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lumière
bannata
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Posted - 14 October 2012 : 16:23:36
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Straordinaria Ghiandaia! Bravissimo
Fein Sta venendo fuori una bella storia!
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Ghiandaia
Utente Master
1403 Posts
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Posted - 14 October 2012 : 16:31:41
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Grazie Lumìere
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disattivato
infame
1 Posts
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Posted - 14 October 2012 : 16:48:11
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Intanto 14febbraio sfolazzando tra gli alberi del bosco scintillante incontro' un gruppo che si stava recando al villaggio che avevano perso la strada di casa.C'era Acssia, un indiana dal viso di angelo e con gli occhi di fuoco, con se aveva un arco e delle frecce, le facevan compagnia lungo il viaggio un cavaliere Sir Morris e il suo destriero bianco, dai lunghi capelli castano e l'armatura lucente e lupo che si era annoiato di fare la spia della fattucchiera e si era unito al gruppo. Appena avevano visto 14febbraio eran rimasti folgorati dalla luce viola che irradiava e dallo splendido profumo di violette, poi sir morris aveva sguainato la spada perchè si era accorto che era una una fata-vampiro.14febbraio li rassicuro' dicendo che era una "distrazione" della fata Luna che le aveva dato una mela con un incantesimo per errore e l'aveva trasformata così e aggiunse che non gli avrebbe fatto mai del male...bèh gli avrebbe succhiato un po' di sangue solo nell'eventualita' fossero innamorati...era diventata una fata-vampiro degli innamorati e questo non era gradevole specialmente a San Valentino.
...Le due immagini della fantasia vestono un unico sogno....
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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio." Albert Einstein
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Sir Morris
Bannato
947 Posts
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Posted - 14 October 2012 : 17:55:46
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Sir Morris sapeva che l'obiettivo di quest'oggi era per l'appunto: la perlustrazione. Acssia e Lupo gli stavano accanto.. e quando il Folletto rivelò in tempo la sua vera identità.. il cavaliere ripose l'arma nel fodero ed esclamò: "Fata Luna ha sempre voglia di giocare con l'equivoco... l'inebriante profumo di viole mi ha ingannato più del vostro stesso aspetto!". Sorridette ed invitò il folletto ad unirsi al gruppo per recarsi al villaggio.
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Credo nella ragione e nella propria coscienza! Credo nell'altruismo e nell'intraprendenza!
Sir Morris |
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Carla
Utente Master
35017 Posts
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Posted - 14 October 2012 : 18:41:28
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Fata Luna è una simpatica fatina giocherellona, è il suo lavoro deve pur fare. vuol far innamorare chi l'amor vuole evitare.. zucche luminose, mele rosse preziose interse di filtri per far innamorare, dolcetti colmi di profumi dei boschi rendon felici e sereni anche i cuori più tosti. Ma se l'amor tu vuoi evitare da fata Luna non farti trovare. Vede e prevede il futuro, il passato e il presente e con qualche equivoco gli piace giocare, poichè l'amore si deve guadagnare e non solo con pozioni andarlo a cercare.. Canta musichette soavi che innondan il bosco, mentre anche gli orsi dai cuori più duri, divengon mansueti e rincorron l'amore.. Ma attenta deve sempre stare poichè una altra fatucchiera Fein è una sua rivale, che tutto il lavoro le vuole rubare ..
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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Fein
Moderatore
14529 Posts
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Posted - 14 October 2012 : 22:35:11
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la -megera- Fein non ha intenzione di rubare il lavoro alla piccola e soave folletta 14,,, lei prepara i suoi filtri d'amore per tutti... dato che per se stessa non funzionano... infatti vuole dire all'orsetto ghiandaia che il suo destino è di rimanere orso... ma con la fantasia può diventare anche un'aquila reale e vagare nel mondo dei sogni... cammina e cammina a fein è venuta un po di fame,chissà se la -capa-Oriana ha avanzato un po di zuppa di fagioli... altrimenti dovrà presentarsi al castello fatato del SIR e chiedere se vuole un suo filtro in cambio di un pasto a base di ostriche e fragole con panna,sperando che non si aggiri nei paraggi il vampiro JO ... tanto è diventa anemica a forza di mangiare erbe e bacche solo che mentre pensava questo da lontano vede arrivare al galoppo un cavalire che ha fatto prigionieri l'indiana Acssia con il suo amico Max... li vuole usare da mettere dentro alle enormi zucche che ha preso nel giardino della streghetta dagli occhi di fuoco Stralù...
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Ghiandaia
Utente Master
1403 Posts
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Posted - 14 October 2012 : 23:36:49
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L'aquila Ghiandaia, vuoi perché la verità fa male, vuoi perché non accettava facilmente consigli da chi aveva paura di lui, si sentì in cuor suo insoddisfatto della risposta. Però si sentiva di concordare su di una cosa: sotto, sotto era un orso. "Questa maga non è poi così potente". Pensò: "E forse il suo vagare per i boschi scarmigliata non rappresenta altro che qualche avanguardia delle scuole di magia." Anche da orso Ghiandaia non aveva mai avuto una grande considerazione per le avanguardie. "Prima di andare in avanscoperta", si diceva: "bisognava esplorare il già conosciuto palmo a palmo". Solo così si poteva trovare tutto il cibo per l''inverno e tutta la serenità necessaria ad abbandonare il mondo per quei tre, quattro mesi, del letargo. Di questo ne era certo! Insomma la maga in rosso in realtà non aveva risolto il dualismo implicito nella sua domanda, ma si era limitata a fare della domanda la risposta! "Bell'affare che ho concluso." Si disse: e si mise a innalzarsi con tutta la forza e la rabbia che aveva in petto lanciando acute grida che zittirono a lungo tutti i cinguettii del bosco. Dopo aver sorvolato per un po' i luoghi più nascosti e selvaggi del paese dei perlini, cominciò a sentire una certa stanchezza e un torpore crescergli da sotto l'aereo piumaggio. Si posò quindi velocemente su di un basso pino marittimo che spiccava solitario in mezzo ai faggi e agli abeti. Appena si fu riposato l'aquila Ghiandaia cercò di far sbollire la rabbia e di raccogliere pensieri e intenzioni: "Doveva ammettere, suo malgrado, che la maga in rosso aveva ragione: se era un 'aquila era per via d'un incantesimo, e di un immeritato perdono; la sua vera natura era orsina, e orsi tutti i suoi antenati tumulati lassù nel ghiaccio perenne delle montagne del paese dei perlini". Inoltre stava di nuovo calando la notte, e cominciava a sentirsi veramente l'orso Ghiandaia. Dal pino aveva scorto una grande quercia ai bordi di un lago, le cui radici facevano un accogliente anfiteatro coperto da un tronco robusto che le difendeva dalle intemperie. Sarebbe stato un buon posto per passare la notte, sennonché un bagliore proveniente dall'interno di aperture simili a porta e finestre indicava che era già abitata! Oramai Ghiandaia era tornato un orso del tutto. Era ancora tra i rami del pino, ma non molto in alto. E abbracciandone il tronco coi robusti unghioni lo discese col sedere, restando a testa in su. Una tecnica di cui ancora andava fiero: per non averla dimenticata col passare degli anni, dopo che da cucciolo l'aveva appresa giocando. Cominciò a camminare di notte per il bosco, invisibile come un masso tra i sassi, ricoperti di muschio, della valle; e muovendosi con elasticità insospettata sulla terra come una lettiera trascinata via da un leggero temporale. Proprio come aveva detto Oriana pronunciando la magia: "Che peccato averla privata delle zucche cui era stata dietro per tutta la stagione ". Pensò, ma cosa fatta capo ha. Ora che si avvicinava alla base illuminata della quercia sentì un buon profumino di frittelle al miele. Ma era un odore così intenso e delicato, che non si sarebbe sorpreso di scoprire che erano magiche. "Quindi anche in questa quercia abita una maga", pensò. E non gli ci volle molto; perché da vicino vide dei fiori alle finestre dall'aspetto femminile, e, per quanto ne sapesse, le streghe non sprecavano il loro prezioso tempo a fare frittelle. Era tutto il giorno che non mangiava e inoltre aveva bisogno di un riparo per il resto della notte. Quindi mise da parte il più possibile l'innata timidezza e con la zampa bussò pesantemente, suo nonostante, alla porta , dicendo: "Non potreste, per cortesia, ospitarmi per la notte? All'occorrenza so occupare poco spazio se mi rannicchio come in letargo". "Vieni pure avanti: ti aspettavo, in realtà le frittelle le ho fatte apposta per te!" Era la fata Luna a parlare.
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