Vorrei volare nell’Immenso a cavallo d’una cometa e raggiungere nuovi Universi dove potrei ancora cercarti. Forse sei quella bianca luce che emana un dolce canto di lontane sirene? O forse sei nel vento stellare che si distende nell’aria e si espande all’Infinito? Il mare della tranquillità è ormai alle spalle e la bianca luna solitaria è già ormai lontana … Dove ti devo ancora cercare? Sto lasciando nell’Immensità tracce del tuo viso, sto dipingendo petali di rosa da spargere ai tuoi piedi e mentre il mistero mi avvolge tra spire di specchi illusori e di sogni dove mi porta il cuore, continuerò ancora a cercarti come un fiume che cerca il suo mare. (Antares)
immagine da web
"E muri invalicabili innalzasti al cielo per uccidere un sogno"
Sulla sabbia fredda io vedo l’immenso mentre il cielo silente si fa chiaro di stelle e la mia preghiera s’immerge nel fondo dell’acqua limpida. Navighero’ mari in acque profonde per svegliarmi da lontani torpori. Oltre la vetta della mia terra avevo visto sogni e vane illusioni ma questa viva notte mi parla dentro e mi dice chi siamo, chi siamo stati e cosa saremo ancora… Come m’assomigli notte Con i tuoi lunghi silenzi! Dai compagnia al cuore e accendi il blu del cielo con la bianca luna che s’alza all’orizzonte. Nel tuo magico mistero voglio sprofondare perche’ quando avanzi quietando ogni cosa fai sognare i cuori, doni speranze ed io ti guardo dalla mia finestra mentre una perla scende dagli occhi e bagna le labbra assetate d’amore. (antares)
"E muri invalicabili innalzasti al cielo per uccidere un sogno"
Nel libro della vita molte immagini rimangono vuote: non riempirle di pensieri della tua mente. Là il poeta che in te si nasconde componga immagini di cielo: con la sua parola divina tocchi la tua immaginazione. (R. Tagore)
grafica digitale di Antares
"E muri invalicabili innalzasti al cielo per uccidere un sogno"
Bentornato a te e ai tuoi versi Antares, quelli non te li posso rubare ma un paio di immagini le ho fatte mie
" ... Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra." (F. Pessoa)