Son sfiorite le colline Dai crinali senza fine Son finite le giornate In estate un po’ abusate Sono rimasto solo davvero E quel che penso è per me Vorrei parlare non di parole Ma verrà la neve ,a salvare anche me Come terra che ne sopporti il peso Così il mio dolore con me porterò In bianco e nero vivrò, e così amerò Come sotto la neve tra alberi scuri Del pane farò, sotto la neve dentro me Quel che penso dirò nel suo bianco silenzio Mi basta una che ascolti, per lei del pane farò A lei qualcosa dirò, sarà di dolce e perverso E sotto la neve forse allora acquisterà senso Del pane farò, del suo corpo farò Con farina farò del mio corpo farò Poi si scioglie la neve Dai tetti e dai prati A colori amerò Non ancora abusati Sbocceran le colline Se tu resti e non vai Coi color di mattine Calde di sole oramai Un pensiero farò Qualche cosa dirò Di dolce e sincero Per noi soli davvero Anche in mezzo al frastuono Di questa periferia Ce lo sussurreremo In silenzio andrà via E allora avrà un senso La parola morrà Sussurrata si perderà Ne resterà il mistero Per noi soli davvero Sol per noi parlerà
Trovo meravigliose le ultime righe di questa tua poesia. Ma trovo soprattutto bella l'immagine della neve accostata al fare il pane e... all'amare a colori. Complimenti Ghiandaia
Trovo meravigliose le ultime righe di questa tua poesia. Ma trovo soprattutto bella l'immagine della neve accostata al fare il pane e... all'amare a colori. Complimenti Ghiandaia
Mi associo veramente una bella visione questi passaggi Ghiandaia bell'inizio, continua così a scalar la tua vetta finchè raggiungerai la cima
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore