Quanti biglietti da visita ricevete e dimenticate nei meandri del vostro portafoglio o cassetto? Perchè non innaffiarlo e tenerlo sulla scrivania per vederlo crescere? L’idea geniale è quella di creare un biglietto da visita con dentro dei semi di pianta medica che cresce e si sviluppa (come tutte le piante) al contatto dell’acqua. Dal portofolio di Jamie Wieck, graphic designer, illustratore e creativo davvero unico capace veramente di trovate mirabolanti e ecologiche.
La sfida WWF per la conservazione della biodiversità nel mondo attraverso l'approccio ecoregionale. L'Italia è compresa in due Ecoregioni: Alpi e Mediterraneo centrale.
Uno spot con immagini e interviste realizzato da Zadigroma srl e formicablu srl
-Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo,è l’uomo che appartiene alla Terra. Questo sappiamo.Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso.Quello che accade alla Terra,accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita,in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama la fa a se stesso.
-"Poiché l'europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l'Oriente e vi proietta tutto ciò che teme e disprezza in se stesso."
-Non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla. E' sol questione di fortuna trovarne una degna di essere sedotta. (Kierkegaard -Diario Di Un Seduttore-)
Chi ama davvero ama il mondo intero, non soltanto un individuo particolare (Fromm)
-Ammiro chi resiste,chi ha fatto del verbo resistere carne,sudore,sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere,e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori. (Luis Sepùlveda)
[b]-Che ne sapete se un qualsiasi uccello che taglia le strade dell'aria non è in realtà un immenso mondo di delizie chiuso dai vostri cinque sensi?
L'allarme del ministro Pecoraro Scanio alla conferenza sul clima di Roma. Napolitano: necessario che l'Europa parli con una voce sola
ROMA - «La temperatura in Italia è aumentata quattro volte in più che nel resto del mondo: 1,4 gradi negli ultimi 50 anni mentre la media mondiale è di 0,7 gradi nell'intero secolo». Con questo dato allarmante il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha aperto la sua relazione alla Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, in corso a Roma. Il ministro ha poi aggiutno che «le pioggie diminuiscono (14 giorni di pioggia in meno ogni anno al sud), gli episodi di siccità si moltiplicano, la desertificazione sta diventando un problema non solo per la Sicilia, ma anche per la Pianura Padana». E aumenta il rischio idrogeologico nell'Appennino meridionale e in parte di quello settentrionale, oltre che nelle Alpi occidentali: le zone più a rischio sono in Calabria, Campania, Liguria e nelle Langhe. I COSTI - La questione non è solo di carattere ambientale, ma ha ripercussioni anche dal punto di vista economico: «Nel nostro Paese - ha rilevato ancora il leader dei Verdi - i costi per far fronte ai danni prodotti dai cambiamenti climatici si stimano a partire da 50 miliardi di euro all'anno». «Per mettere in campo le azioni che permettono di tagliare le nostre emissioni di gas-serra - ha poi puntualizzato il ministro - ci servono da tre a cinque miliardi l'anno, mentre predisporre le misure di adattamento costa da un miliardo e mezzo a due miliardi di euro l'anno». Pecoraro ha sottolineato poi, in particolare, che «la differenza tra quello che ci costa non agire e quello che ci costa agire è tra 10 e 40 volte maggiore a favore dell'azione. Tagliare le emissioni e fare l'adattamento - ha concluso il ministro dell'Ambiente - ci costa tra meno di cinque e sette miliardi ogni anno, contro un massimo di 200. E prima si fa meno ci costa». IL MONITO DI NAPOLITANO - Alla conferenza di Roma è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha sollecitato un'azione comune tra gli Stati: «Per influenzare intese e sforzi coordinati che devono realizzarsi a livello mondiale per fronteggiare il problema del cambiamento climatico - ha detto - è essenziale che l'Europa parli con una sola voce. E' necessario che si porti davvero avanti quella politica europea integrata dell'ambiente e dell'energia che è stata avviata nel Consiglio Europeo in primavera, e che l'Italia faccia la sua parte».
Il Corriere /13 settembre
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La nuova Lista Rossa delle specie in pericolo
14/9/2007 - L'edizione 2007 della Lista Rossa IUCN (Unione Mondiale della Conservazione) conta 16.306 specie animali e vegetali minacciate di estinzione, rispetto alle 16.118 dello scorso anno
Oltre 41.000 specie vegetali e animali considerate, di cui 16.306 sono minacciate di estinzione, rispetto alle 16.118 dello scorso anno. Questi i numeri della nuova Red List delle specie minacciate redatta dall'IUCN (Unione mondiale della Conservazione). 785 sono le specie estinte, mentre 485 sopravvivono solo in cattività, in zoo o acquari. Il 98% delle specie sono minacciate a causa dell'attività umana: grandi scimmie, coralli, avvoltoi e delfini tra le specie per le quali l'edizione 2007 della Red List lancia l'allarme. Il gorilla passa dalla categoria "endangered" (in pericolo) a "critically endangered (gravemente minacciato) mentre per la prima volta vengono inserite come minacciate alcune specie di coralli.
Sono considerati minacciati nelle diverse categorie stabilite dall'IUCN un mammifero su quattro, un uccello su otto, un terzo degli anfibi e il 70% delle piante esaminate. L'IUCN sottolinea come il trend di perdita della biodiversità sia in aumento: "Servono azioni urgenti per fermare il declino della biodiversità e con esso la scomparsa delle specie viventi". La nuova edizione della Lista Rossa, sottolinea il WWF, è un barometro che ci mostra gli effetti della perdita di habitat e del suo degrado e sovra-sfruttamento, dell'inquinamento, dell'invasione di specie animali e vegetali e dei cambiamenti climatici. Dobbiamo agire subito e invertire la rotta se non vogliamo essere ricordati come la generazione responsabile di una vera e propria estinzione di massa.
Il clima sta cambiando e gli effetti si manifestano nella vita di tutti noi. In questo video la campagna mondiale WWF "Testimoni del clima", con le immagini e le interviste di chi, dall'Alaska agli atolli del Pacifico, racconta la sua storia (inglese).
-Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo,è l’uomo che appartiene alla Terra. Questo sappiamo.Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso.Quello che accade alla Terra,accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita,in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama la fa a se stesso.
“Ero imprigionato nel presente,come gli eroi,come Gli ubriachi;colpito da momentanea eclissi,il mio passato Non proiettava più davanti a me quell’ombra di se stesso Che chiamiamo futuro;ponendo lo scopo della mia Vita non più nella realizzazione dei sogni del passato, ma nella felicità dell’attimo presente,non vedevo più in là di questo.E così,per una contraddizione che era tale solo in apparenza,nel momento in cui assaporavo un picere eccezionale,in cui sentivo che la mia vita poteva essere felice e in cui,dunque,essa avrebbe dovuto acquistare maggior pregio,proprio in quel momento, sciolto dalle preoccupazioni che fino allora avevo potuto crearmi,io l’abbandonavo senza esitare all’eventualità di un incidente.”
(Marcel Proust –All’ombra delle Fanciulle In Fiore-)
“Come regola biologica generale, le specie migratorie sono meno aggressive di quelle sedentarie. C’è una ragione ovvia perché sia così: la migrazione, come il pellegrinaggio, è di per se stessa il duro cammino; un itinerario “livellatore” in cui i più forti sopravvivono e gli altri cadono lungo la strada. Il viaggio perciò vanifica il bisogno di gerarchia e di sfoggi di potere. Nel regno animale i “dittatori” sono quelli che vivono in un ambiente di abbondanza. I “briganti” sono, come sempre, gli anarchici”.
Aiutaci a salvare i rari delfini della Nuova Zelanda 25/9/2007 -
Il WWF ha lanciato un'azione di pressione on line per proteggere i rari delfini di Hector e Maui, specie endemiche della Nuova Zelanda e a forte rischio di estinzione. guarda il video dei delfini Youtube girato con due scuole neozelandesi
I delfini di Hector e di Maui vivono nelle acque costiere di Aotearoa, in Nuova Zelanda e sono tra i cetacei più rari al mondo. Senza azioni urgenti di tutela, queste meravigliose creature rischiano di estinguersi nel giro di una generazione, minacciati soprattutto dall'impatto con le reti da pesca. Gli scienziati stimano che negli anni ‘70 vi fossero 26.000 delfini nelle acque costiere dell’isola Meridionale della Nuova Zelanda. Ma ora la residua popolazione lotta per sopravvivere: poco più di 7.000 individui. Una volta molto frequenti lungo le coste, i delfini Hector vivono ora in pochi gruppi, sempre più isolati. I delfini di Maui, dell’isola settentrionale, cugini dei delfini di Hector, stanno ancora peggio e sono in imminente pericolo di estinzione, con una popolazione di appena 110 individui. Il WWF teme che, senza interventi di tutela immediati, i delfini di Maui si estingueranno entro i prossimi 25 anni.
A quasi tre anni dall’inizio della campagna WWF, il governo neozelandese ha finalmente diffuso un disegno di legge riguardante la gestione del piano per la difesa dei delfini di Hector e di Maui. Ma il WWF è preoccupato perché non sono stati affrontati i tre punti più importanti di questo piano, punti che riassumevano ciò che il WWF e gli scienziati coinvolti nello studio del delfino di Hector, credono sia necessario per salvare i delfini dall’estinzione
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Video del WWF Internazionale sui cambiamenti climatici: i problemi, gli impatti sulla natura, le soluzioni, le interviste ai testimoni del clima WWF e ai delegati internazionali del Protocollo di Kyoto (english)
-Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo,è l’uomo che appartiene alla Terra. Questo sappiamo.Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso.Quello che accade alla Terra,accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita,in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama la fa a se stesso.
“Ero imprigionato nel presente,come gli eroi,come Gli ubriachi;colpito da momentanea eclissi,il mio passato Non proiettava più davanti a me quell’ombra di se stesso Che chiamiamo futuro;ponendo lo scopo della mia Vita non più nella realizzazione dei sogni del passato, ma nella felicità dell’attimo presente,non vedevo più in là di questo.E così,per una contraddizione che era tale solo in apparenza,nel momento in cui assaporavo un picere eccezionale,in cui sentivo che la mia vita poteva essere felice e in cui,dunque,essa avrebbe dovuto acquistare maggior pregio,proprio in quel momento, sciolto dalle preoccupazioni che fino allora avevo potuto crearmi,io l’abbandonavo senza esitare all’eventualità di un incidente.”
(Marcel Proust –All’ombra delle Fanciulle In Fiore-)
“Come regola biologica generale, le specie migratorie sono meno aggressive di quelle sedentarie. C’è una ragione ovvia perché sia così: la migrazione, come il pellegrinaggio, è di per se stessa il duro cammino; un itinerario “livellatore” in cui i più forti sopravvivono e gli altri cadono lungo la strada. Il viaggio perciò vanifica il bisogno di gerarchia e di sfoggi di potere. Nel regno animale i “dittatori” sono quelli che vivono in un ambiente di abbondanza. I “briganti” sono, come sempre, gli anarchici”.
-Il Bosco Diventa uno Show- Gli itinerari più spettacolari tra i mille colori dell’autunno
I giapponesi lo chiamano ‘koyo’,gli americani ‘fall foliage’, da noi è conosciuto come estate indiana:è lo spettacolo offerto dalle foglie dei boschi che si colorano d’oro e di rosso prima di arrendersi all’inverno. Ecco dove ammirare questo spettacolo.
-La Val Passiria-
A nordest di Merano prende il nome dal fiume che l’attraversa. In una conca sorge San Leonardo,località dalle architetture tipicamente tirolesi.
L’hotel La Ginestra,recupero di antiche architetture rurali, è la base ideale per esplorare il parco dei Monti Sibillini, ricco di aceri e betulle,lupi,aquile reali e falchi pellegrini. Lo sguardo spazia dal blu dell’adriatico ai colori dell’autunno.
Racchiude aspre montagne,vallate e boschi. La zona ideale è quella di Castelbuono. Il parco sfocia sul mare di Cefalù,dove si trova l’albergo ‘Gli Alberi del Paradiso’
Il 4 Novembre il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (Appennino tosco-romagnolo)organizza un escursione Guidata per ammirare i mille colori delle foglie
Tel.: 0575.52051
Il 3 e 4 novembre Il Parco del Corno alle Scale,nell’Appennino Bolognese,organizza escursioni per l’avvistamento dei lupi.
Tel.: 0534.51761
-Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo,è l’uomo che appartiene alla Terra. Questo sappiamo.Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso.Quello che accade alla Terra,accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita,in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama la fa a se stesso.
“Ero imprigionato nel presente,come gli eroi,come Gli ubriachi;colpito da momentanea eclissi,il mio passato Non proiettava più davanti a me quell’ombra di se stesso Che chiamiamo futuro;ponendo lo scopo della mia Vita non più nella realizzazione dei sogni del passato, ma nella felicità dell’attimo presente,non vedevo più in là di questo.E così,per una contraddizione che era tale solo in apparenza,nel momento in cui assaporavo un picere eccezionale,in cui sentivo che la mia vita poteva essere felice e in cui,dunque,essa avrebbe dovuto acquistare maggior pregio,proprio in quel momento, sciolto dalle preoccupazioni che fino allora avevo potuto crearmi,io l’abbandonavo senza esitare all’eventualità di un incidente.”
(Marcel Proust –All’ombra delle Fanciulle In Fiore-)
“Come regola biologica generale, le specie migratorie sono meno aggressive di quelle sedentarie. C’è una ragione ovvia perché sia così: la migrazione, come il pellegrinaggio, è di per se stessa il duro cammino; un itinerario “livellatore” in cui i più forti sopravvivono e gli altri cadono lungo la strada. Il viaggio perciò vanifica il bisogno di gerarchia e di sfoggi di potere. Nel regno animale i “dittatori” sono quelli che vivono in un ambiente di abbondanza. I “briganti” sono, come sempre, gli anarchici”.
«Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.» Martin Luther King «L'umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all'umanità.» John F. Kennedy
"Lasciatemi essere un uomo libero, libero di viaggiare, libero di fermarmi, libero di lavorare, libero di commerciare come mi pare libero di scegliermi i miei maestri, libero di seguire la religione dei miei padri, libero di pensare, e di parlare e di agire"; Capo Giuseppe -Hein-mot Too-ya-la-kekt =Tuono che Rotola dalla Montagna
Gli oceani si riscaldano e la Terra ruota più velocemente
Il riscaldamento degli oceani in tutto il mondo renderà le giornate più corte. E’ quanto rivela uno studio, basato su modelli computerizzati, dei ricercatori del Max Planck Institute for Meteorology di Amburgo e pubblicato su Geophysical Research Letters. Ciò non significa che dovremmo regolare i nostri orologi: le giornate, assiucurano gli scienziati tedeschi, si accorceranno di appena 0,12 millisecondi nel corso dei prossimi 200 anni. Un cambiamento apparentemente piccolo che apre però una nuova, grande problematica relativa al riscaldamento globale.
Le masse di acqua, riscaldandosi, si dilatano e tendono a spostarsi dall’equatore ai poli. Le acque profonde dell’oceano nord atlantico si riscaldano ancora più velocemente grazie a una particolare corrente che porta le acque superficiali (quindi più soggette all’irragiamento del sole) in profondità. L’espansione risulterà perciò più accentuata in questa zona. In sintesi, ci sarà “più massa ai poli” dove passa l’immaginario asse di rotazione della Terra, che farà ruotare il nostro pianeta più velocemente. “E’ lo stesso principio che usano i pattinatori per fare le piroette - spiega Felix Landerer, del Max Plank Institute -: quando stringono le braccia al corpo riescono a girare più velocemente rispetto a quando le allargano”. Anche se la differenza che marca il giorno e la notte sarà impercettbile, lo studio dimostra l’entità che gli effetti dei cambiamenti climatici hanno sulla Terra.
Dall’Antartide al Nord Atlantico, gli oceani sono saturi di CO2
La quantità di CO2 assorbita dagli oceani continua a calare. Il fenomeno, già osservato in Antartide dai ricercatori della University of East Anglia, in Gran Bretagna, coinvolge gli oceani su scala globale. Con oltre 90.000 misurazioni fatte da navi mercantili equipaggiate con strumenti automatici, gli stessi ricercatori hanno accertato che l’assorbimento di CO2 nel Nord Atlantico registrato tra la metà anni Novanta e 2000 è dimezzato al 2005. La perdita in efficienza di questa riserva di carbonio era attesa dagli scienziati intorno alla metà del 21° secolo. I ricercatori sostengono che la scoperta, pubblicata su Journal of Geophysical Research, pone ulteriori basi per credere che, in breve tempo, le nostre emissioni possano saturare gli oceani. Insieme alla biosfera terrestre, gli oceani sono la riserva naturale più grande di carbonio. Insieme accumulano la metà delle emissioni di CO2 rilasciate nell’atmosfera. Con la saturazione della superficie oceanica oltre un quarto delle emissioni totali di CO2 rimarrà nell’atmosfera, andando ad aggravare le già critiche condizioni che hanno determinato parte dei cambiamenti climatici e dell’aumento riscaldamento globale.
Journal of Geophysical Research, 05/11/07
-Noi sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo,è l’uomo che appartiene alla Terra. Questo sappiamo.Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia. Tutto è connesso.Quello che accade alla Terra,accade ai figli della Terra. L’uomo non ha tessuto la trama della vita,in essa egli non è che un filo. Qualsiasi cosa egli faccia alla trama la fa a se stesso.
“Ero imprigionato nel presente,come gli eroi,come Gli ubriachi;colpito da momentanea eclissi,il mio passato Non proiettava più davanti a me quell’ombra di se stesso Che chiamiamo futuro;ponendo lo scopo della mia Vita non più nella realizzazione dei sogni del passato, ma nella felicità dell’attimo presente,non vedevo più in là di questo.E così,per una contraddizione che era tale solo in apparenza,nel momento in cui assaporavo un picere eccezionale,in cui sentivo che la mia vita poteva essere felice e in cui,dunque,essa avrebbe dovuto acquistare maggior pregio,proprio in quel momento, sciolto dalle preoccupazioni che fino allora avevo potuto crearmi,io l’abbandonavo senza esitare all’eventualità di un incidente.”
(Marcel Proust –All’ombra delle Fanciulle In Fiore-)
“Come regola biologica generale, le specie migratorie sono meno aggressive di quelle sedentarie. C’è una ragione ovvia perché sia così: la migrazione, come il pellegrinaggio, è di per se stessa il duro cammino; un itinerario “livellatore” in cui i più forti sopravvivono e gli altri cadono lungo la strada. Il viaggio perciò vanifica il bisogno di gerarchia e di sfoggi di potere. Nel regno animale i “dittatori” sono quelli che vivono in un ambiente di abbondanza. I “briganti” sono, come sempre, gli anarchici”.
"Il Mar Mediterraneo è minacciato da diverse attività umane che causano vari tipi di impatti, come la pesca eccessiva praticata a volte con tecniche distruttive, l'inquinamento, i rischi dell'introduzione di specie aliene e del cambiamento climatico. Si tratta di impatti che stanno costantemente degradando le risorse comuni, il tesoro del Mediterraneo.
Che ne sapete se un qualsiasi uccello che taglia le strade dell’aria non sia in realtà un immenso mondo di delizie raccchiuso dai vostri cinque sensi?
(Blake)
Se fin dalla prima infanzia non fossi vissuto a contatto con animali selvatici, forse sarei diventato un ingegnere.