Il piacere di G. D'Annunzio Luca Ward Avere un pensiero unico, assiduo di tutte le ore, di tutti gli attimi,non concepire altra felicitį che quella sovrumana, irraggiata della tua sola presenza sull'essere mio,vivere tutto il giorno nell'aspettazione inquieta, furiosa, terribile del momento in cui ti rivedró, nutrire l' immagine delle tue carezze quando sono lontano. E di nuovo possederti in un'ombra quasi creata. Sentirti quando io dormo, sentirti sul mio cuore, viva, reale, palbabile, mescolata al mio sangue, mescolata alla mia vita, e credere in te soltanto, giurare in te soltanto, riporre in te soltanto la mia fede, la mia forza, il mio orgoglio. Tutto il mio mondo. Tutto quello che sogno e tutto quello che spero.
Se fai qualcosa col cuore, non hai bisogno che qualcuno ti aiuti.
Un bambino chiese alla mamma: Perchč piangi ? « Perchč sono una donna » gli risponde. « Non capisco » dice il bambino. La mamma lo stringe a sč e gli dice : « E non potrai mai capire » Pił tardi il bambino chiede al papą : « Perchč la mamma piange ? » « Tutte le donne piangono senza ragione », fu tutto quello che il papą seppe dirgli. Divenuto adulto, chiese a Dio : « Signore, perchč le donne piangono cosģ facilmente? » E Dio rispose : « Quando lho creata, la donna doveva essere speciale ». «Le ho dato delle spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo E abbastanza morbide per renderle confortevoli ». « Le ho dato la forza di donare la vita, quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli. » « Le ho dato la forza per permettele di continuare quando tutti gli altri abbandonano. Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica. » « Le ho dato la sensibilitą di amare i suoi figli di un amore incondizionato, Anche quando essi la feriscono duramente. » « Le ho dato la forza di sopportare il marito nelle sue debolezze E di stare al suo fianco senza cedere» « E finalmente, le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno.» « Vedi figlio mio, la bellezza di una donna non č nei vestiti che porta, nč nel suo viso, o nella sua capigliatura. La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi. E la porta dentrata del suo cuore ; la porta dove risiede lamore. Ed č spesso con le lacrime che vedi passare il suo cuore. »
Anonimo Trovata in rete
Se fai qualcosa col cuore, non hai bisogno che qualcuno ti aiuti.
POSSO SCRIVERE I VERSI PIU' TRISTI QUESTA NOTTE. SCRIVERE PER ESEMPIO: ""io l'ho amata e a volte anche lei mi amava""
SCRIVERE PER ESEMPIO: ""l'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito. Lei mi ha amato e a volte anche io l'amavo. Come non amare i suoi occhi meravigliosi?""
SCRIVERE PER ESEMPIO: ""pensare che non l'ho pił sentita, che l'ho persa, sentire la notte immensa, ancora pił immensa senza di lei""
SCRIVERE PER ESEMPIO: ""la mia anima non si rassegna ad averla perduta. Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca""
SCRIVERE PER ESEMPIO: "" pił non l'amo...č certo, ma quanto l'amai. la mia voce cercava il vento per toccare il suo udito""
SCRIVERE PER ESEMPIO: ""la sua voce, il suo corpo chiaro, i suoi occhi infiniti. Piu' non l'amo, č certo...o forse l'amo?. E' cosģ breve l'amore ed č cosģ lungo l'oblio""
SCRIVERE PER ESEMPIO: ""poichč in notti come queste io la tenni tra le mie braccia, la mia anima non si rassegna di averla perduta""
Se fai qualcosa col cuore, non hai bisogno che qualcuno ti aiuti.
Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi i giorni felici quando eravamo amici. La vita era pił bella. Il sole pił bruciante. Le foglie morte cadono a mucchi... Vedi: non ho dimenticato. Le foglie morte cadono a mucchi come i ricordi e i rimpianti e il vento del nord le porta via nella fredda notte dell'oblio. Vedi: non ho dimenticato la canzone che mi cantavi. Č una canzone che ci somiglia. Tu mi amavi io ti amavo. E vivevamo noi due insieme tu che mi amavi io che ti amavo. Ma la vita separa chi si ama piano piano senza far rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi. Le foglie morte cadono a mucchi come i ricordi e i rimpianti. Ma il mio amore silenzioso e fedele sorride ancora e ringrazia la vita. Ti amavo tanto, eri cosģ bella. Come potrei dimenticarti. La vita era pił bella e il sole pił bruciante. Eri la mia pił dolce amica ... Ma non ho ormai che rimpianti. E la canzone che cantavi sempre, sempre la sentirņ. Č una canzone che ci somiglia. Tu mi amavi io ti amavo. E vivevamo noi due insieme tu che mi amavi io che ti amavo. Ma la vita separa chi si ama piano piano senza far rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi.
Se fai qualcosa col cuore, non hai bisogno che qualcuno ti aiuti.