Author |
Topic |
Hathor
Utente Master
6213 Posts
Status: offline |
Posted - 10 July 2011 : 09:10:29
|
Veramente toccante Beppe! E impegnativa...
Grazie per esser tornato con le tue perle di saggezza. Personalmente apprezzo molto anche il modo discreto con cui ce le proponi. Sempre garbato...
|
|
|
n/a
deleted
20338 Posts
Status: offline |
Posted - 10 July 2011 : 11:21:45
|
rubo Ben tornato Beppe carissimo amico discreto è silenzioso
|
|
|
beppe
Utente Master
649 Posts
Status: offline |
Posted - 11 July 2011 : 07:40:02
|
PICCOLA STORIA... DOLCE STORIA
Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola. Il suo nome era Kyle e sembrava stesse portando tutti i suoi libri. Dissi tra me e me:"perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? deve essere un ragazzo strano. " Io avevo il mio week- end pianificato (feste e una partita di football con i miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato. Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro a Kyle. Gli corsero addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell'erba un paio di metri più in là. Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi. Mi rapì il cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre lui stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere. Kyle mi guardò e disse: grazie! C'era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine. Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva. Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo avessi mai visto prima, lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata. Prima di allora non sarei mai andato in giro con un ragazzo che frequentava le scuole private. Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri. Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare a football con i miei amici e lui disse di sì. Andammo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Kyle mi piaceva così come piaceva ai miei amici. Arrivò il lunedì mattina ed ecco Kyle con tutta la pila dei libri ancora. Lo fermai e gli dissi: ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno! Egli rise e mi passo la metà dei libri. Nei successivi quattro anni io e Kyle diventammo amici per la pelle. Una volta adolescenti cominciammo a pensare al college, Kyle decise per Georgetown e io per Duke. Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza non sarebbe stata un problema per noi. Kyle sarebbe diventato un dottore mentre io mi sarei occupato di scuole di football. Kyle era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione. Kyle doveva preparare un discorso per il diploma. Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare. Il giorno dei diplomi vidi Kyle, aveva un ottimo aspetto. Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole superiori. Si era un pò riempito nell'aspetto e stava molto bene con gli occhiali. Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano. Ragazzi, qualche volta ero un pò geloso! Oggi era uno di quei giorni, vidi che era un po' nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi: "hei, ragazzo te la caverai alla grande!" Mi guardò con uno di quegli sguardi (quelli pieni di gratitudine) e sorrise mentre mi disse: "grazie". Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri. I genitori, gli insegnanti, gli allenatori ma più di tutti i tuoi amici. Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare. Voglio raccontarvi una storia". Guardai il mio amico Kyle incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end. Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stava portando a casa tutte le sue cose. Kyle mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso. "Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto". Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni. Il ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole. Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine. Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento.
Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni. Con un piccolo gesto Potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio. Dio fa incrociare le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Cercate il buono negli altri. Gli amici sono angeli che ci sollevano i piedi quando le nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola. Non c'è inizio ne' fine. Ieri è storia. Domani è mistero. Oggi è un regalo.
|
|
|
Oriana
Utente Master
4350 Posts
Status: offline |
Posted - 11 July 2011 : 08:18:12
|
<Non c'è inizio ne' fine. Ieri è storia. Domani è mistero. Oggi è un regalo.>
" ... Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra." (F. Pessoa) |
|
|
n/a
deleted
20338 Posts
Status: offline |
Posted - 11 July 2011 : 11:37:28
|
Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni. Con un piccolo gesto Potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio. Dio fa incrociare le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Cercate il buono negli altri. Gli amici sono angeli che ci sollevano i piedi quando le nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola. Non c'è inizio ne' fine. Ieri è storia. Domani è mistero. Oggi è un regalo.
|
|
|
disattivato
infame
1 Posts
Status: offline |
Posted - 11 July 2011 : 13:16:20
|
bellissimo quest'angolo beppe
"Mi dica, lei che è una fatina, non può farmi un incantesimo, o darmi un filtro che mi renda bello ? - Ciò oltrepassa il potere della magia, signore- e tra me pensai: un occhio innamorato. Ecco l'incanto che ci vuole ; per quell'occhio tu sei bello abbastanza, e l'espressione cupa del tuo volto è ancora più attraente della bellezza ..."
"Jane Eyre" *Charlotte Bronté* |
|
|
beppe
Utente Master
649 Posts
Status: offline |
Posted - 12 July 2011 : 07:37:24
|
POSSESSO E GRATUITA'
Possesso e gratuità sono due atteggiamenti con cui ognuno di noi, in un modo consapevole o no, orienta la propria vita.
Il possesso orienta la vita partendo da sé in un modo individualista. La gratuità lascia nella propria vita spazio agli altri, agli ideali, alla fede, ai valori, ai sogni...
L'atteggiamento del possesso è "impadronirsi", diventare "ricco", "pieno": unico obiettivo è possedere. Appropriarsi per avere. La gratuità è farsi poveri "volontariamente", poveri di sé, di cose, si condivide quello che si ha, si ricerca la semplicità per essere. La gratuità non si "impossessa" ma si ferma sulla soglia, è discreta, rispetta. Non prevarica, ma se necessario si tira indietro. Non grida ma dice, soprattutto ascolta, e quando parla, è per costruire sempre, mai demolire: alla critica fa sempre seguire un'alternativa... Chiarisce, non colpisce; quando riceve qualcosa ringrazia.
La gratuità ha in sé la delicatezza dell'incontrare. Il possesso ha in sé l'arroganza del competere. POSSESSO E GRATUITÀ NEL QUOTIDIANO
NEL RAPPORTO CON GLI ALTRI Il valore della vita è creare relazioni significative, amicizie vere, leali, disinteressate. Chi ha come valore la gratuità fa questo, la sua vita è orientata a questo. Nel possesso si usa, si è arroganti, orgogliosi, si vuole prevaricare. Non si cerca di condividere con gli altri l'avventura (dono) della vita e piano piano si diventa egoisti, indifferenti, duri, estranei gli uni agli altri. Un esempio di questo sono i Centri Commerciali dove le cose prevalgono sulle persone, i bisogni non vengono condivisi, ma si gioca dentro a un'immagine che il commercio ha creato. Non si pensa, si corre...
NEL FARE PER GLI ALTRI Quando aiuta, la gratuità è sincera, leale, si coinvolge per fare dei passi di strada insieme. Il possesso fa per gli altri, ma è un fare per sé, vuole dominare la situazione, si mette in mostra, fa da sé. La gratuità fa, in un modo "nascosto", risponde ai bisogni per cercare di far star bene, è generosa, disponibile, disinteressata. Trasforma il tempo, le cose, la vita in "un'occasione per amare".
NEL LAVORO Chi ha come valore la gratuità, collabora, dà spazio agli altri, capisce l'importanza del lavoro di gruppo, del fare insieme, dell'arrivare insieme. Capisce l'importanza di coinvolgere, responsabilizzare tutti per creare un gruppo di lavoro capace di... Chi segue il possesso crea competizione, vuole prevalere, imporre, divide. Vuole che gli altri dimostrino assoggettamento, che "siano con lui", non vuole essere contraddetto, vuole far prevalere il suo e combatte chi non è d'accordo con lui, lo isola, è provocatorio. Crea il "possesso del ruolo" che porta alla conflittualità trai ruoli e non al confronto per imparare a lavorare insieme per...
NEL SOCIALE Chi ha come valore la gratuità cerca sempre il dialogo, il confronto. Capisce che questa è la via per costruire correttamente. Dialogo e confronto sempre e con tutti. Nel dialogo e nel confronto si cerca il meglio, non la difesa del proprio, si ha idea di benessere che è il far star bene, e l'azione è volta a questo. La gratuità non cambia in arroganza il suo modo d'essere; si potrà essere fermi, decisi, ma per una giustizia più grande. Non è mai sleale, ingiusta, ambigua.
VERSO LE COSE Chi ha come valore la gratuità cerca quel che gli serve, non si fa usare, non diventa un "contenitore" di cose in più, ma usa in un modo giusto i suoi bisogni. Capisce che si deve essere semplici, sobri, essenziali. Capisce che il bisogno che le cose creano, ci fa dimenticare quel che siamo realmente e quel che sono gli altri realmente. Chi segue il possesso vuole sempre avere di più di quello che ha, avere per "riempirsi", ma rimane sempre "vuoto" dentro, perché non sono le cose ma quel che si ha nel cuore che colma. Sono i valori veri che saziano la vita, non le cose. Le cose creano sempre "fame" di altre cose.
VERSO I SOLDI Chi ha come valore la gratuità ha un atteggiamento del vivere semplicemente con quello che ha, cerca il necessario, non accumula, non controlla l'estratto conto. Non sciupa ma usa, cambia quel che gli serve. Non si lascia possedere, ma si possiede. Fa i conti non solo con se stesso, ma tiene conto dei problemi che nel mondo affiorano, condivide. Chi segue il possesso vuole sempre "guadagnare". di più anche se al momento non gli serve, accumula per sentirsi "sicuro". La sua sicurezza sta nel conto in banca. Usa il suo tempo per guadagnare e spendere, sta lì la sua "libertà". La sua vita piano piano si orienta verso l'avere per sé, il far carriera, l'avere successo. È una persona sleale che per avere passa sopra la persona che ha vicino, è capace di mettere in cattiva luce gli altri per emergere". I soldi gli fan perdere di vista la sua umanità.
VERSO LA RESPONSABILITÀ Chi ha la gratuità che guida la sua vita vede la responsabilità come l'essere garante di valori e non come affermazione di sé attraverso il comandare, controllare, scegliere. Valori che si concretizzano in un'idea della responsabilità come servizio, attenzione all'altro, dare fiducia, fare andare bene le cose, far star bene... Chi invece sogna un'idea di possesso cerca sempre di includere l'altro nel suo territorio, cerca d'avere "potere", crea un'immagine di sé "buona"... ma non valorizza la potenzialità umana, professionale di chi ha vicino e quando lo fa, è per un suo tornaconto personale, altrimenti lo "frena" perché la gratuità per lui è segno di contraddizione. Nel possesso gli altri diventano avversari, non persone con cui fare insieme, costruire insieme, scegliere insieme. La responsabilità è un interesse sincero, leale, vero, verso le cose, gli altri, le situazioni, un interesse disinteressato che cerca di costruire "frammenti di mondo buono" tra noi.
VERSO LE PAROLE Chi segue il possesso ha un parlare "raffinato", a volte volgare, non ha un rapporto buono, trasparente, con le parole. Cerca parole per "arricchire" quel che ha da dire, aggiunge, toglie, perché vuole colpire non comunicare. Fa dei "bei" discorsi "vuoti" di vita. Soprattutto vuole parlare sempre lui, non ascolta... e quando parla vuole prevaricare. Chi ha come valore la gratuità fa partire le sue parole da quello che fa, da quel che ha fatto e vorrebbe fare. Le sue parole riflettono quel che veramente pensa o vive. Questo implica una riflessione per dire quel che si ha da dire...
VERSO IL TEMPO Chi ha come valore la gratuità usa bene il suo tempo: lavoro, riposo, impegni, si alternano in un modo armonioso, generoso... Chi segue il possesso se lo tiene per lui e pian piano non sa come usarlo. Il tempo diventa un peso, qualcosa da riempire... Chi segue invece la gratuità crea un rapporto buono con il tempo, sa che mentre passa, compie, realizza, fa...
Ognuno di noi deve allontanarsi dal possesso e volgere la sua vita verso la gratuità. Chi segue il possesso non è una persona contenta: è una persona a cui forse non è mai giunta una proposta di un modo diverso di vivere. C'è una responsabilità di ognuno di noi verso tutti gli altri uomini. La gratuità dilata il cuore, è sempre pronta ad incontrare, a scorgere negli altri la pupilla dei suoi occhi. Piano piano capisce che dietro ai tanti sguardi ci sono volti, storie. Capisce che il senso più vero della vita, il suo valore più grande, sta nella dignità che ognuno di noi ha nel suo cuore, in ogni momento della nostra vita e in qualsiasi parte del mondo cammini... È proprio vero quanto affermava Ernest Schumacher: “Il nostro compito è quello di guardare il mondo e vederlo intero. Si deve vivere il più semplicemente, per permettere agli altri semplicemente di vivere".
Carlo BONESCHI
|
|
|
Topic |
|
|
|