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Ghiandaia
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Posted - 02 June 2013 : 00:13:51
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Un cuore avido Non ho mai accettato il fatto d’avere un cuore avido Ma ora lo riconosco. Lo è sempre stato Ma più di tutto lo definirei gravido Quasi sempre di solitudine e dolore e d’amore quando amato E ricambiando ha amato lui pure con sincerità Possibile che dopo un amore debba tornare il dolore? No, ora il mio cuore si sta ingravidando d’una gran verità I due amanti si son meritati tutto l’amore Che questo mondo può dare! Sotto la polvere che la vita comporta in loro c’è candore Sotto la pelle bruciata e cambiata troppe volte c’è ardore Ora tu non sei più parte della mia vita Però hai insegnato al mio cuore una parola nuova Da tanto la conosco e da poco l’ho seguita E’ lottare e con la lotta anche un nuovo amore si trova Sì lo ammetto ho un cuore avido Ma avido solo di lottare Per tutto il bene e l’amore di cui è gravido Che nella lotta li saprà donare Finché verrà la pace quando le labbra si chiuderanno Su delle altre così ardenti Che in un solo labile istante sigilleranno Tutta questa lotta e sentimenti Di cui il mio cuor è nato gravido E alla fin fine all’occorrenza Ha imparato ad esserne avido E quando è molta e quando deve aver fine la pazienza
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Carla
Utente Master
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Posted - 02 June 2013 : 00:54:20
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Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA****
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 22 July 2016 : 03:16:44
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Vivo per me
Ho tentato di contare le erbe del prato e la sabbia del fiume Volevo immaginare tutte le nubi del cielo e le lacrime di pioggia Spesso in me si è fatto buio e son cresciuti i rovi della mancanza Ma i fili d’erba non si possono contare, è meglio sentirne l’odore Un fiume non si può approfondire, bisogna scenderci a guado Il cielo non è l’elemento umano ma cantando si prende il vento Non si può far luce al buio e sciogliere ciò che si fa intricato Conosco il buio e conosco i rovi e non voglio farmi largo tra loro Conosco le lacrime e conosco la pioggia e so di non essere arido Amore mio ancora non posso darti forma ma ti ho dato forza Non cerco ogni giorno il tuo bene e mi tengo sempre caro il mio Non so chi sono ma lascio scorrere i miei pensieri e pulsare il cuore Non ti conosco ancora ma, lo so, le tue tempie battono teneramente Tutti gioiscono delle colline e del placido fiume in fondo alla valle E nessuno vive per loro, ne sono contenti e basta E nessuno vorrebbe davvero spianare le colline e sviare il fiume Tutti desiderano che si colmino di gemme e di piogge primaverili Di sicuro questo avrai e io ti aiuterò a trovarlo come potrò Ma sono sincero: vivo per me, puoi biasimarmi?
Perline e Perlini, che volete che vi dica? Dopo tanto tempo mi è tornata la voglia di scrivere e di mettermi in gioco confrontandomi con le vostre critiche e i vostri incoraggiamenti.. siate buoni con me ma soprattutto giusti.
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Carla
Utente Master
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Posted - 22 July 2016 : 13:42:37
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Bellissime parole Ghiandaia, con un senso profondo, certamente vivi per te nessuno ti biasima per questo, custodisci l'amore che è in te e dimostri con le tue parole, ma non scordare mai di elargirlo anche agli altri, anche se pensi non lo meritano ( ed a volte hai ragione in questo), ma ti garantisco che veder una piccola luce brillare, negli occhi di sà apprezzare, ripaga di tutte le volte che si è donato invano, non serve la parola grazie ma solo il compenso di quella piccola luce bentornato tra di noi
La vita è un eterno Restare in bilico sul tetto del mondo. Ci sarà sempre chi cercherà di farti cadere... Non importa, nonostante le ferite Rialzati sempre e mantieni il tuo equilibrio! Carla |
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 22 July 2016 : 14:05:20
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L'amore è la cosa più bella, grazie Carla! Da un libro di citazioni: "Non parlare di affetto sprecato. Un affetto non fu mai sprecato." Longfellow, Evangelina. E' proprio vero..
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 22 July 2016 : 15:47:38
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Continuano a vivere
Tutti hanno una casa, una collina, un borgo dove sono nati. Ognuno ha un circolo, un quartiere un isolato speciali. Oggi seguo il raccordo, la pioggia scende, devo andare al lavoro e tu non ci sei. E penso a come è cambiato il mio borgo, la mia collina, La mia casa di una volta non c'è più. Il circolo si è trasferito, i negozi di quartiere sono chiusi o eternamente in affitto Nell'isolato hanno rifatto le facciate, i marciapiedi, i parcheggi. Quello che resta di me sono io, siamo noi. I nostri giochi e le nostre intese contano e sono parte di noi. Ma io sono quei paesini di collina, quei circoli di provincia e anche tu sei così. Quando mi parli del tuo borgo, della tua casa, delle tue vie e gli aeroporti, In realtà non capisco. Ma questa sei tu, parte di loro e ti amo per questo. Quanto è duro a morire quello che siamo, che ci rende desiderabili o scostanti. Quante comunità, quanti anni continuano a vivere in noi e a farci scegliere per il bene o per il male. Figli di una Nazione e della sua storia, che non vuole abbandonarci. I tuoi occhi portano nella macchia e nella metropoli, volo con gli Airbus e arrivo mille miglia lontano. Paesi sconosciuti che sono in te e che con te posso amare. La pioggia è già scesa altre volte, la strada è sempre stata lunga da fare. Mi sono lavato nelle lacrime, consumato nell'asfalto. Ma sono sempre io, giuro, e la confidenza di te è passato e presente. Non dirmi che non cambierai ti amerò comunque, oltre la nostra storia, oltre il tempo. Tu sei quei paesi e quelle spiagge, non capivo, ma ora sono parte di me anche se tutto dovesse cambiare.
Poesia sull'integrazione, per quella che è la mia esperienza, un po' inventata e un po' no. Spero vi piaccia, ciao Perline e Perlini! Un
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Carla
Utente Master
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Posted - 22 July 2016 : 17:23:28
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Vedo che sia in città che sui monti le cose son eguali, tutto in continuo movimento, ma il cuore x certi versi resta eguale attaccato alle proprie radici ed è giusto che sia così
La vita è un eterno Restare in bilico sul tetto del mondo. Ci sarà sempre chi cercherà di farti cadere... Non importa, nonostante le ferite Rialzati sempre e mantieni il tuo equilibrio! Carla |
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