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Hathor
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Posted - 06 September 2006 : 17:56:49
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Ma il post sul jazz è per me! Adoro il jazz degli anni '30, prima e dopo! Il ragtime, lo swing, il dixieland...la musica che più preferisco!
Bix Beiderbecke, Duke Ellington, Glenn Miller, Benny Goodman...
Graffio, ti "rubo" le foto! Troppo belle!
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janet
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Posted - 06 September 2006 : 20:20:21
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Graaaande Hector
quote: Dani Inviata - 06 September 2006 : 17:56:49 -------------------------------------------- Ma il post sul jazz è per me!
Accaparratrice
ciao Dani
«Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.» Martin Luther King «L'umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all'umanità.» John F. Kennedy
"Lasciatemi essere un uomo libero, libero di viaggiare, libero di fermarmi, libero di lavorare, libero di commerciare come mi pare libero di scegliermi i miei maestri, libero di seguire la religione dei miei padri, libero di pensare, e di parlare e di agire"; Capo Giuseppe -Hein-mot Too-ya-la-kekt =Tuono che Rotola dalla Montagna |
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Graffio
Utente Master
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Posted - 08 September 2006 : 18:02:24
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Ciao ragazze
Caspita Janet,hai visto che spalle larghe mi son venute? Se non mi ci sto bene attento va a finire che qualche notte mi addormento nel letto e chissà dove mi ritrovo da sveglio
..Dani,..sto ascoltando Miles Davis.. in 'Kind of Blue' con John Coltrane e James Cobb....Come dire...
..Dionisiacii..
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… Era bello di notte e bastava che potessimo toccarci per essere felici. Oltre a tutti i grandi momenti avevamo molti piccoli modi di fare l’amore E cercavamo di trasmetterci pensieri nella testa l’uno dell’altra Mentre eravamo in stanze diverse. A volte pareva che funzionasse ma probabilmente era perché stavamo comunque Pensando la stessa cosa.
Ernest Hemingway (Addio Alle Armi)
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…
E’ giusto farsi la domanda “Perché sono così?”
Oppure l’altra domanda ancora “Che cosa posso fare per cambiare?”
O come il mio amico che mi scrive e chiedersi”Ce la posso fare a non essere più geloso?”
Io penso che il nostro inferno,i dolori delle nostre anime Nascano dal fatto che noi sbagliamo quasi sempre l’impostazione Sopratutto l’impostazione con la nostra interiorità.. …….
Gli antichi avrebbero ragionato così: “Oh,guarda;oggi mi viene a trovare la gelosia..chissà da dove viene, chissà quale dio misterioso me la manda” … non avrebbero mai pensato di mandarla via,di cacciarla via …. Noi forse dobbiamo fare lo stesso … Forse dobbiamo dirci:”Oh,guarda..io,io che non vorrei, c’è una forza più grande di me,più forte di me..e nonostante io la combatta questa forza si esprime sotto forma di gelosia e mette in discussione tutto quello che penso di me io non la vorrei avere,io non vorrei essere questo, ma lei è più forte di me” … Se noi potessimo,con queste pulsioni che vengono dalla parte più profonda dell’anima, Se noi potessimo cercare di guardarle senza fare nessuno sforzo per mandarle via..
…
La persona che mi ha scritto questa lettera ha in mente un modello per se Non vuole essere geloso, non vuole litigare,vuole amare secondo un suo schema..
Insomma,non si fa la domanda “Cosa vuole la gelosia da me?”
Proviamo per qualche istante a pensare che le cose che non piacciono di me La gelosia ,la possessività, la rabbia,l’avidità, l’invidia.. proviamo a pensare che questi dèmoni che vengono a trovarmi non siano i miei nemici,ma siano forze misteriose che vogliono prendere contatto con la mia coscienza, ... col mio io ... vogliono che io mi renda conto che non sono il personaggio che io mi sono messo in mente di essere .. insomma vogliono indebolirmi.,vogliono che io la smetta di recitare quel personaggio così sicuro,certo,pieno di determinazione, di volontà,quello che sa tutto di se stesso, …
Le persone sconfitte sono le persone che si definiscono.
Quelle che dicono “Ah,dottore io mi conosco,sono un tipo generoso,impulsivo”
Nessuno sa chi è.Nessuno sa com’è.Nessuno sa dove va.
E quelli che credono di saperlo,hanno perso la strada E si sono inventati un sentiero illusorio
Ma per fortuna...per fortuna.. … nei meandri più nascosti, più inaccessibili,dalle sorgenti che nascono dagli abissi più profondi del buio che siamo.,da lì vengono a trovarci i dèmoni più forti di noi,più grandi di noi.,vogliono impossessarsi di noi e lo fanno tanto più,quanto più ci controlliamo..
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… Gli Ebrei …
gli Ebrei sanno come nessuno che la vita va festeggiata come tale,così com’è il chassidismo che è una corrente ebraica ,pensa che le scintille di Dio siano presenti in ogni cosa nei cibi,nell’aria,nel respiro,nell’amore,nella terra,nei visceri, e che quindi il mondo va onorato così com’è ,amato così com’è,che non c’è un mondo migliore da raggiungere,che questo mondo prepara quello che verrà, gli ebrei amavano fare un brindisi,si chiamava ‘l’helhaim’,vuol dire ‘alla vita’ non c’è una religine che abbia un brindisi ‘alla vita’, alcune religioni festeggiano i loro martiri,i loro santi, i loro dei,i loro profeti ma è un inno alla vita ‘l’helheim’ ’alla vita’,alla vita così com’è.. se la vita è così com’ è il mio compito,il mio vero compito è avere cura dei miei demoni e sapere che l’invidia ,la gelosia,la rabbia sono sostanze, energie che scorrono nel mio interno io non devo reprimerle,non devo combatterle io devo avere cura di loro,cioè avvisare lamia coscienza che loro ci sono, solo così, quelli che chiamo i miei peccati diventeranno inesorabilmente l mie virtù..
…
Nachmann aveva studiato anni fa nei campi di concentramento Come alcuni rabbini entrassero nelle camere a gas cantando,ridendo,danzando. Nel cassidismo la danza è un elemento fondamentale,come il canto Allora qualcuno chiese loro:”Ma siete pazzi?Andate a morire e cantate?” Qualcun altro si chiedeva se quei canti, quella gioia,quella luce negli occhi,quelle risate non fossero il modo che avevano Per difendersi dalla paura della morte, come se l’allegria potesse ricoprire il senso dell’annientamento Che ci porterà la morte.. Ma uno di loro rispose così:”Noi siamo vivi adesso”
Raffaele Morelli (Essere Se Stessi)
-"Da bambino, mia madre mi ha imparato ad inginocchiarmi ed a pregare Dio per la forza, salute e protezione. Alcune volte pregavamo in silenzio, altre ognuno pregava a voce alta; alcune volte un anziano pregava per noi..."
-Ammiro chi resiste,chi ha fatto del verbo resistere carne,sudore,sangue,e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere,e vivere in piedi,anche nei momenti peggiori. (Luis Sepùlveda)
-Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?
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Graffio
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Posted - 09 September 2006 : 16:38:39
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Sbocciare - è il risultato - incontrare un fiore e casualmente dargli uno sguardo potrà a mala pena far intuire le circostanze minute che collaborano alla brillante faccenda così intricatamente compiuta poi offerta come una farfalla al mezzogiorno -
Riempire il bocciolo - opporsi al verme - ottenere i propri diritti di rugiada - regolare il calore - eludere il vento - fuggire l'ape cacciatrice - Non deludere Madre Natura che l'aspetta in quel giorno - Essere un fiore, è profonda responsabilità –
Emily Dickinson
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“Si direbbe che l’anima dei giusti,come i fiori,emani più profumo vrso sera.”
( Madame de Staël )
-"Da bambino, mia madre mi ha imparato ad inginocchiarmi ed a pregare Dio per la forza, salute e protezione. Alcune volte pregavamo in silenzio, altre ognuno pregava a voce alta; alcune volte un anziano pregava per noi..."
-Ammiro chi resiste,chi ha fatto del verbo resistere carne,sudore,sangue,e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere,e vivere in piedi,anche nei momenti peggiori. (Luis Sepùlveda)
-Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?
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Graffio
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Posted - 12 September 2006 : 15:07:23
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“Ecco il problema di chi beve,pensai versandomi da bere. E' che se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; Se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa”
Henry Charles Bukowsky
On Air:
Thelonius Monk Quartet with John Coltrane:
At Carnegie Hall
-Crepuscole with Nellie-
Contemplo lo stesso paralume da cinque anni e s'è coperto d'una polvere da scapolo e le ragazze che entrano qui sono troppo indaffarate per pulirlo. Ma io non ci bado anch'io sono stato troppo indaffarato per accorgermi finora che la luce balugina fioca dietro questi cinque anni di vita.
Charles Bukowski
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Tra vent' anni, non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.
(M.Twain)
-"Da bambino, mia madre mi ha imparato ad inginocchiarmi ed a pregare Dio per la forza, salute e protezione. Alcune volte pregavamo in silenzio, altre ognuno pregava a voce alta; alcune volte un anziano pregava per noi..."
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Graffio
Utente Master
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Posted - 14 September 2006 : 16:22:52
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La forza bruta senza la saggezza cade sotto il proprio peso.
-Orazio ( 65 a.C., Odi )
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Guerra in Iraq, una succursale della Halliburton. Luglio è il più crudele dei mesi per gli iracheni: più di 3000 morti violente. A quanto pare, mentre Bush sta combattendo la sua guerra al terrorismo globale, gli iracheni stanno combattendo la loro guerra dei 500 anni fra sunniti e sciiti. Secondo Bush, in Iraq non è in atto alcuna guerra civile. Sorprendente! Ma lo dice Bush. Devo crederci. E’ bello vedere un politico che non è così insicuro da ammettere che ha fatto uno sbaglio. La sfiga USA continua. Non dimentichiamo che cominciò quando Rumsfeld assunse Cheney nell’amministrazione Nixon. Mi piacerebbe vantarmi perché avevo previsto la catastrofe tre anni fa, ma anche allora era così ovvio che non c’è gusto.
-La buona notizia? Fra i morti iracheni non c’è nessuno che conoscete.
-Ironia della sorte: un cadavere maciullato da una bomba a grappolo aveva in tasca il biglietto vincente della lotteria di Baghdad.
A Bush serve con urgenza una exit-strategy dal suo Vietnam, l’Iraq. Theodore Sorensen e Arthur Schlesinger, già consiglieri e speechwriters di John Kennedy, si chiedono, a proposito dell’Iraq, come si comporterebbe John Kennedy oggi, dopo che l’evidenza ha ormai dimostrato la colossale montagna di menzogne usate dall’amministrazione Bush per imbarcarsi impreparati in una guerra dai costi umani e politici sempre più insostenibili. Kennedy si scoperebbe Marylin, poi pondererebbe la cosa con attenzione. Nel 1963, ultimo anno della sua presidenza, Kennedy cercò di risolvere il problema di come far tornare a casa i soldati americani impegnati in Vietnam. Di fronte a sé aveva diverse possibilità: • Rinnegare l’impegno assunto da Eisenhower di inviare nel Vietnam del Sud consiglieri e istruttori americani? No, il popolo americano non glielo avrebbe permesso. • Farla diventare una guerra americana con l’invio di truppe USA, come volevano i militari e come poi decise di fare Lyndon Johnson? No, dalla propria esperienza con Cuba e altrove aveva imparato che problemi di natura essenzialmente politica non portano a soluzioni militari e che gli USA non avrebbero potuto vincere contro un popolo vietnamita deciso a respingere truppe straniere dal proprio territorio. Inoltre, avendo combattuto nella II Guerra Mondiale, conosceva gli orrori della guerra. Nel giugno 63 disse agli studenti dell’American University:-Questa generazione di americani ne ha avuto abbastanza – più che abbastanza – della guerra.-
• Dichiarar vittoria e andarsene, come suggerì anni dopo il sen. repubblicano George Aiken? No, nel 1963 non c’era alcuna vittoria in vista, in Vietnam, come non ce n’era in Iraq quando Bush, vestito da pilota di jet, disse:-Missione compiuta.- • Esplorare la possibilità di una soluzione negoziata, il suo metodo preferito? No, non si era in grado di individuare nella gerarchia vietcong un leader con cui poter negoziare i termini del ritiro con un accordo valido e soddisfacente per entrambe le parti. • Spingere perché il governo del Vietnam del sud approntasse una serie di riforme politiche, economiche, territoriali e amministrative con cui guadagnare il consenso popolare? No, la famiglia corrotta e i proprietari terrieri che appoggiavano la dittatura nel Vietnam del sud non avrebbero mai permesso tali riforme.
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Quando Kennedy si convinse che l’unica soluzione era andarsene, dalla primavera del 1963 iniziò ad articolare una strategia di ritiro in tre parti. I tre elementi della strategia di Kennedy, adattissimi alla situazione attuale, erano: 1) “Chiarire che ce ne andremo”. In una conferenza stampa (14 novembre 63 ) il presidente Kennedy fece proprio questo. Disse:-Il nostro obiettivo è riportare a casa gli americani.- 2) “Chiedere al governo locale un invito ad andarsene”. Kennedy: -Se il Vietnam del Sud ce lo richiede, riportiamo a casa le truppe il giorno dopo.- ( conferenza stampa, maggio 1963 ) 3) “Portare a casa le truppe gradualmente, cominciando subito”. Kennedy:-Speriamo di ridurre le truppe americane in Sud Vietnam per la fine dell’anno.- ( ottobre 1963 ) Lasciare l’Iraq da subito su richiesta del governo locale non sarebbe per Bush né un abbandono né una ritirata, e il mondo tirerebbe un sospiro di sollievo nel vedere che gli USA hanno ritrovato il senno. Kennedy non potè attuare il suo piano perché venne assassinato. Oops! L’altra settimana, in conferenza stampa,
Donald Rumsfeld ha detto:-Un giorno verrà scritta la storia accurata della guerra in Iraq. Fortunamente, per quel giorno sarò morto da tempo.- Sotto accusa per le intercettazione di normali cittadini americani da lui autorizzate in segreto, Bush ha dichiarato che dopo l’11 settembre aveva promesso di difendere il Paese con tutti i mezzi in suo potere. Ormai dà la colpa di ogni cazzata che fa all’11 settembre. E’ come se non dovesse più pensare a una scusa.
Ai critici che gli rimproverano di aver manipolato le informazioni al fine di vendere meglio la guerra, Bush ha replicato stizzito:- Perché manipolare le informazioni quando puoi semplicemente ignorarle?-
04 Settembre 2006 By Daniele Luttazzi
www.danieleluttazzi.it
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• Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre. Io sono qui per spiegare quanto è ipocrita il mondo che si esalta per un chirurgo che sostitusce un cuore con un altro cuore, e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto, vengano mandati a morire, come vacche al macello, per la bandiera. ( Niente e così sia)
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.
“Se non si capisce che l’insurrezzione del terrorismo globale è stato solo un disperato gesto di rivolta e un tentativo di libertà per quei popoli soggiogati dalla fame al denaro e dalla corsa al potere..,… allora non si ha capito nulla”
Tiziano Terzani
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Ci presentiamo A Pianeti e a Fiori Ma fra di noi Abbiamo etichette Imbarazzi E soggezioni.
(E.Dickinson)
[purple]Allontanarsi dalla vita lineare, allontanarsi come stato d’animo o attravesrso la riflessione, andare via dall’azione, interrompere l’attività consueta. E’ tutto qui l’inizio del ritiro, e il cuore dello spirito monastico: Soltanto un allontanarsi
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[purple]La confessione è un evocazione del pentimento Un sentimento che nel cuore ha un posto più profondo Del dispiacere e Che mantiene l’anima intatta
Thomas Moore(Nel Chiostro Del Mondo.Pensieri Per La Vita Quotidiana)
- Si insegnava ai bambini a restare seduti immobili e a prenderci gusto. Si insegnava loro a sviluppare l'olfatto, a guardare là dove, apparentemente, non c'era nulla da vedere, e ad ascoltare con attenzione là dove tutto sembrava calmo
"Io sono nato nelle praterie dove il vento soffia libero e non c'è nulla che ferma la luce del sole. Io sono nato dove non c'erano costrizioni."
-Ammiro chi resiste,chi ha fatto del verbo resistere carne,sudore,sangue,e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere,e vivere in piedi,anche nei momenti peggiori. (Luis Sepùlveda)
-Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?[/b]
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Graffio
Utente Master
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Posted - 19 September 2006 : 17:01:12
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Nei sogni I morti tornano talvolta a fare compagnia alle nostre solitudini; e talvolta il colloquio silenzioso con loro assume profondità e sincerità che raramente erano state possibili prima. ………. Perciò forse non sempre la morte sbarra una volta per tutte i cammini di Una relazione interiore e spesso,quando questo accade,è perché ci si trova di fronte a un lutto Non elaborato nel quale la fissazione alla perdita ha irrigidito la personalità. …….. Ma se il dolore riesce gradualmente a mutarsi in accettazione, se chi rimane riesce a rinunciare alla presenza incarnata senza che in lui si determini anche il ritiro dell’investimento affettivo, allora ciò che si accettato di perdere torna da solo, con moto spontaneo, fin dentro al moto psichico della coscienza
Ad anni di distanza il dialogo con ciò che è stato ricomincia, esso può rappresentarsi con una tale ricchezza di articolazioni, ………. con una scambievolezza e una capacità di crescita tali, ……… che parrebbe quasi che l’intrlocutore scomparso vi stia contribuendo ancora con un impegno e con una partecipazione differenti, ………… ma per nulla inferiori a quelli dell’interlocutore sopravvissuto. ……………… Lo spirito del defunto può allora diventare l’amico segreto,il confidente, il ‘dàimon’ interiore.
…… Il Compagno.
Luisa Colli (La Morte e Gli Adii)
- Si insegnava ai bambini a restare seduti immobili e a prenderci gusto. Si insegnava loro a sviluppare l'olfatto, a guardare là dove, apparentemente, non c'era nulla da vedere, e ad ascoltare con attenzione là dove tutto sembrava calmo
"Io sono nato nelle praterie dove il vento soffia libero e non c'è nulla che ferma la luce del sole. Io sono nato dove non c'erano costrizioni."
-Ammiro chi resiste,chi ha fatto del verbo resistere carne,sudore,sangue,e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere,e vivere in piedi,anche nei momenti peggiori. (Luis Sepùlveda)
-Che ne sapete se un qualunque uccello che taglia le strade dell'aria non è un immenso mondo di delizia chiuso dai vostri cinque sensi?[/b]
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