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n/a
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8995 Posts
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 Posted - 03 March 2008 : 10:24:41
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quote:
Sai è molto difficile il mestiere di madre.
Non ci sono regole, teoremi da imparare, ma c'è solo la voce del cuore che a volte può indurti a sbagliare anche per il troppo amore.
Meravigliosamente vero quello che hai scritto Sorrow.
Benvenuta 
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volpe
Utente Master
 605 Posts
Status: offline |
Posted - 03 March 2008 : 17:50:59
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senza amore la vita è come una stanza vuota....fredda....
per sempre mi perderò tra nembi e cirri di ghiaccio
volpe |
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Maghetta
Utente Master
 583 Posts
Status: offline |
Posted - 03 March 2008 : 18:37:54
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| Si,è vero è difficile essere madre,io non lo posso ancora sapere,ma è da barbari volere la morte del proprio figlio,per quanti errori lui possa aver fatto un figlio è sempre un figlio. |
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n/a
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8995 Posts
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Posted - 03 March 2008 : 21:17:45
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Credo sia impossibile che una madre voglia veramente la morte di un figlio.
Spesso sono solo parole che escono da un cuore ferito, da una vita sofferta, forse anche da un'ignoranza o anche da un sordo rancore... ma sono solo parole.
Una madre non può volere mai la morte del proprio figlio.
Forse è solo incomprensione. La peggiore.
Ma l'amore, in fondo al cuore, c'è sempre.
Ti abbraccio Nihil
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sorrow
Nuovo Utente
4 Posts
Status: offline |
Posted - 03 March 2008 : 22:18:58
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Ciao alis, grazie per il benvenuto
Ciao maghetta, non può mai essere che una madre desideri la morte del figlio, anche se spesso ascoltiamo e leggiamo di neonati gettati via come sacchetti della spazzatura.
Alis vorrei fare con voi tutti e con nihil principalmente una osservazione.
Nihil, non conosco nè te nè tua madre dalla quale vorresti tanto amore ed invece ricevi tutt'altro e non solo da lei, ma anche da tutto il resto della tua famiglia.
Forse non sei tu il prescelto capace d'amare e saper donare, mentre le persone a te care non hanno questo dono così grande?
Nihil, saper amare senza chiedere in cambio non è da tutti.
Tua madre magari non sa amare perchè nessuno mai le avrà dato amore, però poi mi sorge un dubbio: è solo te che non sa amare?
Non vuole amarti o tu non vuoi accettare il suo amore che tu non ritieni tale?
Nihil, tu hai molta amarezza dentro nei suoi confronti, vorresti magari quell'amore che non sa darti o quell'amore cha dà agli altri membri della tua famiglia escluso te.
Ma sei sicuro che lei non soffra di questa sua incapacità di amarti?
Magari ti colpevolizza per la sua incapacità e tu soccombi a questo suo malessere.
Più volte ho letto che si sente superiore per farti sentire una nullità e tu cosa fai per non farti trattare in qs modo?
Nihil, il vostro rapporto è molto conflittuale, forse perchè avete lo stesso carattere.
Lei non vuole ammettere di essere una perdente nel suo rapporto con te e tu inconsciamente di rimando godi nel farla sentire un'incapace nel non saperti amare.
Non prendere queste mie parole come vangelo o come scritte da una persona saccente che vuole atteggiarsi ad analizzare le persone, ma semplicemente come espressione di una persona matura, sofferta, che ha conosciuto il dolore in ogni sua sfaccettatura e che continua ogni giorno a conoscerlo sempre di più.
E' dura andare avanti avendo come compagni del tuo cammino, dolore, malinconia, a volte solitudine, ma è anche molto bello perchè solo attraverso la conoscenza del dolore e della sofferenza si ha la gioia di apprezzare le più piccole e semplici cose della vita, quali l'alba, il sole che brilla, il fruscio delle foglie, la semplice carezza lieve di una persona amica, lo sguardo di un bambino innocente.
Nihil tu sei stato "baciato" dal dolore e dalla sofferenza anzi tempo, e non avresti dovuto, ma credo che tu sia un prescelto. Potrebbero sembrarti offensive queste parole che ti ho scritto, potrebbero ferirti perchè non è possibile che una persona possa essere così colpita duramente in tutti i suoi affetti e sentirsi anche gratificato da tutto ciò.... ma guardati nel profondo e leggi te stesso, vedrai che forse, non ho tutti i torti.
Scusami ancora se quello che ho scritto potrebbe toccare la tua sensibilità, ma l'ho scritto non per farti del male nè per ferirti, ma semplicemente perchè dettato dalle tue parole che sto leggendo a poco a poco.
Grazie per avermi dato l'opportunità di farlo.
Ormai credo che sarai il mio appuntamento quotidiano, se me lo permetterai.
Ripeto non per sputare sentenze nè per analizzarti ma semplicemente come amica con cui condividere alcune sfaccettature della vita.
Posso continuare a chiamarti piccolo grande uomo?
A domani. |
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NiHiL
Utente Master
 2853 Posts
Status: offline |
Posted - 03 March 2008 : 22:45:02
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Scusate l'assenza, ma per ora vado di corsa e ho poco tempo... rispondo a tutti... ovviamente sarò una risposta molto lunga...
quote:
Originalmente inviata da andromaca
Grazie tante andromaca
quote:
Originalmente inviata da lunare
NiHiL sei molto dolce.. la tua ragazza è molto fortunata.. continuate a parlare, se ci sono dei problemi affrontateli discutete non chiudetevi in voi... io ho visto naufragare il mio matrimonio perchè invece di parlare e affrontare i problemi entrambi abbiamo sempre trovato più facile far finta di niente, scappare, evitare le discussioni.. fino al punto in cui non avevamo più veramente niente da dire, niente su cui discutere e litigare... ancora oggi faccio fatica a parlare ad affrontare i problemi preferisco rinchiudermi a riccio sperando che le cose si risolvano da sole... me il mio nuovo compagno mi sta aiutando con il suo amore e la sua pazienza mi sta facendo capire che le cose se affrontate in due pesano la metà e solo parlando si possono superare incomprensioni e problemi. complomenti anche per le tue belle poesie.. continua cosi'...
Grazie lunare. Per quel che riguarda il dialogo ci credo molto perché io stesso ho perso persone a me molto care per il mio orgoglio e il mio fuggire dai problemi piuttosto che affrontarli. E' da 6 mesi che che sperimento che "le cose se affrontate in sue pesano la metà", come dici bene tu stessa, ed è la marcia in più, il centro di una cerchio che non teme curve acute...
quote:
Originalmente inviata da sorrow
Ciao nihil,
sono registrata in qs forum da pochissimi giorni e ci sono arrivata per caso e non mi sono presa neanche la briga di vedere se ci fosse una sezione dove presentarsi, perché sono stata attratta ed incuriosita dal tuo nick ed ho iniziato a leggerti.
Non ho letto tutto ma una parte dei tuoi scritti e non ho terminato di leggerli perché un tuo sfogo che mi ha molto colpita mi ha indotto a riflettere e a scrivere.
Nihil, questo nick non è per te, permettimi di dirtelo, io ti chiamerei everything, il contrario, in inglese e non in latino.)
Perché ho scelto il nick in inglese e non in latino?
L’inglese è una lingua viva, come lo sei tu ed everything è tutto, come te.
Il latino è definito una lingua morta e poi nihil non ti si addice per nulla e se tu hai scelto qs nick per te, dai adito a chi non dovrebbe considerarti tale e cioè nulla.
Dopo aver letto qs pensiero :
Sei una madre di merda, senza cuore... Ridevi, questo sapevi fare mentre io vomitavo, il pensiero di aiutarmi non ti ha sfiorato nemmeno. Tu non sei un essere umano, sei peggio di un animale... Potevo morire se fosse stato per te, è inutile che ogni volta mi ripeto: "cambierà, questa volta cambierà". Tutto cambia perché nulla cambi... e io resto in una casa dove tutti mi odiano, dove chiunque vorrebbe vedermi morto.
Io che sono una madre mi sono sentita morire dentro, credimi.
Non è il tuo primo sfogo, ma è molto toccante e pieno di sofferenza, una sofferenza cresciuta nel tempo, che ha scavato le radici molto profondamente.
La sofferenza e il dolore ti hanno fatto crescere e maturare molto precocemente, sei diventato un uomo, anche se hai solo 18 anni, ed anche i tuoi sentimenti ed emozioni sono cresciuti con te.
E’ davvero strano non riuscire a far partecipi le persone che più ami di quanto tesoro si ha dentro.
E’ molto difficile comunicare oralmente quello che si ha dentro e che si riesce a trasmettere attraverso lo scritto.
Quando si è da soli, di fronte una pagina bianca, le emozioni, i sentimenti fluiscono senza intoppi, liberi di scorrere e li si manifesta serenamente, consapevolmente. Quando ci si trova, invece, di fronte alle persone che riescono a farci perdere facilmente il controllo, perché sanno dove colpire, si diventa aggressivi, cediamo al loro gioco e siamo noi quelli da evitare.
E’ molto difficile darti consigli e suggerimenti, soprattutto a distanza, una sola cosa ti suggerisco, sii sempre te stesso, anche “anormale” come ti sei definito, ma pur sempre te stesso.
Non lasciare che gli altri e soprattutto coloro che dovrebbero volerti più bene ti facciano sentire una nullità, non permetterglielo.
E’ facile, dirlo, vero nihil, ma molto difficile attuarlo.
Ma tu ben sai che volere è potere e lo hai dimostrato superando una prova che pochissimi ragazzi si trovano ad affrontare nella vita e cioè la morte della persona amata alla sola età di 16 anni, all'età in cui si dovrebbe credere soltanto nelle cose belle, vivere spensieratamente come è giusto che sia a quell'età.
Ascoltami, nihil, è davvero difficile credere che una madre possa essere tale nei tuoi confronti come tu l'hai descritta, mentre è tenera e dolce mentre abbraccia la sua nipotina.
Peccato nihil, non poter essere anche la tua prof., davvero.
I miei alunni mi reputano una persona speciale perchè riesco ad ascoltarli e a star loro vicino, a fare da tramite con i loro genitori e a volte riesco anche ad essere utile, ma io mi reputo una persona normale che magari come madre non sa giungere laddove giunge come prof.
Sai è molto difficile il mestiere di madre.
Non ci sono regole, teoremi da imparare, ma c'è solo la voce del cuore che a volte può indurti a sbagliare anche per il troppo amore.
Mi sono dilungata abbastanza e si è fatto molto tardi.
Spero di poter continuare con te presto questo dialogo che ho appena iniziato anche se molto prepotentemente e spero che per questo mi scuserai.
A presto piccolo grande uomo!!!!!!!!
Benventua prima di tutto...
Mi sembra strano che ti incuriosisca il mio Nick, ai miei amici non piace, lo scrivo ovunque, anche sulla moto e mi prendono in giro... Mi fa piacere che tu dica che è meglio everything, ma come hai capito io quel NiHiL l’ho cucito dentro. Questo non vuol dire che sono morto o che sono nulla, che vivo da nulla… Dentro ho questa ferita che è destinata a rimanere sanguinante a vita purtroppo, ma vivo ovviamente uguale facendo le cose che fanno tutti, compreso tirare le palline di carta tra i banchi di scuola.
La sofferenza, credo che non l’abbia incontrata solo io, tutti soffrono, ma magari solo chi vive una situazione simile alla mia può capire che così pesa di più; faccio l’esempio di mia sorella che si è ritrovata incinta senza un compagno (un pensiero più grave secondo me, perché da ciò che farai dipende anche la vita di un altro essere vivente) ma ha potuto contare sulla sua famiglia, compresa mia madre che con lei è stata una buona madre. Tuttavia non sono un uomo, sono un adolescente, come tanti, al massimo credo che io abbia conosciuto troppe ingiustizie per avere solo 18 anni… anche se ci sono realtà ben peggiori in altri paesi, infatti mi ritengo fortunato, perché non avrò una famiglia alle spalle, ma sono in grado di farmi una mia vita e una mia famiglia lottando e tenendo duro ancora un pò.
Poi credo che per comunicare occorra una comunione di intenti, e per mia madre sono frutto di una gravidanza indesiderata, quindi…
X il dialogo, ti assicuro che lei è sorda alle parole serene, il dialogo costruttivo non esiste con lei. Io tiro avanti per la mia strada e come ho già scritto mi sembra, non mi vergogno di dire se me lo chiedono: “io non conosco mia madre”.
So che è duro dire e pensarlo, ma io ormai ho capito perché lei fa così. Ha avuto una vita difficile, madre troppo presto, quando aveva deciso di non avere più figli, sono arrivato io per caso o disgrazia e da li i problemi con sua suocera hanno corrotto la sua stabilità mentale . Non parlando dei suoi problemi, in quanto vive di ipocrisia e di parole non dette, anche un ti voglio bene, doveva sfogarsi con qualcuno. Come avete capito inoltre dopo la morte di mia nonna, che è sua madre, non un’estrania, ha avuto un crollo di nervi. Purtroppo non vuole ammetterlo, e nessuno ha il coraggio di dirle la verità, tranne me; l’unico che “la aiuta” è mio padre che, su prescrizione del medico da cui è andata credendo che fosse per il mal di testa, le mette dei tranquillanti nelle cose che mangia a sua insaputa…
Lo so, sto giustificando una persona che dovrei odiare, ma io non so odiare. Mi ha ferito, è vero, ma se lei cambiasse io non la rifiuterei, piangerei soltanto, per tutte le volte che avrei voluto farlo e non l’ho fatto perché lei mi ha insegnato che “piangere è da deboli”. Non so odiare, è la rabbia è un emozione che lascia il posto all’amore, soprattutto quando aspetti da 18 anni che la persona che ti ha dato la vita ti abbracci dicendoti x la prima volta “ti voglio bene”.
Infine sono sincero, con i prof non parlo dei miei problemi (solo con la mia ragazza a volte), perché non voglio passare per il cocco del professore o fare la vittima (come magari appaio in queste pagine, anche egoista volendo, perché parlo solo di mie problemi o mie emozioni).
Posso dirti soltanto che un figlio non va solo inquisito, che non esiste solo la scuola, che un abbraccio vale più di mille parole di conforto, che se lo vedi triste non serve chiedere che è successo, prima cura la sua anima, poi la sua mente. Credi in tuo figlio e quando ti farà arrabbiare fa in modo che capisca i suoi errori, se intelligente capirà, non chiuderti nel silenzio, venitevi incontro e non dimenticare mai che prima ancora di essere tuo figlio è un essere umano. Quando mangiate spegni la TV, inizia da quando è piccolo così che non si abituerà a dire, se stimolato al dialogo, “niente”. Non devi essere una estranea che da la paghetta, ma devi essere una madre, e credo che essere genitori significhi anche saper ridere col proprio figlio, correre in un prato mano nella mano, passare del tempo insieme, conoscendo gli interessi l’uno dell’altro. Un figlio non è un legame certo, ma un legame che va costruito e difeso nel tempo…
So che è dfficile essere genitori, so che non esiste un genitore perfetto, ma so anche che è difficile essere figli. Anche io ho sbagliato con lei e ho chiesto scusa quando è successo. E gli errori che si fanno, se si ha la volontà si superano… Tu non temere, ho l’impressione che tu sia una madre fantastica…
PS: non scusarti con me, anche io sono ”di poche parole”
quote:
Originalmente inviata da Alis
quote:
Sai è molto difficile il mestiere di madre.
Non ci sono regole, teoremi da imparare, ma c'è solo la voce del cuore che a volte può indurti a sbagliare anche per il troppo amore.
Meravigliosamente vero quello che hai scritto Sorrow.
Benvenuta
Ti quoto alis
quote:
Originalmente inviata da volpe
senza amore la vita è come una stanza vuota....fredda....
volpe
Lo so, ma ci sono tanti tipi d'amore...per fortuna
quote:
Originalmente inviata da Maghetta
Si,è vero è difficile essere madre,io non lo posso ancora sapere,ma è da barbari volere la morte del proprio figlio,per quanti errori lui possa aver fatto un figlio è sempre un figlio.
Dai maghetta, sposati ora... e fai tanti figli... hai 18 anni ma che importa, saresti una mammina davvero brava , ok ora mi spari
quote:
Originalmente inviata da Alis
Credo sia impossibile che una madre voglia veramente la morte di un figlio.
Spesso sono solo parole che escono da un cuore ferito, da una vita sofferta, forse anche da un'ignoranza o anche da un sordo rancore... ma sono solo parole.
Una madre non può volere mai la morte del proprio figlio.
Forse è solo incomprensione. La peggiore.
Ma l'amore, in fondo al cuore, c'è sempre.
Ti abbraccio Nihil
Riscrivo ciò che ho scritto prima:
"So che è duro dire e pensarlo, ma io ormai ho capito perché lei fa così. Ha avuto una vita difficile, madre troppo presto, quando aveva deciso di non avere più figli, sono arrivato io per caso o disgrazia e da li i problemi con sua suocera hanno corrotto la sua stabilità mentale . Non parlando dei suoi problemi, in quanto vive di ipocrisia e di parole non dette, anche un ti voglio bene, doveva sfogarsi con qualcuno. Come avete capito inoltre dopo la morte di mia nonna, che è sua madre, non un’estrania, ha avuto un crollo di nervi. Purtroppo non vuole ammetterlo, e nessuno ha il coraggio di dirle la verità, tranne me; l’unico che “la aiuta” è mio padre che, su prescrizione del medico da cui è andata credendo che fosse per il mal di testa, le mette dei tranquillanti nelle cose che mangia a sua insaputa…
Lo so, sto giustificando una persona che dovrei odiare, ma io non so odiare. "
quote:
Originalmente inviata da sorrow
Nihil, il vostro rapporto è molto conflittuale, forse perchè avete lo stesso carattere.
Lei non vuole ammettere di essere una perdente nel suo rapporto con te e tu inconsciamente di rimando godi nel farla sentire un'incapace nel non saperti amare.
Nihil tu sei stato "baciato" dal dolore e dalla sofferenza anzi tempo, e non avresti dovuto, ma credo che tu sia un prescelto. Potrebbero sembrarti offensive queste parole che ti ho scritto, potrebbero ferirti perchè non è possibile che una persona possa essere così colpita duramente in tutti i suoi affetti e sentirsi anche gratificato da tutto ciò.... ma guardati nel profondo e leggi te stesso, vedrai che forse, non ho tutti i torti.
Scusami ancora se quello che ho scritto potrebbe toccare la tua sensibilità, ma l'ho scritto non per farti del male nè per ferirti, ma semplicemente perchè dettato dalle tue parole che sto leggendo a poco a poco.
Grazie per avermi dato l'opportunità di farlo.
Ormai credo che sarai il mio appuntamento quotidiano, se me lo permetterai.
Ripeto non per sputare sentenze nè per analizzarti ma semplicemente come amica con cui condividere alcune sfaccettature della vita.
Posso continuare a chiamarti piccolo grande uomo?
A domani.
Io nn ho lo stesso carattere per fortuna, lei non ammette i suoi errori, io le vado incontro, ma quando una madre ti prende a parolacce e ti dice determinate cose umiliandoti è difficile fingere che non sia successo nulla.
Io sono uno dei tanti che ha dei problemucci, non un prescelto. X quanto riguarda la gratificazione frutto della mia sofferenza, se ho capito bene, ti assicuro che ogni notte prima di andare a letto guardo la mia famiglia, uno per uno nel proprio letto e mi chiedo: “spero che il domani cambi”. A me mancano quegli affetti, io spero che cambi questa situazione attuale. Mi dispiace ma non tutto ciò che dici corrisponde a realtà… Tranquilla… forse capirai qualcosa in più di me in futuro…
Buona lettura, se ti fa piacere...
Per il nome preferirei NiHiL...
Alla prox… ciao
.:NiHiL:.
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Maghetta
Utente Master
583 Posts
Status: offline |
Posted - 04 March 2008 : 18:21:19
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Per ora nn ti sparo,non sarebbe da me, sai è perchè sto capendo un po'di cose con le mie nipotine che sto capendo cosa vuol dire avere un figlio,anche se è una storia diversa perchè sono solo nipoti,però son piccole e bisogna fargli capire cosa è giusto e cosa no,proprio come bisogna fare con i figli.
Sono troppo giovane x diventare mamma,però grazie che pensi che potrei essere una buona madre.
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