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Carla
Utente Master
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Posted - 26 November 2013 : 18:23:21
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Qui c'è qualcosa che non quadra in questa leggenda ....sono andati persi troppi nastri rossi che bisogna fare andare in giro ad accoltellare qualcuno ?
QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA' ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO.. T'ACCORGERAI CHE SONO LI AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI! LUNA 31 |
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mononoke76
Utente Medio
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Posted - 28 November 2013 : 12:31:16
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Ci sono molte leggende sull'origine del Maneki Neko (lett. "gatto di benvenuto"), oggetto strettamente legato alla concezione dello Shintoismo che rappresenta il gatto come animale molto vicino al mondo dei morti. Una tra le tante leggende è ambientata nel XVII secolo e narra di un gatto, Tama, che faceva compagnia ad un monaco molto povero. Un giorno un uomo ricco e potente si riparò sotto un albero durante una tempesta e ad un certo punto vide il gatto Tama che gli faceva segno con la zampa di venire verso di lui. Quando si scostò dall'albero, per avvicinarsi al gatto, un fulmine colpì l'albero. Come ringraziamento l'uomo ricompensò il monaco, padrone del gatto che gli aveva salvato la vita. Il maneki neko è un oggetto portafortuna molto legato alla tradizione giapponese, ma è divenuto negli anni oggetto di un bussiness molto importante, venduto come gadget o come salvadanaio, molto ricercato anche tra i giovani giapponesi, per il suo aspetto tenero e grazioso.
maneki_nero_gattoViene raffigurato sempre con una zampa alzata, di misura variabile anche se di solito non supera i 15 centimetri e realizzato con diversi materiali. Alcuni legano la raffigurazione della zampa sinistra o destra alzata, a particolari "benefici" (soldi, fortuna etc.) ma non vi è un'accezione comune tra le diverse zone del Giappone. Non è inusuale trovarlo all'ingresso di un abitazione, come portafortuna o "scaccia demoni", o all'ingresso di un'attività commerciale come buon auspicio per attirare clienti ad entrare e fare acquisti. Chi è incuriosito dal maneki neko può visitare il santuario di Ise, nella prefettura di Mie, durante la festività chiamata Kuru Fuku Maneki Neko Matsuri (festa del gatto gesticolante portafortuna), che si svolge il 29 Settembre di ogni anno e dura fino al 10 di Ottobre. Sebbene non direttamente collegati con il santuario di Ise, vi sono parecchi negozi specializzati nella vendita dei maneki neko nelle vie attigue.
Esiste una classificazione, per numero di vendite e di popolarità, dei Maneki Neko:
- Tricolore: bianco, rosso e arancione. Il più popolare è simbolo di grande fortuna
- Bianco: simbolo di purezza.
- Nero: tiene lontano gli spiriti maligni ma per le donne viene anche considerato come portafortuna contro i molestatori.
- Rosso: il rosso è contro la malattia e gli spiriti maligni.
- Dorato: viene associato alla forza fisica.
- Rosa: popolare tra i giovanissimi, è associato all'amore.
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver |
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mononoke76
Utente Medio
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Posted - 28 November 2013 : 12:33:02
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Una volta tanto tempo fa una montagna malata di solitudine piangeva in silenzio. Tutti la guardavano stupiti: gli abeti, i faggi, le querce, le pervinche e i rododendri. Nessuna pianta però poteva farci niente, poiché era legata alla terra dalle radici. Così neppure un fiore sarebbe potuto sbocciare tra le sue rocce. Se ne accorsero anche le stelle, quando una notte le nuvole erano volate via per giocare a rimpiattino tra i rami dei pini più alti. Una di loro ebbe pietà di quel pianto senza speranza e scese guizzando dal cielo. Scivolò tra le rocce e i crepacci della montagna, finché si posò stancamente sull'orlo di un precipizio. Brrr!!! Che freddo faceva! ...Che pazza era stata a lasciare la quiete tranquilla del cielo! Il gelo l'avrebbe certamente uccisa. Ma la montagna corse ai ripari, grata per quella prova di amicizia data col cuore. Avvolse la stella con le sue mani di roccia in una morbida peluria bianca. Quindi la strinse, legandola a sé con radici tenaci. E quando l'alba spuntò, era nata la prima stella alpina...
Leggenda della Val D'Aosta
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver |
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mononoke76
Utente Medio
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Posted - 28 November 2013 : 12:34:13
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In un'isola lontana di un paese del Sol Levante regnava un superbo imperatore. Era un sovrano molto vanitoso, che amava circondarsi di cose stupende e perciò tutto nel suo regno era incantevole. Anche sua figlia era bellissima ed egli l'aveva chiamata Splendore del Giorno. L'imperatore sceglieva per lei i vestiti più sontuosi, pretendeva che si ornasse con gemme e diademi preziosi e che il suo trucco fosse perfetto. Non l'abbracciava mai; la guardava solo per assicurarsi che la sua bellezza e il suo abbigliamento fossero sempre degni di una regina. Ma Splendore del Giorno si sentiva oppressa da tutte queste ricchezze, priva di affetto e schiava della vanità del padre. Trascorreva il suo tempo passeggiando lungo i viali più reconditi dell'immenso giardino per nascondere agli altri le sue lacrime. Ella sognava d'essere povera, ma libera e amata. Un mattino, in cui si sentiva più triste del solito, la principessa si rivolse al Buddha di giada del suo palazzo, con questa preghiera:
- O dio della saggezza, aiutami a fuggire da questa prigione. Dammi la possibilità di andar via col vento profumato sui prati fioriti e di volare con gli uccelli nel cielo turchino. Buddha indossò allora una veste di luce e così rispose alla giovane:
- Ti offro cento lune per ubriacarti di libertà. Ogni sera, all'ultimo rintocco della mezzanotte, ti trasformerai in un uccello. Ma non appena il sole sorgerà, tu tornerai ad essere quella che sei, la principessa Splendore del Giorno. Sappi però che l'incantesimo durerà fino al termine delle cento lune.
- Sono pronta ad assumermi tutti i rischi - affermò la giovane.
Buddha mantenne la sua promessa e quella stessa notte, al dodicesimo tocco della mezzanotte, Splendore del Giorno fu trasformata in un uccello. Finalmente poteva allontanarsi dalla sua prigione dorata! Volò in alto, ancora più in alto finché la sua casa non divenne che un punto luminoso e lontano. Piena di felicità, Splendore del Giorno si mise a cantare e il suo canto melodioso si propagò per la campagna addormentata come un inno di gioia. All'alba l'incantesimo cessò e, riprese le sue sembianze, la principessa tornò al palazzo reale. Ben presto però l'imperatore venne a sapere che, quando scendeva la notte e la luna brillava sul mare, un uccello cantava in modo così melodioso che certamente doveva trattarsi di un essere divino. Che tipo di uccello era quello che egli ancora non possedeva? Subito ordinò ai suoi soldati di catturarlo. Passò un mese, ma i samurai non riuscirono a prendere lo straordinario esemplare. Infatti Splendore del Giorno riusciva abilmente a sfuggire a tutte le trappole che le venivano tese. Fu così che il superbo imperatore, beffato dall'uccello sconosciuto, si ammalò. Perse l'appetito e il sonno, deperì ogni giorno di più e alla fine dovette mettersi a letto. Splendore del Giorno, preoccupata per la sorte del padre, pregò di nuovo Buddha:
- O dio della saggezza, sono pronta a sacrificare la mia libertà in cambio della vita di mio padre. Ti supplico, rompi l'incantesimo e guariscilo dal suo folle male. - Non è in mio potere salvare tuo padre dalla sua stupida ambizione. Tuttavia accolgo la tua richiesta di rompere l'incantesimo, anche se le cento lune non sono ancora trascorse. Può darsi che in questo modo tuo padre ritrovi il piacere di vivere e che questa prova possa averlo reso più umile.
Da allora Splendore del Giorno circondò il padre di amore e di premure e, per aiutarlo a guarire, chiamò al suo capezzale i più famosi dottori che gli prodigarono cure d'ogni genere. Malgrado ciò il sovrano, sognando l'uccello divino, si consumò lentamente fino a morire. Splendore del Giorno aprì ai sudditi più poveri del regno le porte del suo palazzo e mise a disposizione di tutti, contadini e pescatori, le immense ricchezze che suo padre, con orgoglio e vanità, aveva accumulato. Adorata dalla sua gente, che la venerò come una dea, la principessa visse felice e finalmente libera. Il dio Buddha, per ripagarla di tanta generosità, popolò la sua isola di uccelli divini, a cui Splendore del Giorno diede il nome di usignoli. Da quel momento, e sono passati ormai tanti secoli, quando la luna emana i suoi ultimi chiarori e il sole comincia a tingere di rosa il cielo, l'usignolo canta: il suo canto melodioso è un inno alla libertà dell'uomo.
LEGGENDA GIAPPONESE
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mononoke76
Utente Medio
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Posted - 28 November 2013 : 12:35:47
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LA LEGGENDA DEL DREAM CATCHER SECONDO LA CULTURA DEI CHEYENNE
Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio cheyenne viveva una bambina il cui nome era Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse alla madre, Ultimo Sospiro della Sera:” quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero a nutrirsi, becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu, leggera come il vento e lo cacci via. Ma non capisco cosa sia tutto questo”.
Con grande amore materno Ultimo Sospiro della Sera rassicurò la piccola dicendole: “le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra che viene a salvarti” Nuvola fresca rispose: “ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone”.
Allora la saggia madre, sapeva che in cuor suo sarebbe stato ingiusto chiudere la porta alla paura della sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto un potere magico: riconoscere i sogni buoni, cioè quelli utili per la crescita spirituale della sua bambina, da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli. Ultimo Sospiro della Sera costruì tanti dream catcher e li appese sulle culle di tutti i piccoli del villaggio cheyenne. Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari e il potere magico cresceva, cresceva, cresceva insieme a loro… Ogni cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza.
Ancora oggi, a secoli di distanza, ogni volta che nasce un bambino, gli Indiani costruiscono un dreamcatcher e lo collocano sopra la sua culla. Con un legno speciale, molto duttile, plasmano un cerchio, che rappresenta l'universo, e intrecciano al suo interno una rete simile alla tela del ragno. Alla ragnatela assegnano quindi il compito di catturare e trattenere tutti i sogni che il piccolo farà. Se si tratterà di sogni positivi, il dream catcher li affiderà al filo delle perline (le forze della natura) e li farà avverare. Se li giudicherà invece negativi, li consegnerà alle piume di un uccello e li farà portare via, lontano, disperdendoli nei cieli...
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver |
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Carla
Utente Master
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Posted - 28 November 2013 : 13:32:17
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Son tutte molto belle e interessanti Mononoke76
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mononoke76
Utente Medio
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Posted - 28 November 2013 : 15:18:43
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Grazie Luna
La verafollia e' fare finta di essere felici,fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita,tutti i desideri,le speranze,tutte le gioie,le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono li' davanti a te,puoi riprenderti tutto!! Mr.Beaver |
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