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Posted - 08 November 2011 : 12:21:14
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Sembra di dire cose risapute ma quello che non tutti sanno è che il senso di colpa si traveste nelle più svariate forme e tormenta la mente di un numero davvero elevato di persone destabilizzandole e nei casi peggiori facendo fare loro esattamente quello che non vorrebbero. Avete capito bene; molte azioni compiute, anche quelle apparentemente più nobili, spesso non son altro che un riparare al senso di colpa. Sono moltissime le persone che usano consapevolmente o inconsapevolmente questo sistema per far fare agli altri quello che a loro interessa. Me lo devi! E’ il minimo che tu possa fare! Allora non ti importa niente di me o di noi! Sei il solito a noi non pensi! Non ti fai mai vivo! Non ci sei mai! Tutte frasi comuni, tutti ricatti, sottili ricatti mentali! Difficile, se non sei stronzo dentro o se veramente non riesci a leggere tra le righe, comportarsi in modo libero e sincero. I bambini di questa tecnica hanno l’arte ma anche molti adulti. Si finisce per fare quello che l’altro pretende da noi, ovvero il più delle volte si subisce il ricatto e non si capisce veramente cosa sta succedendo. Il pericolo di questo atteggiamento è che un giorno il vento gira in modo diverso e alla mente appare palese quante scelte siano state guidate da questo orrendo sentimento: il senso di colpa. Accade ad alcuni di cadere in depressione come sentendosi in prigione, ad altri accade la ribellione e allora sonori vaffanculo si alzano al cielo e si infrangono anni di convivenza o di relazioni purtroppo cresciute saldamente sul senso di colpa. Il senso di colpa va cercato ed eradicato in ogni gesto e in ogni momento per non diventarne schiavi. Si può stare seduti per ore e giornate intere davanti alla scrivania a concludere poco sotto il profilo lavorativo, oppure concludere anche un discreto lavoro in termini pratici ma con un sottofondo musicale che canta continuamente: “Povero me quanto lavoro o quanto mi tocca sacrificarmi” e ovviamente il senso di ingiustizia o di invidia nei confronti di chi sembra faticare molto meno di noi e che di conseguenza diretta ci deve qualcosa… è sottile questo passaggio ma cercate di seguirlo. Oppure si può lavorare sapendo onestamente che è quello che è meglio fare per noi e per gli altri ma con un sorriso sulla bocca senza rivendicazioni su altri, capite la differenza sostanziale? Ma anche stare sdraiati in panciolle su un letto a oziare può significare fare molto; può permettere per esempio di costruire un rilassamento mentale e un prezioso isolamento e contatto con se stessi. Senza che nessuno lo sappia o lo veda avremo costruito qualcosa. Magari anche solo la consapevolezza di quanto abbiamo di più prezioso, di cosa fare e di come farlo al meglio. Avete capito? E’ il dover continuamente dimostrare o l’aver paura di non essere mai abbastanza: bravi, onesti, impegnati e lavoratori, buone moglie, mariti, genitori o figli che ci rovina e condiziona tutte le nostre scelte. Un po’ di sano egoismo non è un male! Lo faccio per me! Per me e solo per me! E’ quello che piace a me! Non c’è niente di cui vergognarsi. Frasi tipo: vado a fare una passeggiata, esco con gli amici a cena, faccio un week end in montagna, una settimana al mare non hanno bisogno di una giustificazione! Conosco un sacco di persone che al rientro dalle vacanze sembra che si debbano giustificare e allora vengono fuori discorsi sull’orlo dell’assurdo, quasi come se andare in vacanza fosse uno sforzo o un compito e non un piacere! Attenzione non dico che delle altrui necessità ci si debba lavarele mani alla Ponzio Pilato! Ma occorre rendersi conto che è una nostra scelta fare o non fare una cosa per gli altri, che non siamo affatto costretti a farlo e se la facciamo la vogliamo fare perchè la riteniamo giusta e corretta e non per paura di non essere abbastanza bravi. Tra il fare per gli altri e il fare per noi deve esistere un equilibrio sano. Avere figli non giustifica l’assenza di importanti momenti di intimità che siano a sfondo sessuale o solo conviviale. Essere sposati non giustifica il fatto di non avere mai momenti per se stessi ovvero cose da fare, interessi personali, amicizie o altro. E non deve per forza esserci uno sfondo di lavoro che giustifichi la nostra assenza da casa, possiamo farlo semplicemente perchè ci va o ci piace! Sono importanti i momenti di coppia, sono importanti i momenti con gli amici, sono importanti i momenti in famiglia più o meno allargata, ma sono importanti e sacrosanti i momenti con noi e basta! Esattamente nello steso modo e non hanno un valore inferiore; siamo, noi condizionati dal perbenismo, che lo consideriamo inferiore. Ma il vero errore sta nel credere che questi gesti a sfondo altruistico siano dimostrazione d’amore; l’amore quello vero non deve essere dimostrato, questa è cosa certa. Fate degli esperimenti, buttatevi sul letto quando meno gli altri se lo aspettano, vi chiederanno se state male, oppure sentirete il giudizio vostro e delle altre persone cadervi addosso come una ghigliottina e allora ascoltate e cercate di fare qualcosa per essere più liberi anche nelle mura di casa vostra. E’ il primo passo! Poi iniziate a costruire momenti solo vostri senza giustificarli. Ricordate i primi giudici di noi stessi siamo sempre noi! Se invece siete dei fancazzisti incalliti e non avete legami con nessuno… beh allora per voi la regola e l’esperimento funzionano all’opposto! Non fatevi fregare!
Dott. Catherine.B
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lupo solitario
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Posted - 08 November 2011 : 14:35:48
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è un bel quesito,provo a collaborare.a parer mio bisogna distinguere tra i sensi di colpa:c'è quello standard dove ognuno prima o poi incappa per svariate ragioni e c'è l'altro che possiamo definire falso,perche' in quest'ultimo vi si ficcano tutti quelli che hanno bisogno di alibi o di scuse per giustificarsi e quindi s'inventano un "senso di colpa". se invece la sensazione è giusta e reale si sentono colpe che a volte possono martoriarci tutta la vita e verso le quali non siamo piu' capaci di provvedere.chi non ne ha? penso che quelle peggiori appartengano ai sentimenti mischiati con l'indecisione,l'irrequietezza e la poca capacita' di saper leggere gli eventi.porto il mio esempio:non sono capace di lasciare la donna che amo per i problemi e le lunghe attese che mi procura.poi quando decido e vorrei farlo m'imbatto nei famosi "sensi di colpa" che mi trascinano nell'ansia e nella disperazione. mi dico? e se poi muore? (il massimo della scemenza...) e se poi sta male.....e se poi mi accusa...??? tante domande senza risposta.alla fine della fiera credo che quando si decide qualcosa si, bisogna riflettere bene per poi aver la fortuna di non sentirsi mai in colpa,portando le ferite in eterno....magari si puo' andare a fondo al problema facendo scattare altre motivazioni che potrebbero influire....
Lupo Solitario |
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Posted - 08 November 2011 : 15:36:28
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ho capito e non hai tutti i torti, ho riportato questo articolo perchè l'ho trovato tutto così irreprensibilmente razionale e assolutamente ragionevole, insomma in teoria perfetto specialmente in questo passaggio che riporto
quote: Attenzione non dico che delle altrui necessità ci si debba lavare le mani alla Ponzio Pilato! Ma occorre rendersi conto che è una nostra scelta fare o non fare una cosa per gli altri, che non siamo affatto costretti a farlo e se la facciamo la vogliamo fare perchè la riteniamo giusta e corretta e non per paura di non essere abbastanza bravi. ……… Ma il vero errore sta nel credere che questi gesti a sfondo altruistico siano dimostrazione d’amore; l’amore quello vero non deve essere dimostrato, questa è cosa certa ….
a dire il vero ne conosco di persone che usano questi ricatti morali, e ad usare un tono lagnoso, sentimentale, pietistico con scopo di ottenere ciò che vogliono, della serie: "io ho investito e adesso voglio gli interessi in rate di riconoscenza" la domanda che mi faccio spesso quando mi trovo davanti a situazioni come queste è: se l'hai fatto volentieri, allora è stato per te prima ancora che per l'altro, se invece ti sei occupato dell'altro controvoglia, perchè l'hai fatto?
anch'io ho dovuto fare una scelta sofferta, senza imposizioni pietistiche di qualcuno ma solo perchè il senso di colpa non mi avrebbe fatta vivere serenamente...
grazie per la tua collaborazione lupo
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Raggio di Sole
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Posted - 08 November 2011 : 16:58:01
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quote:
Tra il fare per gli altri e il fare per noi deve esistere un equilibrio sano. Avere figli non giustifica l’assenza di importanti momenti di intimità che siano a sfondo sessuale o solo conviviale. Essere sposati non giustifica il fatto di non avere mai momenti per se stessi ovvero cose da fare, interessi personali, amicizie o altro.
Mi ha colpito molto questo articolo, forse per il particolare momento che sto vivendo in cui di sensi di colpa sento parlarne anche troppo... forse perchè, mio malgrado, subisco questi giochetti direttamente e indirettamente... e mi ha fatto pensare tanto ad una persona che in quanto a ricatti morali si sta dimostrando un'esperta
E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore e ho capito perché non si comanda al cuore...
Vasco Rossi
Il Veganismo non è una scelta. Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio!
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Posted - 08 November 2011 : 17:01:40
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raggio
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Posted - 09 November 2011 : 09:10:13
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Purtroppo negli anni ho dovuto subire anche io questo genere di ricatti e ci cascavo vuoi per buonismo, vuoi per tranquillità di vivere ma non hanno mai portato nulla di buono perchè questi ricatti se lasciati passare aumentano, col passare del tempo.Queste persone se vedono che il gioco funziona cominciano ad approfittarsene senza pietà e ti riducono il loro zerbino. Come detto con gli anni e col mio caratteraccio ormai consolidato :) ho avuto una mutazione che mi porta a fare esattamente l'opposto di quanto mi viene chiesto appena sento odore di ricattino per senso di colpa perchè, di norma, mi metto sempre in condizione di non sentire colpe
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Mrbear
Utente Master
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Posted - 09 November 2011 : 09:14:31
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bellissimo post e risposte all'altezza vi quoto tutti!!
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Raggio di Sole
Utente Master
8318 Posts
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Posted - 09 November 2011 : 12:54:48
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quote: Originalmente inviata da jo
Purtroppo negli anni ho dovuto subire anche io questo genere di ricatti e ci cascavo vuoi per buonismo, vuoi per tranquillità di vivere ma non hanno mai portato nulla di buono perchè questi ricatti se lasciati passare aumentano, col passare del tempo.Queste persone se vedono che il gioco funziona cominciano ad approfittarsene senza pietà e ti riducono il loro zerbino. Come detto con gli anni e col mio caratteraccio ormai consolidato :) ho avuto una mutazione che mi porta a fare esattamente l'opposto di quanto mi viene chiesto appena sento odore di ricattino per senso di colpa perchè, di norma, mi metto sempre in condizione di non sentire colpe
Anche io jo sono stata vittima diretta di persone che facevano questi giochetti, solo che col tempo e per fortuna ho aperto gli occhi ed ora non permetto più a nessuno di MANIPOLARMI!! Faccio ogni cosa secondo la mia coscienza e seguendo un preciso comandamento : L'onestà verso me stessa!!!
Per arrivare però ad uno stadio come il mio o il tuo c'è bisogno di tanta consapevolezza e aprire gli occhi non è sempre facile.
In questo periodo sono vittima indiretta di atteggiamenti di questo tipo e purtroppo la persona che li subisce in maniera diretta non riesce ad aprire gli occhi e a vedere le cose come realmente sono perchè chi lo sta manipolando sta giocando veramente sporco, tanto che io mi chiedo come si possa dire di amare una persona riducendola poi nella condizione di non dargli la possibilità di scegliere....
E ho guardato dentro un'emozione e ci ho visto dentro tanto amore e ho capito perché non si comanda al cuore...
Vasco Rossi
Il Veganismo non è una scelta. Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio!
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