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beppe
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Posted - 21 December 2011 : 07:33:09
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«Ebbi lo scompartimento del treno tutto per me. Poi salì una ragazza», raccontava un giovane india¬no cieco. «L'uomo e la donna venuti ad accompagnar¬la dovevano essere i suoi genitori. Le fecero molte raccomandazioni. Dato che ero già cieco allora, non potevo sapere che aspetto avesse la ragazza, ma mi piaceva il suono della sua voce». «Va a Dehra Dun?», chiesi mentre il treno usciva dalla stazione. Mi chiedevo se sarei riuscito a impe¬dirle di scoprire che non ci vedevo. Pensai: se resto seduto al mio posto, non dovrebbe essere troppo dif¬ficile. «Vado a Saharanpur», disse la ragazza. «Là vie¬ne a prendermi mia zia. E lei dove va?». «A Dehra Dun, e poi a Mussoorie», risposi. «Oh, beato lei! Vorrei tanto andare a Mussoorie. Adoro la montagna. Specialmente in ottobre». «Sì è la stagione migliore», dissi, attingendo ai miei ricordi di quando potevo vedere. «Le colline sono cosparse di dalie selvatiche, il sole è delizioso, e di sera si può star seduti davanti al fuoco a sorseggiare un brandy. La maggior parte dei villeggianti se n'è andata, e le strade sono silenziose e quasi deserte». Lei taceva, e mi chiesi se le mie parole l'avesse¬ro colpita, o se mi considerasse solo un sentimenta¬loide. Poi feci un errore. «Com'è fuori?» chiesi. Lei però non sembrò trovare nulla di strano nella domanda. Si era già accorta che non ci vedevo? Ma le parole che disse subito dopo mi tolsero ogni dubbio. «Perché non guarda dal finestrino?», mi chiese con la massima naturalezza. Scivolai lungo il sedile e cercai col tatto il fine¬strino. Era aperto, e io mi voltai da quella parte fin¬gendo di studiare il panorama. Con gli occhi della fantasia, vedevo i pali telegrafici scorrere via velo¬ci. «Ha notato», mi azzardai a dire «che sembra che gli alberi si muovano mentre noi stiamo fermi?». «Succede sempre così», fece lei. Mi girai verso la ragazza, e per un po' rimanem¬mo seduti in silenzio. «Lei ha un viso interessante» dissi poi. Lei rise piacevolmente, una risata chiara e squillante. «E' bello sentirselo dire», fece. «Sono tal¬mente stufa di quelli che mi dicono che ho un bel visino!». «Dunque, ce l'hai davvero una bella faccia», pen¬sai, e a voce alta proseguii: «Beh, un viso interessante può anche essere mol¬to bello». «Lei è molto galante», disse. «Ma perché è così serio?». «Fra poco lei sarà arrivata», dissi in tono piutto¬sto brusco. «Grazie al cielo. Non sopporto i viaggi lunghi in treno». Io invece sarei stato disposto a rimaner seduto all'infinito, solo per sentirla parlare. La sua voce ave¬va il trillo argentino di un torrente di montagna. Appena scesa dal treno, avrebbe dimenticato il nostro breve incontro; ma io avrei conservato il suo ricor¬do per il resto del viaggio e anche dopo. Il treno entrò in stazione. Una voce chiamò la ra¬gazza che se ne andò, lasciando dietro di sé solo il suo profumo. Un uomo entrò nello scompartimento, farfuglian¬do qualcosa. Il treno ripartì. Trovai a tentoni il fine¬strino e mi ci sedetti davanti, fissando la luce del gior¬no che per me era tenebra. Ancora una volta potevo rifare il mio giochetto con un nuovo compagno di viaggio. «Mi spiace di non essere un compagno attraente come quella che è appena uscita», mi disse lui, cer¬cando di attaccar discorso. «Era una ragazza interessante», dissi io. «Potreb¬be dirmi... aveva i capelli lunghi o corti?». «Non ricordo», rispose in tono perplesso. «Sono i suoi occhi che mi sono rimasti impressi, non i capel¬li. Aveva gli occhi così belli! Peccato che non le ser¬vissero affatto... era completamente cieca. Non se n'era accorto?».
Come due ciechi che fingono di vedere. Quanti incontri tra esseri umani sono così. Per paura di met¬tere allo scoperto ciò che si è. E così si perdono gli appuntamenti decisivi della vita. Certi incontri ac¬cadono una volta sola.
Bruno Ferrero
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 21 December 2011 : 09:43:50
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Eh, purtroppo è vero, è già capitato anche a me!
Ascoltavo la pioggia Ma non le mie lacrime Come sono stolto Ora le ascolterò |
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n/a
deleted
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Posted - 21 December 2011 : 12:29:35
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Che bella questa storia Beppe ,eh già ecco perchè è meglio conoscersi dentro che fermarsi solo all'aspetto fisico bellissima davvero
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Carla
Utente Master
35017 Posts
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Posted - 21 December 2011 : 18:07:24
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quote: Originalmente inviata da beppe
Come due ciechi che fingono di vedere. Quanti incontri tra esseri umani sono così. Per paura di met¬tere allo scoperto ciò che si è. E così si perdono gli appuntamenti decisivi della vita. Certi incontri ac¬cadono una volta sola.
Bruno Ferrero
Bellissimo racconto Beppe, gli occhi del cuore possono vedere molto oltre della realà... molti incontri che potrebbero divenire una bellissima storia, vengono abbandonati per paura di esser se stessi..
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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beppe
Utente Master
649 Posts
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Posted - 26 December 2011 : 09:15:43
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Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio.
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Ghiandaia
Utente Master
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Posted - 26 December 2011 : 09:43:22
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quote: Originalmente inviata da beppe
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio.
Beppe sei un nonno meraviglioso, anzi, un uomo meraviglioso, un apersona meravigliosa Tardivi AUGURI di Buon Natale
Ascoltavo la pioggia Ma non le mie lacrime Come sono stolto Ora le ascolterò |
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Carla
Utente Master
35017 Posts
Status: offline |
Posted - 26 December 2011 : 11:52:59
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quote: Originalmente inviata da beppe
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio.
Bellissimo post Beppe, avevo scritto qualcosa di simila pure io tempo fà se lo trovo poi magari lo pubblico
Ascolta con la mente Guarda con gli occhi del cuore Parla con la voce dell'Amore ****LUNA**** |
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