Ogni giorno è così meraviglioso E all'improvviso, è difficile respirare Ogni tanto, divento insicura Per colpa di tutta la mia fama, mi vergogno così tanto
Sono bellissima non importa quello che dicono Le parole non possono abbattermi Sono bellissima da ogni punto di vista Sì, le parole non possono abbattermi Per cui non fatemi abbattere oggi
tu sei delirante, per tutti i tuoi amici, Così consumato in tutta la tua rovina Provando insistentemente a riempire il vuoto Il pezzo è sparito e il puzzle è incompleto E' così cha va...
Non importa quello che facciamo Non importa quello che dicono Noi siamo la canzone in questa tonalità Piena di bellissimi sbagli E in qualsiasi posto andiamo Il sole splenderà sempre E domani ci potremmo svegliare dall'altra parte, anche x sempre.
Siamo bellissimi non importa quello che dicono Sì, le parole non possono abbaterci Siamo bellissimi non importa quello che dicono Sì, le parole non possono abbaterci Non fatemi abbattere oggi
Non fatemi abbattere oggi Non fatemi abbattere oggi.
Riflessioni del dopo ferie con rientro a lavoro il giorno di ferragosto.
Mi ritrovo qui a casa immerso nel silenzio ma non riesco, come sempre faccio, a scollegare la mente dalle ore di lavoro e dalla giornata trascorsa. Oggi, per non mangiare da solo, sono stato in un ristorante coi due colleghi di servizio con me e poi siamo andati direttamente a lavoro.
Il pranzo è stato piacevole, qualche chiacchera, insomma il tempo è passato velocemente e poi via come sempre coi ritmi di sempre in una città che però non è quella di sempre.
Milano la frenetica città " tutta da bere" si presentava, sotto il sole cocente, come un deserto di asfalto. Pocchissimi le persone che si intravedevano girando per le vie semi centrali, perlopiù extracomunitari e qualche vecchio barbone disteso a dormire all'ombra di un portone. Ma si sa proprio in questo periodo c'è chi approfitta degli spazi deserti così ecco quasi subito le prime segnalazioni di persone sospette o porte che non dovrebbero essere aperte in alcuni condomini. Così si salgono le scale, da vecchie porte scricchiolanti col rumore secco delle serrature che prono escono i primi anziani come fantasmi da vecchi armadi, hanno gli occhi impauriti, sono pallidi, tristi soli , quasi il nostro arrivare è una benedizione per rompere la monotonia e la solitudine. Fanno a gara per offrirci un caffè o una bibita fresca e le parole sono sempre le stesse, quasi di un invisibile copione che ogni anno si ripete inesorabile.. i miei sono al mare e io sono qui da sola e sapete ho paura, ho solo il loro gatto che mi tiene compagnia. Arriviamo all'ultimo piano, ci sono le soffitte il caldo li sopra è pazzesco ma si deve andare a controllare. In un angolo buio sotto lo spiovente del tetto brillano gli occhi di un ragazzino, trema dalla paura ed è tutto sudato. Penso sia meglio che " non lo veda " ma sotto voce dico "dopo fila via in silenzio" richiudo la porta e riscendo. Non sapevo cosa fare stasera così ho scritto qualcosa di questa giornata, la riflessione è che chi ora è in vacanza si dimentica di tutto e tutti non esiste altro che le ferie, il mare, il sole, gli amici, il divertimento, il resto lo si raccoglie al rientro ...sempre che lo si ritrova!. Come dice Renato...
Ti darei gli occhi miei, per vedere ciò che non vedi. L’energia, l’allegria, per strapparti ancora sorrisi. Dirti si, sempre si, e riuscire a farti volare, dove vuoi, dove sai, senza più quei pesi sul cuore e poi silenzi, silenzi............
I silenzi di una città deserta che urla tutta le sue ingiustizie, drammi, solitudini, dolori dimenticati, cancellati, rimossi nel miraggio di qualche giorno di un paradiso che però non cambia nulla.
Cari fantasmi della vecchia Milano ricordatevelo, passato questo mese, e qualche volta quel " fiore la domenica " lasciatelo appassire in mano a chi con ipocrisia ve lo dona, anche se non capirà mai cosa sia la solitudine.