Tu mi hai dato la penna e la carta per vedere in che cosa si trasformano. Te ne sei andata così in fretta, non potevo fare la domanda. Così ho cominciato a scrivere di quello che sentivo. Mi sentivo, Curioso, nervoso. Non so perché. Ho appena iniziato, un pò curioso di sapere. Un pò nervoso per quello che stavo pensando. Così ho acceso un fiammifero per bruciare quella carta. Di fronte ai miei occhi guardavo la fiamma, ma il mio occhio ha inzianto a lacrimare irritato dalla combustione essendo così vicino. Mi strofinai gli occhi e guardai di nuovo la fiamma. Ma questa volta ho visto ombre spettrali. Attraverso la fiamma che ondeggiava ho visto queste personeche cercavano di raggiungermi. Aiutaci per favore, tirarci fuori di qui. Mi hanno detto che li ha uccisi. Hanno detto che ha intenzione di fare lo stesso per me. Un uomo crudele come lui vive dentro di me. Sto solo aspettando possa fare ciò che ha deciso. Io sono seduto qui da anni, l'ascolto, questo bastardo terribile. E' divertente, però, perché quello che mi uccide. Appare esattamente come me. Egli non deve nemmeno preoccuparsi di indossare un travestimento, e lui lo sa.
Niente stelle nel cielo stasera Non una luce nel buio, non riesco a vedere nulla, tranne la mia faccia Nessuno mi ha ascoltato, nessuno vuole ascoltare, nessuno è sveglio, la mia voce si perde nel buio. Nel loro mondo Io non sono vivo. sono solo urla nella notte Voglio far mia la notte strappare al buio con il mio coltello nero le sue ombre, i suoi teli scuri, le sue tele. Ho visto una linea, una linea brillante laggiù in quel angolo sperduto delle tenebre forse è l'alba della mia vita. Seguendo il mio coltello nero, corro verso lei, col cuore che batte nel terrore di un'altra illusione.
Durante l'era glaciale molti animali morirono per il freddo. I ricci se ne accorsero e decisero di unirsi in gruppo e aiutarsi. In questo modo si proteggevano, ma le spine di ognuno ferivano i compagni più vicini che davano calore. Perciò decisero di allontanarsi e iniziarono a congelare e a morire. Così capirono che o accettavano le spine del compagno vicino oppure sparivano dalla terra e morivano in massa. Con saggezza decisero di tornare tutti insieme. In questo modo impararono a convivere con le piccole ferite che un compagno vicino può causare, dato che la cosa più importante era il calore dell'altro.
In questo modo sopravvissero...
Morale della Favola: Le relazioni migliori non sono quelle con delle persone perfette, ma quelle nelle quali ogni individuo impara a vivere con i difetti degli altri e ad ammirarne le qualità.
Niente stelle nel cielo stasera Non una luce nel buio, non riesco a vedere nulla, tranne la mia faccia Nessuno mi ha ascoltato, nessuno vuole ascoltare, nessuno è sveglio, la mia voce si perde nel buio. Nel loro mondo Io non sono vivo. sono solo urla nella notte Voglio far mia la notte strappare al buio con il mio coltello nero le sue ombre, i suoi teli scuri, le sue tele. Ho visto una linea, una linea brillante laggiù in quel angolo sperduto delle tenebre forse è l'alba della mia vita. Seguendo il mio coltello nero, corro verso lei, col cuore che batte nel terrore di un'altra illusione.