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Carla
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Posted - 23 January 2013 : 17:59:17
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BELLANO (LC) - L'ORRIDO DI BELLANO LA CASA DEL DIAVOLO
La casa del diavolo
La casa del diavolo si trova all'entrata dell'orrido di Bellano. E' una torretta costruita a ridosso del fiume Pioverna. Non se ne conosce l'origine e la funzione, ma da una stampa del 1834 sappiamo che in quell'anno era già presente a Bellano. Il suo nome è legato alle figure mitologiche, fra cui un satiro, che decorano la facciata dell'ultimo piano. Si dice che all'interno si svolgessero licenziosi festini con rituali satanici. La torre ad esagono irregolare s'eleva su quattro piani con alcune finestre con ringhiera ed una scaletta a chiocciola interna che collega i piani tra loro. Un'arcana gola naturale L'orrido è una gola naturale che si è formata 15 milioni di anni fa dalle acque del torrente Pioverna che per erosione ha scavato una profonda gola tra Taceno e Bellano. A Bellano è possibile attraversare una parte dell'orrido percorrendo delle ripide passerelle sullo strapiombo. L'orrido è stato da sempre apprezzato dalle ricche famiglie bellanesi del passato, ad esempio i Denti che nel XV secolo sfruttavano già la forza delle cascate del fiume per la lavorazione del ferro. Nel XVII secolo divenne dimora di Cipriano Denti e poi ispirazione del poeta Boldoni. Ad oggi è ispirazione di una "bella" centrale idroelettrica.
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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maxmillian
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Posted - 23 January 2013 : 18:35:14
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qualche mistero sulle....perle???
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian
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Carla
Utente Master
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Posted - 23 January 2013 : 18:44:06
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magari poi lo scopriamo e pubblichiamo Max
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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maxmillian
Utente Master
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Posted - 23 January 2013 : 19:07:15
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attendo fiducioso...per ora ho ingaggiato Voi.....ager
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian
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Carla
Utente Master
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Posted - 23 January 2013 : 19:44:53
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IL MISTERO DELLE PERLE D'OSSIDIANA
TWIN FALLS - L'antropologo Jim Woods, della Idaho State University, sta cercando di risolvere i misteri che circondano certe perle d'ossidiana prodotte dagli antichi messicani, 1200 anni fa. Le palline hanno un diametro da 3 a 25 mm e includono minuscole bollicine d'aria, che rifrangono l'aria e scintillano come fossero d'oro, con un effetto di gatteggiamento simile a quello delle pietre note come "occhi di tigre". Sono state trovate una decina d'anni fa nel sito di Teotihuacan presso Città del Messico, accanto alle più grandi piramidi del mondo. Teotihuacan era una città cerimoniale e gli Aztechi dicevano che da essa erano nati i loro dei. "La pietra di queste perle appare come metallo, " dice Woods. ''Sembrano fatte di pirite, quasi d'oro. Sono molto belle e provengono tutte da una grande miniera." "Trovo interessante il fatto che queste perle, apparse in un primo momento come elementi fatui di vita mondana, sono diventate una sfida per gli archeologi moderni, per riuscire a riprodurle e per comprenderne il vero significato, " prosegue Woods. Woods, professore associato di antropologia alla Idaho State University e nel College of Southern Idaho, ha un collaboratore, Alejandro Pastrana dell'Istituo Messicano di Antropologia e Storia. Pastrana contattò Woods circa un anno fa per chiedergli aiuto a studiare queste perle d'ossidiana, e alla stessa epoca presso Teotihuacan si scoprivano l'atelier di lavorazione e la miniera da cui proveniva l'ossidiana, con la quale gli Aztechi realizzavano anche le loro famose lame. Erano famosi, i loro artigiani, per saper fare lame d'ossidiana larghe circa3 cm e lunghe da 10 a 20 cm. Woods sta ora cercando di ottenere una riproduzione delle palline e sta aiutando Pastrana a capire come gli artigiani pre-aztechi lavorassero per ottenere le perle d'ossidiana dai residui della lavorazione delle lame. "Non è per nulla semplice lavorare l'ossidiana, " dice, "Forse ricavavano strisce larghe circa un pollice ai lati delle lame, poi li dividevano in blocchetti quadrati e infine cominciavano ad arrotondarli per ottenere le perle." Il passaggio successivo appare difficile da riprodurre a Woods e ai suoi colleghi: dopo aver ritagliato i cubetti d'ossidiana, l'antico artigiano doveva usare qualche attrezzo speciale per cavare dal suo centro un pezzetto a forma di cono, come appare negli oggetti ritrovati. Raggiungeva così il centro geometrico del pezzo, e poi cominciava ad arrotondarne la forma esterna. "Ci stiamo avvicinando. Non sembra difficile, ma non abbiamo ancora risolto completamente il caso" dice Woods.
(L'articolo trovato sul web risale al 4 Ottobre 2011, ma non risulta che sia stato ancora risolto il mistero)
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Fein
Moderatore
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Posted - 23 January 2013 : 22:35:27
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wowwwwwwwww che belle leggende... Luna la storia di Samugheo non la conoscevo la prossima volta -ci vado ogni tanto - è a soli una ventina di km. da qui mi informo e voglio andare in quel castello... non da sola però
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n/a
deleted
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Posted - 23 January 2013 : 22:35:47
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è un piacere leggere tutti questi misteri
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