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Oriana
Utente Master
4350 Posts
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 Posted - 17 July 2012 : 09:13:24
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Parliamo di fatti o esperienze a cui non abbiamo saputo dare una spiegazione. O forse gliel'abbiamo data ma non sarà mai accettata come razionale o scientifica.
Parliamo di cose che esulano dalla comprensione e dall'accettazione dei più.
In un mondo in cui ciarlatani di ogni genere speculano sulle sofferenze altrui dando sempre più adito a pensare che non esista nulla oltre a quanto la scienza afferma, esistono comunque forze o eventi che non si può fingere di non vedere.
Io ho vissuto innumerevoli esperienze del tipo, e anche se oggi tutto si è molto ridimensionato ( per mia volontà) ormai so che non mi abbandoneranno mai, ma soprattutto per tanto tempo hanno anche condizionato, in maniera profonda, la mia vita.
Impossibile raccontare tutto però da qualche parte devo partire perciò eccovi una delle mie tante esperienze diciamo... diverse ?
La donna nera
Era inverno e ovviamente le finestre erano ben chiuse. Era quindi impossibile sentire spifferi freddi o vedere tende muoversi violentemente.
Eppure iniziò tutto così, in una sera tarda d'inverno quando, appena entrata nel letto, mi accorsi appunto che le tende si agitavano come se la finestra fosse aperta.
Abitavo ancora con i miei allora, e dormivo nella mia camera con la porta chiusa, quindi nessuna possibilità che ci fosse corrente.
Mi alzai assicurandomi che la finestra fosse chiusa e tornai a letto.
Inizialmente, pur essendo abituata a eventi strani di ogni genere, non diedi importanza alla cosa ( se dovevo stupirmi di tutto quanto accadeva sarei diventata pazza), così spensi la luce e mi girai sul fianco per dormire.
Immediata fu la sensazione di non essere sola anzi... di avere una sagoma scura proprio davanti al mio volto. Una sagoma alta e avvolta in una mantella nera con cappuccio in testa. Era nitida come se la vedessi a luce accesa quando invece la stanza era avvolta dal buio.
Contemporaneamente sentivo un soffio ( alito?) freddo sul volto.
Inutile dire che il cuore mi andò alla gola e accesi subito la lampada.
Nulla. Solo le tende che si muovevano di nuovo.
Ci volle un pò per calmarmi ma rispensi la luce e tutto finì lì. Per quella notte...
Ma dopo qualche notte fu la stessa cosa. E poi ancora e ancora... A distanza di alcuni giorni, a volte di una settimana o più. Ma tornava sempre.
Arrivava quando spegnevo la luce e la sentivo talmente viva e vera come se gli occhi potessero oltrepassare il buio. La potrei ancora descrivere nei particolari a parte il volto. Non potrei quindi dire se fosse uomo o donna ma dentro di me ero certa che fosse una donna.
Veniva e stava in piedi di fianco al mio letto dalla parte in cui ero girata. La "vedevo" e la sentivo, fredda, sul volto.
Le prime volte ero terrorizzata e accendevo immediatamente la luce. Poi quando rispegnevo a volte non riappariva, altre invece tornava e io dormivo con la luce accesa.
Non sapevo che volesse e questa era la paura più forte.
Durò almeno 2 o 3 mesi. Un tempo lunghissimo.
Ad un certo punto, non potendo continuare a temere il momento di andare a letto, mi feci forza e provai a comprendere.
Ricordo che una sera, esasperata, le dissi : < Ok, mi sono rotta, fa quello che ti pare ma io ora dormo!>
Pensai che se avesse voluto farmi del male lo avrebbe già fatto. Quindi non era quello il suo intento. Perchè allora era lì?
Iniziai ad " ascoltare"...
Quando arrivava non accendevo più la luce, nè mi giravo dall'altra parte (tanto era inutile lei era dove ero io) ma la guardavo e cercavo di "sentire" cosa emanava.
Fu incredibile quando mi sentii invadere da una sensazione dolcissima di affetto come se mi stesse dicendo che mi voleva bene.
Il soffio freddo, a quel punto, diventò come una carezza, l'unico modo che aveva per toccarmi e accarezzarmi.
Mi commossi e tante volte le chiesi chi fosse.
Non l'ho mai saputo e dopo poco sparì per non tornare più. Come se aspettasse solo che io capissi di non essere sola, o come se volesse solo farmi sapere di esserci per poi andarsene.
Ho sperato tanto che fosse mia nonna, quella nonna che avevo amato moltissimo. Ma non lo saprò mai.
Non posso spiegare che a parole sensazioni che dentro assumono valori che vanno ben oltre...
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n/a
deleted
21604 Posts
Status: offline |
Posted - 17 July 2012 : 12:21:01
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bella!! e al tempo stesso impressionante esperienza!!
quote:
Non posso spiegare che a parole sensazioni che dentro assumono valori che vanno ben oltre
cavolo!!! vorrei tanto provare qualche esperienza simile anch'io..
Ogni fine è anche un Inizio... |
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Fein
Moderatore
 14529 Posts
Status: offline |
Posted - 17 July 2012 : 13:42:14
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 un'esperienza incredibile Ory** 
io non ho mai provato cose del genere e mi piacerebbe tanto...
l'ho detto tante volte che mi piacerebbe abitare in una casa con qualcosa del genere... purchè non mi faccia spaventare...  
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Carla
Utente Master
 35017 Posts
Status: offline |
Posted - 17 July 2012 : 15:00:36
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Molto bella Oriana.. e dentro di te sai chi era quelll'ombra nera, anche perchè ti ha fatto dono di un lascito che sai 
Fein non son tanto le case che creano questi (chiamiamoli fenomeni), ma la predisposizione alla nostra apertura a viverli ed accettarli
Ascolta con la mente
Guarda con gli occhi del cuore
Parla con la voce dell'Amore
****LUNA**** |
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Oriana
Utente Master
4350 Posts
Status: offline |
Posted - 17 July 2012 : 15:12:31
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quote:
Originalmente inviata da Fein
l'ho detto tante volte che mi piacerebbe abitare in una casa con qualcosa del genere... purchè non mi faccia spaventare...
Preciso che la "presenza" non era legata alla casa ma a me. E poi Fein, purtroppo la paura è la prima sensazione che si prova di fronte a fenomeni o situazioni di questo genere. L'impatto con esperienze di questo tipo non rientra nella naturalità della nostra esistenza e di conseguenza tutto ciò a cui non sappiamo dare spiegazioni razionali, a primo impatto ci terrorizza.
Io ricordo infatti il terrore che ho provato inizialmente, pensa che seppure con la luce accesa faticavo ad addormentarmi. La figura era così nitida seppure così oscura da delinearsi perfettamente nel buio della stanza.
Non è facile, ti assicuro. Ci si può abituare solo quando si accetta che esistono fenomeni o entità a noi sconosciute.
E poi comunque "abitudine" non vi è mai. 
Già che ci sono vi racconto l'ultimissima. Di stamattina.
Ho accompagnato mamma a trovare il fratello che è, da un anno, ospite di una casa di riposo. Il luogo, stranamente, è molto bello con un immenso parco verde. In questa stagione gli anziani possono rilassarsi al fresco. Vi è anche un servizio di animazione mattutino dove alcuni giovani volontari si alternano con giochi, musica, pittura ecc... svagando gli anziani.
Quando siamo arrivati i visitatori erano pressochè nulli ( giorno feriale) e tutti gli anziani erano radunati intorno ad una ragazza giovane che li faceva colorare e cantare.
Pochi anziani in disparte per i fatti loro.
Noi in un tavolo a parte con lo zio.
Al momento di andare via mi accorgo che una vecchietta, tra i pochi in disparte, mi fa cenno di avvicinarmi. Accertata che si riferiva proprio a me le vado vicino e mi inchino davanti alla sua sedia.
Lei mi prende la mano e mi dice :< Sto tanto male, dimmi cosa devo fare.> Non sapevo cosa dirle. Ho pensato che volesse solo una carezza e quella le ho fatto, sorridendole con affetto e rispondendole che sarebbe passato tutto.
Sono tornata dagli altri e mia cugina, la figlia dello zio, mi ha detto che era strano che la vecchietta mi avesse parlato perchè non parla con nessuno.
Due minuti dopo l'anziana mi richiama. Io stavo già dirigendomi all'uscita e le sarei passata comunque davanti così mi sono rifermata un attimo da lei. Di fianco a me c'era mamma che però non sentiva nulla. Di nuovo la donna mi ha chiesto cosa deve fare.
Esattamente così: < Dimmi cosa devo fare>.
Io non sapevo cosa volesse sentirsi dire e non nego che a guardarla negli occhi avevo un groppo enorme alla gola, ma mi è venuto spontaneo rispondere che deve solo lasciarsi andare che qualcuno l'avrebbe presa per mano e l'avrebbe portata in un luogo dove sarebbe stata bene. Le ho preso il viso tra le mani e l'ho baciata sulle guance come avrebbe fatto una figlia.
Lei mi ha stretto la mano ed io ho sentito che non la rivedrò più.
Ha voluto sfiorare la mano di mia madre ma non le ha detto nulla. Ha seguito invece me, con lo sguardo, fino al cancello e mi ha anche salutato con un cenno faticoso della mano.
Sarò emotiva ma non ho potuto evitare due lacrime.
Sono venuta via con la certezza di non poterla rivedere nè più regalarle un bacio o una parola.
Ma quel che è peggio è che so che lo zio non ha più tanto tempo davanti a sè seppure sembra che stia bene.
Ecco. Questa la sento come una grandissima condanna.
Ho sempre intuito l'arrivo della morte e non ho mai sbagliato.
Secondo me chi legge pensa che siamo nel settore dei pazzi furiosi...  
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Oriana
Utente Master
4350 Posts
Status: offline |
Posted - 17 July 2012 : 15:18:12
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quote:
Originalmente inviata da LUNA31
Fein non son tanto le case che creano questi (chiamiamoli fenomeni), ma la predisposizione alla nostra apertura a viverli ed accettarli
Hai ragione, ci vuole anche la nostra predisposizione a voler "vedere" oltre.
Riguardo mia nonna bè, non so davvero se il suo sia stato un regalo, nè saprò mai se lo sia mai stato per lei.
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Carla
Utente Master
35017 Posts
Status: offline |
Posted - 17 July 2012 : 15:22:02
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quote:
Originalmente inviata da Oriana
Secondo me chi legge pensa che siamo nel settore dei pazzi furiosi...
Chi lo pensa farà meglio a starsene zitto/a perchè certi fatti anche se strani avvengono eccome..
La tua sensazione in merito alla nonnina è giusta le hai dato l'ultima carezza era ciò che desiderava  [/b]
Ascolta con la mente
Guarda con gli occhi del cuore
Parla con la voce dell'Amore
****LUNA**** |
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Carla
Utente Master
35017 Posts
Status: offline |
Posted - 17 July 2012 : 15:25:10
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quote:
Originalmente inviata da Oriana
quote:
Originalmente inviata da LUNA31
Fein non son tanto le case che creano questi (chiamiamoli fenomeni), ma la predisposizione alla nostra apertura a viverli ed accettarli
Hai ragione, ci vuole anche la nostra predisposizione a voler "vedere" oltre.
Riguardo mia nonna bè, non so davvero se il suo sia stato un regalo, nè saprò mai se lo sia mai stato per lei.
Cara Oriana, c'è chi lo chiama dono (perchè non apre le porte dell'anima) e chi come noi che l'abbiamo a volte lo chiamiamo incubo, poichè vero è che si percepiscono in anticipo certe cose, ma di fronte alla morte non possiamo che donare l'ultima carezza o sorriso, tendendo dentro di noi le lacrime
Ascolta con la mente
Guarda con gli occhi del cuore
Parla con la voce dell'Amore
****LUNA**** |
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Il lato oscuro
