Pensa a quanto son maestose e incorruttibili le stelle, specie quando fanno capolino tra gli alberi adombrati dall'ora tarda. Quanto sono deboli gli alberi... non possono nemmeno fuggire, ma non c'è pioggia che li bagni per più d'un temporale, oltre uno stupido mese maledetto di pioggia. E sempre tornano integri, sotto cieli stellati...
Con mano morbida accarezzo le stelle, perfetti ricami nella seta cobalto.. L'indosso, e notte divento. E uccelli per me son ora le case e le fronde son nuvole che tappezzano la via. Capovolta è la storia nel sogno che m'appare. Intrepido è il soffio che da un camino mi scuote; Da quassù ampia è la vista: riconosco il mare e avverto il medesimo desiderio delle conchiglie.. allora mi spoglio; le vesti da notte giacciono al suolo e nella frescura serale m'immergo. Un tutt'uno divento e non so più scegliere se essere onda di mare o frammento di cielo.
Scambi di baci non oso pensar eppur la morbidezza delle tue labbra mi fa sussultar; Non dovrei ricamare disegni nella mente ho già una trapunta a scaldarmi il presente. E di creta d'improvviso il tuo corpo m'appare e così da scultore inizio a modellare. Sussulti di cuore mi fan trepidare, o no, son i tuoi occhi che mi fan vacillare. La notte attendo che venga impotente a strapparmi dal sogno questo pensiero indecente.