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Fein
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Posted - 21 May 2011 : 14:55:24
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In un grande campo verde c'era un piccolo pony che mangiava l'erbetta fresca e saporita; era felice,una bella giornata calda e cibo in quantità. Ad un certo punto vide un cagnolino che arrancava sulla salita della collina. Si vedeva che non ce la faceva più: era stanco morto e si trascinava in salita. Il piccolo pony lo salutò ( gli animali tra loro si capiscono tutti) e la bestiola riuscì appena a rispondergli che si lasciò cadere lungo e disteso,faceva proprio pena povero cagnetto; disse al pony che i suoi padroni l'avevano"lasciato libero" perchè partivano in vacanza, così si mise in cammino sperando di ritrovarli. Povero illuso pensò il pony e subito capì la sua situazione tragica. Lo aiutò ad alzarsi e gli disse di seguirlo nella sua bella ed accogliente stalla. Sapeva che i suoi padroncini avrebbero accolto il cagnetto in casa con loro;e così fu infatti. Divennero grandi amici e tornò a rifiorire. Ora non si lasciano neanche per un minuto,sono sempre insieme,giocano e corrono felici nei prati verdi della collina.
(gm)
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Posted - 21 May 2011 : 19:08:38
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quote: Originalmente inviata da Oriana Finchè ho le braccia al posto delle zampe ne approfitto per abbracciarvi
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Posted - 22 May 2011 : 12:40:19
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Se io potrò impedire (Emily Dickinson)
Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido non avrò vissuto invano.
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Fein
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Posted - 22 May 2011 : 14:30:13
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La fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano-
(Konrad Lorenz)
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Fairy
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Posted - 22 May 2011 : 14:35:58
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Volutamente Disfarsene, scaricarli è facile Basta abbandonarli. E' una tragedia che aggrava le mie sofferenze Ma rafforza il mio amore per loro. Nessuna cosa mi distoglie Anche se sono immerso in un mare di difficoltà. Ogni giorno come il primo e il seguente Lasciano questi piccoli esseri , volutamente scacciati. Allora è la pietà che vince e dolcemente li accolgo. Eccoli! Sono in uno stato pietoso Pieni di acciacchi e malanni. Piangono, hanno bisogno di cure e di affetto; mentre la società è cosi lontana dalla pietà, il mio amore vince e li accoglie tutti in uno abbraccio. Il mio cuore è colmo di gioia, cosa mi serve tutto l'oro del mondo? Sono in mezzo a loro, sono commosso sino alle lacrime. Fortunato me,che ho incontrato queste dolci creature, non sapete ignari cosa perdete! E' male per l'anima separarsi dal mondo, e di non aver realizzato,un' innocente desiderio Leopold Persidi
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Posted - 22 May 2011 : 14:42:33
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IL CERBIATTO (Favola di Esopo)
Un bellissimo cerbiatto dal manto scuro e con delle stupende macchioline bianche sul dorso viveva con la sua famiglia in una meravigliosa foresta con un ricchissimo sottobosco che offriva cibo in abbondanza. Il cerbiatto ammirava il suo caro babbo e desiderava diventare grande e forte proprio come lui aspettando con ansia che gli spuntassero finalmente le stesse lunghissime corna che tutti invidiavano al suo genitore. Nell'impazienza di quel momento egli seguiva costantemente il grosso cervo cercando di imitarlo in ogni cosa.
Durante un bel mattino di fine inverno, mentre il grande cervo brucava tranquillo le foglie dei cespugli più bassi in compagnia dell'inseparabile figliolo, un possente ruggito squarciò il silenzio della foresta. Era un leone! Il cerbiatto sconcertato osservò il suo babbo e, con enorme stupore scoprì che questi tremava come un fuscello al vento. Sì, il suo venerato papà aveva paura! Come era possibile? Ma prima ancora che egli potesse chiedergli spiegazioni il cervo gridò al figlio: "Corri!" e si lanciò in una velocissima fuga. Il cucciolo obbediente lo seguì con le lacrime agli occhi per la vergogna e la delusione.
Quando finalmente si fermarono il cervo si avvicinò al figlio e scorgendo il suo pianto gli parlò con voce dolce: "Piccolo mio, questa paura che tu disprezzi ci ha salvato la vita. Quel leone non avrebbe avuto pietà di noi e ci avrebbe sicuramente sbranati se non fossimo fuggiti. A volte bisogna ingoiare il proprio orgoglio e sapersi arrendere di fronte a chi é più forte di noi. Questo significa diventare adulti e saggi."
Quelle parole consolarono il cerbiatto. Adesso ammirava ancora di più quel suo babbo che non aveva esitato a dimostrarsi un fifone rischiando di perdere la stima del figlio pur di salvargli la vita. Questo era il vero coraggio.
"Nella vita serve più coraggio per rinunciare ad affrontare persone più forti e prepotenti, piuttosto che per accettare sfide inutili e violente"
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Posted - 23 May 2011 : 12:45:25
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La mia colonia felina
Come l' Aurora, piange al mattino Il suo figlio morto ucciso d 'Achille Così anch' io, piango ogni giorno I miei piccoli amici che non ci sono più. Mi sento più simile a loro e dissimile ai miei simili E se qualcuno di essi soffre e muore, mi addolora Soffre tutto il mio essere e muore una parte di me. Amano incamminarsi dalla colonia- avanti, indietro A me da presso, nella valle del fiume Aniene Giocano, si rincorrono, mi fermo, si fermano Mi muovo, si muovono qualcuno dei più piccoli piange Si sente smarrito, lo chiamo, l' aspetto E poi tutti insieme sostiamo su dei massi di tufo . Seduto, mi salgono sulle spalle, sulle ginocchia, sulla testa, in un abbraccio continuo, si alternano gelosi per ricevere un sussurro,una carezza è una gioia e il tiepido sole del mattino e della sera che ci riscalda, vedendoci gioisce.
Questa poesia vinto il secondo premio Letterario ANNA MARIA SALERNO (Roma 2001)sezione poesia...
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