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Originalmente inviata da Ghiandaia

sempre la sera mi ispira parole nuove: ecco qua:

Prezioso come vetro

L’ora della sera è quella del ricordo,
Ma l’ora del ricordo non è più sera.
Le rovine ormai ferme dello sparso
Un giorno ai venti sordi e insinceri,
Non sbiadiscono la sera più che non
Sbiadiscano la mattina. Né sono più
Utili come fondamento di un amore.
Quale migratore avvezzo a viaggiar
La notte quanto il giorno ti leverai
Verso il cielo amor mio ai venti
Inviso e a loro indifferente. Quasi
Rondone o procellaria figlio della
Tempesta, ma più ancora dell’aria.
Tuo natale è il cielo e tale la tomba.
Ma ti prego dimora sulla terra e lì
Annidati su una salda presa di roccia.
Riposa amor mio e trova compagnia.
E bevi l’acqua motosa dove il torrente
Si fa fiume dando la vita dalla sua vita.
Questo mia amata ti prometto amore.
Fa del poco abbastanza e dell’aria fuoco.
Non sono avido davvero, se non di pace
E mite riposo nell’incavo del nostro nido.
Il mio abbraccio davvero è solo abbraccio
I miei baci e carezze non sono poi speciali.
Quel che mi preme dirti è che il mio amore
Però è prezioso come vetro nato da polvere
E vestigia di valli ben fertili seppur tempo fa.

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