Smorzo vela dal maestro L’ammaino e la ripiego Frena la poppa Accarezzando s‘appoggia sulla banchisa Zittendo mare di pineta Piovo l’orma sulla riva Scava breve fossa vaporosa Erompono pungenti Gli odori di barena Amanti primitivi Delle narici genitrici Arrivano alla mitrale Martellano a fervere Pupille a lacrimare stizza Conto le dita dei piedi Seduto ammiro te Frusti i riflessi d’ebano antico L’onda confusa T’abbraccia chioma Ti guardo sotto vento Stringo i pugni Sgaiattoli nell’evanescenza Sabbia tra dita sofferenti Accoppio mani a preghiera Verso il cielo Di mille religioni L’inutile dissolvenza Mi rimane ultima memoria Un niente ardente Di moccolo vecchio sciolto In scorie di valore acquoso
Incatenato nel baratro Dalla catena d’ancora Ricamo la mia ferita A galleggio in me Non ci sei più
Maxmillian, 26/6/09
nelle mie preghiere non udire le parole ma il respiro... Maxmillian
amare.... non aver più nulla d'appagante da desiderare... Maxmillian