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acssia
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Posted - 10 July 2009 :  18:41:53  Vedi Profilo Send acssia a Private Message
I cerchi nel grano


Il fenomeno dei cerchi nel grano ha iniziato ad avere eco all’inizio degli anni ‘90, quando nei nostri schermi televisivi ci vennero proposte immagini spettacolari di bellissimi e misteriosi cerchi nel grano in Inghilterra. Invero il fenomeno iniziò molto prima degli anni ‘90, c’è chi sostiene che i cerchi nel grano erano presenti già dagli anni ‘70 e chi ha azzardato l’ipotesi che vi erano tracce di essi dalla fine del ‘600.

I crop circles (nome inglese per definire i cerchi nel grano)sono aumentati gradualmente di numero e complessità (infatti non vengono chiamati più cerchi nel grano ma pittogrammi) tra il 1999 e il 2002, periodo in cui aumentò l’intensità solare. Questa coincidenza non è casuale in quanto la luce solare genera delle onde sonore tramite vibrazioni che noi non percepiamo. I cerchi nel grano non sono situati solo in Inghilterra ma in tutto il mondo ed anche in Italia, ad esempio nei pressi di Pordenone e a Cagliari. In quest’ultima città vi sono acque sotterranee e costruzioni legate al culto della Dea Madre. La presenza dell’acqua è un elemento strettamente determinante in relazione al fenomeno dei crop circles. Perché? Perché i cerchi nel grano non sono altro che messaggi provenienti dall’Universo. Nell’Universo tutto è suono e questi suoni si trasformano in cerchi nel grano grazie al potere dell’acqua: l’acqua – e in particolare alcuni tipi di acqua – possiede poteri particolari e anche un certo tipo di memoria; inoltre reagisce differentemente di fronte ai suoni. Possiamo ad esempio ricordare che la sillaba AUM rappresenta l’onda sonora che originò il mondo e che tuttora lo avvolge. Il suono crea la realtà, lo stesso Pitagora asseriva che ‘la geometria sacra nasce dal suono’…e i cerchi nel grano rappresentano in larga parte la geometria sacra.

Nelle aree interessate al fenomeno dei crop circles sono stati registrati degli infrasuoni ed è stato osservato che prima, durante e dopo la formazione dei cerchi nel grano c’è un’energia talmente elevata da far verificare interferenze quali la cancellazione di SMS dai cellulari e lo spegnimento di telecamere. Anche i chicchi all’interno dei pittogrammi presentano anomalie, studiate da Levengood: non solo i chicchi restano intatti ma talvolta presentano sviluppo accelerato o ritardato, anomalie nell’allungamento degli steli o piccole cavità di espulsione.

di MG-TG

Nonostante ciò vi è ancora chi si ostina a pensare che i cerchi nel grano siano opera di esseri umani. Continuare ad alimentare questo assunto significa voler palesemente ignorare il fenomeno stesso, anche perché i pittogrammi creati dall’uomo sono facilmente riconoscibili. Dobbiamo però anche riconoscere che i mass media hanno la tendenza a minimizzare il fenomeno proprio perché si tratta di un fenomeno che la scienza ufficiale non può spiegare: affrontarlo degnamente comporterebbe la rimessa in discussione di molte informazioni del nostro paradigma dominante. Le persone meno scettiche sostengono che i crop circles siano stati creati dagli extraterrestri. Ciò non è un errore anche perché molti individui hanno avvistato palle di luce e/o dischi volanti durante l’apparizione dei cerchi. Tuttavia più che di extraterrestri sarebbe corretto parlare di intelligenze soprannaturali che tentano di comunicare con noi disegnando archetipi nella natura.

Ogni anno appaiono nel mondo circa 250 pittogrammi. Lo scorso anno ne sono apparsi 250 solo in Inghilterra, nazione maggiormente colpita da questo evento precipuamente nelle zone di Stonehenge, Silbury Hill e Avebury. Come mai proprio in queste zone e non in altre? La spiegazione risiede nel fatto che queste località sono molto particolari poiché sono dei centri di energia, basti pensare che Stonehenge è legata alla leggenda di Mago Merlino e che l’11 luglio 1992 fu trovato ad Ogbourne (nel Regno Unito) un crop circle che aveva una somiglianza sorprendente con il complesso di Avebury.

Stonehenge è chiamata anche ‘il ballo (o la danza) dei giganti’ perché era grazie al ballo che Stonehenge si manteneva in vita, sia fisicamente che energicamente, vale a dire che a Stonehenge ci si ricaricava di energia con il ballo. Altre fonti sostengono, per converso, che la denominazione ‘la danza dei giganti’ ha un’altra accezione, identificando con quest’espressione il complesso di pietre in cui si sarebbero trasformati alcuni giganti tramite un incantesimo di Mago Merlino durante un ballo. Nel mondo esistono dei luoghi energetici e se essi vengono visitati consapevolmente ci si può ricaricare. Stonehenge è proprio uno di questi luoghi. Circa la sua costruzione sono state avanzate molteplici ipotesi. Solitamente vi si attribuisce il significato di santuario del culto solare ma molto probabilmente lo scopo era quello di prevedere le eclissi solari e lunari.

Determinati studiosi hanno infatti alimentato la tesi che la direzione degli allineamenti sia stata fatta in base alla direzione del Sole all’alba e al tramonto nei solstizi e negli equinozi. A questo proposito ogni pietra equivale ad un giorno, ad un mese, ad una stagione e ad un anno. Se questa interpretazione fosse esatta ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio calendario astronomico, creato da veri scienziati che sono stati in grado di elaborare calcoli molto complessi. Ma c’è dell’altro…: a Stonehenge vi è un monolite e si sostiene che se una persona si posiziona al centro di Stonehenge il 21 giugno osservando quel monolite alto circa quattro metri e mezzo si nota che la sommità di quella pietra coincide con l’orizzonte e in quel giorno il sole appare proprio sulla sommità della pietra. Sembra sia stato John Smith il primo, nel 1771, a constatare tale coincidenza. Il mistero di Stonehenge è a tutt’oggi ancora aperto: il suo popolo è scomparso improvvisamente senza lasciar tracce e le pietre utilizzate sono molto particolari per quel tipo di area geografica.

Monoliti e cerchi nel grano si trovano in prossimità di allineamenti speciali, detti ‘linee legge’ o semplicemente ‘linee delle energie’. Non a caso i monoliti contengono quarzo, che è un ottimo canalizzatore di energia. Questi allineamenti funzionano da canalizzatori delle energie terrestri, tuttavia tali energie non sono misurabili con le nostre leggi fisiche ma esclusivamente con la psiche o il subconscio, oppure si possono intercettare con la verga da rabdomante o il pendolo. Come affermò Ermete Trismegisto ne La tavola di smeraldo, “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una.#65533;? Quest’affermazione somiglia molto al “come in cielo, così in terra#65533;? del Padre nostro della religione cattolica.

I cerchi nel grano, come precedentemente affermato, rappresentano la geometria sacra e molti simboli sacri. Vediamone alcuni…


* dreamcatcher, ovvero l’acchiappasogni dei nativi americani
* le eclissi, infatti si sostiene che nell’apocalisse (termine che deriva dalla pariola greca apokalypsis che significa rivelazione di un segreto) ci saranno molte eclissi. Invero l’apocalisse non è da considerare un fenomeno futuro poiché è largamente probabile che l’umanità stia già attraversando l’apocalisse stessa
* stella a sei punte (l’esagono rappresenta il completamento dell’opera e il 6 è considerato dai pitagorici il numero perfetto)
* Graal, simbolo dell’unità e della conoscenza ermetica
* la scritta OMO
* il simbolo Ank, simbolo di vita e di immortalità
* l’ occhio di Horus, figlio di Iside ed Osiride presso l’antico Egitto. E’ l’occhio che tutto vede e tutto purifica.


Oltre alla raffigurazione dei suddetti simboli vi è un evento molto interessante che vale la pena menzionare: nel 1974 il radiotelescopio di Arecibo, a Porto Rico, inviò nello spazio un messaggio in direzione della costellazione di Ercole. Era uno schema di 73 righe in numeri primi e a livello molto schematico rappresentava un uomo, il carbonio (elemento più diffuso nella Terra) e il numero 4 miliardi, cioè la quantità della la popolazione umana terrena.

Nel 2001 a Chilbolton, in Inghilterra, proprio nei pressi di un radiotelescopio, arrivò (sempre in codice binario) la risposta del messaggio sotto forma di pittogramma (era quasi identico al nostro, cambiavano solo alcuni elementi, ad esempio il silicio in luogo del carbonio e 9 miliardi in luogo di 4 miliardi), insieme ad un altro pittogramma rappresentante un sorprendente volto umano. L’anno precedente questa apparizione fu scoperto, sempre nella stessa zona, un pittogramma che sembrava rappresentare una grande astronave. Alcuni hanno pensato che si trattasse di uno scherzo, tuttavia vale la pena riflettere… E’ inoltre da ricordare che il fenomeno dei cerchi del grano va avanti da almeno 30 anni e molte eclissi che essi hanno raffigurato si sono posteriormente verificate a livello effettivo.

Il Giornale OnlineTra i vari crop circles ce n’è anche uno che raffigura il calendario Maya e anche questo, così come le eclissi, possiamo considerarlo “profetico#65533;?. Il calendario maya arriva fino al 2012, data per la quale è previsto un avvicinamento di Venere alla Terra, avvicinamento che provocherà un salto vibrazionale, un cambiamento. Il 2012 non è poi molto lontano e per quel cambiamento dobbiamo essere preparati, innanzitutto sviluppando pensieri positivi di amore e di pace ed avvicinandoci alla spiritualità che altro non è che la parte più vera e profonda di noi. Gli autori dei crop circles stanno cercando di ricordarci qualcosa e lo stanno facendo con molta urgenza! Tra le molteplici teorie sui cerchi nel grano ve ne è una che sostiene che sarebbe proprio la Madre Terra a crearli per avvisarci che distruggendo l’ambiente stiamo andando incontro a catastrofiche conseguenze. Questa teoria abbraccia quella di Colin Andrews il quale ha incontrato gli Hopi che gli hanno riferito che la Terra è in difficoltà e che i pittogrammi sono un modo per parlare alle nostre coscienze: ci basterà osservarli per recepire il messaggio (in quanto i simboli vanno direttamente nell’inconscio). Qualcuno ci osserva e sta cercando di aiutarci. Ora non dobbiamo più pensare chi è che crea i cerchi nel grano. Non c’è più tempo. Ora dobbiamo solo recepire il messaggio.


(dal web)













Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.
Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.
Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da quì.
Tieni stretta la vita,
anche se è più facile
lasciarsi andare.
Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono
allontanato da te.

(Saggezza Apache)









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acssia
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Posted - 10 July 2009 :  21:41:04  Vedi Profilo Send acssia a Private Message






Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.
Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.
Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da quì.
Tieni stretta la vita,
anche se è più facile
lasciarsi andare.
Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono
allontanato da te.

(Saggezza Apache)









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acssia
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Posted - 15 July 2009 :  00:04:34  Vedi Profilo Send acssia a Private Message
SPEDIZIONE DELLE BLACK HILLS


Spedizione dal 2
luglio al 30 agosto 1874


Le Colline Nere,
conosciute dai Lakota come Paha Sapa, erano le montagne sacre
della nazione. I giovani andavano in meditazione sulle loro cime
per ottenere una visione. Nel passato, erano servite come riparo
durante i freddi mesi invernali e per ricavarne i lunghi pali
per i tepee. Ma da quando le bande nomadi dei Lakota vivevano
quasi tutto l’anno nei territori del Powder, e le bande della
riserva presso le rispettive agenzie, le Colline Nere avevano
perduta l’importanza che avevano avuto quando i Lakota aveva
attraversato il Missouri e abbisognavano di un riparo sicuro,
ricco di sorgenti e selvaggina.

In quei primi anni
Settanta, una parte dei capi della riserva pensava già di poter
vendere quei monti, mentre invece, per gli indiani nomadi, il
possesso delle Colline Nere era diventato un simbolo della
resistenza contro l’invasore bianco. Sin da quando l’uomo bianco
le aveva scoperte, si sapeva che nascondevano oro e, nel 1874, i
tempi furono maturi per cominciare a cercarlo. Già negli anni
precedenti, piccoli gruppi di cercatori erano entrati nelle
Colline Nere in cerca d’oro e illegalmente perché il trattato di
Laramie, dopo 1868, aveva inserito le Colline nella Grande
Riserva Sioux. Con il passare degli anni, però i cercatori erano
aumentati e nel 1874 il governo del presidente Grant, colpito
duramente dal crack dell’anno precedente e dai continui
scandali, cercò la soluzione alle sue difficoltà nella questione
indiana.

Le Colline Nere,
l’oro nascosto nelle sue cavità, gli indiani nomadi che
rifiutavano i benefici della civiltà, attirarono l’attenzione di
tutta l’opinione pubblica. I giornali cominciarono una forte
campagna per magnificare la quantità d’oro che era possibile
trovare in quei torrenti e fecero pressioni sul governo e
sull’esercito, perché intervenisse con diplomazia o con la
forza. Così, nel luglio del 1874, una colonna il cui nerbo era
costituito dal 7° Cavalleria e forte di circa 1000 uomini, partì
sotto il comando del generale Gorge A. Custer da Fort Lincoln;
era diretta alle Paha Sapa, in spregio al divieto assoluto per i
bianchi di entrar nella riserva.

La spedizione
aveva al seguito geologi, botanici, cercatori d’oro, fotografi,
giornalisti. Nessuno fece mistero delle vere intenzioni dei
soldati, che erano quelle di trovare l’oro e divulgarne al più
presto la notizia al mondo civile. Il 20 luglio, i soldati
entrarono nelle colline dal lato ovest nei pressi di Inyan Kara,
un vulcano spento che era anche una montagna sacra dei Lakota.
Dopo aver attraversato splendide valli piene di fiori, alla fine
del mese, nella parte meridionale delle Colline Nere, i soldati
trovarono un piccolo villaggio di indiani Oglala, provenienti
dalla riserva di Nuvola Rossa, guidata dal capo Una Pugnalata

Alcuni degli scout
Arikara volevano uccidere quei nemici, ma Custer li protesse per
quanto poté. Infatti mentre si allontanavano di corsa, gli
Orlala furono attaccati e uno di loro fu ucciso. Una Pugnalata,
invece, rimasto sul posto, fu portato al campo e costretto a
rimanere con la colonna di cui divenne, volente o nolente, una
preziosa guida.. Il 30 luglio la colonna si fermò sul French
Creek e mentre la maggior parte dei soldati pescava, cacciava o
giocava a baseball, i geologi e i cercatori trovarono l’oro sul
greto del torrente.

Il 2 agosto Custer
inviò a Fort Laramie, distante 100 miglia, lo scout Charley
Reynolds con la notizia che l’oro “si trovava persino nei fili
d’erba”. Il 15 agosto la colonna si rimise in marcia per uscire
dalle colline e il 30 successivo Custer e i suoi rientrarono a
Fort Lincoln, avendo percorso in 60 giorni circa 1200 miglia. La
notizia della scoperta dell’oro nelle Colline Nere spinse in
pochi giorni migliaia di persone, provenienti da ogni parte
degli Stati Uniti, ai confini della riserva. I bianchi premevano
per entrare nel territorio che, formalmente, era ancora parte
integrante della Grande Riserva Sioux.
Nonostante i
controlli serrati dell’esercito, molti cercatori cominciarono a
passare il confine e a setacciare i torrenti delle Colline Nere.
In pochi mesi, una fiumana di persone entrò in quello che era
ancora un paradiso naturale e lo devastò. I Lakota del Powder,
molto distanti, fecero solo alcune incursioni nelle Colline
Nere, per contrastate l’invasione, mentre i 10.000 Lakota delle
riserve, controllati dai soldati, non si impegnarono
minimamente. Da quando Custer era entrato nelle Colline, la
pista che aveva tracciato con la sua spedizione, fu chiamata
dagli indiani “La Pista dei Ladri”.

(dal web)






Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.
Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.
Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da quì.
Tieni stretta la vita,
anche se è più facile
lasciarsi andare.
Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono
allontanato da te.

(Saggezza Apache)









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acssia
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Posted - 21 July 2009 :  12:37:02  Vedi Profilo Send acssia a Private Message
Serenità secondo gli Hopi




“Siate felici per poter vivere a lungo,
Le preoccupazioni vi fanno ammalare
Arrabbiarsi è una cattiva abitudine.
Se colui che è innocente non si arrabbia vivrà a lungo.
Colui che ha qualcosa da rimproverarsi,
perderà la sua salute a causa dei suoi pensieri malvagi.
La felicità non è solo buona in se stessa,
e anche fonte di salute.”


(dal web)







Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.
Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.
Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da quì.
Tieni stretta la vita,
anche se è più facile
lasciarsi andare.
Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono
allontanato da te.

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Posted - 22 July 2009 :  23:16:10  Vedi Profilo Send acssia a Private Message
La musica e gli strumenti musicali


Purtroppo della tradizione musicale di molte popolazioni del Centro e Sudamerica è rimasto ben poco, e quel poco è contaminato da un forte influsso spagnolo. Parecchio è stato conservato e tramandato fra le popolzioni del Nordamerica, sebbene anche qui, a causa delle repressioni culturali e religiose e allo sterminio di intere tribù, molto sia andato perduto. La musica non era solo presente in tutte le cerimonie e in tutti i riti, ma scandiva anche il tempo quotidiano. Le donne che raccoglievano il riso selvaticoo che curavano il campo di mais cantavano. E cantava al suono dei sonagli lo sciamano durante i riti di guarigione: ogni erba, ogni animale aveva il suo canto, come ogni malattia da curare. Gli uomini partivano per la guerra al ritmo dei tamburi e venivano incitati durante la battaglia dai canti delle donne. Ogni associazione aveva il suo canto, ma spesso anche un individuo possedeva un suo canto personale, ricevuto spesso in sogno o durante una visione da uno spirito protettore. E c'erano i canti d'amore, quelli per onorare i defunti, le ninnananne, i canti per uno specifico lavoro e quelli usati nei "duelli canori". Gli strumenti musicali erano generalmente a percussione e a fiato. Fra i primi molto comuni erano i sonagli che potevano essere di due tipi: uno contenitore con all'interno degli oggetti e oggetti vari che producevano il suono toccandosi fra di loro. Abbiamo così piccole zucche che contengono semi, palle di fibre vegetali intrecciate(o di pelle o di legno scavato) con all'interno noci o conchiglie o chicchi di mais o sassolini. E ancora: strisce di cuoio sulle quali sono applicati denti, artigli, speroni, conchiglie, pietre; zoccoli di cervo bucati e infilati in corde; pezzi di legno intagliati e legati fra di loro alla base; ossa o corna a cui sono attaccati altri oggetti....i sonagli erano vari e potevano anche essere indossati: ai polsi, alle caviglie, al collo, sulle braccia e sulle gambe, oppure cuciti direttamente sui vestiti usati per le danze. Fra gli strumenti a percussione sono da ricordare anche quelli da "strofinamento", dai quali si ottenevano suoni e note molto particolari, i timpani, i tamburelli, e vari tipi di tamburi. Gli strumenti a fiato, molto comuni soprattutto nell'America del Centro e del Sud, potevano essere ricavati da rami di albero, canne, conchiglie, ossa di uccelli (famosi i fischietti sacri d'aquila usati nella Danza del Sole da coloro che si sottoponevano all'autotortura) o essere fabbricati utilizzando la creta (flauti e ocarine).

-da una Storia degli Indiani del Nord America-


(DAL WEB)









Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.
Tieni stretto ciò in cui credi,
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Tieni stretto ciò che devi fare,
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Posted - 24 July 2009 :  16:38:24  Vedi Profilo Send n/a a Private Message
quote:
Originalmente inviata da acssia


La felicità non è solo buona in se stessa,
e anche fonte di salute.”









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acssia
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Posted - 24 July 2009 :  21:04:38  Vedi Profilo Send acssia a Private Message
stralù





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