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janet
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Posted - 14 August 2003 : 00:26:15
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NOMI MASCHILI ARABI E LORO SIGNIFICATO
ABAN Antico nome arabo ABDEL 'ADIL Servo del giusto ABDEL AHAD Servo dell'unico ABEL AZIZ Servo del caro ABDEL FATTAH Servo di colui che apre ABDEL GHAFFAR Servo del perdonatore ABDEL GHANI Servo del sussistente ABDEL HADI Servo della Guida ABDEL HAFEZ Servo del protettore ABDEL HAKIM Servo del giudice ABDEL HALIM Servo del paziente ABDEL HAMID Servo del lodato ABDEL HAQQ Servo del veritiero ABDEL JABBAR Servo di colui che obbliga ABDEL JALIL Servo del riverito ABDEL KARIM Servo del generoso ABDEL LATIF Servo del gentile ABDEL MAJID Servo dell'immenso ABDEL NASSER Servo del vittorioso ABDEL QADER Servo del capace ABDEL RAHIM Servo del misericordioso ABDEL RAHMAN Servo del clemente ABDEL RAZZAQ Servo del conservatore ABDEL SALAM Servo della pace ABDEL WAHID Servo del solo ABDALLAH Servo di Dio 'ADEL Giusto AKRAM Il piu' generoso 'ALA Nobilta', eccellenza "ALA ED DIN Eccellenza nella fede AHMAD Lodato, glorificato AMID Supporto AMIR Principe AMJAD Piu' glorioso ANUAR Luminoso ASHRAF Il piu' nobile ATEF Indulgente AYMAN Fedele BASHIR Apportatore di buone notizie BASIM, BASSAM Sorridente BILAL Dissetato DAWUD Amato DHAKIR Colui che ricorda spesso Dio DHAKI Intelligente DIYA ED DIN Splendore della fede FADI Redentore FADIL Onorevole FAHD Lince FAHMI Comprensivo FEISAL Deciso FA'EZ Vincitore FARES Cavaliere FATHI Trionfante FAWZI Che ha a che fare col successo FAYYAD Munifico, sovrabbondante FIRAS Acutezza, perspicacia FU'AD Cuore GHASSAN Impeto, ardore giovanile HADI Guida verso il giusto HAMDAN Variante di Ahmad HAMID Variante di Ahmad HAMZA Leone HANI Felice, allegro HASHIM Distruttore del male HASSAN Bello, piacevole HELMI Calmo, tranquillo HISHAM Generosita' HUSSEIN Di bell'aspetto e di buone maniere HUSAM Spada HUSAM ED DIN Spada della religione IBRAHIM Padre di una moltitudine IMAD Supporto, conforto 'ISA Nome di profeta: Gesu' ISSAM Difesa, protezione IS'HAQ Profeta: Isacco ISMAIL Profeta: Ismaele IYAD Colomba IZZ ED DIN, EZZEDIN Forza della religione JABER Consolatore JAFFAR Piccolo torrente
NOMI MASCHILI ARABI E LORO SIGNIFICATO
JALAL ED DIN Gloria della religione JAMAL Bellezza JAMIL Bello JAWAD Che da' a piene mani JIBRAN Antico nome arabo JIBRIL Gabriele JIHAD Sforzo sulla via di Dio JUNAYD Giovane lottatore KAMIL Completo, perfetto KARIM Generoso KHADER Verdeggiante KHALED, KHALID Eterno KHALIL Bello, buon amico LABIB Sensibile, intelligente LATIF Gentile LUTFI Benevolo, affabile MAHDI Guidato sulla retta via MAHER Capace, bravo MAHMUD Variante di Mohammed MAJID Glorioso MANDHUR Votato a Dio MANSUR Vittorioso MU"ADDH Protetto MU"AYYAD Aiutato (da Dio) MUHAMMAD Lodato, glorificato MU'EZZ Consolatore MUNIR Brillante, luminoso MURAD Desiderato MUSA Profeta: Mose' NABIH Acuto NABIL Nobile SULEIMAN Profeta: Salomone NADIM Amichevole NADIR Raro, prezioso NAHID Generosita' NA'IM Buono, benefico NAJIB Di nobile stirpe NASHAT Vivace, giovane NASIM Nobile, elevato NASER ED DIN Protettore della fede NASSER Vittorioso NAWAF Alto, sublime NAYF Eccellente NIDAL Lotta NUR ED DIN Luce della religione QASIM Colui che distribuisce QAIS Fermo, risoluto RABI Primavera RADI Soddisfatto RAJA Speranza RAMI Tiratore scelto RAMZI Simbolo RANI Che osserva RASHID Retto, ben guidato RAYHAN Favorito da Dio RAYYAN Lussureggiante, fecondo RUWAYD Che avanza gentilmente SABRI Paziente, perseverante SA'ID Felice SAFY Puro, chiaro SAHL Con cui e' facile vivere SALAH Rettitudine SALAH ED DIN Rettitudine della fede SALIM Salvo SAMI Alto (moralmente) SAMIH Perdonatore SAMIR Compagno divertente SHADI Incantatore SHAFI Mediatore SHAWQI Affezionato
NOMI MASCHILI ARABI E LORO SIGNIFICATO
TAHIR Puro, modesto TALAL Bello, ammirevole TALIB Colui che ricerca TAREQ Nome di una stella TASLIM Sottomesso TAWFIQ Successo, riconciliazione TAISSIR Facilitazione UBAYD Fedele UDAY Che corre velocemente UMAR, OMAR Nome del secondo Califfo USAMA, OSAMA Descrizione di un leone WADI Calmo, pacifico WADID Favorevole, devoto WAHID Ineguagliato WA'EL Colui che ritorna WAJDI Di forte emozione, passione e amore WALID Giovane, di nuova nascita YASSER Benessere, conforto YUSSEF, YUSUF Aumentare (in potere ed influenza) ZEYD Crescita, abbondanza
janet
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Posted - 14 August 2003 : 00:32:10
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PUNTO CROCE DELLA CULTURA
l'intifada palestinese ha creato un nuovo modo di celebrare l'identita' di un popolo condannato a lottare
La Cultura palestinese parla creativamente del legame intrinseco esistente tra il popolo e la sua terra. Questa cultura, antica di 4000 anni, rimane viva e vitale nonostante i tentativi di distruggerla. L'etnografo americano Dwight Conquergood ritiene che la cultura ed il folklore palestinesi giochino un ruolo chiave nella lotta palestinese contro l'occupazione israeliana. I palestinesi sono "stati cosi' assaliti, nelle identita' quanto nel fisico, la loro cultura cosi' negata e demolita, che il semplice dire: Siamo palestinesi, attraverso le forme espressive tradizionali, costituisce, in realta', un atto profondamente politico", ha affermato.
Conquergood ha aggiunto che l'intifada palestinese, la rivolta popolare, ha creato l'esigenza di celebrare l'identita' palestinese attraverso la musica tradizionale, le favole folkloristiche, le canzoni popolari. Il ricamo palestinese e' cultura allo stato puro. Chiamato Tatriiz in lingua araba, esso e' piu' che un'arte. E' parte integrante della terra palestinese, della sua geografia e della sua storia, un mezzo per conservare il fondamento dell'identita' palestinese.
Gli indumenti ricamati in miriadi di sfumature colorate ci parlano della storia della Palestina. Principalmente queste storie si leggono sui "thobe", le vesti tradizionali delle donne palestinesi. Scavi effettuati in Palestina hanno mostrato che l'arte di ricamare gli abiti tradizionali risale ad oltre 500 anni fa. Il ricamo palestinese parla del forte legame tra il popolo palestinese e la sua terra. Le donne palestinesi, dice Widad Kawar, esperta di tradizioni popolari, descrivono la loro vita sociale attraverso il ricamo. Si possono distinguere le principali caratteristiche dell'intero popolo palestinese solo osservando i punti del ricamo fatti su ciascuno dei loro "thobe".
Riflettendo le caratteristiche dell'ambiente circostante e della vita sociale, le donne palestinesi riconoscono l'appartenenza di un abito ad una determinata citta' della Palestina guardando le immagini ricamate. Oggetti ed animali come alberi, case, fiori o persino insetti si trovano in tutti i lavori di punto a croce, ma a Jaffa, ad esempio, le donne ricamavano gli abiti con folti rami di arance, a causa della reputazione degli aranceti di Jaffa.
Sebbene a Ramallah non vi siano alberi di palma, ricami riproducenti questa pianta sono tipici dell'area, simbolo di pace, come gli alberi di cipresso che circondavano i campi ed i prati di questa citta'. Altri ricami rappresentano amuleti ed arborvitae (l'albero della vita), a testimonianza della fierezza dei palestinesi per le loro origini e della fede nella resistenza.
I ricami della Galilea sono diversi da quelli di Gerusalemme, Betlemme e Gaza. Kawar sottolinea il fatto che ciascuno di questi a croce racconta una storia del suo popolo. "Tutti i punti sono forti ed immaginifici. Le donne amavano quel tipo di ricamo tradizionale e ne hanno fatto un pezzo notevole di arte e cultura", afferma la Kawar. Tutte le donne palestinesi condividevano gli stessi principi e standards nell'indossare i costumi tradizionali, nonostante le conseguenze distruttive dell'occupazione israeliana sul tessuto sociale e sulla conservazione del patrimonio culturale.
Prima dell'occupazione israeliana della Palestina storica, le donne impegnate nel ricamo dei costumi tradizionali appartenevano ai ceti rurali. Questa tendenza si e' ribaltata dopo l'occupazione del 1948, ed il ricamo tradizionale e' divenuto un lusso che solo le famiglie piu' benestanti potevano permettersi.
L'interazione delle donne con la natura e' sempre stata fonte d'ispirazione per i loro ricami. Prima del 1948, molte donne palestinesi rurali erano solite aiutare i loro mariti nel raccolto. Da allora, le donne hanno continuato a svolgere un ruolo significativo nell'agricoltura e nello sviluppo, contribuendo al sostegno economico e crescendo i propri bambini secondo la tradizione palestinese.
I ricami sui "thobe" si sviluppano, generalmente, in pannelli quadrati che decorano la parte alta dell'abito. Tale decorazione e' nota con il nome di "Qubbeh", mentre i brevi pannelli verticali che decorano il resto del "thobe" sono chiamati "Shinyar". Nei tempi passati, le ragazze palestinesi imparavano il ricamo tradizionale attorno ai 12 anni. Apprendevano quest'arte naturalmente, osservando ricamare le mamme e le nonne. Di abitudine, le ragazzine erano solite trascorrere due o tre ore del pomeriggio ricamando.
Appena si avvicinava l'eta' da marito, cominciavano i preparativi del corredo, che culminavano con la preparazione dell'abito nuziale tradizionale. Di solito occorrevano sei mesi per terminare questo lavoro. Ogni corredo comprendeva da 6 a 12 indumenti ricamati, incluso sciarpe e cuscini.
Dopo il loro esodo forzato, i profughi palestinesi hanno portato con se' le tradizioni, influenzando non poco i paesi nei quali si riversavano. In Giordania, ad esempio, l'arte del ricamo tradizionale palestinese ha fatto proseliti, anche se, e' necessario sottolinearlo, l'esilio e la stessa condizione di sradicamento vissuta dai profughi, hanno causato un impatto deleterio sulla conservazione di memorie, tradizioni, usanze. I palestinesi hanno fatto appello a tutte le loro risorse per mantenere il piu' possibile vivi tradizioni, costumi, memorie, retaggio culturale, insomma tutto cio' che struttura l'identita' di un popolo.
Oggi, l'arte del ricamo tradizionale sta perdendo terreno tra le giovani palestinesi a causa della lotta quotidiana per la sopravvivenza imposta dall'occupazione, dall'oppressione, dal rischio di annichilimento come popolo e come individui. Molte persone di cultura hanno fatto sentire la loro voce sulla necessita' di preservare quest'arte e di tramandarla alle generazioni future come simbolo stesso dell'identita' palestinese. Widad Kawar ha affermato: "Ho chiesto alle scuole giordane, pubbliche e private, di cominciare corsi di ricamo tradizionale per le ragazze. Questa eredita' unisce le tradizioni giordane a quelle palestinesi. Abbiamo bisogno di preservare questa eredita' per la nostra sopravvivenza".
Ci sono quattro tipi di punto croce nel ricamo tradizionale palestinese. Il primo, "al-Madda", e' originario della Galilea, ma si e' esteso a Nablus e Tulkarem. Differisce dagli altri punti per la sua semplicita'. Il "Falahi" e' il classico punto croce, il piu' diffuso nei ricami palestinesi. Sebbene semplice e decorativo, questo tipo di punto richiede abilita' e molta cura . E' originario di Ramallah, ma si e' sviluppato soprattutto lungo la costa palestinese, fino a Gaza. "Tahrira" e' il terzo punto, molto piu' complicato dei precedenti. Esso e' originario di Gerusalemme e di Betlemme e la sua pulizia e perfezione e' data dalla seta, l'unico materiale usato per questo tipo di punto. Tahrira viene infatti dal termine arabo "harir", che significa, appunto, seta. Il "punto di collegamento" si e' sviluppato dopo il 1967, ed e' ottenuto con i diversi colori della bandiera palestinese. Vero "punto patriottico", esso viene usato per ricamare diverse immagini della bandiera nazionale, di Gerusalemme e della Cupola dell'Aqsa.
janet
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Posted - 14 August 2003 : 00:33:52
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IL CALENDARIO MUSULMANO
Il calendario musulmano e' lunare ed inizia con l'era dell' hegira, la migrazione dei primi nuclei di musulmani dalla Mecca a Medina per sfuggire alle persecuzioni degli idolatri, il 16 luglio 622 secondo il calendario cristiano. Ai vari mesi sono collegati tradizioni preislamiche (sebbene in massima parte superate dall'avvento dell'Islam) e riti strettamente connessi alla religione musulmana. Prendendo come anno di riferimento l'anno 2000 dell'era cristiana, secondo il calendario islamico esso corrisponde all'anno 1420. Nella maggior parte dei casi, i paesi islamici adottano, insieme a quello islamico, anche il calendario cristiano per facilitare i rapporti con i paesi non musulmani.
Muharram Primo mese dell'anno, e' considerato un mese sacro, durante il quale ricorre anche l'anniversario della nascita del Profeta, il mawlud. Il Muharram conta 30 giorni, il primo dei quali considerato augurale. Safar Secondo mese dell'anno, conta 29 giorni. E' considerato un mese non adatto per intraprendere l'umra (visita alla Mecca o "piccolo pellegrinaggio") perche' considerato, nei tempi remoti, non di buon auspicio Rabi al-Awwal Terzo mese dell'anno, conta trenta giorni Rabi al-Akhir Quarto mese dell'anno, conta 29 giorni Giumada al-Ula Quinto mese, conta 30 giorni Giumada al-Akhira Sesto mese, conta 29 giorni Ragiab Settimo mese, conta 30 giorni. E' il mese adatto per compiere l'umra, la visita alle citta' sante. In questo mese, nell'Arabia antica, era interdetta la guerra e le varie tribu' preislamiche stabilivano una tregua anche nei momenti di piu' violento conflitto. A partire dall'epoca islamica, in questo mese cade il mitraj, ossia l'ascensione notturna del Profeta, nella notte tra il 26 ed il 27. Shaban Ottavo mese. La sua importanza, per i musulmani, e' quasi pari a quella del Ramadan. Il 15 del mese ricade il capodanno islamico. Una leggenda popolare preislamica, racconta che, nella notte che lo precede, viene scosso l'albero della vita e sulle foglie cadute sono scritti i nomi degli uomini destinati a morire nell'anno che comincia. Ancora oggi, comunque, questo mese e' dedicato alla memoria dei defunti. Ramadan Nono mese. E' il mese del digiuno e della purificazione. La notte dal 26 al 27 ( la "notte del destino"), durante la quale ebbe luogo la Rivelazione, e' considerata dal Corano "piu' preziosa di mille mesi": gli angeli scendono sulla terra e la felicita' regna fino all'aurora. Il Ramadan conta 30 giorni. Shawwal Decimo mese, con 29 giorni, e' anche uno dei quattro mesi sacri perche' prossimo al Pellegrinaggio alla Mecca. Nel 1 di shawwal si celebra la festa per la fine del digiuno (Aid al-Fiter) Dhul Qada Undicesimo mese, e' il mese di preparazione al pellegrinaggio, dunque un mese sacro. Conta 30 giorni. Dhul-Hijja Dodicesimo ed ultimo mese dell'anno,. I giorni dal settimo al decimo sono consacrati al Pellegrinaggio alla Mecca ed alle cerimonie religiose che vi sono associate, come 'a "Festa del Sacrificio" (Aid al-Adha), che viene festeggiata in ogni paese contemporaneamente ai pellegrini che si trovano alla Mecca.
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Posted - 14 August 2003 : 00:40:50
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CORSO DI LINGUA ARABA La genesi, l'alfabeto, la scrittura, i primi rudimenti di una lingua che e' sempre piu' necessario imparare
LA LINGUA ARABA
La lingua araba fa parte del gruppo semitico,di cui ne è la principale.
Perfetta nella sua struttura grammaticale,ricchissima ed armoniosa nel suo lessico, incisiva e soprendente nella precisione della sua potenza descrittiva, duttile e sottile forse più delle altre rinomate lingue classiche che furono strumenti formidabili di creazione di grandi civiltà, la lingua araba ha un posto capitale nella storia della glottologia e molto si discosta per perfezione dal gruppo semitico da cui fu germinata.
Per semiti – cui appartengono in primo luogo gli Arabi – si intende quel grande gruppo di razze asiatiche che ebbero una origine comune e conservarono una evidente affinità pur nel graduale differenziarsi dei loro idiomi. Oltre gli Arabi, sono semiti I Babilonesi, gli Assiri, le popolazioni aramaiche della Mesopotamia e della Siria, le genti palestinesi di Canaan, I Fenici, gli Ebrei, I Caldei. Il nome “semita” deriv? dal fatto che tali popoli erano discesi – secondo la Genesi – da Sem, figlio di Noè.
Secondo la classificazione seguita dalla linguistica moderna,le lingue semitiche vanno distinte in cinque gruppi: 1) assiro-babilonese (accadico), 2) cananeo (ebraico,fenicio,moabitico), 3) aramaico (siriaco), 4) arabo (arabo settentrionale e meridionale), 5)etiopico (ghe’ez,amarico,harari,gurage).
Come le indo-europee,le lingue semitiche appartengono al gruppo delle flessive
I genealogisti musulmani tutte le popolazioni arabe del periodo pre-islamico in due gruppi: settentrionale e meridionale, tribù ismailite del nord e tribù qahtanide del sud. A questa divisione I filologi fanno corrispondere la distinzione tra lingua araba settentrionale e lingua sud-arabica.
L’ idioma dell’Arabia sud-occidentale – che aveva dato al mondo una grande civiltà,contemporanea a quella egizia, coi regni dei Minei, dei Sabei e dei Himyariti – si distaccava sensibilmente da quello del nord e più si avvicinava a quelli d’ Etiopia.
Non è storicamente chiaro il rapporto intercorso tra I due idiomi, nè il prevalere del settentrionale sul meridionale, e come si è bene informati sulle vicende antiche delle lingue sud-arabiche (ritrovamento di numerose iscrizioni risalenti almeno al X sec.a.C), cosi’ non esiste una documentazione probativa sullo stadio antico della lingua settentrionale.
Non porterebbe nessuna luce, da un punto di vista filologico,una esposizione storica di quel millennio oscurantista che segui’ al plurimillenario bagliore del semitismo panarabico fino all’avvento dell’Islam.
L’Arabia della vigilia islamica è uno scenario monotono,arso e triste come le sue steppe,uno scenario di desolazione e miseria intorno alla vita errabonda del beduino bellicoso,sensuale e razziatore. Non c’è che una cultura: la qasida, quel canto istintivo che sgorga dalla natura profonda del beduino, per satireggiare l’oppressore , per ricamare le lodi sensuali della donna amata,per esaltare il trionfo audace della razzia. E la poesia del deserto,concisa e ardente nei suoi distici scattanti, non è solo l’istintiva espressione di una lirica guerriera e amorosa, ma è anche l’unico tramite di comunicazione ideale tra le tribù, che corre sui fili lenti delle carovane.
Si è concordi nell’affermare che un gruppo di dialetti dell’Arabia centro-orientale rappresent? la base della lingua letteraria usata dai beduini nella poesia pre-islamica, quella lingua letteraria di cui si servi’ Maometto per la comunicazione della parola di Dio, e che era sbocciata classica e perfetta come un miracolo: suggestiva e prodigiosa germinazione spontanea del deserto.
Codificato da Maometto nel Testo Sacro come lingua nazionale,l’idioma beduino del Nejd – che si era già diffuso in tutta l’Arabia come la lingua letteraria – esce dall’ambito ristretto delle tribù,diventa strumento nazionale di propaganda, forgia la nuova letteratura che preme sulle frontiere e si diffonde nel mondo.
Con le travolgenti conquiste militari dell’Islam, gli Arabi penetrano in Persia, nella Siria, in Egitto, in tutta la costa nord-africana, in Spagna, nelle isole del Mediterraneo, nel cuore della stessa Francia. L’idioma beduino, diventato la lingua dotta dell’Impero, è rapido nelle conquiste come potenti ed irresistibili sono le armi. Si sostituisce al siriaco, cancella il copto dall’Egitto,abolisce I dialetti berberi di tutto il litorale africano del Mediterraneo, screzia notevolmente di arabismi le lingue persiana,turca,indostanica,malese,spagnola, influenza le lingue d’Occidente con l’influsso della civiltà irradiata dai celebri e dotti Califfati di Baghdad e di Cordova, che sono le uniche fonti del sapere umano quando l’Europa medievale, malata di decadenza, brancola nell’oscurantismo.
E’ grandemente sorprendente come un idioma del deserto,ch’era servito solo per I bisogni di tribù materialistiche ed idolatre, anarchiche e rudimentali, dimentiche della luminosa e millenaria cultura d’origine,afone di ogni voce ideale,potesse d’un tratto, per un insito e predestinato prodigio, diventare strumento sottilissimo di teologia, di filosofia, di scienza, di nobiltà spirituale eroica e mistica, di un’epica gloriosa che resta tra le vicende più grandiose ed affascinanti della storia dell’ umanità.
Si distingue generalmente tra Arabo letterario ed Arabo volgare.La distinzione è imprecisa. Non esiste un Arabo volgare.Esistono dei dialetti arabi che variano da regione e regione e che sono tutti influenzati e derivati dall’unico ceppo che è l’arabo letterario.
La lingua Araba letteraria è una sola,dalle sponde dell’Atlantico a quelle del Golfo Persico. Un giornale marocchino è del tutto uguale a un giornale egiziano o siriano o palestinese o irakeno o yemenita. Di più: la lingua Araba letteraria serve da comunicazione ai dotti dei più svariati popoli musulmani ed è il più potente raccordo che tenda ad unificare gli irreprimibili nazionalismi arabo-musulmani che fanno ancora del Corano il centro magnetico di convergenza dell’azione interislamica.
Corso di lingua araba
ALFABETO ARABO
--- L`alfabeto arabo e` composto da 28 lettere. Esse si scrivono da destra verso sinistra e vanno sotto la riga o restano sopra di essa. Tali lettere si possono dividere in vari gruppi, il primo e` formato dalle sei lettere seguenti :
Gruppo - Ç
Tras. Nome Tras. Lettera Lett. Finilae Lett. Mediana Lett. iniziale Lett. Isolata Nome Arabo Alif a Ç ÃáÝ Dâl d Ï ÏÇá Thâl d Ð ÐÇá Râ` r Ñ ÑÇÁ Zây z Ò ÒÇí Wâw w/û æ æÇ æ
-- Questo gruppo e` formato da lettere che non si legano ne` fra di loro ne` alla lettera che segue, ma alla lettera che precede; inoltre non cambiano mai grafia. Come si nota dalla tabella la Alif ( Ç ) e` rappresentata da una linea diritta verticale che si scrive dall`alto verso il basso in posizione isolata o iniziale, mentre quando e` legata (posizione mediana o finale) si scrive dal basso verso l`alto.
-- -- La Dâl (Ï ) e la Thâl ( Ð ) restano sulla riga, mentre la Râ` (Ñ ) e la Zây (Ò ) scendono a forma di virgola al di sotto di essa. Infine per scrivere la Wâw ( æ ) si chiude prima il cerchietto superiore e poi si scende a virgola completando la parte finale simile alla Râ` (Ñ ) e alla Zây ( Ò ).
Esempi :
bottone, pulsante ÒöÑøñ -
provvista, cibo ÒÇÏñ ------
respingere ÐÇÏó
pioggerella ÑÐÇÐñ casa ÏÇÑñ ----------- case ÏæÑñ ----------
visitare ÒÇÑó -
valle æÇÏò -affetto æÏÇÏñ-----
aumentare ÒÇÏó ----------------
girare ÏÇÑó
vermi ÏæÏñ ------------------
---------- --Il segno che si trova sopra la lettera Ñø , si chiama Shadda,--"rafforzamento" e indica consonante doppia .
* * * * *
-- -Il secondo gruppo o "gruppo È " e` formato dalle seguenti cinque lettere che si legano da ambo i lati prendendo le forme riportate nella tabella :
Gruppo ----- È
Tras. Nome Tras. Lettera Lett. Finilae Lett. Mediana Lett. iniziale Lett. Isolata Nome Arabo Bâ` b È ÈÇÁ _______ Tâ` t Ê ÊÇÁ Thâ` th(t) Ë ËÇÁ Nûn n ä äæä Yâ` y (i) í íÇÁ
- - - Le lettere-- È - Ê - Ë-- ä --í -- hanno una forma identica, si distinguono fra loro per la posizione e il numero dei punti diacritici. La È - Ê - Ë - restano sulla riga mentre la ä --í - in finale di parola e in posizione isolata scendono al di sotto della riga. Esempi :
ÊöáúãíÐ - Alunno - -
ÐõÈÇÈóÉ - Mosca
Ûóäöíø - Ricco ÈöäúÊ - Ragazza - -- -
ßöÊÇÈ - Libro
ÈóíúÖóÉ - Uovo ÈÇÈ - Porta-- - -
ÈóíúÊ - Casa
ÃÈ - Papa' ËæúÈ -Vestito- íóÏ - - Mano
Ãóíúäó - -Dove - - -
* * * * *
ó- -Questo successivo gruppo che noi chiameremo gruppo Ì e' formato dalle cinque lettere che si legano da ambo i lati. Nelle loro posizioni iniziale e intermedia perdono il loro tratto finale a mezzaluna, come si nota dalla tabella:
Gruppo ---- Ì
Tras. Nome Tras. Lettera Lett. Finilae Lett. Mediana Lett. iniziale Lett. Isolata Nome Arabo Gîm g` (j) Ì Ìíã Hâ` h Í ÍÇÁ Khâ` kh Î ÎÇÁ Ayn ¢ Ú Úóíúä G`aynn g`h Û Ûóíúä
ó- -Le lettere Ì Í Î hanno una forma identica e si distinguono fra loro per la presenza e la posizione del punto diacritico. La Ú e' una lettera del tutto nuova per la sua pronuncia, mentre la Û ha un suono simile alla "r" francese. Si noti come la Ú e la Û hanno la testina schiacciata nella loro posizione intermedia. Esempi :
ÃóÎ Fratello ó- - ÍóÌóÑ Sasso
ÎõÈúÒ Pane ÎóÈóÑ Notizia ó- - ÍõÌúÑóÉ Stanza
áõÛóÉ Lingua ÛóÑúÈ Occidente ó- - ÚöäóÈ Uva
ÝÇÑöÛ Vuoto ÌÇãöÚ Moschea Úöáúã Scienza
Úóáóã Bandiera
* * * * *
- -Il gruppo Ó e' formato dalle sei lettere Ó Ô Õ Ö Ø Ù che si legano da ambo i lati. Queste lettere sono riportate nella tabella seguente :
Gruppo ---- Ó
Tras. Nome Tras. Lettera Lett. Finilae Lett. Mediana Lett. iniziale Lett. Isolata Nome Arabo òSîn s Ó Óíä Shîn sh Ô Ôíä Sâd s Õ ÕÇÏ Dâd d Ö ÖÇÏ Tâ` t Ø ØÇÁ Zâ` z Ù ÙÇÁ
- Le lettere Ó Ô Õ Ö nella loro posizione iniziale e intermedia perdono la loro parte incavata che scende al di sotto della riga quando sono in posizione finale o isolata. La Ø e la Ù restano sulla riga e non cambiano mai la loro grafia. Le lettere Õ Ö Ø Ù sono delle lettere enfatiche che hanno come corrispondenti non enfatiche le lettere Ó Ï Ê Ð come si riporta nella successiva tabella :Ð - -- -th Ê - -- -t Ï - -- -d Ó - -- -s Ù - -- -th Ø - -- -t Ö - -- -d Õ - -- -s
- --Le lettere enfatiche sono contrassegnate da un trattino che le distingue da quelle non enfatiche.Ò-
Esempi :
ÏóÑóÓó ó- - studiare ÔóÑöÈó óó- -bere
ØÇáöÈ ó- -studente
ÓöáÇã ó- -pace
ãóÑíÖ ó- -malato ÖóíúÝ ó- - ospiteó ó- -ÙóáÇã - -buio
ØóÑíÞ ó- --strada
ÑóÕÇÕ ó- --piombo
ÓóÞúÝ ó- - -tetto ÕóæúÊ ó- -voce ÕóÈúÑ ó- -pazienza
ÔÇÈø ó- -giovane
Óóåúá ó- -facile
ÕóÚúÈ ó- -difficele
* * * * *
- --Il gruppo della Ý e` formato da quattro lettere che si legano da ambo i lati, e sono riportate nella tabella seguente :
Gruppo ---- Ý
Tras. Nome Tras. Lettera Lett. Finilae Lett. Mediana Lett. iniziale Lett. Isolata Nome Arabo Fâ` f Ý ÝÇÁ Qâf q Þ ÞÇÝ Mîm m ã ãíã Hâ` h å åÇÁ
ò- --Si nota dalla tabella che la Ý e la Þ hanno una testina rotonda, e sono rispettivamente sovrastate da uno e due punti diacritici. La Ý nella sua parte finale resta sulla riga mentre la Þ ha un incavo stretto e profondo. La ã ha una testina rotonda e leggermente piu` grande rispetto a quella della Ý e della Þ , che viene attaraversata dalla riga e con una parte finale che ha la forma di una linea verticale che va al di sotto di essa. Infine, si noti le forme diverse che assume la å quando e` iniziale, mediana e finale. Esempi :
ÝóÞíÑ - Povero ãõÓúáöã óó - Mussulmano
ÞÇá ó - -Dire
æóÌúå ó - Viso äóåúÑ- - - -Fiume åÇÊöÝ - - Telefono
ÏóÞíÞó - - Farina
ÑóÕÇÕ ó- -piombo ãÇåöÑ ó - - Abile ãóÔúåæÑ ó Famoso
ÞóÝóÒó - -Saltare
åóÑóã ó Piramide
* * * * *
- --L`ultimo gruppo e` formato dalle lettere che si legano da ambo i lati come evidenzia la tabella seguente :
Tras. Nome Tras. Lettera Lett. Finilae Lett. Mediana Lett. iniziale Lett. Isolata Nome Arabo Lâm l á áÇã Kâf k ß ßÇÝ Lâm alif La áÇ áÇã ÃáÝ
- --La lettera á nelle sue posizioni isolata e finale scende ad incavo sotto la riga, mentre la base della ß resta sulla riga. La ß assume una forma particolare come, si nota dalla tabella, nelle posizioni iniziale e intermedia. Queste due lettere hanno un tratto verticale comune anche alla alif nelle posizioni isolata e finale. - --L`alif preceduta da una lâm prende la forma áÇ ( Lâm alif ), che spesso considerata la 29? lettera dell`alfabeto arabo, e per questo che l`abbiamo inserita nella tabella.
Esempi :
ßóáúÈ-- --cane ßöáÇÈ-- -cani
ÎöáÇ á - -durante
ãóáöß - ---re ßóáöãÉ - --parola ßóÊóÈó - --- scrivere
ßóíúÝó - -- -come
Óóßóäó - -- -abitare ÅöÓúáÇã - --islam ßóæúßóÈ - --pianeta
ÛóÓøÇáÉ - --lavatrice
ËóáÇøÌÉ - --frigorifero
janet
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janet
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Posted - 14 August 2003 : 00:44:54
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GASTRONOMIA
RICETTE
CAPSE ( riso con pollo e verdure)
Ingredienti :
½ kg.di riso basmati
1 kg. di pollo tagliato a pezzi
4-5 carote tagliate a cubetti
1 bicchiere colmo di piselli (anche surgelati)
1 cipolla tritata
olio extravergine d’oliva
cardamomo in grani
spezie miste, pepe, sale
passata di pomodoro
Lavare il riso per tre volte per eliminare l’amido in eccesso, scolarlo e metterlo da parteIn una pentola abbastanza capiente far soffriggere la cipolla con dell’olio, aggiungere I pezzi di pollo, farli dorare da tutti I lati,unire sale, pepe, cardamomo ed un bel pizzico di spezie miste. Allungare con circa 1 litro d’acqua calda, unire 1 tazza da latte di passata di pomodoro, far cuocere per 1 h. Nel frattempo friggere in olio caldo i pezzetti di carota e piselli, sgocciolarli, unirli al riso lavato insieme a sale quanto basta e ad un pizzico di spezie miste, mescolare in modo che gli ingredienti siano ben amalgamati.
Sgocciolare I pezzi di pollo dal brodo, friggerli leggermente nell’olio di frittura delle carote e sistemarli sul fondo di una pentola piuttosto alta.Aggiungere il riso, livellarlo, ed unire il brodo filtrato, che deve superare di due dita il livello del riso. Far cuocere a fiamma dolce finchè il riso è cotto ed il brodo risulta completamente assorbito, spegnere la fiamma e farlo assestare per circa ¼ d’ora prima di sformarlo su un largo piatto da portata, capovolgendolo. Decorare il piatto con prezzemolo tritato, mandorle tostate,e spicchi di limone.
LENTICCHIE ROSSE CON SPEZZATINO
Ingredienti
½ kg. di spezzatino tagliato a pezzetti
2 tazze grandi di lenticchie rosse
olio extravergine d’oliva
sale, cumino, spezie miste
1 cipollina tritata, succo di limone
In poco meno di un litro d’acqua fredda, mettere a cuocere per circa quaranta minuti lo spezzatino, unendo un pizzico di cumino in polvere. Aggiungere le lenticchie ben lavate, e farle cuocere finchè sono soffici. Con una schiumarola, allontanare la carne dalle lenticchie, e frullare quest’ultime. Versare nuovamente tutto in pentola, carne compresa, aggiungere il sale, un pizzico di spezie miste, la cipollina tritata, del succo di limone ed un filo d’olio d’oliva. Spegnere la fiamma dopo cinque minuti, servire accompagnato da pane arabo.
POLLO GRIGLIATO CON OLIO E LIMONE
Ingredienti:
1 pollo piccolo, tagliato in quarti
Pepe nero appena macinato
4 spicchi di aglio tritati
½ tazza di succo di limone
3 cucchiai di olio d’oliva
prezzemolo tritato, sale,
Condire I quarti di pollo con sale e pepe. Preparare una marinata con il resto degli ingredienti ed immergervi I pezzi di pollo, lasciandoli a marinare per circa un’ora. Sgocciolare il pollo, conservando la marinata. Sistemare la griglia del forno a circa 20 cm dal grill, e posizionare la leccarda sul fondo, cosi' da raccogliere il sugo.
Grigliare I pezzi di pollo da tutti I lati, finchè sono dorati, bagnandoli spesso con la marinata. Servirli cosparsi della restante marinata, guarniti con spicchi di limone e prezzemolo tritato.
PEPERONI RIPIENI DI RISO
Ingredienti:
4 peperoni piccoli
2 tazze di riso
½ cipolla bianca tritata
1 spicchio d’aglio tritato
¼ di kg di carne macinata
sale, poco pepe bianco, spezie miste
prezzemolo tritato
Lavare tre volte il riso per eliminare l’eccesso di amido, scolarlo, mescolarlo con carne macinata, cipolla, aglio, prezzemolo, sale, pepe e spezie. Amalgamare bene il tutto. Pulire I peperoni, tagliare la parte del torsolo, riempirli con il riso, richiuderli con la calotta precedentemente tagliata e sistemarli sul fondo di una pentola capace. Non riempire I peperoni fino all’orlo perchè il riso, cuocendo, aumenta di volume. Coprire I peperoni a filo con acqua calda a cui si aggiungerà ½ litro di passata di pomodoro, sale e pepe bianco. Cuocere a fiamma dolce finchè il riso appare cotto e punzecchiando i peperoni con una forchetta, appaiono piuttosto teneri. Scolare i peperoni dal sugo di cottura, perchè altrimenti tendono a mollarsi. Al momento di servirli, cospargerli col sugo ben caldo. Allo stesso modo si preparano anche zucchine e piccole melanzane, ma, prima di riempirli, occorre scavarli con l’apposito utensile.
MOUTABBAL ( crema di melanzane)
Ingredienti :
4 melanzane tonde
Olio extravergine d’oliva
Succo di limone, sale, prezzemolo tritato
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di salsa di sesamo (tahina)
sammak e fette di limone per decorare
Sistemare le melenzane intere, con tutto il picciolo in una teglia in forno, a 20 cm. dal grill. Girarle ogni tanto, e toglierle dal forno quando appariranno tenere, e la pelle si leverà senza problemi. Spellarle, metterle nel mixer con olio, aglio, tahina, sale, prezzemolo, abbondante succo di limone. Frullare bene, versare il purè di melanzane in un piatto da portata, decorare con un filo d’olio, un pizzico di sammak, e fettine di limone.
RICETTE TRADIZIONALI
KOBBE
Ingredienti :
400 gr. Carne di agnello
2 cipolle tritate
400 gr. Di grano lavato, asciugato e macinato
2 cipolle affettate
sale, pepe, olio
Macinare grossolanamente la carne d’agnello e amalgamarla con sale, pepe, il grano e le cipolle tritate. Disporre e stendere metà del preparato su un piatto unto d’olio e coprire con le cipolle affettate, una manciata di pinoli e una manciata di mandorle tritate, e disporre sul preparato l’altra metà di carne. Far riposare per 10 minuti, poi tagliare a fette e friggere 5 minuti in olio bollente. Si serve tiepido.
CANNOLI DI CARNE
Ingredienti:
500 gr. Carne di manzo macinata
2 cipolle tritate
1 albume d’uovo
sale e pepe
Amalgamare bene tutti gli ingredienti. Dividere la pasta in 4, spianare ogni parte e avvolgerla intorno ad uno spiedo largo almeno un dito. Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti. Sfilare gli spiedini e servire con salsa tahini.
CREMA DI CAROTE
Ingredienti:
500 gr.di carote
2 spicchi d’aglio
3 cucchiai di aceto di mele
4 cucchiai d’olio d’oliva
1 cucchiaino di cumino
1 cucchiaino di harissa (salsa di peperoncino) sale
Lessare le carote in acqua salata, raschiarle e frullarle insieme a tutti gli ingredienti. Servire cosparse di prezzemolo tritato e fettine di limone.
PIZZETTE CON SPINACI
Ingredienti:
½ Kg,di farina
1 bustina di lievito per pane
1 cucchiaino di sale
1 “ “ di zucchero
4 cucchiai d’olio
Preparare una pasta con gli ingredienti e con il lievito sciolto in acqua tiepida. Far lievitare. Dividere la pasta in tante palline, stendere ognuna e riempirla con un impasto fatto mescolando insieme : 300 gr.di spinaci scongelati e tagliati a pezzetti
¾ di tazza di olio d’oliva
sale
1 cipolla tritata
1 tazza di pinoli
pepe, un pizzico di cannella, un pizzico di sammak
1 pizzico di spezie miste
succo di limone
Chiudere bene ogni pizzetta, ripiegando la pasta su se stessa e facendo aderire I bordi, sistemarle in una teglia , cospargerle a filo con poco olio, cuocere in forno ben caldo.
LENTICCHIE CON SUCCO DI LIMONE
Ingredienti:
3 tazze circa di lenticchie
2 patate pelate e affettate
2 cucchiai di farina
6 spicchi di aglio schiacciati
¼ di tazza di succo di limone
sale e pepe
Cuocere le lenticchie in acqua fredda per 15 minuti. Aggiungere le patate e continuare la cottura finchè le lenticchie sono tenere. Friggere leggermente gli spicchi d’aglio in olio d’oliva aromatizzato con un pizzico di coriandolo in polvere. Mescolare la farina con poca acqua. Aggiungerla alle lenticchie insieme alla mistura di aglio. Cuocere per 30 minuti a calore moderato. Prima di servire, aggiungere il succo di limone. Si serve caldo o freddo, accompagnato da pane arabo.
TABBOULEH
Ingredienti:
85 gr.(1/2 tazza ) di cous cous precotto
2 mazzetti di foglie di prezzemolo tritate
1 mazzetto di foglie di menta tritate
3 cipolline
1 grosso pomodoro
6 cucchiai di succo di limone
4 cucchiai di olio d’oliva
sale
Lasciare il cous cous in acqua per circa 10 minuti, farlo cuocere leggermente a vapore, sgranandolo con una forchetta. Tritare molto finemente le cipolline ed unirle al prezzemolo ed alla menta. Unire il pomodoro tagliato a cubetti, il cous cous, sale, limone, olio e mescolare bene.
INSALATA DI MELANZANE
Ingredienti:
2 melanzane lunghe tagliate a cubetti
1 tazzina di Yoghurt intero bianco
1 spicchio d’aglio tritato
succo di limone
sale, un pizzico di pepe bianco
Friggere I cubetti di melanzane in olio ben caldo, sgocciolarle. Riunirle in una terrina a tutti gli altri ingredienti, mescolando delicatamente. Guarnire con prezzemolo tritato.
KOFTA
Ingredienti:
¾ di kg di carne macinata
1 cipolla grande tritata
1 fascio di prezzemolo tritato
spezie miste, sale, 1 pizzico di pepe
4 patate affettate e fritte
3-4 pomodori grossi e rossi, affettati
olio d’oliva
Mescolare insieme carne, cipolla, prezzemolo, spezie, sale e pepe, amalgamare con un filo d’olio. Formare con il composto delle piccole polpettine oblunghe e sistemarle in un ruoto unto con poco olio. Cospargere le patate fritte sulle polpettine, e sistemarvi sopra le fette di pomodoro. Aggiustare di sale e mettere in forno ben caldo per circa ½ h. Variante: al posto dei pomodori, cospargere le polpettine e le patate con salsa di sesamo diluita in poca acqua, succo di limone e sale.
INSALATA TURCA
Ingredienti:
3 grossi pomodori rossi ma non maturi
1 piccola cipolla bianca
2 cetrioli
1 limone
prezzemolo triturato
sale, 1 pizzico di peperoncino
Tagliare pomodori, cetrioli e cipolla a cubetti piccoli e condirli con succo di limone, poco sale, un filino d’olio, poco peperoncino. Guarnire con prezzemolo tritato e fettine di limone.
INSALATA DI SPINACI CON YOGHURT
Ingredienti: spinaci freschi ½ tazza di yoghurt intero bianco
1 spicchio d’aglio tritato
sale e pepe nero
Lavare gli spinaci, eliminare le parti dure del gambo, tagliarli a pezzetti e stufarli per 15 minuti in una padella coperta finchè sono teneri. Se si usano spinaci congelati, scongelarli in un colino e cuocerli brevemente. Farli raffreddare. Battere yoghurt e aglio, aggiungere agli spinaci, mescolare bene e spolverare di pepe e sale.
FAGIOLI CON RISO
Ingredienti:
½ kg di fagioli cannellini precedentemente
lessati in acqua
Fredda
1 piccola cipolla bianca tritata
2 dadi per brodo
1 bicchiere di passata di pomodoro
pepe, spezie miste
In una pentola far soffriggere la cipolla affettata in olio d’oliva. La cipolla deve prendere colore senza bruciare. Aggiungere i cannellini scolati dall’acqua di cottura, le spezie, poco pepe, ed i due dadi. Unire la passata di pomodoro, e coprire a filo con acqua calda. Il liquido dovrà appena coprire i fagioli. Far cuocere per ¾ d’ora, coperto. Pochi minuti prima di terminare la cottura, scoprire ed aggiungere uno spicchio d’aglio precedentemente affettato e fatto colorire in poco olio. Si serve con riso fatto cuocere in questo modo: dopo aver tenuto a bagno il riso per 10 minuti ed averlo sciacquato alcune volte in acqua fredda per eliminarne l’amido, si fa leggermente tostare in pentola unta con un filo d’olio, si copre di acqua bollente salata, si colora con un pizzico di curcuma e si fa cuocere, coperto, fino a che sia cotto. L’acqua bollente deve superare il livello del riso di due dita circa.
MAQLUBAH
Ingredienti:
4 cosce di pollo
300 gr di riso a grana lunga
2 melanzane lunghe, affettate
3 patate medie pelate e affettate
½ cavolfiore diviso in cimette
1 piccola cipolla bianca
sale, pepe, spezie miste
mandorle e pinoli tostati in padella
Friggere le fette di melanzane, di patate, le cimette di cavolfiore e metterle da parte.In una pentola soffriggere la cipolla affettata sottilmente in poco olio d’oliva.Deve prendere colore senza bruciare. Aggiungere I pezzi di pollo, facendoli dorare da tutti I lati, un pizzico di spezie miste, poco pepe, qualche foglia di salvia e coprire a filo con acqua calda (1litro e ½ circa), se far cuocere per ¾ d’ora. Nel frattempo mettere a bagno il riso in acqua calda per circa 10 minuti, scolarlo, tenerlo da parte. Sgocciolare I pezzi di pollo, friggerli leggermente e sistemarli sul fondo di una pentola alta. Fare uno strato di riso, uno strato di verdure fritte e terminare col riso. Livellarlo bene. Coprire il riso con il brodo filtrato di pollo, facendo in modo che il liquido sopravanzi il riso di due dita scarse. Coprire con un coperchio e far cuocere a fiamma vivace finchè il brodo inizia a bollire. Diminuire la fiamma e far cuocere finchè il riso è cotto ed il liquido è completamente assorbito. Far assestare per ¼ d’ora, prima di sformarlo su un largo piatto da portata. Si decora con fettine di limone, prezzemolo tritato e mandorle e pinoli tostati. Questo piatto si serve accompagnato dall’insalata turca.
HOMMOS
Ingredienti:
1 scatola di ceci lessati
Succo di 2 limoni
Prezzemolo tritato
1 cucchiaio di tahina
olio d’oliva
sale
Sciacquare I ceci in acqua fredda, versarli in un mixer e frullarli finemente insieme a tutti gli ingredienti. Aggiungere eventualmente qualche cucchiaiata di acqua fredda, perchè il composto deve risultare molto morbido. Decorare con fettine di limone, un filo d’olio , qualche spolveratina di sammak e qualche oliva nera. Si serve con pane arabo.
MUSAKKHAN
Ingredienti:
4 cosce di pollo
5 grosse cipolle
dischi di pane arabo
1 tazza di olio d’oliva
mandorle tostate
sale, sammak, poco pepe
Affettare finemente le cipolle e farle rosolare in una padella scoperta insieme alla tazza d’olio. Appassendo, le cipolle diventeranno marroncine, ma fare attenzione a non farle bruciacchiare. A fine cottura, aggiungere poco sale, poco pepe ed una spolverata di sammak. Tenere da parte. Far cuocere le cosce di pollo in un brodo di verdure, poca passata di pomodoro ed un dado. Quasi a fine cottura, sgocciolare il pollo e procedere come segue: in un ruoto largo sistemare I dischi di pane arabo appena bagnati con poco brodo e spolverati di sammak. Sul pane, adagiare le cipolle con l’olio, le mandorle tostate ed I pezzi di pollo che saranno stati precedentemente fatti dorare in forno ben caldo. Si guarnisce il piatto con prezzemolo tritato e fettine di limone.
INSALATA ARABA
Ingredienti:
1 piccola lattuga verde
2 piccoli cetrioli
3 pomodori non troppo maturi
1 piccola cipolla rossa o bianca
4-5 cucchiai di prezzemolo finemente tritato
qualche fogliolina di menta
6 ravanelli affettati
Per condire:
3 cucchiai d’olio d’oliva
2 cucchiai di succo di limone
1 piccolo spicchio d’aglio tritato
sale e pepe nero
Tagliare tutte le verdure a cubetti piccoli e la lattuga a piccoli pezzi. Mescolare bene gli ingredienti del condimento e versarli sull’insalata appena prima di servirla. Amalgamare bene.
FALAFEL
Ingredienti:
400 gr ceci secchi
1 grossa cipolla tritata
1 mazzetto di prezzemolo tritato
2 cucchiaini colmi di cumino
sale, un pizzico di pepe bianco
olio per friggere
Tenere a bagno per 24 ore I ceci, scolarli, per quanto possibile eliminare le pellicine esterne, e frullarli finemente insieme a tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto fine ed omogeneo. Lasciare riposare al fresco per 1 ora. Con il composto, aiutandosi con l’incavo di un cucchiaio, formare delle polpettine che si faranno dorare in olio bollente, voltandole delicatamente, per 3-4 minuti circa. Quando I felafel saranno ben coloriti, sgocciolarli ed asciugarli con carta assorbente. Si servono tiepidi, con hommos ed insalata turca.
GAMBERI MARINATI NELLO YOGHURT
Ingredienti:
1/2 kg di gamberi freschi, sgusciati
1 tazza di yoghurt intero, bianco
1/2cucchiaio di curry in polvere
1/4 di cucchiaio di pepe rosso
una spolverata di pepe nero
2 spicchi d’aglio,schiacciati con del sale
Mescolare tutti gli ingredienti (tranne I gamberi) per fare la marinata. Unire I gamberi e rigirarli nella marinata. Coprire e tenere al fresco per 2 ore circa. Sgocciolarli, sistemarli in una teglia, e far grigliare in forno, bagnandoli di tanto in tanto con la marinata. Servire con fette di limone.
HUNKAR BEGENDI
Ingredienti:
3 melanzane medie
6 cucchiai di farina
cucchiai di burro
1 cucchiaio di succo di limone
formaggio grattugiato
sale e pepe
Pulire le melanzane e sistemarle in una teglia, intere e con il gambo, in forno a poca distanza dal grill. Rigirarle spesso. Quando la pelle appare bruciacchiata e l’interno appare soffice, toglierle dal forno, spellarle e raccogliere la polpa in una pentola. Unire il succo di limone e mescolare finchè la polpa è ridotta in crema. Intanto far fondere il burro, aggiungervi la farina e tenere a fiamma molto dolce finchè il composto assume un colore bruno. Unirlo alla crema di melanzane. Aggiungere qualche cucchiaiata di latte bollente e continuare a mescolare il purè. In ultimo aggiungere alcuni cucchiai colmi di formaggio grattugiato (parmigiano o Cheddar) e lasciar cuocere ancora un minuto. Servire immediatamente, ben caldo. Si accompagna bene a piatti a base di pollo.
KEBAB
Ingredienti:
500 gr di carne di agnello, macinata
1 cipolla media bianca, tritata
prezzemolo tritato
sale, pepe, spezie miste
pomodori tondi e non troppo grossi
cipollotti bianchi non troppo grossi
dischi di pane arabo
Mescolare la carne con cipolla, prezzemolo, sale, pepe e spezie. Il composto deve essere fine. Avvolgere il composto attorno a degli spiedini di metallo e far cuocere sulla brace, insieme ai pomodori ed alle cipolle interi. Si servono kebab e verdure alla brace sistemate sui dischi di pane arabo.
POLLO ALLA LIBANESE
Inredienti:
2 piccoli polli
¾ di tazza di succo di limone
8 spicchi d’aglio, tritati
2 cucchiai di timo secco
1 cucchiaino di paprika
1 cucchiaio e ½ di cumino
un pizzico di pepe
Mescolare limone, aglio, timo, paprika, cumino, pepe in un contenitore. Sistemare I polli in una teglia di vetro da forno, cospargerli con la marinata, rigirarli, coprirli e far riposare al fresco per alcune ore. Rigirarli ogni tanto nella marinata. Preriscaldare il forno a 200° circa. Condire I polli con sale e pepe ed infornarli finche’ sono cotti e ben dorati, bagnando di tanto in tanto con il sugo di cottura, per circa 50 minuti. Trasferire I polli su un piatto da portata, guarnire con spicchi di limone e prezzemolo tritato e bagnarli con il sugo restante.
LAADASS (zuppa di lenticchie)
Ingredient:
500 gr di lenticchie secche
1 cipolla media
1 grosso pomodoro
2 patate medie
2 grosse carote
1 mazzetto di prezzemolo
2 spicchi d’aglio
1 dado vegetale
olio d’oliva
Affettare finemente la cipolla e farla rosolare con l’olio d’oliva insieme agli spicchi d’aglio, possibilmente in un tegame di terracotta. Aggiungere le lenticchie precedentemente ammollate per 15 minuti in acqua fredda e scolate, il pomodoro pelato e tagliato a cubetti, dado, pepe macinato e poco sale. Coprire con un litro e mezzo d’acqua e chiudere il tegame. Portare lentamente ad ebollizione per circa 10 minuti, quindi aggiungere patate e carote tagliate a dadini. Lasciare cuocere finchè le verdure siano tenere.
TRIANGOLI DI CARNE CON CANNELLA
Ingredienti:
600 gr di carne tritata d’agnello o di manzo
1 cipolla tritata
4 cucchiai d’olio d’oliva
2 cucchiaini di cannella in polvere
½ cucchiaino tra coriandolo, cumino e paprika in polver
½ cucchiaino di zenzero tritato
4 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
4 uova
1 pizzico di sale
500 gr di pasta phillo (pasta sottilissima per sfoglia)
180 gr di burro
olio per friggere
Rosolare la cipolla nell’olio e farvi cuocere la carne per 15 minuti, sgranandola con una forchetta; aggiungere il prezzemolo, le uova leggermente battute, far cuocere per un paio di minuti, poi aggiungere la cannella, le spezie, il sale, quindi far raffreddare. Tagliare a quadrati la sfoglia, spennellare ogni quadrato di burro fuso, porvi al centro una porzione di ripieno, ripiegare la pasta in modo da formare un triangolo. Ripiegare ogni triangolo con tre strati di pasta, spennellando l’ultimo strato con acqua fredda. Friggerli in abbondante olio caldo e scolarli su carta assorbente prima di servirli.
BASBOUSA (TORTA DI SEMOLA)
Ingredienti:
½ tazza di burro fuso
1 tazza di zucchero semolato
2 uova piccole
2 tazze di semola
1 cucchiaio di lievito di birra
½ cucchiaio di lievito per torte
mandorle spellate
sciroppo fatto con 2 tazze di zucchero, succo di 1 limone e 3
tazze d’acqua fatti bollire per 10 minuti a fiamma dolce
Sbattere il burro e lo zucchero ed aggiungervi le uova. Unire ½ tazza d’acqua. Setacciare insieme la semola ed I due lieviti ed amalgamare al composto fino a formare un impasto morbido ma non troppo fluido. Preriscaldare il forno a 200°. Oleare leggermente un ruoto e stendervi il composto, livellandolo con una spatola. Con un coltello tracciare sulla superficie della torta delle linee parallele da sinistra a destra e viceversa, formando dei rombi, al centro di ciascuno dei quali verrà sistemata una mandorla. Cuocere in forno per 35-40 minuti, finchè il dolce sia ben dorato in superficie. Versare lo sciroppo bollente a cucchiaiate sul dolce ancora caldo, fino a che esso non assorba più liquido. Far raffreddare prima di servire.
GHOTAAB
Ingredienti:
2 uova medie
100 gr di yoghurt intero, bianco
100 gr di olio d’arachide
150 gr di farina
1 cucchiaio di lievito di birra
250 gr di mandorle tritate
150 gr di zucchero semolato
1 cucchiaino di polvere di cardamomo
Separare I tuorli delle uova e batterli con l’olio, il lievito e lo yoghurt. Aggiungere gradualmente la farina, mescolando. Far riposare la pasta avvolta in una pellicola al fresco per 1-2 ore. Mescolare le mandorle con lo zucchero ed il cardamomo. Infarinare il tavolo da lavoro, ricavare dalla pasta delle palline della grandezza di una piccola arancia. Stendere ogni pallina fino ad ottenere una sfoglia dello spessore di ½ cm. Con il bordo di una tazza ricavare da ogni sfoglia dei cerchi al centro di ognuno dei quali si porrà un poco di ripieno alle mandorle. Chiudere ogni cerchio avvicinando I bordi (come a formare una mezzaluna), friggerli in olio caldo e passarli nello zucchero dopo averli sgocciolati.
Variante: si possono anche cuocere in forno finchè siano dorati da entrambi I lati, e si cospargono ancora caldi con sciroppo bollente fatto con acqua, zucchero e succo di limone.
SHOLEH-ZARD
Ingredienti:
500 gr di riso
600 gr di zucchero
olio di arachide
½ cucchiaio da tè di zafferano
½ tazza di acqua d’arancia
pistacchi tritati
mandorle tritate
1 cucchiaio da tè di cannella
Lavare il riso alcune volte per eliminare l’amido, scolarlo. Aggiungere sei volte la quantità di riso d’acqua e portare ad ebollizione, rimuovendo la schiuma. Quando il riso sarà completamente soffice, aggiungere lo zucchero mescolando bene. Sciogliere lo zafferano in ½ tazza d’acqua bollente ed aggiungere al composto. Riscaldare l’olio ed aggiungere anche questo, insieme a gran parte delle mandorle e l’acqua di fiori d’arancio. Mescolare bene, versare in una teglia e cuocere in forno a bassa temperatura, coperto, per mezz’ora. Prima di servire, cospargere la superficie del dolce con I pistacchi, la cannella e le mandorle rimanenti.
DOLCE DI RISO
Ingredienti:
3 tazze di riso
1 litro e 1 quarto di latte
la buccia di un limone
10 cucchiai di zucchero
cannella in polvere
Mettere il riso in una pentola larga, aggiungere l’acqua e bollire fino a che diventi molto soffice. L’acqua dovra’ evaporare quasi del tutto. Aggiungere il latte, lo zucchero e la scorzetta di limone. Lasciar bollire dolcemente, a fiamma molto bassa affinchè il latte non trabocchi. Quando il composto si sarà ispessito, togliere la pentola dal fuoco, versare il composto in coppette individuali, cospargere con la cannella e far raffreddare in frigo prima di servire.
MA’AMOUL (BISCOTTI CON I DATTERI)
Ingredienti:
1 kg e ¼ di semola di grano tenero
3 tazze scarse di zucchero
1 manciata di cumino
spezie miste, anice in polvere
1 cucchiaio di cannella
¼ di tazza di olio d’oliva
1 tazzina e ½ di olio d’arachide
2 tazzine e ½ di farina
1 bustina e ½ di lievito di birra
1 bustina e ½ di lievito per torte
1 bustina di vanillina
datteri disossati, macinati e lavorati con 1 tazzina e ½ di
zucchero, ½ tazzina d’olio di arachide, cumino e spezie
miste (1/2 kg di datteri snocciolati)
Fare un impasto con tutti gli ingredienti, escluso la mistura di datteri. Al centro dell’impasto versare acqua tiepida in modo da renderla morbida. Lasciare riposare per 1 ora. Dividere la pasta in tante palline ed incavare il centro di ognuna servendosi delle dita. Riempire l’incavo con il ripieno di datteri, ricoprire ogni dolcetto riunendo I bordi dell’incavo. Comprimerlo leggermente tra le mani fino a dargli una forma tondeggiante ed usare I rebbi di una forchetta per imprimere una decorazione sulla superficie. Sistemare I dolcetti in una teglia da forno e cuocerli in forno preriscaldato a 230° per 20 minuti o finchè sono ben coloriti. Prima di servirli, cospargere di zucchero a velo.
janet
Un cuore non può bastare per due.
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Posted - 14 August 2003 : 01:17:14
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I 99 BELLISSIMI NOMI DI DIO
"A Dio appartengono i nomi piu' belli: invocatelo con quelli". (Corano VII, 180)
Ar-Rahman Il misericordioso Ar-Rahim Il clemente Al-Malik Il re Al-Quddus Il santo Al-Salam La pace Al-Mu'min Il fedele Al-Muhaymin Il custode Al-Aziz Il caro Al-Jabbar Colui che costringe al suo volere Al-Mutakabbir Il cosciente della sua grandezza Al-Khaliq Il creatore Al-Bari'u Colui che da' inizio Al-Musawir Colui che da' forma Al-Ghaffar Colui che tutto assolve Al-Qahhar Colui che prevale Al-Wahhab Il munifico Ar-Razzaq Il sostentatore Al-Fattah Il giudice Al-Alim Il sapiente Al-Qabid Colui che chiude la mano Al-Basit Colui che apre la mano Al-Khafid Colui che diminuisce Ar-Rafi' Colui che eleva Al-Mu'ez Colui che da' potenza Al-Mudhil Colui che umilia As-Sami' L'audiente Al-Basir L'osservatore Al-Hakam L'arbitro Al-'Adil Il giusto Al-Latif Il perspicace Al-Khabir Il ben informato Al-Halim Il paziente Al-Adhim L'immenso Al-Ghafur Il perdonatore Ash-Shakur Il riconoscente Al-Aliy L'altissimo Al-Kabir Il grande Al-Hafidh Il protettore Al-Muqit Colui che vigila Al-Hasib Colui che chiude I conti Al-Jalil Il maestoso Al-Karim Il generoso Al-Raqib Colui che veglia Al-Mujib Colui che risponde Al-Wasi' Il largo nel dare Al-Hakim Il saggio Al-Wadud L'amorevole Al-Majid L'illustre Al-Ba'ith Colui che resuscita Ash-Shahid Il testimone Al-Haqq La verita' Al-Wakil Il garante Al-Qawy Il forte Al-Matin L'irremovibile Al-Waliyy Il patrono Al-Hamid Il degno di lode Al-Muhsi Colui che tiene il conto Al-Mubdi' Colui che palesa Al-Mu'id Colui al quale ogni cosa ritorna Al-Muhyi Colui che da' la vita Al-Mumit Colui che da' la morte Al-Hayy Il vivente Al-Qayyum L'esistente di per se' Al-Wajid Colui che trova tutto cio' che vuole Al-Wahid L'uno Al-Ahad Il solo As-Samad L'eterno Al-Qadir Il potente Al-Muqtadir L'onnipotente Al-Muqaddim Colui che fa avanzare Al-Mu'akkhir Colui che fa ritardare Al-Awwal Il primo Al-Akhir L'ultimo Adh-Dhahir Colui che si manifesta Al-Batin Colui che si nasconde Al-Wali L'alleato Al-Muta'ali Il consapevole della sua altezza Al-Barr Il caritatevole At-Tawab Colui che riceve il pentimento Al-Muntaqim Il vendicatore Al-Afuww Colui che tutto cancella Ar-Ra'uf Il dolcissimo Maliku-l-mulk Il re dei re Dhul-Jalali wal ikram Colui che e' colmo di maesta' e magnificenza Al-Muqsit Colui che soppesa Al-Jami' Colui che riunisce Al-Ghani L'abbondante Al-Mughniy Colui che procura l'abbondanza Al-Muni' Colui che impedisce Ad-Darr Colui che nuoce An-Nafi Colui che guadagna An-Nur La luce Al-Hadiy Colui che guida Al-Badi' Colui che crea perfettamente Al-Baqi' L'eterno Al-Warith L'erede Ar-Rashid Il ben guidato e che ben guida As-Sabur Il paziente Al-Majd Il glorioso
janet
Un cuore non può bastare per due.
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janet
Utente Master
12135 Posts
Status: offline |
Posted - 18 August 2003 : 02:31:56
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HAIFA
HAIFA ERA UNA CITTA' MISTA CON 75,333 ABITANTI ARABI PALESTINESI MUSULMANI E CRISTIANI. IL 95% DEI SUOI ABITANTI FU ESPULSO. LE LORO CASE, GLI APPARTAMENTI LE COSTRUZIONI COMMERCIALI, LE TERRE E I POSSEDIMENTI FURONO USURPATI DAGLI EBREI. IL 5% DELLA POPOLAZIONE RESTANTE FU RIMOSSO DALLE PROPRIE CASE E SISTEMATO IN CATAPECCHIE.
VEDUTA DI HAIFA DAL MONTE CARMELO, 1940
LYDDA ERA UNA CITTA' ARABA DI 19.356 ABITANTI CRISTIANI E MUSULMANI. TUTTI FURONO ESPULSI NEL 1948 ED I LORO POSSEDIMENTI FURONO USURPATI.
janet
Un cuore non può bastare per due.
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