Al tuo funerale non piangevo li nell’ultima fila Però una mano continuava a stingermi il cuore Sempre più forte, da levarmi il fiato le lacrime salivano alla gola, spingevano sugli occhi ma non uscivano però non riuscivo a parlare
per dire che poi?
a chi?
A chi non sapeva? A chi non immaginava che tu volassi alto Lontano dalla cucina e dalla camera da letto. Che le parole che sentivano erano filastrocche per bambini ottusi Ed i tuoi gesti erano quelli di un mimo Che il tuo cuore era altrove
È da quando avevi 14 anni che non sei mai riuscita a dire no E si vede Adesso che ne hai 50 Ma nei tuoi occhi c’è sempre quella luce strana Con passo lieve ti muovi sulle loro teste di legno Il tuo motto è: ma chi se ne frega Io sono qui. Vediamo chi ha abbastanza coraggio. La tua voce come una lingua nell’orecchio, lenta, bassa, ridente tra le labbra che nascondono sempre un sorriso che ad ogni parole dice sempre la stessa cosa perchè non mi prendi?
Labbra bruciate dal fumo Dall’amore In un’altra vita con te invisibile al mio fianco Ah l’attesa del tuo arrivo Di te, così lontana ma dentro di me, bruciante nella tua presenza quanto sono stato stupido nella mia fretta nel non saper attendere nel non aver pazienza che le cose maturassero che tu risolvessi i tuoi problemi cercarti adesso dopo tutto quello che è successo vale ancora contro le mie più impossibili speranze dico no
Escamillo, ha ragione Max..non perdere la speranza si capisce che soffri per lei,devi cercarla,hai troppo rimpianto e non lasciartela scappare,altrimenti il suo blu sbiadisce e siete in due a patire..,ascolta la voce del cuore...