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nanà
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Posted - 29 January 2016 : 18:26:15
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Ovest: introspezione e trasformazione Il colore dell’Ovest è il Nero, il colore della non-forma da cui tutto ha origine. Esso assorbe tutti i colori dello spettro in sé, immagazzina ed è protettivo. Nere erano infatti le Tende della Luna, i tepee dove le donne Native si ritiravano durante le mestruazioni, per ascoltare nelle profondità del loro corpo il potente contatto con la Madre Terra. L’ovest è la direzione dove tutto è in funzione di qualcosa che deve avere il suo ciclo, ciò che nasce deve inevitabilmente morire; è legata alla Luna come astro e a tutto ciò che è ciclico. L’elemento collegato all’ovest è la Terra che ha come caratteristiche la solidità, la stabilità e la fermezza fino all’inerzia. L’Ovest è l’unica direzione associata a qualcosa di concreto e di materiale; è il luogo delle apparenze, del mondo della forma, di ciò che si manifesta fisicamente ed il luogo dell’esperienza dove si impara e si cresce. La terra è rappresentata dalla sua forma più duratura, la pietra; da sostentamento, conforto e sicurezza. L’Ovest è associato all’Autunno e la parola chiave è: “trattenere con il corpo”. Attraverso il corpo ci è consentito di immagazzinare energie e nutrimento, ma nel corpo si possono anche conservare le vecchie ferite che ci hanno fatto soffrire nelle emozioni, nella mente o nello spirito. L’animale totem associato all’ovest è l’orso bruno o il Grizzly che rappresenta la forza. Saper riconoscere il giusto momento per ritirarsi a recuperare le forze e riorganizzare i propri pensieri, solo così è possibile preparare nuove e fertili strategie di azione.
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nanà
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Posted - 29 January 2016 : 18:37:07
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LA LEGGENDA DELLA CREAZIONE DEGLI ANIMALI
In origine il Sole aveva un aiutante, che si chiamava Napi. Un giorno, dopo aver terminato il suo lavoro, Napi trovò un grosso pezzo di argilla cominciò a lavorarla per trarne fuori qualcosa. Era un bravo artigiano e riuscì a realizzare la prima figurina, con una bella forma simmetrica; uccessivamente ne realizzò delle altre e così realizzò le figurine di tutti gli animali della Terra. Appena ne aveva completata una, vi soffiava sopra, le dava un nome e una destinazione. La figurina si animava e cominciava a popolare la terra. Con l’ultima rimanenza di argilla realizzò una figura nuova; la chiamò uomo e lo mandò a vivere con i lupi. Gli animali si lamentarono perché non riuscivano ad adattarsi all’ambiente loro assegnato, perciò Napi assegnò a ciascuno l’habitat ideale. Tutti gli animali furono soddisfatti, tranne l’uomo, che vaga ancora alla ricerca di un luogo soddisfacente.
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nanà
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Posted - 29 January 2016 : 18:50:25
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LA LEGGENDA DELL'ARCOBALENO Un giorno, padre Sole apparve al giovane Atsosi Bagani e gli disse che avrebbe dovuto cercare una moglie in un territorio lontano e sposare la primogenita delle sorelle, chiamate Quelle-che-il-sole-non-illumina, che vivevano in un pueblo scuro e buio. Gli spiegò che erano così belle che gli uccelli, invidiosi, le avevano imprigionate e che solo lui avrebbe potuto salvarle. Gli disse che avrebbe realizzato un ponte formato da tante strisce colorate, in modo che egli, trasformato in farfalla, potesse raggiungerle e portarle via. Atsosi, trasformato in farfalla variopinta, attraversò il ponte confondendosi con i suoi colori; arrivò nella loro casa e apparve alle sorelle, che tessevano un magnifico tappeto dai colori dell’arcobaleno. Le ragazze cercarono di prendere la farfalla, ma il Sole, che vegliava, le ridiede il suo aspetto reale. Il giovane si presentò alle ragazze e annunciò loro che avrebbe sposato la più grande e avrebbero convissuto tutti insieme nella sua casa piena di luce. Gli uccelli si lanciarono su di loro per beccarli, ma il Sole li trasformò in farfalle e li condusse fino alla capanna di Atsosi. Qui fu celebrato il matrimonio. Atsosi si dedicava alla caccia; le due sorelle tessevano tappeti, ma avevano nostalgia della loro casa buia. Il Sole volle aiutarle: diede a ciascuna due chicci di grandine per difendersi e le trasformò in farfalle. Appena gli uccelli si avvicinarono, scagliarono i quattro chicchi di grandine, che trasformarono progressivamente l'atmosfera in un temporale; dapprima nubi nere, poi pioggia scrosciante; ancora una grandinata e, infine, lampi e tuoni. Giunte in salvo nella loro casa, aspettarono la fine del temporale; poi risalirono sul ponte dai mille colori e raggiunsero nuovamente Atsosi Nonostante vivessero bene nella luminosa casa di Atsosi, periodicamente venivano prese dalla nostalgia e il Sole, ogni volta, ricreava il ponte colorato perché potessero raggiungere la loro casa buia e, successivamente, ritornare alla casa del sole. Da allora, quando scoppia un temporale, esso è sempre seguito dall'arcobaleno.
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nanà
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Posted - 29 January 2016 : 19:04:30
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LA LEGGENDA DEI CORVI Un tempo tutti i corvi erano bianchi come la neve. In quei tempi antichi la gente si procurava cibo cacciando il bufalo usando solo pietre e archi e non avevano altre armi. Inoltre i corvi erano amici dei bufali e li proteggevano contro i cacciatori. Uno dei corvi erano molto grande ed era la guida di tutti gli altri. Dall’alto puntavano i cacciatori e davano l’allarme, così i loro amici bufali scappavano via. La gente, che soffriva la fame, tenne un consiglio per decidere il da farsi. Un vecchio e saggio capo propose di catturare il grosso corvo bianco con l’astuzia. Travestì un giovane, mettendogli una grande pelle di bufalo sul corpo, completa della testa e delle corna e gli disse di insinuarsi tra i bufali. Camuffato da bufalo, il giovane strisciò tra la mandria e nessun animale gli prestò attenzione. Quando i suoi compagni cacciatori si avvicinarono, i corvi in volo diedero l’allarme e tutti i bufali fuggirono, tranne il giovane, che fece finta di pascolare. Allora il grosso corvo bianco gli si avvicinò per spingerlo alla fuga, ma il giovane lestamente lo afferrò e gli legò le zampe. La tribù decise di bruciare il corvo come punizione. Il corvo, benché fosse legato, riuscì a liberarsi quando la corda che gli legava le zampe si bruciò anch’essa. Bruciacchiato, spelacchiato e annerito, egli fuggì via e decise di non occuparsi mai più dei bufali.
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nanà
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Posted - 29 January 2016 : 19:26:06
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Saggezza Antica e Profonda degli Indiani d'America
"Nel cuore di ogni uomo è radicato un appetito spirituale per una fede assoluta, duratura e positiva in un'esistenza futura. Essa lo rende tranquillo. Una fede di questo tipo è la base indispensabile della personalità. Ma un buon numero di giovani non hanno quest'ancora di salvezza per la propria anima."
Thomas Wildcat Alford, Shawnee
"Lungo il cammino delle vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità. Evitate di dare dispiaceri ai vostri simili ma, al contrario, vedete di procurare loro gioia ogni volta che potete!"
Proverbio Sioux
"Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra. Noi siamo in grado di prenderci cura di loro".
Shenandoah
Gli anziani meritano il massimo rispetto, perché ci hanno tramandato le tradizioni, la cultura e la Lingua. Essi ancora oggi, con la loro saggezza, ci aiutano a rendere migliore la nostra vita.
Sinta Glesha
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Ghiandaia
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Posted - 08 August 2016 : 18:00:07
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Ti ringrazio Nanà di aver continuato questo mio post.. ho un vecchio libro di racconti dei Pellerossa veramente tradizionali, in inglese e degli anni '60. Ora che ho un po' di tranquillità lo spulcerò di nuovo.. chissà che non ne esca ancora qualcosa di buono.. grazie e complimenti per il tuo lavoro..
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Ghiandaia
Utente Master
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