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Posted - 29 April 2012 : 11:35:48
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quote: Originalmente inviata da beppe
C’era una volta un mondo tutto grigio e noioso, in cui gli dei litigavano sempre perché tutto era assai cupo e colorato con due soli colori: il nero ,che dominava la notte, e il bianco ,che tingeva il giorno, poi v’era il grigio che dipingeva sere e mattine affinché non si scontrassero troppo. Gli dei litigavano spesso, ma erano comunque molto sapienti e saggi: si riunirono per decidere come rendere il mondo più allegro, così da viere felici e in concordia. Uno di loro cominciò a camminare per pensare meglio, ma camminando sbatté contro una pietra ferendosi la testa. Il dio, dopo aver strillato per un bel pezzo, guardò il suo sangue e vide che era di un colore diverso così andò dagli altri Dei, mostrando loro il nuovo colore che chiamarono “rosso”. A questo punto decisero di cercare altri colori, e di rendere con questi il mondo più bello e allegro. Un altro dio si mise in cerca di un colore per dipingere la speranza. Lo trovò dopo un bel pezzo e lo mostrò all'assemblea degli Dei che gli misero il nome "verde". Un altro cominciò a grattare forte a terra. "Che fai?" gli chiesero gli altri dei. "Cerco il cuore della terra" rispose. Dopo un po' trovò il cuore della terra e lo mostrò agli altri dei. Nacque così il colore marrone. Un altro dio salì in alto. "Vado a guardare il colore del mondo" disse, e si mise a scalare una montagna. Quando arrivò ben in alto, guardò in giù e vide il colore del mondo, ma non sapeva come fare a portarlo agli altri dei. Allora rimase lì a guardare per un bel po', finché il colore non gli si attaccò agli occhi. Discese e andò all'assemblea degli dei. "Porto nei miei occhi il colore del mondo: l’azzurro. Un altro dio stava cercando colori quando sentì un bambino ridere; si avvicinò con cautela e gli prese la risata che diventò il giallo. A quel punto gli dei che erano ormai stanchi, andarono a dormire, lasciando i colori in uno scrigno sotto un albero. La cassetta non era chiusa bene e i colori uscirono, cominciando a far chiasso e festa. Quando tornarono gli Dei si accorsero che i colori non erano più sette, ma molti di più. Presero la cassetta dei colori, salirono sulla cima del monte, e da lì cominciarono a lanciare i colori, così l'azzurro finì in parte nell'acqua e in parte nel cielo, il verde cadde sugli alberi e sulle piante, il marrone, che era il più pesante, cadde sulla terra, il giallo, che era un risata di bambino, volò fino a tingere il sole, il rosso giunse sulla bocca degli uomini. Allora, gli dei, per non dimenticare né perdere i colori, cercarono un modo per conservarli. Mentre stavano pensando come fare videro passare un pappagallo guaca maya dalle lunghissime penne. Decisero così di affidare tutti i colori che avevano appena scoperto a questo animale, che da quel momento ebbe un piumaggio colorato come un arcobaleno e divenne non solo un volatile meraviglioso, ma il custode di tutti i colori del mondo.
Leggenda Messicana
Meravigliosa leggenda
Quando il battito del cuore supera le ombre del passato l'amore potrà trionfare sul destino.
Nicholas Sparks |
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Carla
Utente Master
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Posted - 29 April 2012 : 12:30:49
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quote: Originalmente inviata da beppe
C’era una volta un mondo tutto grigio e noioso, in cui gli dei litigavano sempre perché tutto era assai cupo e colorato con due soli colori: il nero ,che dominava la notte, e il bianco ,che tingeva il giorno, poi v’era il grigio che dipingeva sere e mattine affinché non si scontrassero troppo. Gli dei litigavano spesso, ma erano comunque molto sapienti e saggi: si riunirono per decidere come rendere il mondo più allegro, così da viere felici e in concordia. Uno di loro cominciò a camminare per pensare meglio, ma camminando sbatté contro una pietra ferendosi la testa. Il dio, dopo aver strillato per un bel pezzo, guardò il suo sangue e vide che era di un colore diverso così andò dagli altri Dei, mostrando loro il nuovo colore che chiamarono “rosso”. A questo punto decisero di cercare altri colori, e di rendere con questi il mondo più bello e allegro. Un altro dio si mise in cerca di un colore per dipingere la speranza. Lo trovò dopo un bel pezzo e lo mostrò all'assemblea degli Dei che gli misero il nome "verde". Un altro cominciò a grattare forte a terra. "Che fai?" gli chiesero gli altri dei. "Cerco il cuore della terra" rispose. Dopo un po' trovò il cuore della terra e lo mostrò agli altri dei. Nacque così il colore marrone. Un altro dio salì in alto. "Vado a guardare il colore del mondo" disse, e si mise a scalare una montagna. Quando arrivò ben in alto, guardò in giù e vide il colore del mondo, ma non sapeva come fare a portarlo agli altri dei. Allora rimase lì a guardare per un bel po', finché il colore non gli si attaccò agli occhi. Discese e andò all'assemblea degli dei. "Porto nei miei occhi il colore del mondo: l’azzurro. Un altro dio stava cercando colori quando sentì un bambino ridere; si avvicinò con cautela e gli prese la risata che diventò il giallo. A quel punto gli dei che erano ormai stanchi, andarono a dormire, lasciando i colori in uno scrigno sotto un albero. La cassetta non era chiusa bene e i colori uscirono, cominciando a far chiasso e festa. Quando tornarono gli Dei si accorsero che i colori non erano più sette, ma molti di più. Presero la cassetta dei colori, salirono sulla cima del monte, e da lì cominciarono a lanciare i colori, così l'azzurro finì in parte nell'acqua e in parte nel cielo, il verde cadde sugli alberi e sulle piante, il marrone, che era il più pesante, cadde sulla terra, il giallo, che era un risata di bambino, volò fino a tingere il sole, il rosso giunse sulla bocca degli uomini. Allora, gli dei, per non dimenticare né perdere i colori, cercarono un modo per conservarli. Mentre stavano pensando come fare videro passare un pappagallo guaca maya dalle lunghissime penne. Decisero così di affidare tutti i colori che avevano appena scoperto a questo animale, che da quel momento ebbe un piumaggio colorato come un arcobaleno e divenne non solo un volatile meraviglioso, ma il custode di tutti i colori del mondo.
Leggenda Messicana
Bellissima questa leggenda Beppe... e nacquero tutti i colori del mondo
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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beppe
Utente Master
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Posted - 01 May 2012 : 07:45:35
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L'elemosina senza amore è niente. E, a volte, peggio di niente, se con essa intendi meno soccorrere gli altri che toglierti un obbligo. Ciò che importa, è che la prima miseria degli altri s'imprima nella nostra carne, bruci il nostro sangue. Ci ossessioni i nostri pensieri troppo tranquilli, guasti il nostro cuore troppo sicuro di sè. Tu mi dici: “Anch'io ho i miei poveri”. No, né tu né io abbiamo i “nostri poveri”. I poveri non sono nostri. Siamo noi ad appartenere a loro. Non si può dire “i miei poveri”, come la tua figlioletta dice: “le mie bambole”. Non si può giocare alle bambole con i poveri.
Raoul Follereau
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Carla
Utente Master
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Posted - 01 May 2012 : 11:52:53
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Quando si dà un aiuto o un dono, lo si deve far col cuore e due secondi dopo essersi dimenticati d'averlo fatto.. altrimenti non avrebbe nemmeno senso farlo, ma solo un ripulirsi la coscenza..
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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beppe
Utente Master
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Posted - 03 May 2012 : 08:20:05
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Non permettere mai che qualcuno venga a te e vada via senza essere migliore e più contento. Sii l'espressione della bontà di Dio. Bontà sul tuo volto e nei tuoi occhi, bontà nel tuo sorriso e nel tuo saluto. Ai bambini, ai poveri e a tutti coloro che soffrono nella carne e nello spirito offri sempre un sorriso gioioso. Da' loro non solo le tue cure ma anche il tuo cuore.
Madre Teresa di Calcutta
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Carla
Utente Master
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Posted - 03 May 2012 : 08:24:11
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Buongiorno Beppe
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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beppe
Utente Master
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Posted - 05 May 2012 : 06:59:07
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Oggi, un bimbo mi chiede: "Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?". Io: "No, il cuore resta sempre nello stesso posto. A sinistra " Ed intanto penso... . .Poi, un giorno, crescerai. Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare, davvero, nessun luogo. Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello... stomaco, quando hai paura, o sei ferito. Ci sono volte in cui accellera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto. Altre volte, invece, fa cambio col cervello. Crescendo, imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani. E, il più delle volte, ti tornerà indietro un po' ammaccato. Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. O, forse, sarà più bello ancora. Questo, però, lo capirai solo dopo molto, molto tempo. Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore. Di averlo perso. E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante, nelle vecchie tasche di un cappotto malandato. Dal Web
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