Stare solo mi spaventa più di ogni altra cosa , voglio un corso di sopravvivenza per ogni persona. Le mie cuffie nelle orecchie fanno a gara per chi immette più suono dentro ai timpani e sprofondo via dai incubi. Questa nonè musica da froci. e tanto meno per i maci, si chiama musica se taci, setacci sprazzi di luce ma questa notte non arriva i re magi e piangi. lasci che i tuoi pensieri caschino su guance calde senza sole e io non vedo bene le anime, amen. "Madre come facciamo a stare al buoi?" io piuttosto urlo "Aiuto al lupo!" giuro che prima di addormentarmi sento il cuscino riprieno di drammi, dammi, persone affianco, se mi sento affranto perchénon affronto sti problemi con i psicofarmaci.
Vorrei tanto pensare, a volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare, sto a origliare miei pare col cuscino che fa male. Non vedo solitudine, la sento respirare.
Ora capisco perché scrivo i miei testi di notte è per tenere impegnata la mia testa di notte. Io da piccolo non ho mai avuto amici immaginari ma avevo amici emarginati. Di giorno insieme agli altro sto a posto ma di notte sono meditabondo ferito a bordo del il mio corpo. Tristi pensieri a quelli allegri spezzano l'osso del collo. Sta notte solitaria non passa all'alba non passa l'aria soffro d'asma, schermi al plasma brillano di luce propria, ora van di moda e sono la mia droga Amici inaspettati, multimediali, grazie a quali scrivo un'altra sfrofa, un'altra volta. quelli in carne ed ossa, a quest'ora stanno dentro i sogni. Beati loro, ma noi no Frà
Vorrei tanto pensare, a volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare, sto a origliare miei pare col cuscino che fa male. Non vedo solitudine, la sento respirare.
Prima, c'erano petali di rosa sul letto, ora solo le mie spine del mio sangue infetto. Braccia intorno al mio corpo poi le mani intorno al collo. Rimango solo e manco me ne accorgo. E tu caro amico, nel momento del bisogno sparisci nella notte e svanisci come un sogno. Io che vorrei solo, parole di conforto, passo la serata in un bicchiere senza fondo. E giu', nella mente nei miei ampi della mente per cercarsi. Con la testa nel cuscino che mi spreme le sinaspi. Siamo soli e lontani come gli astri. Proviamo ma non riusciamo ad amarci. Quante volte vorrei farti uscire dalla mente a calci. Tanto che ora ho smesso di provarci. Prego Dio Morfeo per addormentami e spero che l'insomnia stia per abbandonarmi.
Vorrei tanto pensare, a volte non sai quanto vorrei dare per poterti assomigliare, sto a origliare miei pare col cuscino che fa male. Non vedo solitudine, la sento respirare.
A volte si dovrebbero ascoltare attentamente i testi delle canzoni, con cui i giovani ci vogliono trasmettere con le loro canzoni (tanta solitudine interiore)
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore