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Originalmente inviata da Oriana

... e un abbraccio a tutti voi



Dovunque tu sia adesso
qui mi manchi
Tra le onde del mare
che rinfrescano la pelle
e consegnano ricordi alla riva.



Dovunque tu sia adesso
qui mi manchi.

Oriana

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Originalmente inviata da Oriana

E' ferragosto.
Nessuna poesia oggi, solo una riflessione che mi sale dal cuore, spontanea e priva di ogni orpello, mentre il cellulare continua a emettere i suoi avvisi di messaggio in arrivo da parte degli amici più cari per augurarmi una buona festività.
Sono in un posto meraviglioso e mi sento sempre fortunata quando sono qui e mi vergogno di aver pensato, in più di una occasione, a come sarebbero diverse le mie vacanze se non dovessi occuparmi di due genitori che, pur ancora autosufficienti, abbisognano di essere curati costantemente come bambini altrimenti, appena giri gli occhi, ne combinano una delle loro.
Ovvio quindi che i miei momenti di piena autonomia e libertà sono molto ridotti e a volte questo può apparire castrante, soprattutto per me che vivrei in mare 24 ore al giorno e che faticherei a rientrare in casa anche solo per dormire... Quest'anno poi mi hanno raggiunto anche degli amici che hanno affittato una barca per stare al largo tutto il giorno e... spesso devo rifiutare l'invito a seguirli...
Mi vergogno si. Di amarli così tanto da pensare a quanto potrebbe essere totalmente diversa la mia vita qui senza dovermi preoccupare di loro ma... non poter pensare di stare così tanto senza di loro... Sapendo poi che questo clima , per i loro problemi di salute, è come una piccola cura miracolosa...

E mi vergogno ancor di più di averlo pensato dopo che, ieri sera, sono venuti con noi a cena in un ristorante sul mare dove suonano musica canaria e ho visto gli occhi di mio padre accendersi come due lampadine dalla gioia. Dopo che li ho visti ridere e ballare sulla sedia ricordando le loro notti giovanili. Dopo che le note vivaci degli strumenti canarici li ha rapiti e trascinati così lontano che non volevano più tornare a casa, a dispetto dei loro rigidi orari di ritiro.
Niente più sonno. Niente più stanchezza o occhi pesanti...
La musica è la vita per papà , così come lo è sempre stata per me. ( Papà papà... quanto ti sono figlia !) In tutta sera avrà ripetuto, almeno mille volte, quanto la musica lo renda allegro e lo faccia sentire bene, mentre si commuoveva nel rimpianto di non poter più buttarsi nel ballo sfrenato fino all'alba. Gioiva nell'ascoltarla. La respirava, la mangiava, la beveva ... mentre mamma gli rinfacciava di averla spesso lasciata sola per inseguire la sua passione e le... ballerine
Ma rideva anche lei bevendo un liquore locale che probabilmente la stenderà per una settimana.

Era tanto che non li vedevo così giovani.
Così felici...

E così oggi, ancor più, mi vergogno di aver pensato...

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Un abbraccio a te ed ai tuoi genitori