E' morto all'eta' di 77 anni Enzo Jannacci. Lo hanno riferito fonti della Clinica Columbus di Milano, dove il cantautore, malato di cancro, era ricoverato da alcuni giorni. Jannacci si e' spento intorno alle 20,30. Accanto a lui tutta la famiglia, che era a conoscenza delle sue condizioni molto gravi.
Enzo Jannacci e' stato uno dei piu' grandi interpreti della canzone italiana. E' stato un grande protagonista della musica italiana del dopoguerra. Dalle canzoni di grande successo come "Vengo anch'io, no tu no" e "Ci vuole orecchio", dalla laurea in medicina al cabaret, dalla scrittura impegnata al teatro. Enzo Jannacci, mattatore milanese che adorava la sua citta' e scriveva gran parte dei suoi brani in dialetto, e' stato un artista poliedrico e senza schemi fissi. Grande amico di Giorgio Gaber, conosciuto al liceo, ha pubblicato quasi 30 album in cinquant'anni di carriera.
Di lui si ricordano capolavori come "La Fotografia", brano-denuncia della sua seconda partecipazione a Sanremo, la celebre "El portava i scarp da tennis" e "L'importante e' esagerare". Nato il 3 giugno 1935 da madre pugliese e padre lombardo, tra i primi appassionati di rock'n'roll, diplomato al Conservatorio, e' conosciuto dal grande pubblico nel 1968 con "Vengo anch'io. No tu no", il cantautore ha cantato gli ultimi, gli emarginati, i poveri, anche negli anni del boom economico, oltre alla sua amata Milano. Numerose le collaborazioni con Dario Fo.
Perchè ci vuole orecchio, bisogna avere il pacco immerso, intinto dentro al secchio, bisogna averlo tutto, anzi parecchio... Per fare certe cose ci vuole orecchio....