15 Febbraio 2008, 13.43 – Addio illusioni Quanto è difficile essere uomini. Nulla va mai come vorresti, in tutto c’è sempre qualcosa di sbagliato… E così ripercorri la stessa strada cercando di non sbagliare la via in cui devi girare per arrivare a casa. Ma disorientato arranchi nel buio, non sai qual è la tua strada, e alla fine ti perdi: è tutto inutile. Un uomo senza punti di riferimento vive così, brancolando nel buio… Quant’ero bello il tempo passato, quando ancora bambino non capivi nulla del male che ti stava attorno… e credevi nell’amore, nella famiglia, nella religione. Ora invece sei consapevole dei tuoi limiti, dell’orrida condizione in cui vivi… Eppure c’è un’umanità che vive serena credendo in un Dio di cui tu ormai conosci le menzogne e le illusioni, trovando in esso tutte le risposte a quelle domande che in realtà non avranno mai risposta. Così c’è chi, nonostante sia cresciuto, continua a vivere immerso nelle illusioni giovanili, ma c’è anche chi, prima ancora di crescere, ha smesso di credere. Perché se esiste un Dio o un essere superiore, indipendentemente quindi da come si chiami e da come sia, di destra o di sinistra, etero o omosessuale che sia, se esiste… dov’è? E dov’era quando l’uomo uccideva l’altro uomo? Dov’era quando moriva quel bambino di fame nel ghetto? Dov’era quando la terra che aveva creato veniva distrutta e corrotta dall’uomo? Hai creato il mondo per godere della sua distruzione, senza conoscere nemmeno uno dei tuoi figlio. Dimmi Principio Assoluto, quando hai stretto la mano a quell’uomo che brancola nel buio? Ricordi quando ti ha chiesto un abbraccio? Non glielo hai dato, ne glielo hai fatto arrivare. Anzi, ti mostri indifferente al suo destino provando però piacere del suo dolore. Hai fatto nascere quell’uomo nonostante fosse solo prima ancora di venire al mondo, relegandolo a vivere di stenti, elemosinando quell’affetto che neanche tu gli darai mai, padre desolato per eccellenza. La verità è che Tu non esisti, e se esisti sei la causa di ogni male, del suo e di tutti gli uomini. Finiamola di inventare con la nostra mente esseri perfetti che resistono al tempo e al dolore, solo perché temiamo la morte e la sofferenza. Ammettiamo la verità invece: la vita è puro dolore. D’altronde per nascere c’è chi soffre per noi, un prestito che ripagheremo in futuro con i nostri primi sorrisi. Ma presto siamo chiamati a soffrire, a conquistare col sudore anche un pezzo di terra dove sederci. E infine moriamo quando siamo più attaccati alla vita, per incrementare il dolore che deriva dalla perdita subita. Non c’è vita dopo la morte, la carne è carne: tutto muore, si decompone e rinasce sott’altra forma. E’ la triste legge della vita. Poi chiediamo a quell’uomo di sperare, di lottare, di affrontare gli ostacoli invece di fuggire… Perché? Non è meglio fuggire? Perché deve fermarsi ad aspettare? Per godere del presente? E che senso ha? Ciò che amiamo oggi ci verrà strappato domani, e il distacco fa male solo se c’è amore. E l’amore che ci rende infelici, un’uomo che vuole essere veramente felice devo esserlo con se stesso. L’uomo nasce solo e da solo deve imparare a vivere. Ma anche questo è impossibile e così c’è chi si diverte a guardarci mentre ricerchiamo una felicità che non ci è concesso di vivere. Allora dovremmo suicidarci, per affermare la nostra libertà, ma perché? Non è quello che vorrebbe facessimo? In questo modo noi non rifiutiamo la vita, ma la sofferenza che deriva dall’impossibilità di vivere una vita felice. Così facendo, non conquistiamo quella felicità che tutti vorremmo avere, diamo solo occasione a quel qualcuno di ridere del nostro dolore, della nostra sconfitta… E tu pover uomo senza strada che ora vorresti parlare ma taci in silenzio, sei destinato a vivere consapevole dell’inesistente valore della tua condizione: la tua vita. Così, come te, l’uomo è destinato a decadere, a morire da solo in un mondo fatto di tanti piccoli “io”.
18 Febbraio 2008, 20.24 – Senza Nome Sono stanco di stare in silenzio pensando che tutto il dolore passerà. Non sono una vittima, non sono un carnefice, io sono soltanto un uomo medio che ora vuole dire tutto quello che finora ha taciuto. Non voglio sedermi tra i banchi di scuola ad ascoltare parole senza senso dette da un professore che si prepara la lezione a casa. Io sono un ragazzo fuori la norma che nessuno mai potrà controllare, io sono una bomba pronta ad esplodere, io sono dinamite: ACCENDETEMI VI PREGO, FATEMI ESPLODERE!!! Lasciatemi cadere, lasciatemi urlare, mi hanno tenuto troppo tempo dentro una scatola di vetro; io voglio giocare, sono stanco di guardare gli altri che corrono dietro ad un pallone; voglio sentirmi vivo, spaccando e distruggendo tutto quello che voglio… Sono senza freni, senza inibizioni, non ho peli sulla lingua per chi come te mi fa schifo… E dell’educazione non me ne faccio niente, ditemi a che mi serve dire “grazie”, “scusa”, “prego”… ma VAFFANCULO!!!! La senti questa voce? Lo vedi come urlo? Non sono muto, non sordo, non sono cieco, io parlo, sento e vedo tutto quello che fai, le schifezze che mi fai, io sento le tue mani che mi toccano, ero un innocente, ero un bambino, ma tu te ne sei fregata e ti dico: “MI FAI SCHIFO!!!” Datemi da bere, io ho sete, ho sete di vendetta, ho sete di sapere!!! Datemi parole, per dare delle risposte alle mie domande e ditemi perché io mi dovrei fermare. Guardati camminare, ORA LO SO FARE!!! Guardatemi guidare e non state a giudicare perché non seguo la moda, perché non taglio la barba, perché non studio e non rispetto di chi mi urla in faccia: “IO ME NE FREGO!!!” Questo mondo mi va stretto, io voglio di più, io sono vuoto ma ho le tasche larghe e le voglio riempire di tutto quello che posso avere. Me ne voglio andare di qua, voglio conoscere nuova gente, lasciare questa putrida merda che mi ha cresciuto!!! Io non piangerò, non lo farò… Io urlerò, spaccherò la testa a chi mi aggredirà: statemi alla larga, sono fuori controllo, sono un adolescente con la puzza sotto al naso che è stanco di tutto questo schifo. Ho una mia opinione, non è vero che gioco alle macchinine, sono in grado di capire tutto, mettetemi alla prova. Io chiedo soltanto responsabilità: datemi una bambina e io la crescerò meglio di come hanno cresciuto me. Anarchia è la mia religione, provate a fermarmi, provate a inseguirmi, io corro più forte di tutti voi, corro e non mi fermo, sono come Forrest Gump, non ho una casa, non ho ricordi, li ho rimossi tutti e ora cerco emozioni, emozioni forti che riempiano il vuoto che quella merda ha lasciato dentro me. Per te è facile parlare, è facile giudicare, sai risolvere tutto alzando la cornetta e chiamando l’ospedale. Hai sempre dato ad altri il compito di accudirmi, di curarmi, mi lasciavi nella culla anche quando non riuscivo a respirare, poi chiedevi al Dottore “come sta il moccioso?”. Hai permesso tutta quella violenza sotto il tuo stesso tutto, facendo finta di non sentire, di non vedere, quando nel letto mi lamentavo e dicevo: “NON MI TOCCARE!!!” E ora ti dico “NON LE VOGLIO LE TUE ATTENZIONI!!! SONO SOLO!!!!!!!!! SONO SOLO!!!!!!!!!!!!! NON HO UNA CASA, NON HO UNA FAMIGLIA,NON HO UN MIO DIO, SONO TUTTO IO…SONO IO… SONO IO IL MIO DIO!”
MI FA MALE LA PANCIA, MI FAI VOMITARE, METTIMI AL ROGO COME GIORDANO BRUNO, IMPICCAMI… SOLO COSI’ MI METTERAI A TACERE!!! IO DEMOLIRO’ IDOLI E FALSI DEI, PERCHE’ IN QUESTO MONDO NON C’E’ POSTO PER L’IPOCRISIA TRIONFANTE, SONO TROPPE LE BUGIE CHE MI PROPINANO, COME L’ILLUSIONE CHE UN GIORNO QUESTO DOLORE ANDRA’ VIA, CHE QUALCUNO UN GIORNO MI CHIEDERA’ SCUSA PER TUTTO IL MALE SUBITO!!!
IO VOGLIO LA MIA VENDETTA!!!! VENDETTA!!!!!!! VENDETTA!!!!!!! ERO UN BAMBINO!!!!!!!!! ERO UN BAMBINO!!!!!!!!!!!!! …ero un bambino… ero un… b… a… m… b… i… n… o…
Ora posto le parole video, parole che ormai sono dentro di me, scritte a ferro e fuoco nella mia pelle...
Artista: 30 Seconds To Mars Titolo: Attack Titolo Tradotto: Attacco
Io non soffrirò, non mi spezzerò, non mi stancherò, nè mi rovinerò Non cederò a niente Ho rinunciato a ciò che avevo iniziato, e l'ho interrotto, dalla fine all'inizio Un nuovo giorno mi sta chiamando, e io sono finalmente libero
Scappa via, scappa via, io attaccherò Scappa via, scappa via, rincorriti da solo Scappa via, scappa via, io attaccherò Attaccherò
Ti avrei tenuto per sempre, ma abbiamo dovuto dividerci E' finita per tutti e due, più veloce di quanto pensassimo Estingui questi pensieri, stanno iniziando a far presa Sto perdendo il controllo ora, ma senza di te posso finalmente vedere
Scappa via, scappa via, io attaccherò Scappa via, scappa via, rincorriti da solo Scappa via, scappa via, io attaccherò Attaccherò
Le tue promesse, sembrano bugie La tua onestà, come una schiena che nasconde un coltello Te lo prometto Te lo prometto E sono finalmente libero
Scappa via, scappa via, io attaccherò Scappa via, scappa via, rincorriti da solo Scappa via, scappa via, io attaccherò Attaccherò
Sono amare le tue parole, e troppo spesso mancano di sorriso e speranza... Ciò nonostante hai la capacità di entrare nel cuore altrui con le tue stesse emozioni e farle sentire immediate, vive, forti. Chi scrive e prova le tue stesse sensazioni, non può non aver dolore dentro, perchè la troppa sensibilità fa si che tu sappia sentire ogni piccola sfumatura di questa vita. Però fa anche si che tu saprai affrontarla, combatterla e vincerla. Hai ancora un lungo cammino davanti a te. Non guardare solo alle porte chiuse...ve ne sono di già aperte, o altre che dovrai abbattere per passare e andare oltre... e oltre vi è quanto tu ancora non hai visto.
Grazie Grace, Grazie Mamma... Sapete che sono meglio di Superman... Le mie parole servono solo a tappare i miei vuoti... Se non conoscessi la parola sarei io ad inventarla... è la mia migliore amica...
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Senza cuore osservi la stessa scena, ma nulla ti tocca o ferisce, solo calma non più apparente, mentre rispondi alle urla apatico, come se carne e sangue fossero ormai la stessa cosa. Il dolore ormai ha abbattuto ogni emozione e con l'ultima lacrima hai perso di questa vita il senso e il perché. Così per la prima volta avvertì il calore delle coperte, senza pensare... riuscendo persino a dormire. Sono finiti i giochi, ti sei arreso: nessuno è il tuo nome.
Il tuo nome non è nessuno,tu sei una persona che vive e che soffre quindi non sei nessuno,altrimenti non non soffriresti. Invece 6 un ragazzo da 18 anni che ha sopportato tanto dolore,con i suoi dubbi e poche speranze
Grazie perché mi eri vicina ancora prima di essere mia e perché vuoi un uomo amico non uno scudo vicino a te grazie che vai per la tua strada piena di sassi come la mia grazie perché anche lontano tendo la mano e trovo la tua
Io come te vivo confusa favole rosa non chiedo più grazie perché mi hai fatto sentire che posso anch'io volare senza di te
Io mi riposo dentro i tuoi occhi
Io coi tuoi occhi vedo di più
Grazie perché anche lontano tendo la mano e trovo la tua
Con te ogni volta è la prima volta non ho paura vicino a te
Grazie perché non siamo soli non siamo soli
Grazie perché Vivere ancora Non fa paura Solo con te
Grazie perché anche lontano tendo la mano e trovo la tua tendo la mano e tu ci sei !
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Posted - 15 February 2008 : 14:57:41
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