Un regista di teatro lavorava spesso con un’attrice seria, introversa e molto dotata. Era una signora di mezza età, sempre elegante, che parlava pochissimo fuori dalla scena. Non ne aveva bisogno: diceva tutto fissando con due occhi grigi che non si perdevano mai né un gesto, né una sfumatura, né un sottinteso. In apparenza, non aveva amici, e tanto meno un uomo. Però dopo ogni rappresentazione, dovunque lei si trovasse, le arrivava sempre un mazzo di rose accompagnato da un biglietto, che appena letto spariva subito nella borsetta. Tutti si chiedevano chi potesse essere il misterioso ammiratore, ma nessuno osò mai domandare, nemmeno girandoci intorno per carpire qualche indizio, tale era il senso di irraggiungibilità che emanava da quella donna gentile e distaccata. Una sera, l’attrice non si presentò a teatro. Stranissimo per lei, che era puntuale quasi all’eccesso. Dopo varie ricerche, il fratello entrò in casa sua (era l’unico ad avere le chiavi, per le eventuali emergenze) e la trovò sul divano, morta. Composta come aveva sempre vissuto. Ma le rose arrivarono lo stesso. Il fattorino non sapeva a chi consegnarle, così le affidò a questo regista. Lui lesse il biglietto e scoprì tutto. La signora si mandava i fiori da sola, accompagnati da una frase gentile. La sua vita era così desolata, così distante da tutto, che lei sentiva il bisogno di ricordarsi chi era. Faceva da sola ciò che non faceva il mondo. Il vuoto sconcerta, agita, commuove. per questo, mentre questo regista raccontava, aveva le lacrime agli occhi!
Lasciami andare a vedere il sogno la velocità il miracolo non fermarmi con uno sguardo triste questa notte lasciami vivere laggiù sull'orlo del mondo solo questa notte, poi tornerò...
Molto bella e toccante questa triste storia. Applausi e fama non bastano a colmare quel vuoto che si ha nell'anima. Però Schopenhauer diceva che la solitudine è la sorte degli spiriti grandi.
Molto bella e toccante questa triste storia. Applausi e fama non bastano a colmare quel vuoto che si ha nell'anima. Però Schopenhauer diceva che la solitudine è la sorte degli spiriti grandi.
grazie lety secondo me.. la solitudine ha molti aspetti, come tante altre cose del resto, quella della signora penso sia quella solitudine che domina la scena della vita di una persona, quella che ti impedisce di vedere il sole, che ti rende priva di interessi e di speranze, una morte emotiva che genera dei lunghi e pesanti silenzi.. come respirare la sostanza della nostra vita e scoprire tristemente che siamo fatti perlopiù di vuoto, da qui un gran rifiuto del mondo in generale e di se stessi
Molto bella e toccante questa triste storia. Applausi e fama non bastano a colmare quel vuoto che si ha nell'anima. Però Schopenhauer diceva che la solitudine è la sorte degli spiriti grandi.
grazie lety secondo me.. la solitudine ha molti aspetti, come tante altre cose del resto, quella della signora penso sia quella solitudine che domina la scena della vita di una persona, quella che ti impedisce di vedere il sole, che ti rende priva di interessi e di speranze, una morte emotiva che genera dei lunghi e pesanti silenzi.. come respirare la sostanza della nostra vita e scoprire tristemente che siamo fatti perlopiù di vuoto, da qui un gran rifiuto del mondo in generale e di se stessi
è proprio cosi..si ci può sentire soli anche in mezzo alla folla..ma solitudine che si sente non è quella fisica ma quella dell'anima.. questo genere di problema è una delle nuove malattie dell'era moderna ..e porta inevitabilmente alla depressione psicofisica di un individuo. Cadere in depressione perchè ci si sente soli , perchè non si ha nessuno che a proprio parere capisca lo stato d'animo, è cosa molto facile al giorno d'oggi.