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Originalmente inviata da Ghiandaia


Aaah!

Mi sono scavato una fossa profonda, e volentieri mi ci sono adagiato. All’inizio riuscivo ancora a vedere i passanti, le nuvole, il sole o le stelle; e mi sentivo ancora vivo. Poi il tempo ha ricoperto tutto con giorni, mesi e anni di polvere greve come la terra. Era il sonno senza sogni. Non c’erano vita e amore per me, neppure li sognavo. Anzi forse era tutto un inganno della mia mente; ma sembrava proprio un sonno più profondo della morte. Mi restava solo un unico appiglio, l’invidia. Tutto era scuro ma vedevo distintamente come in sogno gli amori degli altri. Come se il mio bisogno d’amore, insoddisfatto, si nutrisse di quei fantasmi e visioni. Ma ora penso che quello fosse l’amore universale, che pian piano è percolato tra la polvere della terra per raggiungere di nuovo il mio cuore. E gridai: “Aaah!” L’incantesimo si ruppe e di nuovo vidi la gente passare, le nuvole mutarsi in nuvole, il sole caldo e le stelle stregate di mistero. Mi sembrò d’essere in un avallamento basso e dolce. Mi alzai e mi accorsi d’avere ancora la pala in mano. La gettai volentieri lì dove mi trovavo, e feci un passo. Poi cominciai a camminare verso dove il cielo era più luminoso. Non sapevo dove stavo andando, ma sapevo che dovevo lasciare quel posto per sempre.

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