Felice l'uomo che ha raggiunto il porto, Che lascia dietro di sè mari e tempeste, I cui sogni sono morti o mai nati, E siede a bere all'osteria di Brema, Presso al camino, ed ha buona pace. Felice l'uomo come una fiamma spenta, Felice l'uomo come sabbia d'estuario, Che ha deposto il carico e si è tersa la fronte, E riposa al margine del cammino. Non teme né spera né aspetta, Ma guarda fisso il sole che tramonta
Quadri di Anila Ciccone- Disegni a matita.
Stringi la mano tremula di un anziano e tienila salda e ferma tra le tue. Ti sorriderà e non pronuncerà parola. Ma in quel suo silenzio il tuo cuore si rempirà di sussurri magici e cantilene antiche.
[...] Ho voglia di sentire la tua voce vicino al mio orecchio. Sono nel mio letto, ma non ho voglia di dormire, non posso dormire. Non posso parlare... Invece di scrivere vorrei guardarti con le mani... accarezzarti con gli occhi. Raccontare al tuo corpo delle storie. Invece di dirti a parole che stanotte ti penso mi piacerebbe farti sentire i miei pensieri sulla pelle, leggeri come i semi di un dente di leone , umidi come solo una lingua può essere. Ma come farti sapere che non ho voglia di scriverti ma preferirei disegnarti sulla schiena, come farlo se non scrivendo... Mi farò viva presto, quando andrà meglio con le parole, quando la bocca saprà di nuovo parlare e la mano scrivere...[...]
Iselin Hermann dal libro " Per lettera "
Particolare di "la lettera" olio su tela di Oriana
[...] Il silenzio è solido, lo incido con una fiamma ossidrica cercando di varcarlo . Il silenzio tra noi è il tempo che passa... il silenzio mi rende inquieta. La mia gabbia toracica si apre verso di te e fa male, come tante piccole fiamme - lingue di diavoli- . La nostalgia avvolge la mia pelle e cerca di afferrarti ... Fa male! Sono fuori di me! Non avevo mai capito questa espressione, mai fino ad ora. Tutta l'energia, la forza, i pensieri sono fuori di me. L'attenzione si rivolge lontano, ti cerca... pensare a te è una gioia e una maledizione. E mi dico : " perdo il mio tempo in nostalgie " oppure: " si prova più nostalgia dell'impossibile o dell'irraggiungibile ?" Ma penso anche " la vera perdita sarebbe non averti più" e penso alle parole desiderio e nostalgia. Non è forse cosi? Si sente nostalgia di una persona o di una cosa che viene improvvisamente a mancare mentre si prova desiderio per ciò che non si conosce. La nostalgia è legata al possesso. Possesso... Mentre il desiderio è aperto, non ha limiti precisi... Forse il desiderio si muove continuamente, come l'arcobaleno e io come un arcobaleno ti desidero.[...]
Per sempre me ne andrò per questi lidi, tra la sabbia e la schiuma del mare. L’alta marea cancellerà le mie impronte, e il vento disperderà la schiuma. Ma il mare e la spiaggia dureranno in eterno.
Gibran Kahlil, 1926
"…gira la luna sulla mia faccia Iddio di tutti i sentieri che non vedrò mai, e fammi trovare, in questa stupida notte di vento largo e di macerie, l’unico sorriso che ho perduto tra le pietre. Qui dove spunta il sole prima che altrove, ho venerato la gioia e la paura, qui ho imparato ad amare, o almeno ho iniziato a farmi mancare il respiro, qui dove tutti i racconti del mare finiscono in tragedia, dove tutte le storie di terra sanno di eroi e mostri, qui ho imparato a mettere da parte il frutto dell’estate e farne salute e ricchezza nell’inverno e ho diviso il sangue dalla storia, l’anima dall’affetto, la libertà dalla famiglia e ho fatto scolpire sulla lastra della mia giovinezza una sola parola: morso… "