Noi dovremmo adottare un'altra concezione, piu' saggia, e forse piu' intuitiva, degli animali. L'uomo civilizzato, che conduce lontano dalla natura universale un'esistenza artificiale e complicata, li oserva attraverso la lente delle proprie conoscenze, che gli restituisce un'immagine enormemente deformata. Noi trattiamo gli animali con condiscendenza, come se fossero creature incomplete alle quali un tragico destino abbia imposto delle forme molto inferori alle nostre. E li' e' il nostro errore, il nostro grave errore. Perche' non si devono misurare gli animali col metro dell'uomo. Sono creature complete e finite, dotate di un'estensione dei sensi che noi abbiamo perso o non abbiamo mai posseduto, e che agiscono in ottemperanza a voci che noi non udremo mai. Non sono per noi dei fratelli inferiori; non sono degli schiavi. Appartengono ad altri gruppi viventi, presi, insieme a noi, nella rete della vita e del tempo. Sono nostri compagni di prigionia nello splendore e nel travaglio di questa terra.
Bianca sa che il padrone non torna ma lo aspetta lo stesso l’ospedale e’ a due passi da lei come il cibo che non vuol mangiare perche’ la memoria sua e’ ferma alla mano callosa ma buona che le carezzava la testa ed ora che resta? A che serve il Natale (perche’ sa, lo ha capito guardando un albero pieno di luci ch’e’ festa) se il suo amico piu’ caro non c’e’ eppure lo cerca caparbia nel viso di ogni passante ma l’odore di chi amava tanto e’ ormai troppo lontano l’aria attorno si e’ fatta di gelo le si appannano gli occhi su Bianca e’ caduta la neve.
C'era una volta Napi, che era l'aiutante del Sole: il Sole riscaldava la Terra mentre Napi faceva tutti i lavori di manutenzione. Un giorno Napi aveva terminato presto i suoi lavori, e dato che non era abituato a tenere le mani ferme, prese un blocco di argilla e cominciò a modellare con un blocco di argilla. Una dopo l'altra fece le figurine di tutti gli animali della Terra. Era molto soddisfatto del suo lavoro: soffiò sopra ogni figurina, dando a ciascun animale un nome e un luogo da popolare sulla Terra.
Era rimasto un piccolo blocchetto di argilla. Napi lo pasticciò un po', poi fece un'altra figurina e disse: Ti chiamerai uomo, ed abiterai tra i lupi. Napi tornò al suo lavoro, ma un giorno arrivarono gli animali a protestare: il bisonte non riusciva a vivere in montagna perché era troppo ripida, le capre della prateria non amavano vivere nell'acqua, la tigre non si adattava vicino al mare e così via. Allora Napi ridiede a tutti nuove abitazioni, e questa volta furono tutti soddisfatti. Tutti, tranne l'uomo, che vaga dappertutto per trovare un luogo che lo soddisfi.
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La storia di Giulietta cagnolina speciale come tutti i cani e gli animali lo sono se solo ci sforzassimo di vederli non come giocattoli,non come cibo ma come fratelli,amici,esseri viventi come noi...Ci sono migliaia e migliaia di storie simili,solo che non fanno notizia,non rendono a quanto pare.... Giulietta vecchia e acciaccata che fa fatica a muoversi non abbandona il luogo dove il suo padrone è stato ricoverato ed è morto...Ma quale fratello vostro,padre o madre farebbe tanto?Pensateci.... ;)
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