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Carla
Utente Master
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Posted - 26 May 2013 : 12:09:38
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quote: Originalmente inviata da beppe
Alzò la testa e lentamente mormorò: “Non si tratta di vivere, ma di amare!”. “Ma la vita viene prima. – dissi – Nessuno può amare se prima di tutto non è vivo”. Mi rispose: “No, nessuno può vivere se prima di tutto non è amato. La vita è un fiume e non una sorgente! Se essa scorre in te, in me, in tutta l’umanità, vuol dire che viene da una sorgente, e la sua sorgente è AMORE. Se vuoi vivere non trattenere la tua vita per te, essa deve accarezzare altre sponde, irrigare altre terre. Tu corri alla sorgente”. ( Michel Quoist )
Molto bella Beppe, buona e serena Domenica
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA****
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beppe
Utente Master
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Posted - 02 June 2013 : 08:46:02
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I figli sono come gli aquiloni Arriva il giorno in cui si innalzano e tu devi insegnare loro a volare, tenendoli con quel filo esile che si dipana dalle tue mani. Possono cadere a terra più volte e tu dovrai ripararli e innalzarli ancora nel vento. Ti chiederanno sempre più spago e per ogni metro che si dipanerà dalle tue mani, il tuo cuore si riempirà di gioia e di tristezza. Via via che l'aquilone si allontanerà, avvertirai che il filo che ti unisce a lui prima o poi si spezzerà e lo vedrai volare libero e solo nel cielo della vita. In quel momento ti renderai conto di aver assolto il tuo compito di genitore e ti augurerai che il vento sia sempre propizio. Romano Battaglia
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Carla
Utente Master
35017 Posts
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Posted - 02 June 2013 : 12:34:24
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Pensiero molto vero, ma è vero anche che quando i figli hanno imparato a volare liberi, hanno comunque sempre bisogno dei genitori, come i genitori hanno bisogno sia dei figli, che dei propri genitori, pur volando liberi! Buona Domenica a te e famiglia Beppe un abbraccio
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA****
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nanà
Moderatore
11172 Posts
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Posted - 08 June 2013 : 00:02:02
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Bellissime parole caro Beppe
" I figli sono come gli aquiloni Arriva il giorno in cui si innalzano e tu devi insegnare loro a volare,"
quote: Originalmente inviata da beppe
I figli sono come gli aquiloni Arriva il giorno in cui si innalzano e tu devi insegnare loro a volare, tenendoli con quel filo esile che si dipana dalle tue mani. Possono cadere a terra più volte e tu dovrai ripararli e innalzarli ancora nel vento. Ti chiederanno sempre più spago e per ogni metro che si dipanerà dalle tue mani, il tuo cuore si riempirà di gioia e di tristezza. Via via che l'aquilone si allontanerà, avvertirai che il filo che ti unisce a lui prima o poi si spezzerà e lo vedrai volare libero e solo nel cielo della vita. In quel momento ti renderai conto di aver assolto il tuo compito di genitore e ti augurerai che il vento sia sempre propizio. Romano Battaglia
nanà
Se fai qualcosa col cuore, non hai bisogno che qualcuno ti aiuti. |
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beppe
Utente Master
649 Posts
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Posted - 09 June 2013 : 09:07:22
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Tukaram era un grande devoto e di natura assai nobile. Nonostante sua moglie fosse una bisbetica, riuscì con la sua calma e la sua pazienza ad andarci d'accordo. Quando c'è l'abitudine di rintuzzare parola per parola, di render pane per focaccia, dente per dente e occhio per occhio, allora si va in discordia e nascono le difficoltà. Tukaram invece era davvero la personificazione della tolleranza. Aveva una piccola fattoria di mezzo acro, che coltivava per mantenere la sua famiglia. Dietro l'insistenza dei vicini, una volta piantò della canna da zucchero in quel piccolo appezzamento di terreno. Quando il raccolto fu maturo, molti passanti, approfittando della mite natura di Tukaram, coglievano un paio di canne per succhiarne il contenuto. Alla fine, Tukaram raccolse ciò che era rimasto, ne fece delle fascine e, mentre le stava portando a casa col carro, gli si fecero attorno i ragazzi del villaggio, che gli chiesero un pezzo di canna per ciascuno. E Tukaram, la cui generosità era ben nota a tutti, permise loro di servirsene. Giunto a casa, sul carro era rimasta solo una canna. A quella vista, sua moglie si infuriò e gli fece una solenne lavata di capo, accusandolo di non essere adatto alla vita di famiglia. In preda all'ira, la donna brandì l'unica canna rimasta e si mise a picchiare con essa Tukaram. La canna si spezzò in tre parti, due delle quali caddero a terra, mentre le rimase in mano la terza. Tukaram, con gran calma, osservò: "Per tutto il tragitto mi sono chiesto come fare per distribuire in famiglia l'ultima canna rimasta! Sono felice che tu mi abbia risolto il problema: tu puoi mangiare il pezzo che ti è rimasto in mano; gli altri due caduti per terra dalli ai due ragazzi".
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Fein
Moderatore
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Posted - 09 June 2013 : 09:44:34
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uomo di nobiltà d'animo infinita e col tempo verrà premiato di sicuro...
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volpe
Utente Master
605 Posts
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Posted - 09 June 2013 : 10:16:59
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Si è vero,i figli sono come aquiloni...se ne vanno via... Noi restiamo coi ricordi e i sogni perduti....
volpe |
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