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Carla
Utente Master
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Posted - 20 September 2012 : 17:55:29
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Pregasi non finire in off topic per permalosità varie
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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Ghiandaia
Utente Master
1403 Posts
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Posted - 20 September 2012 : 18:53:52
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La leggenda del primo calumet
C'è una storia su come la pipa arrivò da noi la prima volta. Davvero molto tempo fa, si dice, due esploratori erano fuori a cercare bisonti; e quando arrivarono in cima ad un’alta collina e guardarono a nord, videro qualcosa che arrivava da molto distante, e quando arrivò più vicino gridarono “E’ una donna” e lo era. Allora uno degli esploratori, essendo un po’ sciocco, ebbe cattivi pensieri e ne parlò; ma l’altro disse: "Questa è una donna sacra; rigetta tutti i cattivi pensieri." Quando ella venne ancor più vicina, videro che indossava un fine vestito di daino bianco, che i suoi capelli erano molto lunghi e che era giovane e molto bella. E conosceva i loro pensieri e disse con una voce che era come un canto: "Voi non mi conoscete, ma se volete fare come pensate, potete venire." E quello un po’ sciocco andò; ma proprio quando fu davanti a lei, ci fu una nuvola bianca che arrivò e li coprì. E la donna giovane e bella venne fuori dalla nuvola e quando si dissolse l’uomo un po’ sciocco era uno scheletro coperto di vermi.
Allora la donna parlò a quello che non era tanto stupido: "Devi andare a casa e dire alla tua gente che sto arrivando e che un grosso tepee dovrà essere costruito per me al centro della nazione." E l’uomo, che era spaventatissimo, andò velocemente a dirlo alla gente, che fece subito come’era stato detto; e là attorno al gran tepee aspettarono la donna sacra. E un momento dopo arrivò, molto bella e cantando, e mentre entrava nel tepee questo è quel che cantava: "Con respiro visibile io cammino. Una voce emano mentre cammino. In un modo sacro cammino. Con tracce visibili cammino. In un modo sacro cammino."
E mentre cantava, ecco uscita dalla sua bocca una nuvola bianca che aveva un buon odore. Poi diede qualcosa al capo, ed era una pipa con un vitello di bisonte intagliato da un lato a significare la terra che ci nutre e ci sostiene, e con dodici penne d’aquila che pendevano dal boccaglio a significare il cielo e le 12 lune, ed esse erano legate con un’erba che no si spezza mai. "Osservate!" disse. "Con questa vi moltiplicherete e sarete una bella nazione. Nient’altro che bene ne verrà. Solo le mani dei buoni potranno averne cura e i cattivi non dovranno nemmeno vederla." Poi cantò ancora è uscì dal tepee; e mentre la gente la guardava andare, improvvisamente fu un bisonte bianco che galoppava via e sbuffava, e in breve se ne fu andato.
Questo si racconta, e se sia accaduto o no io non lo so ma se ci pensate, vedrete che è vero.
Ora accendo la pipa, e dopo che l’avremo offerta ai poteri che sono un Potere, e mandato avanti una voce ad essi, fumeremo insieme. Offrendo il boccaglio prima di tutto a Quello in alto –così-io mando una voce:
Hey hey! hey hey! hey hey! hey hey!
Nonno, Grande Spirito, ci sei sempre stato, e prima di te niente c’è stato. Non c’è nessuno al quale pregare tranne te. Tu stesso, tutto ciò che vediamo, tutto è stato fatto da te. Hai fatto le nazioni delle stelle per tutto l’universo. I quattro quadranti della terra tu hai fatto. Il giorno, e quel giorno, tutto hai fatto. Nonno, Grande Spirito, sporgiti vicino alla terra in modo che tu possa sentire la voce che mando. Tu verso dove il sole tramonta, ascoltami; Esseri del Tuono, ascoltatemi! Voi dove il Gigante bianco vive nel potere, ascoltatemi! Voi dove il sole splende sempre, da cui viene la stella del mattino e il giorno, ascoltatemi! Voi dove vive l’estate, ascoltatemi! Voi nel profondo dei cieli, e aquila del potere, ascolate! E tu, Madre Terra, La sola Madre, Tu che hai mostrato benevolenza per i tuoi figli!
Ascoltatemi, quattro quadranti del mondo—Io sono un parente! Datemi la forza di percorrere la soffice terra, sono un parente di tutto ciò! Datemi gli occhi per vedere e la forza di capire, Che possa essere come Te. Solo col tuo potere posso affrontare il vento.
Grande Spirito, Grande Spirito, Nonno mio in tutto il mondo le sembianze delle cose viventi sono tutte così. Con tenerezza esse sono venute fuori dal suolo. Poni lo sguardo su questi volti di innumerevoli figli e con figli tra le braccia, che possano affrontare i venti e percorrere la buona strada verso il giorno del silenzio.
Questa è la mia preghiera; ascoltami! La voce che ho mandato è debole, ma ancora con sincerità l’ho mandata. Ascoltami!
E’ finita. Hetchetu aloh!
Ora , amici miei, fumiamo insieme in modo che ci sia solo del bene fra di noi.
Dal Web "Alce Nero Parla" 1961 Edizioni dell'Università del Nebraska
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Sir Morris
Bannato
947 Posts
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Posted - 20 September 2012 : 23:09:38
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Desidero che questa discussione si popoli di sola passione e serietà... come Acssia comanda! Il sangue dei pellirosse non scorre dentro di me.. ma i loro pensieri : Sì!
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Credo nella ragione e nella propria coscienza! Credo nell'altruismo e nell'intraprendenza!
Sir Morris |
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Carla
Utente Master
35017 Posts
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Posted - 20 September 2012 : 23:12:52
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Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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Ghiandaia
Utente Master
1403 Posts
Status: offline |
Posted - 21 September 2012 : 00:13:55
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La Grande visione
Quel che successe da allora fino all'estate in cui compii 9 anni non è una storia. Ci furono inverni ed estati, e furono buoni; perchè i Wasichus* (moltitudini cioè l'uomo bianco) avevano fatto la loro ferrovia lungo il Platte (River) e viaggivano di là. Ciò aveva tagliato il branco dei bisonti in due, ma quelli che restavano nel nostro paese con noi erano più di quanti se ne potessero contare, e noi vagavamo senza problemi sulla nostra terra.
Di tanto in tanto le voci tornavano quando ero rimasto solo, come qualcuno che mi chiamasse, ma cosa volessero farmi proprio non lo sapevo. Questo non succedeva molto spesso, e quando non succedeva, me ne dimenticavo; che adesso ero diventato più alto e montavo i cavalli e potevo tirare alle galline della prateria e ai conigli col mio arco. I ragazzi della mia gente iniziavano da molto giovani a imparare il modo di fare degli uomini, e nessuno glielo diceva; impravamo soltanto facendo quel che avevanmo visto, ed eravamo guerrieri all'età in cui iragazzini adesso sono come ragazzine.
Era l'estate in cui compii 9 anni, e la nostra gente si stava muovendo lentamente verso le Montagne Rocciose. Una sera si accamparono in una valle vicino ad un piccolo torrente proprio prima che scorresse nell'Erba Unta (River) e c'era un uomo col nome d'Anca D'Uomo che mi voleva bene e mi chiese di mangiare con lui nel suo tepee.
Mentre stava mangiando, arrivò una voce che diceva: "E' tempo; ora Ti stanno chiamando." La voce era così forte e chiara che ci ho creduto, e pensavo che sarei andato proprio dove volevano che andassi. Così mi prepqarai a iniziare. Mentre venivo fuori dal tepee, entrambe le cosce inziarono a farmi male, e all'improvviso fu come svegliarsi da un sogno, e non c'era nessuna voce. Così tornai dentro il tepee, ma non volevo mangiare. Anca D''Uomo mi guardò in un modo strano e mi chiese cos'era che non andava. Gli dissi che le gambe mi facevano male.
Il mattino seguente il campo si sposto di nuovo, e io stavo cavalcando con alcuni ragazzi. Ci fermammo a prendere un sorso dal torrente, e quando fui giù da cavallo, le mie gambe cedettero sotto di me e non potei camminare. Così i rgazzi mi aiutarono a tirarmi su e mi misero sul cavallo; e quando ci accampammo di nuovo quella sera, Ero malato. Il giorno dopo il campo si spostò dove le diverse bande della nostra gente si riunivano, E io viaggiai su una slitta, perché ero molto malato. Entrambe le gambe e le braccia si sentivano male e la mia faccia si era gonfiata.
Quando ci fummo accampati di nuovo, Giacevo nel nostro tepee e mia madre e mio padre erano seduti accanto a me. Potevo vedere attraverso le aperture, e c'erano due uomini che venivano dalle nuvole, con la fronte di frecce piegate in basso, e riconobbi che erano gli stessi che avevo visto prima. Ognuno ora portava una lunga lancia, e dalle loro punte lampeggiava un fulmine. Arrivarono molto vicino al suolo stavolta e stettero per un po' là fuori e mi guradarono e dissero: "Sbrigati! Vieni! Tuo Nonno ti sta chiamanado!"
Poi si voltarono e lasciarono il suolo come freccie lanciate all'insù dall'arco. Quando mi fui alzato a seguirli, le gambe non mi facevano male più ed ero molto leggero. Andai fuori dal tepee, e lassù dove gli uomini con le lance fiammeggianti stavano andando, una nuvoletta stava arrivando molto velocemente. Arrivò e si fermò e mi prese e si voltò indietro da dove era venuta, volando velocemente. E quando guardai giù vidi mia madre e mio padre laggiù, e partii dispiaciuto di averli lasciati.
(continua a breve)
Alce Nero Parla Edizioni Università del Nebraska 1961 (questo testo è preso dal web , dove non esiste in lingua italiana e lo tradurrò appena possibile (io possiedo il libro in italiano) ma tradurrò dall''inglese per non infrangere il copyright):
http://www.welcomehome.org/rainbow/prophecy/BlackElk.html
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Sir Morris
Bannato
947 Posts
Status: offline |
Posted - 21 September 2012 : 01:32:45
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Attenderò che i Sioux vi vengano a prendere, Ghiandaia! I Cheyennes e gli Arapahos penseranno al resto!
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Credo nella ragione e nella propria coscienza! Credo nell'altruismo e nell'intraprendenza!
Sir Morris |
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Ghiandaia
Utente Master
1403 Posts
Status: offline |
Posted - 21 September 2012 : 01:52:09
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quote: Originalmente inviata da Sir Morris
Attenderò che i Sioux vi vengano a prendere, Ghiandaia! I Cheyennes e gli Arapahos penseranno al resto!
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Credo nella ragione e nella propria coscienza! Credo nell'altruismo e nell'intraprendenza!
Sir Morris
in mancanza di Mohicani, mi va bene, ci sto
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