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Oriana
Utente Master
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Posted - 23 July 2011 : 14:11:01
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Ecco due ottimi esempi Hathor. A cui se ne potrebbero aggiungere tanti altri perchè, ovviamente, andando a cercare le singole azioni o opere istituite da parte della Chiesa, è ovvio che si trovano. Sono consapevole di questo...
Questo però vale per tutti i governi di tutto il mondo. Tra tante azioni discutibili qualche legge buona ognuno di loro la fa.
Ciò in cui sono in disaccordo con te è che pur essendo vero che per produrre il "bene" si abbisogna anche di danaro, da un'istituzione religiosa non mi aspetto "l'arricchimento" personale e... Per esempio: chi di voi sa che dell'8 per mille su cui la chiesa entra in possesso ogni anno ( e si parla di miliardi) solo il 20 per cento và ad opere di bene e il restante 80 entra nelle casse del vaticano e servono ai suoi investimenti personali ?
Riporto questo articolo da Repubblica del 2008
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LA CHIESA cattolica è l'unica religione a disporre di una dottrina sociale, fondata sulla lotta alla povertà e la demonizzazione del danaro, "sterco del diavolo". Vangelo secondo Matteo: "E' più facile che un cammello passi nella cruna dell'ago, che un ricco entri nel regno dei cieli". Ma è anche l'unica religione ad avere una propria banca per maneggiare affari e investimenti, l'Istituto Opere Religiose.
La sede dello Ior è uno scrigno di pietra all'interno delle mura vaticane. Una suggestiva torre del Quattrocento, fatta costruire da Niccolò V, con mura spesse nove metri alla base. Si entra attraverso una porta discreta, senza una scritta, una sigla o un simbolo. Soltanto il presidio delle guardie svizzere notte e giorno ne segnala l'importanza. All'interno si trovano una grande sala di computer, un solo sportello e un unico bancomat. Attraverso questa cruna dell'ago passano immense e spesso oscure fortune. Le stime più prudenti calcolano 5 miliardi di euro di depositi. La banca vaticana offre ai correntisti, fra i quali come ha ammesso una volta il presidente Angelo Caloia "qualcuno ha avuto problemi con la giustizia", rendimenti superiori ai migliori hedge fund e un vantaggio inestimabile: la totale segretezza. Più impermeabile ai controlli delle isole Cayman, più riservato delle banche svizzere, l'istituto vaticano è un vero paradiso (fiscale) in terra. Un libretto d'assegni con la sigla Ior non esiste. Tutti i depositi e i passaggi di danaro avvengono con bonifici, in contanti o in lingotti d'oro. Nessuna traccia.
Da vent'anni, quando si chiuse il processo per lo scandalo del Banco Ambrosiano, lo Ior è un buco nero in cui nessuno osa guardare. Per uscire dal crac che aveva rovinato decine di migliaia di famiglie, la banca vaticana versò 406 milioni di dollari ai liquidatori. Meno di un quarto rispetto ai 1.159 milioni di dollari dovuti secondo l'allora ministro del Tesoro, Beniamino Andreatta. Lo scandalo fu accompagnato da infinite leggende e da una scia di cadaveri eccellenti. Michele Sindona avvelenato nel carcere di Voghera, Roberto Calvi impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, il giudice istruttore Emilio Alessandrini ucciso dai colpi di Prima Linea, l'avvocato Giorgio Ambrosoli freddato da un killer della mafia venuto dall'America al portone di casa. [...] ( Qui vi è un lungo capitolo sulla connivenza tra Vaticano e la vicenda su Tangentopoli)
[...]
Con l'immagine di Luciano Moggi maestro di morale cattolica si chiude l'ultima puntata dell'inchiesta sui soldi della Chiesa. I segreti dello Ior rimarranno custoditi forse per sempre nella torre-scrigno. L'epoca Marcinkus è archiviata ma l'opacità che circonda la banca della Santa Sede è ben lontana dallo sciogliersi in acque trasparenti. Si sa soltanto che le casse e il caveau dello Ior non sono mai state tanto pingui e i depositi continuano ad affluire, incoraggiati da interessi del 12 per cento annuo e perfino superiori. Fornire cifre precise è, come detto, impossibile. Le poche accertate sono queste. Con oltre 407 mila dollari di prodotto interno lordo pro capite, la Città del Vaticano è di gran lunga lo "stato più ricco del mondo", come si leggeva nella bella inchiesta di Marina Marinetti su Panorama Economy. Secondo le stime della Fed del 2002, frutto dell'unica inchiesta di un'autorità internazionale sulla finanza vaticana e riferita soltanto agli interessi su suolo americano, la chiesa cattolica possedeva negli Stati Uniti 298 milioni di dollari in titoli, 195 milioni in azioni, 102 in obbligazioni a lungo termine, più joint venture con partner Usa per 273 milioni.
Nessuna autorità italiana ha mai avviato un'inchiesta per stabilire il peso economico del Vaticano nel paese che lo ospita. Un potere enorme, diretto e indiretto. Negli ultimi decenni il mondo cattolico ha espugnato la roccaforte tradizionale delle minoranze laiche e liberali italiane, la finanza. Dal tramonto di Enrico Cuccia, il vecchio azionista gran nemico di Sindona, di Calvi e dello Ior, la "finanza bianca" ha conquistato posizioni su posizioni. La definizione è certo generica e comprende personaggi assai distanti tra loro. Ma tutti in relazione stretta con le gerarchie ecclesiastiche, con le associazioni cattoliche e con la prelatura dell'Opus Dei. In un'Italia dove la politica conta ormai meno della finanza, la chiesa cattolica ha più potere e influenza sulle banche di quanta ne avesse ai tempi della Democrazia Cristiana. (Carlo Pontesilli e Maurizio Turco)
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Però posso fare una domanda semplice, semplice ? E' solo una delle tante ma la pongo perchè è quella che più salta all'occhio anche ai ciechi.
Secondo voi i grandi prelati, Papa compreso, hanno bisogno di vivere nello sfarzo e coprirsi di ricchezza (abiti, anelli, catene, stanze e corridoi d'oro ecc...) per diffondere il verbo di Dio ai popoli ? E hanno bisogno ostentarlo in modo così strafottente di fronte a quelle miserie a cui tanto dicono sia necessario dar aiuto ? E' così accettabile, da parte di un fedele, il vedere che la loro "casa" è gestita da potenti magnati dell'economia e non da virtuosi che operano in conformità a quanto predicano ? (Ovvio che non mi riferisco al povero prete di montagna...) Dov'è la modestia e il buon esempio in tutto questo? Insomma... ogni qualvolta a me capita di vedere in televisione lo sfarzo dei loro abiti, delle loro chiese, dei loro addobbi ecc... mi viene la nausea. Sono l'unica ?
Vorrei tanto che un cattolico avesse la risposta....
" ... Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra." (F. Pessoa) |
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n/a
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Posted - 23 July 2011 : 15:12:05
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quote: Originalmente inviata da Oriana Insomma... ogni qualvolta a me capita di vedere in televisione lo sfarzo dei loro abiti, delle loro chiese, dei loro addobbi ecc... mi viene la nausea. Sono l'unica ?
no.. non sei l'unica...
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tessa47
Utente Master
6284 Posts
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Posted - 24 July 2011 : 00:00:56
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A me piacciono e molto. Sarà anche sfarzo, ma mi piace.
Domani è un altro giorno...
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Bianca Fiori
Utente Senior
301 Posts
Status: offline |
Posted - 04 August 2011 : 09:42:58
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La vera Essenza quale è di ogni Religione? La Forma o la Sostanza? L'interiorità o l'esteriorità? |
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n/a
deleted
21604 Posts
Status: offline |
Posted - 04 August 2011 : 12:36:48
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mah!! posso dire che ognuno di noi ne coglie un'essenza, sebbene simile, cmq diversa, io la religione la concepisco come sostanza e interiorità spirituale
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gupi
Utente Master
6200 Posts
Status: offline |
Posted - 04 August 2011 : 15:35:03
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quote: Originalmente inviata da Straluna io la religione la concepisco come sostanza e interiorità spirituale
quoto!
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Sei un’emozione inaspettata, un sogno indescrivibile la sensazione più delicata,profonda e così semplice ringrazio il cielo per la gioia pura che ora tu regali a me come pioggia fertile scendi a gocce piccole disseti una vita che si era inaridita!(raf) |
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disattivato
infame
1 Posts
Status: offline |
Posted - 04 August 2011 : 15:35:52
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quote: Originalmente inviata da Straluna
io la religione la concepisco come sostanza e interiorità spirituale
Quoto anch'io!
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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio." Albert Einstein
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