua effige e nello scrutarla ero più solo che mai, perché dunque non mi aiuti a capire che senso ha il dover esserci a tutti i costi, non arrabbiarti se oso porti domande, ma son solo e confuso, ingurgito pasticche di tanti colori, offuscanti ma inutili, le eterne domande nei momenti di lucida conoscenza portano nel fosco.

Quante e quante volte ho piegato le mie fragili ginocchia, ho stretto il mio capo nelle mani e con qualche lacrima ho cercato mille pretesti per essere
forte ma ogni volta ho perso qualcosa dal mio cuore e mai poi mai ho teso
i pugni verso di te mio Signore ma adesso sono stanco, davvero ti prego fa
di me quel che vuoi ma fa presto, non permettere che sporchi la vita di chi mi ama,di chi mi vuole forte e abile, e Tu sai mio Signore che non posso.

Ho fatto il mio tempo e ti sono grato, mi hai fatto dono della vita, adesso devo restituirtela mio Dio, non ha più senso sono oltraggiato e afflitto
continuare e come perpetrare un folle disegno ideato dal non volere più.

Raffaele Feola


feola raffaele



feola raffaele
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bret52
Utente Master

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Posted - 21 January 2014 :  00:19:00  Vedi Profilo Send bret52 a Private Message
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Originalmente inviata da bret52

[quote]Originalmente inviata da bret52

Che vita

Prendere o lasciare, folle esistenza fatta di laconiche storie di vita aspersa
di una patina di vaghi supposizioni e di buffi e conclamati eventi, di attimi
dileggiati e riempiti di frivole e illusorie vicende, vita e non vita, che fare.

Uomini terrificanti che nel loro malevolo concetto di realtà cercano di sfuggire a quel sentore di morte che ci accompagna impassibile nel tempo
a noi concesso, siamo come concime per una terra senza anima e senza vita, solo effimere poltiglie di carne cosparse dell'atavica polvere grigia, e il suo veloce dissolvere non lascia alcuna traccia del nostro diafano varco.

Inventammo l'amore per esaltare l'odio, rubammo la luce per sfuggire
al buio, rapimmo il fuoco per reggere al freddo, ma perché accogliemmo la vita per giungere forse alla morte, essendo costei l'unica ipotesi per giungere alla certezza, e fugare dubbi e verità nascoste, forse la vita altri non è che la conseguenza del trapasso, ma non lo sapremo mai, siamo solo sbuffi.

Quando son nato qualcuno ha gioito, ma io non potevo capire, ho visto la vita e ne ho paura, mi son sentito insicuro e nel volteggiare il mio capo ero solo, stringevo i miei pugni e invocavo forza e voglia di vivere, adesso no, qualcosa è cambiato ho smesso di amarmi, odio ciò che mi appartiene e non vorrei esserci, perdonami mio Signore ma son un codardo, non ho scelta devo attendere, spesso ho cercato la tua effige e nello scrutarla ero più solo che mai, perché dunque non mi aiuti a capire che senso ha il dover esserci a tutti i costi, non arrabbiarti se oso porti domande, ma son solo e confuso, ingurgito pasticche di tanti colori, offuscanti ma inutili, le eterne domande nei momenti di lucida conoscenza portano nel fosco.

Quante e quante volte ho piegato le mie fragili ginocchia, ho stretto il mio capo nelle mani e con qualche lacrima ho cercato mille pretesti per essere
forte ma ogni volta ho perso qualcosa dal mio cuore e mai poi mai ho teso
i pugni verso di te mio Signore ma adesso sono stanco, davvero ti prego fa
di me quel che vuoi ma fa presto, non permettere che sporchi la vita di chi mi ama,di chi mi vuole forte e abile, e Tu sai mio Signore che non posso.

Ho fatto il mio tempo e ti sono grato, mi hai fatto dono della vita, adesso devo restituirtela mio Dio, non ha più senso sono oltraggiato e afflitto
continuare e come perpetrare un folle disegno ideato dal non volere più.





feola raffaele



feola raffaele
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bret52
Utente Master

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Posted - 21 January 2014 :  00:19:49  Vedi Profilo Send bret52 a Private Message
[quote]Originalmente inviata da bret52

Che vita

Prendere o lasciare, folle esistenza fatta di laconiche storie di vita aspersa
di una patina di vaghi supposizioni e di buffi e conclamati eventi, di attimi
dileggiati e riempiti di frivole e illusorie vicende, vita e non vita, che fare.

Uomini terrificanti che nel loro malevolo concetto di realtà cercano di sfuggire a quel sentore di morte che ci accompagna impassibile nel tempo
a noi concesso, siamo come concime per una terra senza anima e senza vita, solo effimere poltiglie di carne cosparse dell'atavica polvere grigia, e il suo veloce dissolvere non lascia alcuna traccia del nostro diafano varco.

Inventammo l'amore per esaltare l'odio, rubammo la luce per sfuggire
al buio, rapimmo il fuoco per reggere al freddo, ma perché accogliemmo la vita per giungere forse alla morte, essendo costei l'unica ipotesi per giungere alla certezza, e fugare dubbi e verità nascoste, forse la vita altri non è che la conseguenza del trapasso, ma non lo sapremo mai, siamo solo sbuffi.

Quando son nato qualcuno ha gioito, ma io non potevo capire, ho visto la vita e ne ho paura, mi son sentito insicuro e nel volteggiare il mio capo ero solo, stringevo i miei pugni e invocavo forza e voglia di vivere, adesso no, qualcosa è cambiato ho smesso di amarmi, odio ciò che mi appartiene e non vorrei esserci, perdonami mio Signore ma son un codardo, non ho scelta devo attendere, spesso ho cercato la tua effige e nello scrutarla ero più solo che mai, perché dunque non mi aiuti a capire che senso ha il dover esserci a tutti i costi, non arrabbiarti se oso porti domande, ma son solo e confuso, ingurgito pasticche di tanti colori, offuscanti ma inutili, le eterne domande nei momenti di lucida conoscenza portano nel fosco.

Quante e quante volte ho piegato le mie fragili ginocchia, ho stretto il mio capo nelle mani e con qualche lacrima ho cercato mille pretesti per essere
forte ma ogni volta ho perso qualcosa dal mio cuore e mai poi mai ho teso
i pugni verso di te mio Signore ma adesso sono stanco, davvero ti prego fa
di me quel che vuoi ma fa presto, non permettere che sporchi la vita di chi mi ama,di chi mi vuole forte e abile, e Tu sai mio Signore che non posso.

Ho fatto il mio tempo e ti sono grato, mi hai fatto dono della vita, adesso devo restituirtela mio Dio, non ha più senso sono oltraggiato e afflitto
continuare e come perpetrare un folle disegno ideato dal non volere più.

Raffaele Feola




feola raffaele
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Carla
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Posted - 21 January 2014 :  07:44:53  Vedi Profilo Send Carla a Private Message
Vi sono momenti nelle vita che in molti ci sentiamo come te, con questo animo con cui hai scritto queste parole, poi passa, (almeno si affievolisce) e si continua il nostro cammino, che qualcuno lassù ha scritto nel libro della vita..
Almeno per te qualcuno ha gioito quando sei nato, di certo non è rallegrante (a me invece di gioire , han maledetto la mia nascita),
quindi rallegrati e continua il tuo percorso, quel che sarà sarà



QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA'
ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO..
T'ACCORGERAI CHE SONO LI
AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI!
LUNA 31
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bret52
Utente Master

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Posted - 21 January 2014 :  09:08:02  Vedi Profilo Send bret52 a Private Message
Amica carissima,io non so perché abbiano maledetto il giorno della tua nascita, io non so scrivere,non so raccontare ma dicono che ho una grande sensibilità,se ciò è vero ti dico che tu sei splendida come persona e come sentimenti e se questo è il risultato del rigetto quando si nasce che ben venga.Io ti dico col cuore e senza falsi scopi che
conoscerti e parlare con te mi avrebbe permesso di imparare molte cose.
Adesso io ti voglio virtualmente abbracciare e dico solo questo,
molte solitudini, molte ferite seppur leggere fanno male, ho sofferto tantissimo, tanto,ma questo non vuol dire attirare l'attenzione, vuol dire che abbiamo bisogno che gente che non ci conosce ci voglia bene
e nel modo meno equivoco,ciò ci rende orgogliosi. Io non so perché ma ritengo che lo scrivere mi ha proiettato su un vero mondo...quello della sincerità. Ti voglio bene e so che tu sai che siamo circondati da persone piene di ironia stupida e saccente, sei grande Carla e speciale. Ciao Lele Feola

feola raffaele
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Carla
Utente Master

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Posted - 21 January 2014 :  14:02:30  Vedi Profilo Send Carla a Private Message




QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA'
ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO..
T'ACCORGERAI CHE SONO LI
AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI!
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