Quel tempo stratificato Accecherà la mia pietra Sfornata da un Michelangelo Dei poveri scalpello spuntato
Sorpreso vi vedrò un angelo Pesante originale forma Trascinato a binario trasalgo Su letto di ghiaia sagace
La galleria del mio appartamento Ringhia come treno d’estate Fa scalo-merci miste Mitigati monoliti fino al naso
Fiutante buon senso non prospera Avvizzisce sul petto che ronza Cortile arso fino a sera violaceo Con l’arrivo di lucciole dondolanti
Occhi arrossati si aprono a lanterna La paura mi scarica dalla tradotta Colpisce il corpo mollicciandolo con bruciore Lunga la vita a travi rosse gessate parallele
Non ho più peso mentre voce ordina Il treno si muove affretta locomotiva Agganciata al vagone con gambe aperte Spingono e riprendono le braccia e il resto
I piedi sembrano pece Scuri inamovibili se vicini Non vengono meno se non a fasi Da dietro entrando in curva
Svolte secche diventano tralicci Mollicci di vapore perplesso
Esco nel chiaro della luna finestrata Di nuovo nella pioggia mi riempio Di bacche selvatiche amare Mai nella bocca frutti di bosco
Tolgono le grandi parole di vita Esce rantolo Sono in movimento Non sorpasso nessuno
Attendo d’agganciare vagoni Fumosi misto passeggeri zombanti Odorosi carri bestiame mungenti Il dolore sarà disumano
Mi staccherò dalla banchina Gracchiando come il corvo Mi staccherò l’anima dai ferri che Mi trattengono capovolto
Nell’ultimo carro capolinea di discarica
Maxmillian, 10/07/09
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
Percorre perimetro d’anima Srotolo, è nervoso Non sta fermo vibra e trema Ronza fastidiosamente Congedandosi da una parte All’opposto lo perdo Abbandono da cecità
Lo sollevo su paletti Di storie a recinto Un falco vi si siede O avvoltoio O pettirosso d’inverno?
Sotto il parlato diventa neve Aspetta l’erba
Io ragazzo muto(cambio) Il falco era sbagliato Io uomo appoggio palmo Oscilla vena sanguigna Corda di chitarra intona Un Mi basso e arrugginito
Pianto a fondo i picchetti Chiudo il contorno con cancellata Inizio vitale e morte all’interno Guardo a destra cerchio A sinistra lo riprendo Ad occhio vedo Dentro il prato l’erba è neve Chiude il nulla
Maxmillian, 25/06/09
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
Che scenda la notte...che si accendano le stelle...che brillino le lucciole...che si perdano tutti i sensi...e tra il profumo della tua pelle...e l'ebrezza di un dolce pensiero...il mondo sappia che t'amo per davvero. Il.Passeggero