I figli crescono, se ne vanno, fanno scelte sbagliate che non comprendono, come noi quando eravam giovani... capiranno col tempo.. e purtroppo con le scottature, che bruciano per tuta la vita.. ma purtroppo è così la vita, le esperienze negative o positive, bisogna farle sulla propria pelle per comprenderle.. i genitori sperano solo che non siano bruciature gravi e che con la comprensione degli errori, rimedino e trovino la loro strada giusta
QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA' ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO.. T'ACCORGERAI CHE SONO LI AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI! LUNA 31
hai ragione, comunque spesso mi vien da pensare che la gioia ed il dolore sono conseguenze di casualità, non può che essere così, spero che tutto finisca ....nel bene e nel male. Ti abbraccio con grande stima e simpatia lele Feola
Sto pensando che il tempo, passa inesorabile, la gente cambia, si accavallano ricordi belli e quelli brutti.. non si è più come prima, ci si stà spegnendo dentro.. e certo tutto questo è un normale processo evolutivo, ma da quello che si nota in giro.. nella nuova generazione, non c'è voglia di crescere dentro, ma solo di far quattrini facilmente e far la bella vita?!!! Le persone non sono più capaci a far rinunce, a viver di poco, a gioire davanti a una pizza o un piatto di pasta tra amici. Si annoiano facilmente, sono tutti già mezzi esauriti, soffrono d'ansia e di varie allergie.. cosa che nei tempi addietro non succedeva così facilmente.. Vi era dialogo, unione e se qualcuno aveva problemi, bastava parlarne in famiglia (uhmmm forse li no eran di mentalità un po' chiusa), ma con gli amici e ti davan sostegno, aiuto morale a volte anche soluzioni a problemi e soprattutto la voglia di riuscire, vincere e andare avanti. Le sere d'estate si facevan passeggiate in centro o in riva al fiume, punti di ritrovo, tra amici; vi erano feste sui prati per rallegrare le serate e si sentivano risa e canti... Ora .. si alcune cose le fanno, ma vedi visi e sorrisi, spenti, annoiati, non sanno che fare, dove andare.. eppure di luoghi stupendi da vedere ed apprezzare ve ne son tanti!! Alla prima difficoltà, vanno nel panico, si abbattono e non vogliono nemmeno parlarne .. ehhh si certo c'è il farmaco adatto?!!! Ma quello non risolve nulla, anzi peggiora le situazioni. Ora tutto è automatico, computerizzato la tecnologia corre veloce, vedi bimbi di 5/6 anni con dei cellulari ultimo modello, i compiti si fanno al computer e non imparano a memorizzare cose importanti, non apprezzano la natura, non sanno stare tra la gente!! Vedevi le famiglie unite (anche se comunque i disaccordi, i litigi c'erano) andare a passeggiare tutti assieme i fine settimana, la Domenica era festa, si pranzava tutti assieme.. Ora??? è diventata una routine, non si stà più a tavola a gustare un pranzo uniti, son tutti di corsa e il più delle volte, ogniuno pranza da altre parti. I giovani vedevano l'ora che arrivasse il fine settimana, per andare in discoteca o al cinema (in orari decenti) ed era gran festa, si arrivava la sera magari con una pizza in compagnia e quando giungeva l'ora del riposo notturno, ci si addormentava con un sorriso di felicità e serenità, per aver goduto di una bella e sana giornata Dove andremo a finire?? Vorrei tanto tornare al passato ed anche vedere il futuro!
QUANDO PENSERAI CHE L'OSCURITA' ABBIA PRESO IL SOPRAVVENTO.. T'ACCORGERAI CHE SONO LI AD ILLUMINARE LE TUE NOTTI! LUNA 31
Ciao Carla, Il nostro presente è futuro, il tempo si ferma ad oggi. Come scrissi in una poesia "il futuro è un bieco inganno del presente, poiché egli ogni volta che giunge è già presente " voglio lasciarti col dirti che che ti stimo e il tuo leggere mi fa stare bene perchè io condivido molto di quello che la tua sapienza narra. Un abbraccio domani sposa mio figlio che baldoria, ciao un grandissimo abbraccio. Lele Feola
Da parte mia posso dire che tutto questo social ci ha portato a un totale insocial, ovvero, siamo capaci, anzi sono, di esprimersi solo nascosti dietro un pc, con frasi banali privi di valori e contenuti tanto per dire si ci sono e tutto finisce li. Non è un mi piace, un'amicizia data su un social che possa dire siamo amici, c'è qualcosa che ci lega questo mezzo non lega nessuno, anzi slega tutti a prendere un posto e un volto che non ci appartiene votato al dio denaro e al dio avere non lasciando più nessuno spazio per un vero sentimento. Io probabilmente sono vecchio ma vado fiero delle mie rughe che segnano ognuna una felicità e un dolore molto meglio delle facce di plastica odierne, stupide e inespressive come il cuore di chi le porta.