Secondo molti ufologi anglosassoni, e alcune correnti europee, le correlazioni tra ipotetiche civiltà aliene e i nativi americani sono troppe per essere liquidate come favole o racconti distorti. I nativi americani non avevano video, o foto da mostrare. Poterono divulgare ciò che videro, alle generazioni successive, tramandando i racconti, le incisioni e la loro cultura mistica. E’ la fine del dicembre del 1890, esattamente 120 anni or sono un ragazzo, un nativo americano, ferito, si guarda intorno sbigottito. Intorno a se solo cadaveri. Sono quelli degli uomini e le donne della sua tribù. E’ uno dei sopravvissuti al massacro di Wounded Knee. Il ragazzo alza gli occhi al cielo, li socchiude, allarga le braccia e con la voce sibilante sussurra: “Dove sono i miei spiriti?” Dove sono e chi erano gli spiriti dei nativi americani? Wounded Knee rappresenta un episodio simbolo dello sterminio, di fatto, degli indiani d’America da parte dei governi americani del diciannovesimo secolo. Con episodi simili a Wounded Knee fu spazzata via la “Nazione Indiana”, interi popoli. Con essi tradizioni, miti e leggende millenarie andarono spegnendosi nelle riserve. I discendenti dei nativi americani ne hanno conservato parecchie ma, probabilmente, moltissime testimonianze e racconti più precisi sono andati irrimediabilmente dispersi. Hopi, Cherooke, Sioux, Navaho e altri popoli raccontavano di esseri venuti dal cielo e di strani fenomeni inspiegabili. In quasi tutte le principali tribù degli Indiani d’America esistevano miti e leggende di oggetti volanti ed esseri misteriosi dai poteri formidabili. L’intero misticismo e la religione degli indiani americani era fondata su questi aneddoti. Gli Hopi raccontavano ad esempio dei Katchinas, un popolo venuto dalle stelle per aiutarli ed educarli. Oppure della visione degli “uccelli di fuoco”. Senza dimenticare le “canoe volanti”. Oggi li avrebbero chiamati UFO, oggetti volanti non identificati. Per le tribù indiane erano segni della presenza delle divinità, dei loro spiriti. Gli ufologi moderni, a sostegno delle loro tesi, hanno costruito diversi teoremi. Molti racconti, tramandati sino ad oggi, presentano analogie con quelli delle popolazioni native dell’America Centrale e asiatiche. L’Arizona e il Nuovo Messico, dove abbondano i luoghi considerati sacri dai nativi americani, hanno registrato una media d’ avvistamenti di UFO esorbitante rispetto ad altre zone del mondo. Il dibattito tra le correnti di ufologi che sostengono queste tesi e gli scettici è destinato a perdurare. A parte pochi cronisti, nel diciannovesimo secolo, erano in pochi ad interessarsi delle tradizioni degli Indiani d’America. La guerra di conquista e di distruzione dell’uomo bianco, probabilmente, ha cancellato tracce preziose. Sia a sostegno degli ufologi che degli scettici. Chi erano in realtà gli spiriti dei nativi americani?
Insieme ai testi posti immagini suggestive. E' bello leggerti
quoto!!!
La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. M. K. "Mahatma" Gandhi
C'è nell'uomo un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio. Gli animali non ne sono privi. Giovanni Paolo II
Il veganismo non è una scelta. La scelta termina dove inizia la vita di un altro. Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio. - Autore sconosciuto
Gli Sciamani sono i guardiani della Terra, il ponte tra la "Civiltà Umana"
e gli "elementali" che costituiscono le intelligenze animiche creatrici del Pianeta.
Gli Sciamani hanno trasmesso la saggezza per molte generazioni e hanno protetto l’ecosistema planetario per decine di migliaia di anni, lungo l’evoluzione di questa civiltà. Ora loro avvertono che l’uomo ha superato ogni limite della sua pazzia e malgrado gli avvertimenti già mandati negli ultimi anni, il cambiamento di coscienza ritarda la sua ascesi.
Il nome più antico delle Terra, ritrovato nelle antiche iscrizioni di Mu, è "Uras", che significa "sostanza grezza da plasmare". Un altro nome è "Pneumas", ossia "Spirito che dona la vita"; i Sumeri la denominavano "Qi", cioè "energia". Altri nomi erano: Agora, Gaia, Saras.…ecc. Il nome della Terra dovrebbe essere "Vita" e questo nome richiama la "Madre". Gli sciamani chiamano la Terra la "Grande Madre".
Gli Sciamani sono i guardiani della Terra, il ponte tra la "Civiltà Umana" e gli "elementali" che costituiscono le intelligenze animiche creatrici del Pianeta. Gli Sciamani hanno trasmesso la saggezza per molte generazioni e hanno protetto l’ecosistema planetario per decine di migliaia di anni, lungo l’evoluzione di questa civiltà. Ora loro avvertono che l’uomo ha superato ogni limite della sua pazzia e malgrado gli avvertimenti già mandati negli ultimi anni, il cambiamento di coscienza ritarda la sua ascesi.
Gli Sciamani sono consapevoli del cambiamento imminente del Pianeta che, per la sua natura di "Madre", deve ora guarire per poter poi continuare a occuparsi della vita da lei generata.
Gli Sciamani dicono che la Terra è viva e che la sostanza vitale di cui è costituita è un fluido plasmoide ancestrale che fa evolvere le forme in base alla necessità di una continua armonia tra le parti che costituiscono il corpo della Grande Madre.