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maxmillian
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Posted - 01 September 2011 : 00:07:55
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Faro Faro di costiera, fotografo un mondo, la tua brughiera. Due impronte d’anima sul prato in fiore, due corpi, essenza di pudore. Sogno, nel mio sangue ogni goccia sbatte come schiuma di scogliera. Marea che sali e ti dissipi, infrangendo onde con rumore.
Palpita desiderio di averti accanto a sera. Impulso di geranio e di garofano che nel voler fiorir dispera. Ho fretta di amica, di voglia sono teso e aspetto che tu la colga. Amicizia chiedo di te adesso e internamente tremo, fa che non si dolga.
Esitando tendo le mani aperte ai tuoi fiori di piacere. Mi torturo, strano ciò, alle tue orecchie intono canto di balere. Perdere per me il tuo giardino di onesta, pacata via, è smarrire un po’ il senno, la canzone, il profumo, sei pazzia.
Dal lume della luna che scorgo oltre le colline vive effluvio d’amore esasperato ma non per questo ostile. Nostre le due metà come acini d’uve mature in queste rive, Ti penso e in me il vento attizza il tuo semplice rossore primaverile.
Come liquore dolce amaro che distilla il villano del silvestre esperto, lo stesso sapore sento nel palato di stilla, ferita aperta, colpo inferto. Cosi quando lo sguardo d’anima si volgerà verso il mio cuore attento, Raggio di sole riflesso sulla luna convertirà l’attesa in segreto intento.
Maxmillian, 3/5/06
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian
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maxmillian
Utente Master
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Posted - 01 September 2011 : 00:09:37
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kiss Germè
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian
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Oriana
Utente Master
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Posted - 01 September 2011 : 18:30:26
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" ... Alla fine di questa giornata rimane ciò che è rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani; l'ansia insaziabile e molteplice dell'essere sempre la stessa persona e un'altra." (F. Pessoa) |
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maxmillian
Utente Master
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Posted - 06 September 2011 : 15:42:37
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La rosa dei venti
rosa dei venti, portavi emozioni, a volte tempesta a volte bonaccia, segnavi stagioni. I tuoi cardinali hanno ora vento di morte che prende per mano generazioni nuove di sorte.
Le porta tra prati fioriti di mine assassine, giocando tra messi metalliche di nazioni senza confine. Dal sapore d’uranio, minaccia infinita, sottile, spazia tra cielo e terra, da sabbia impalpabile, sembra gentile.
Il giorno straripa da sempre con sorgere tremante, sicuro si espande di sole, di amore, di stella filante. Lo bevo con gli occhi, lo accarezzo con mani grandi, sudate. Le sofferenze del mondo, come torrente, non sono appagate.
Se di luce mi acceco in modo sfacciato, un po’ ubriacante, nel buio intrigante, le vite spezzate si violano all’istante. Toccanti le note ricoprono, tessuto impalpabile, stellare. La bandiera non veste gioiosa ma pesante coperta per bare.
Di noce, di mogano, oppur di frassino leggero, flessuoso. Ricoprono anime senza occhi e il corpo guerriero vigoroso. Ammazziamo di fame pure il fratello di simile il destino, uccidiamo il canto d’uccello, sopprimiamo nel grembo bambino.
La burrasca non placa ormai , né cambiano stagioni, il vento di guerra soffia nero contiene di pace solo opinioni. Basterebbe seduti, al calor di fuoco, un cerchio del mondo, tendere mano, orecchio, parola, per dare segno profondo.
Crepuscolo di vita, diverrebbe onda di marino, convinzione reale, non solitudine, ma parvenza di divino. Battaglioni nemici come bianchi cavalli di schiume, frantumarsi vedremo, volare in candide piume.
Terra, non sarebbe più tragica, incendiata agonia ma solida sterminata, verdeggiante prateria. Fatta di pane, creata da zolle con suon di chitarra, canti gioiosi di madri, di pargoli, non più scimitarra.
Maxmillian
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
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maxmillian
Utente Master
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Posted - 06 September 2011 : 15:57:15
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Sognando la morte
Mi sento nel vento e nel suo respiro cammino. Sono ombra che galleggia soave, senza paura. L’aria raggiunge la gola, sa di sudore contadino. Rimango freddo e dal freddo sottraggo l’anima scura.
Non ho velleità di paradiso, penso alla sorte. In disparte ragiona la mente ormai persa, stare solo ora voglio, intizito, nera e mesta la morte. Appare, mi aspetta, annulla la traccia di pace tersa.
Certo l’amore consuma i cancelli del prato. Le mani si uniscono a preghiera, pensano al senno fuggito. Solo il corpo capisce, sussulta, rimane disteso, sudato. Tracce di frontiera tra l’essere o il trapasso, l’ho udito.
Come un vestito di rara fattura, presento il conto. So di essere terra, mi vedo ormai pronto al giacere. Un domani vi prego accanto a me colei che canto, insieme vicini se pur in fossa vorrei con piacere.
Ora le mani nervose si muovono, massaggiano il cuore. Sembra un volo, arrivano alla bocca, riconosciuta, bruciante. Con storni di creta, sorvoli il mare mi svergini con pudore. Di primavera, di erba cipollina profumi il petto ansimante.
Si fermano un attimo volando nel tempo, da dentro risalgono come ali di dorata colomba. Colore del grano, per anni ho sognato quel lampo. Una vita ho cercato, ora la porto nel ricordo di tomba.
Ricucio pensiero, ritorna passione, attraverso scogliere Un treno di limpide acque sento sicuro il contatto. Di nuovo le mani sul petto, bramo solo piacere. Concludo il viaggio, risorgo febbrile riconosco il tuo tatto. Mandorlo in fiore scuoto i suoi rami, cadono petali. Ladro mi sento d’inverno, colpito a rubare stelle. Nell’ombra, con passi furtivi, sfiorando morbide ali. Silenzioso profumo di miele, ora sento, sfiori la pelle.
Vieni con me, nel mio monte, nel mio fiume. Non so perché ti chiamo ma sento che ormai cedo. Mi spoglio di tutto, son nudo, mi spengo, son lume. Candela ormai consumata non ho paura, la luce ora vedo.
A te penso, donna che per me sei melograno. Sei forte tu, sei dura, lotti per me assassino. Certo non voluto, non pensato, sai che ti amo. A piedi nudi, freddo, rimango concluso, supino.
Maxmillian,
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Hathor
Utente Master
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Posted - 07 September 2011 : 20:31:47
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Ma sono bellissime!
Hai il raro dono di saper usare parole preziose, come sottili ricami. Si sente il gusto per la "parola": lo sai regalare anche a chi ti legge.
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Fein
Moderatore
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Posted - 07 September 2011 : 21:10:54
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maxxx ma che belle.., scrivi in modo a dir poco fantastico
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